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Autore: LilyLunaMandrake    27/02/2020    2 recensioni
E se Babbo Natale vivesse nel magico mondo creato da zia Rowling, e se non fosse il simpatico e premuroso nonnetto che tutti conosciamo? E se ci fossimo tutti sbagliati, sul suo conto? Ci avete mai pensato?
Questa è una cosuccia sfiziosa che ho scritto per le passate vacanze natalizie. La pubblico su questo sito in ritardo per renderla fruibile a un pubblico più vasto, dopo il successo che ha riscosso tra i miei amici. Enjoy.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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“Buongiorno nonna!” Esclamarono in coro i piccoli Raphael e Judith.
“Buongiorno, miei cari! Siete arrivati giusto in tempo, che ora sono qui tutta per voi, sapete, ho appena tirato fuori dal forno la crostata con la marmellata di mirtilli!”
“Che bello! E che fame!”
“Ma è troppo calda ora, dobbiamo aspettare che si freddi!”
“Ma io ho fame ora...”
“Dai Judey... Troveremo qualcosa da fare... Possiamo scrivere la lettera per Babbo Natale nel frattempo, no? Nonna, hai piuma e pergamena?”
“Scusate... Cosa volete fare voi? Ma siete sicuri?”
“Ma sì, è una cosa carina! Ce ne ha parlato il nostro amico babbano John, tra poco si avvicina il Natale e...”
“Siii! John ha raccontato che i bambini scrivono le lettere a Babbo Natale per ricevere dei regali, e se sono stati bravi, lui li porta per davvero!”
“Si tesoro, lo so cosa raccontano i babbani... Credono di essere in buona fede, ma Babbo Natale non è quello che sembra realmente...”
“Ma come! Quindi ha detto una bugia?”
“No tesoro, John è un bravo bambino, lo so, e racconta solo quello che tutti i babbani narrano da generazioni e generazioni... Semplicemente, i babbani non conoscono la verità su di lui!”
“E qual è, nonna?”
“Si, qual è?”
“Ah, per Merlino, fatemi sedere alla mia poltrona... Venite qui che vi racconto.”
“E la crostata?”
“È per stasera. Per ora, potrete avere solo una Bacchetta Magica alla Liquirizia a testa! ACCIO!”
“Grazie nonna!”
“Sì, graziee!”
“Prendete anche del buon succo di zucca fatto in casa. Dunque, dicevo... Si narra che anticamente fosse conosciuto col nome di Nikolaj Von Mirenus.
Sin dalla più tenera infanzia dimostrò grandi doti magiche, ed essendo di origine scandinava, fu mandato a studiare a Durmstrang, quella prestigiosa scuola di magia sperduta nel Nord Europa, circondata da laghi e montagne. Lì apprese come usare con disinvoltura e abilità le Arti Oscure, perché l'insegnamento della magia nera non è disapprovato da quelle parti, vogliono sentirsi pronti a tutto.
Ma sapete, metteteci le Arti Oscure, metteteci che a Durmstrang i maghi nati-babbani non sono ammessi, metteteci un'atmosfera che non rimprovera i pregiudizi, ecco che il giovane Nikolaj sviluppò delle idee particolari.
Terminati gli studi, impiegò le sue risorse e le sue energie allo scopo di controllare i babbani attraverso i loro bambini, in modo assai subdolo.
Pose la sua dimora nella Lapponia finlandese, tra fitte foreste di conifere abitate da una fauna discreta, e vi lanciò un potente incantesimo di intracciabilità, ispirandosi all'impossibilità di poter localizzare Durmstrang senza l'uso della magia avanzata. In questo modo, non lo si può trovare né sulle mappe, né volandoci sopra con gli aerei babbani.
La leggenda, che forse conoscerà anche il vostro amico John, dice che ritrovò e riportò in vita cinque fanciulli, rapiti ed uccisi da un oste malvagio, e che per questo motivo venne considerato, da quel momento fino ad oggi, il Protettore dei bimbi.
Noi maghi invece la sappiamo ben diversa, stava duellando con un pari suo, e cinque ragazzetti che si trovarono nel posto sbagliato, al momento sbagliato, rimasero vittime di uno schiantesimo fatale. Il compare si diede alla macchia, e quando lui si decise a lanciare Innerva sui fanciulli, fu visto ed acclamato come potente guaritore. Questo gli diede la possibilità di agire nel suo macchinoso piano, senza essere accusato di stregoneria maligna.
Assunse il nome rassicurante di Babbo Natale, che evoca mentalmente un vecchio signore saggio e benevolo, e fu diffusa la voce che i bambini potevano scrivergli delle lettere, che gli sarebbero state recapitate magicamente, chiedendogli ciò che più desiderassero. Se si fossero comportati bene durante l'anno, nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre avrebbero ricevuto i doni richiesti e ben meritati, altrimenti avrebbero ricevuto carbone.
I suoi abiti ricordano ancora oggi l'uniforme che aveva da ragazzo a Durmstrang, un mantello e un berretto foderati di folta pelliccia si abbinano a una veste dal color scarlatto, quasi del colore del sangue.
Babbo Natale lanciò poi sulla sua dimora un Incantesimo di Estensione Irriconoscibile, rendendola spaziosa e comodissima. Là ha al suo servizio un centinaio di elfi domestici, che lavorano alacremente ai laboratori artigiani tutto l'anno, utilizzando per lo più l'Incantesimo di Duplicazione, sapete, per replicare grandi quantità di giocattoli e regali in generale. Ci sono elfi falegnami, pittori, ceramisti, tessitori, stampatori e pasticcieri, insomma, ciascuno di loro ha un proprio incarico da portare a termine. Un Geminio di qua e un Geminio di là, e Nikolaj è lì, pronto a controllare che tutti facciano il proprio lavoro! E guai a non essere veloci, precisi, diligenti: la sua bacchetta punisce senza pietà i piccoli elfi, che devono muoversi svelti come trottole!
“Ma nonna, tu hai sempre detto che dovremmo comportarci bene, pure con gli elfi! E lui li picchia!?!”
“Davvero li picchia?”
“Eh... Purtroppo ci sono persone che credono di potersi guadagnare il rispetto da parte dei servitori anche picchiandoli... Babbo Natale è malvagio anche per questo motivo. I bambini sono tantissimi, e lui vuole che tutti i doni siano a posto...”
“Ma nonna, e  quando tutti i regali sono pronti, che succede?”
“Già... Come fa a portarli tutti, a tutti i bambini?”
“Eh, miei cari, quando gli elfi hanno terminato la produzione dei balocchi, tutti i doni vengono caricati sopra una scintillante slitta, in un grande sacco, sul quale Babbo Natale ha lanciato un Incantesimo di Estensione Irriconoscibile, così può stiparci tutto ciò che vuole!”
“E come si muove?”
“Già, come si muove?”
“La slitta viene trainata da otto Thestral. Sapete, sono animali estremamente docili e facilmente ammaestrabili, ma il loro aspetto può spaventare sia chi li vede, che chi non li vede. Perché bambini, sapete, essi possono essere visti solo da chi ha guardato qualcuno morire, e si troverà davanti dei cavalli neri e scheletrici, dalle maestose ali di pipistrello. Chi non ha fatto questa brutta esperienza non vedrà nulla, e questo può essere persino più impressionante.
Per ovviare a questo problema, e rendersi più amabile agli occhi dei babbani, ha lanciato sui suoi Thestral un potentissimo Incantesimo di Disillusione, che li fa apparire come rassicuranti e semplici renne.
Dunque, una volta caricata la slitta coi doni, Babbo Natale e qualche elfo partono trainati da queste agili e resistenti bestie, che portano la slitta in giro per tutto il mondo volando velocemente nel cielo invernale!”
“E come si fa a consegnare tutti i doni in una notte sola?”
“Beh, bambini miei, sappiate che esistono degli artefatti magici chiamati Giratempo, che permettono al detentore di questo strumento straordinario di tornare indietro nel tempo: un giro corrisponde a un'ora. In questo modo, in una sola notte è possibile viaggiare per tutto il pianeta e recapitare tutti i pacchi regalo.”
“E quando arrivano sulla casa di un bambino, che succede?”
“Succede che, una volta parcheggiata la slitta su un tetto, si controlla di chi sia la casa su una lunga pergamena, e via di “Accio trenino” oppure “Accio bambola” oppure ancora “Accio xilofono” o quello che è, allora gli elfi devono calarsi molto velocemente giù per i comignoli e lasciare i doni vicino al caminetto, o presso le scarpe dei bambini buoni. Al contrario, se dalle lettere lui capisce che i bambini hanno fatto i monelli, gli elfi lasciano il carbone.
E devono fare tutto questo senza farsi vedere, altrimenti giù di Maledizione Cruciatus sul poverino di turno!”
“Senti, nonna... Questa storia è molto interessante, ma non ho capito una cosa. Come può essere così pericoloso ricevere dei doni da Babbo Natale?”
“Domanda molto intelligente, Raphael. Come dicevo all'inizio, lui fa tutto questo perchè detesta i babbani. Facendo credere di portare gioia e allegria nelle loro famiglie, lui li controlla, li sorveglia. Con quelle lettere, lui viene a conoscenza di molte cose, ed essendo un uomo malvagio ma intelligente, sa di chi può approfittare.
Nessuno sospetterebbe mai che rapisce i bambini, e sotto Imperio li costringe a commettere dei grossi furti per lui! Perchè sì, ci vogliono tanti, tanti soldi, tanti galeoni, tanto oro per ingrassare la ricchezza ed il potere che alimentano il cuore di Babbo Natale. La sua casa ed il suo girovita diventano sempre più grandi, di anno in anno. E lui è convinto che un babbano, per di più monello, molto probabilmente diventerà un criminale, o un nullafacente, perchè i babbani sono inferiori a prescindere, per lui, allora ne approfitta! E quale creatura è più facilmente influenzabile di un bambino che vuole un giocattolo?
È un uomo crudele, e non dovete mai attirare la sua attenzione, mai!
E voi, scriverete anche voi quest'anno la vostra lettera a Babbo Natale?"
   
 
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