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Autore: GattyP    28/02/2020    2 recensioni
Nuova avventura di Niamh, che deve riportare a casa una persona a cui tiene particolarmente. E' possibile che non mondo magico non ci sia un attimo di pace?
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 4

 

Alla ricerca dei Libri Sibyllini

 

Perché non mi ero subito ricordata della profezia? Ne avevano parlato tante volte i miei! Il guaio che, quando ero piccola, ero un po’ distratta e non ricordavo mai niente… (No, non è vero, non solo quando ero piccola… sono piuttosto distratta anche adesso!). I miei mi avevano più volte raccontato di una profezia che riguardava proprio mamma, profezia che nonna, nonno, zia Mary e Lily Evans (la mamma di Harry Potter) avevano letto, proprio nei Libri Sibyllini, quando mia madre  non era ancora nata. Ok, questa è un’altra storia. Ma c’era il fatto che loro c’erano stati, e avevano letto da quei libri introvabili. E quindi sapevano dove si trovavano!

- C’è un portale, in Scozia, che permette di entrare in quel luogo… Mia madre, però non vi è entrata, lei è rimasta fuori, ma sono entrati gli altri tre - mi ha spiegato mia madre - Zia Mary può aiutarti. Se vuoi possiamo raggiungerla domattina, a MacDonald Castle…

Zia Mary non è proprio una zia, ma considera mia madre una specie di nipote ed è molto legata a tutti noi. Ha una sessantina d’anni, è un po’ scorbutica (non con noi, però: ci ha voluto sempre bene) ed eccentrica, ma, ne ero sicura, ci avrebbe aiutato… Purtroppo gli altri due, invece, erano morti da molti anni (Lily Evans nel 1981, come è scritto in tutti i libri di storia, quando Voldemort voleva uccidere suo figlio; nonno durante la battaglia di Hogwarts)…

Ero comunque contentissima per aver trovato un modo di raggiungere quegli strani libri! Avevo un indizio molto promettente, alla faccia di quell’antipatico di Landrius e dei suoi libri di Magia Oscura Inconoscibile, o come diavolo si chiamava!

E, più tardi, quando è tornato Charles, l’ho aggiornato. E, approfittando del fatto che Patrick e i miei erano andati via e che i tre piccolotti (stranamente) dormivano, abbiamo anche provato a giocare un po’ tra noi, a letto, giusto per festeggiare… eravamo contenti! Ma il gioco è durato poco perché, sul più  bello, abbiamo sentito i piedini di Fenella dirigersi verso il lettone e poi la piccoletta infilarsi, mezza addormentata sotto le coperte, fra di noi. E, poco dopo, è arrivato anche Killian… Ok, tutto rimandato…

Il giorno dopo, appena sono arrivati gli elfi, io e Charles siamo andati in Scozia, da zia Mary. Abita in un meraviglioso castello, dove sono stata tante volte con i miei: mi sono sempre sentita un po’ di casa, dato che i MacDonald considerano mia madre come una di famiglia e  stravedono per tutti noi. Mary è stata naturalmente contentissima di vederci, ci ha fatto tante feste (“che peccato che non avete portato i piccoli! Sono mesi che non li vedo!” ci ha detto subito) e si è fatta subito in quattro, saputa la storia. Ci ha dato tante informazioni, ma purtroppo la faccenda era piuttosto complicata.

Intanto l’ultima copia dei Libri Sibyllini esistente (che effettivamente lei aveva visto) si trovava in un posto chiamato Imo nemore, a cui si accedeva grazie a dei portali, uno dei quali era in Scozia (yeeeh!). Solo che, per entrare, nonno (cioè Severus Piton, il famoso preside di Hogwarts che ha ingannato quel mago oscuro, Voldemort, e ha fatto vincere la battaglia ad Harry Potter) aveva calibrato un potente incantesimo, “tarato” su un serpeverde e due grifondoro, legati da affetto e stima reciproci. L’incantesimo poteva proporcelo: lo ricordava, e poi sapeva che era scritto anche nel diario di Lily Evans, che lei conservava in biblioteca, ma non poteva funzionare se i maghi non fossero stati in tre e non avessero le altre caratteristiche sopra descritte.

- Beh, io posso andare - ha detto Charles, tranquillamente - E possiamo chiedere una mano a Seanna e a Victoire… Non so, altrimenti, chi sia abbastanza fidato che possa aiutarci.

Sì, in effetti. Tutti gli altri erano da escludere, o perché di altre Casate (i miei erano Corvonero, come Ginevra; mio fratello e la sua compagna Serpeverde; Teddy era grifondoro, ma metterlo insieme a Charles non era proprio il massimo…)

- Sì, hai ragione - ho detto anch’io.

Mi dispiaceva di non poter essere della partita,  ho però  pensato, e dover delegare il compito ad altri. Sì, mia sorella si sarebbe subito prestata, e poteva fare affidamento anche su Victoire, che era una vera amica… Ok, non potevo andare…

- Poi, dentro, è tutto un andirivieni di porte e passaggi - ha continuato zia Mary - … Severus, tuo nonno, li aveva studiati tutti e qualcosa mi ricordo… ma è passato un sacco di tempo… Doveva però avere degli appunti… C’è il rischio, altrimenti, di perdersi in un grande labirinto che si trova prima del portale vero e proprio… Poi, una volta giunti nel luogo, c’è un grande libro su un leggio: basta formulare ad alta voce la richiesta… e spontaneamente si aprirà la pagina con la risposta, dove c’è la risposta, in latino.

- Grazie, zia… - ho subito detto. Mi è venuta lì per lì un’idea - Cosa dici… il quadro di nonno… il quadro che sta ad Hogwarts… saprà qualcosa?

- Non ho idea - ha detto zia Mary - E’ un’immagine dipinta, ma ha qualche reminiscenza del vero Severus… Forse puoi  tentare…

E poi: - Vi fermate a pranzo con me? - ha chiesto zia Mary - E’ tanto che non vi vedo!

Naturalmente abbiamo declinato l’invito. Dovevamo seguire la traccia e organizzarci per Fenella. Del resto zia Mary lo capiva; le promettemmo comunque che saremmo tornati presto con tutto il clan…

 

Un attimo dopo ero ad Hogwarts (io posso spostarmi direttamente usando un portale privato, a cui solo noi O’Neil possiamo accedere: Faraois Ui Néill). Charles nel frattempo si sarebbe diretto a Cambridge per parlare con Seanna e Victoire, che frequentano lì un corso medimagico. Ci saremmo poi visti, per pranzo, a casa.

- Buongiorno, professoressa Montague - mi ha salutato Gazza, appena mi ha visto- Anche oggi qui?

- Buongiorno anche a lei, Gazza - gli ho risposto- Devo parlare con la Preside…

- E’ ancora nel suo ufficio, ma tra poco deve recarsi al Ministero, mi sembra…

Mi sono affrettato verso la Presidenza, ma, passando per i corridoi, ho visto, dalla finestra… Fenella che passeggiava tranquillamente in giardino con un ragazzo! Era quel Jack Jones, il Corvonero del settimo anno, quello che la puntava la sera precedente! Certo che si era ambientata subito bene, ad Hogwarts!

Nel frattempo passavano due studentesse, che non hanno fatto caso a me, che ero dietro una t enda, appiccicata ad una finestra laterale; hanno dato un’occhiata distratta al giardino e una di loro ha detto: - Guarda, fa il cascamorto con quella nuova, quella di Durmstrang…

E l’altra: - Tanto per cambiare… Ne lasciasse in pace una…

Dovevo cominciare a preoccuparmi? Ho fatto un bel respiro! Dovevo pensare positivo: sicuramente mia figlia aveva abbastanza sale in testa da decidere come rapportarsi con i suoi nuovi compagni… Perché avevo allora uno spasmodico desiderio di sapere chi fosse in realtà quel Jones? Io, praticamente, non lo conoscevo affatto!

Intanto avevo cose più importanti a cui pensare… dovevo parlare con nonno. Questo aveva la precedenza! Mi sono diretta velocemente in Presidenza, dove c’era ancora Minerva McGranitt, che però si stava preparando a partire, via metropolvere.

- Ciao, Niamh. Sono in ritardo: mi aspetta Kingsley Volevi qualcosa?

- Parlare con il nonno. Posso, Minerva? - le ho domandato

- Certo. Rimani pure in Presidenza tutto il tempo che ti è necessario e sentiti a casa tua - mi ha risposto. E poi: - Stamattina Sybilla è venuta normalmente a colazione, poi ha seguito le lezioni con Annah. Ora dovrebbe essere a Difesa, poi ha un’ora libera e magari puoi incontrarla, poi Aritmanzia… Se vuoi fermarti a pranzo…

Sì, a Difesa contro le Arti Oscure… aveva subito bigiato e se ne era andata a spasso con quel… Jack Jones… Avrei dovuto farle un discorsetto?

- Grazie, Minerva - le ho risposto -  Dopo la incontrerò sicuramente, ma non riesco a fermarmi per pranzo. Sei sempre gentilissima!    

Poi mi ha salutato e, gettata la polvere nella fiamma, velocemente è scomparsa.

Io mi sono avvicinata i al quadro di nonno e l’ho salutato.

- Ciao, Niamh - Mi ha detto bonariamente l’immagine. Generalmente stava sempre con un’aria scontrosa a guardare tutti dall’alto in basso, ma, appena mi vedeva, faceva un impercettibile sorriso e mi strizzava l’occhio. Sarebbe stato un gran nonno, lo immaginavo, ma purtroppo era morto, per altro eroicamente a quanto tutti mi raccontavano, durante la battaglia e ora di lui rimaneva solo quell’immagine, che era un’imitazione pallida del suo carattere…

Gli ho sorriso: - Ciao, Nonno. Ho bisogno di un consiglio…

E poi, dato che tutti gli altri quadri mi stavano guardando con attenzione, ho lanciato un muffliato: li avevo fregati! Ora non potevano ascoltare niente.! Specialmente quello con la barba bianca, Silente, che stava sempre a sentire!

- Dimmi, Niamh.. se posso aiutarti… lo sai che sono solo un’immagine dipinta… - mi ha detto nonno - ho solo una parvenza della memoria del vero Severus Piton…

- Sì, nonno. Ma non so a chi posso rivolgermi. Mi servono tutte le informazioni in tuo possesso su quella volta che sei andato, con nonna, zia Mary e Lily Evans ad Imo Nemore, dove c’erano i Libri Sibillini… E’ importantissimo per mia figlia… devo assolutamente consultarli…

- Immaginavo… Sai, sono stato a sentire ieri… Io non ho memoria di quel fatto - mi ha detto mio nonno nel quadro - ma l’archivio di Severus Piton, del vero Severus Piton, è qui ad Hogwarts, tra le carte della Segreteria, quelle riservate… forse lì troverai qualcosa… Sono laggiù, in quegli scaffali… funzionano a chiamata: basta che dica un nome e vengono fuori tutti i documenti riguardanti la persona che cerchi…

- Grazie, nonno! - gli ho detto tirandogli un bacio.

Minerva non avrebbe avuto niente in contrario, ne ero sicura, se avessi consultato lo schedario: mi sono diretta quindi verso quello scaffale e l’ho aperto. Il cassetto era completamente vuoto. L’ho chiuso. Ho detto ad alta voce “Severus Piton”e l’ho riaperto: dentro c’erano stipati centinaia di documenti! Oh, no! Avrei dovuto leggerli per tutta la giornata… Va bene, per Fenella questa ed altro… E mi sono messo a leggere il primo.

 

Due ore dopo (e centinaia di documenti letti), ho trovato quello che cercavo: era un appunto di nonno con i vari passaggi per raggiungere il luogo centrale di Imo Nemore, con le formule necessarie ad aprire ogni porta. Evviva!

Ho duplicato il documento (con un semplice geminio), l’ho rimesso nello schedario e stavo per andarmene, quando mi è balenata nella mente un’idea.

- Jack Jones! - ho detto ad alta voce. E nello schedario sono comparsi i documenti di quel ragazzo che avevo visto passeggiare in giardino con mia figlia.

 

Grazie a tutti quelli che hanno commentato il capitolo precedente! Un abbraccio e alla prossima. S.

   
 
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