TSUKISHIMA POV
La partita si stava rivelando uno scontro all’ultimo sangue. Anche se era solo un’amichevole ognuna delle due squadre stava dando il massimo ed il gioco era ormai ad un livello altissimo. Kei, dalla sua parte, stava facendo del proprio meglio per non sfigurare.
Dopo l’ennesima rotazione della Nekoma si trovò faccia a faccia con Kuroo. Guardandolo dall’altra parte della rete avrebbe giurato di averlo visto ghignare, ma fece di tutto pur di stare concentrato. L’azione ricominciò con una battuta dell’alzatore avversario, la quale fu prontamente ricevuta da Nishinoya. Kageyama alzò la palla proprio verso di lui che schiacciò. Punto. Dopotutto aver imparato a murare gli avversari gli aveva dato anche una marcia in più dal punto di vista dell’attacco. La squadra esultò. Tsukishima si chiese per quanto tempo sarebbe riuscito a sfruttare quel vantaggio.
La partita ricominciò. Le due squadre si inseguivano punto a punto, tallonandosi come in una finale. Kei si trovò di nuovo in prima linea, il suo avversario prediletto di fronte a lui.
- Sei migliorato, quattrocchi – ghignò Kuroo.
- Beh, forse ora non ti farai rubare il posto dal piccoletto… - continuò quello.
La sua mente iniziò a lavorare prima ancora che Kei se ne accorgesse. Prese lo slancio senza nemmeno pensare a quale avrebbe dovuto essere il tempo giusto per saltare. Semplicemente sapeva che quello lo sarebbe stato. E così fu. Mentre Kuroo schiacciava la palla con forza, Tsukishima venne a trovarsi proprio di fronte a lui, fermando la tessa con un granitico muro. Ce l’aveva fatta. Ora poteva anche reagire alle provocazioni di quel gattaccio, pensò mentre scendeva dal muro con un ghigno.
Ghigno che si congelò sul suo viso nel momento stesso in cui il suo piede destro toccò terra. O meglio, toccò qualcosa che si trovava proprio nel punto in cui lui avrebbe dovuto posare il suo piede. Sentì una fitta alla caviglia che gli mozzò il fiato, facendolo cadere esattamente nel punto in cui si trovava.
KUROO POV
Seguì l’azione con attenzione. La Karasuno era migliorata molto sia in attacco che in difesa, ed ora che Tsukishima si trovava proprio di fronte a lui non sarebbe stato così facile fare il prossimo punto. Saltò nell’esatto momento in cui Kenma colpiva la palla, la loro intesa perfetta come sempre, per poi colpire la stessa con forza. Nel momento stesso in cui si accorse che Tukishima era riuscito a murarlo non seppe se prendersela oppure se essere orgoglioso dei progressi del biondo. Sarebbe diventato un ottimo centrale, si disse. aveva perfino fatto invasione toccando la rete nella foga. La presenza di Tsukishima lo spingeva ad un agonismo sfrenato. Tornò a terra cercando di bilanciare meglio il peso per non invadere totalmente il campo avversario. Non ci riuscì, e di questo si accorse solo quando sentì tutto il peso del metro e novanta del suo avversario sul proprio piede. Cadde a terra.
- Tsukki!!! – qualcuno aveva urlato, doveva essere il moro che seguiva Tsukishima come un’ombra.
- Ehi – chiamò – Tsukishima, tutto bene? – chiese.
- Kuro? Stai bene? – aveva chiesto Kenma.
- -Sì, non preoccupatevi – li tranquillizzò lui prima di rivolgersi di nuovo verso i giocatori della Karasuno.
- Credi di riuscire ad alzarti? – sentì che gli chiedeva.
- Ci provo – disse solo.
- Sawamura – chiamò.
- Se il vostro quattrocchi ha rotto il piede farlo alzare peggiorerà la situazione – disse – se uno dei tuoi giocatori mi darà una mano, lo porterò io stesso all’infermeria della scuola senza che debba appoggiare quel piede –
- Suga, vai tu con loro? – chiese poi.
- Certo – sorrise infatti l’alzatore – Non preoccuparti –
- Aiutami a prenderlo in braccio – disse.