V
Entrare a far parte dell’Akatsuki, per Itachi, era stato un
po’ come contrarre matrimonio forzato con una donna perversa,
autoritaria ed
ingrata.
Gli avevano messo persino un anello al dito, a suggello di
una devozione che lui, in realtà, non provava affatto.
Shu – rosso, sempre
rosso. Come lo Sharingan - era soltanto un simbolo, così come il
ventaglio
degli Uchiha: uno strumento di cui servirsi, niente di più.
E tuttavia, se la sua fedeltà era ancora interamente
riservata alla Foglia, il cuore seguitava invece a battergli al suono
di un
unico nome: Sasuke.
Era un
amante
fedifrago, Itachi Uchiha, capace di nascondere apparenza dietro altra
apparenza.
Note
dell’autore
Coucou
tout le monde!
Di
sicuro lo saprete meglio di me, ma la mia pignoleria galoppante mi
impone di
precisarlo comunque: “Shu” (ossia “Rosso”) è il carattere inciso
sull’anello
che Itachi riceve al suo ingresso nell’organizzazione Alba.
Campagna
di Promozione Sociale -
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