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Autore: VenoM_S    26/02/2020    0 recensioni
Durante una sessione di allenamenti congiunti, Kuroo e Tsukishima si incontrano diverse volte, ed il primo cerca di convincerlo a passare più tempo insieme
[KurooTsukki]
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa al COWT di Lande di Fandom
Settimana: quarta
Missione: M1
Prompt: Spokon
N° parole: 750
 

«Oya Oya»
Tipico di Kuroo, parlare così quando qualcosa lo sorprendeva. Ma Tsukishima non gli avrebbe dato la soddisfazione di rispondergli nel modo che desiderava, non era mica quel gufo grigio della Fukurodani.
«Se vuoi qualcuno che risponda alle tue esclamazioni, forse dovresti parlare con Bokuto» rispose cercando di sembrare il più freddo possibile. Avendo a che fare sempre più spesso con Kuroo ed il suo modo di punzecchiarlo, stava imparando sempre meglio a rispondergli a tono. Il moro non sembrava troppo impressionato, però.
«Già, potrei parlare con lui, ma non sarebbe altrettanto piacevole» mentre lo diceva stava cercando il suo sguardo, e Tsukishima si sentì improvvisamente avvampare. Non si capacitava di come la sola presenza di quel ragazzo moro dal sorriso onnipresente riuscisse a farlo sentire così interdetto. Di solito riusciva sempre ad apparire calmo e posato, sapeva cosa dire e quando dirlo, ma con lui tutte le sue regole e maniere andavano in fumo, e questo lo infastidiva tanto quanto lo affascinava.
Quella mattina si erano incontrati nella mensa della Nekoma High durante la colazione, e Kuroo non aveva perso occasione per sedersi di fianco a lui e cercare di convincerlo a mangiare qualcosa in più. Come pensi di poter dare il massimo se non assumi abbastanza nutrienti fin dal mattino? Gli aveva detto sedendosi al posto di fronte al suo. In effetti, quel ragazzo mangiava davvero un sacco, eppure il suo fisico asciutto non mostrava un solo grammo in eccesso. Era anche vero che i loro allenamenti erano sempre più estenuanti, e spesso Kei si era ritrovato piegato in due con le mani sulle ginocchia mentre l’altro non sembrava mai troppo sconvolto dalla fatica. Apparentemente controvoglia, il biondino gli aveva risposto che se proprio ci teneva avrebbe aggiunto qualcosa al suo pasto, e per tutta risposta l’altro gli aveva fatto un gran sorriso annuendo soddisfatto. Mentre raggiungevano la palestra per l’allenamento, poi, si erano nuovamente ritrovati fianco a fianco e Kuroo aveva iniziato uno strano discorso, che terminava con la richiesta di “farsi un giro” dopo la fine degli allenamenti, cosa a cui Tsukishima stava cercando di sottrarsi, non perché non lo volesse ovviamente, ma perché non aveva nessuna intenzione di dargliela vinta così in fretta.
«Non posso credere che non esista una sola attività fuori dallo studio e gli allenamenti che ti interessi, Tsukki» gli stava dicendo il ragazzo avvicinandosi pericolosamente al suo viso, nel tentativo di carpire il minimo segno di cedimento. I suoi capelli scompigliati si muovevano leggermente con il vento, e la frangetta corta che ricadeva sull’occhio destro si spostava ritmicamente di qua e di là con un movimento quasi ipnotico per Tsukishima, che si ritrovò suo malgrado a seguirla con lo sguardo.
«Ehm… no te l’ho detto, preferisco stare in casa di solito»
«Beh, ma non ho voglia di fare qualcosa di solito, e sono sicuro che anche un quattrocchi apparentemente noioso come te ha un posto speciale in cui passare un po’ di tempo in tranquillità» Kuroo era sempre più vicino, poteva quasi specchiarsi nel riflesso dei suoi occhi, e immancabile come sempre quando sapeva di star affondando un ottimo colpo, ecco che stava di nuovo spuntando quel sorriso un po’ sghembo che lo contraddistingueva.
«In effetti, ho notato durante i pasti che quando c’è un dolce lo mangi sempre con un’espressione diversa dal resto del cibo, come se quello fosse per te il momento migliore. È, tra l’altro, un’espressione che mi piace molto» lo incalzò Kuroo, non lasciandogli il tempo di rispondere ed allargando gli angoli del suo sorriso vedendo la reazione di Tsukishima alle ultime parole.
«Potremmo andare in una pasticceria, scegli tu quale, ti offrirò una porzione del tuo dolce preferito»
Il biondino non riusciva più a sostenere quella vicinanza, e si costrinse a fare un passo indietro mentre sentiva il volto in fiamme ed il respiro corto, quasi come se avesse appena fatto due giri di campo senza prima riscaldarsi a dovere. Forse avrebbe dovuto dire di no, come si era prefissato fin dall’inizio, perché sicuramente era quella la strategia migliore per uscire da quella situazione a testa alta, senza apparire un ragazzino inesperto ed impressionabile. Il punto, però, era che Tsukishima non voleva dire di no. Chiuse gli occhi e sospirò mentre rispondeva.
«Va bene, ma se farai un qualsiasi commento inopportuno sul dolce che sceglierò sappi che me la pagherai. Ci ritroviamo qui dopo gli allenamenti» aprendo un occhio, la visione di Kuroo che rideva lo investì come un treno in corsa.
«Non fare tardi»
  
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