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Autore: Alligator7    04/03/2020    0 recensioni
"Quella lettera mi aveva spiazzato, il preside però era stato furbo e mi aveva dato la possibilità di far entrare Elettra ad Hogwarts, fu forse quella la scusa che usai per ingannare me stessa e non ammettere che in realtà Hogwarts e l’Inghilterra, mi mancavano, che per quanto amassi l’Italia e il mare sentivo la necessità di tornarci, perché infondo le mie radici si trovavano lì"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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.Rilessi quella lettera un’infinità di volte, avrei riconosciuto quella calligrafia così elegante e decisa anche senza leggere la firma, eppure quest’ultima se ne stava lì, infondo a tutte quelle parole: Albus Silente. Era una tranquilla mattina di fine agosto, come al solito mi ero alzata presto e mi stavo preparando per fare una passeggiata sulla spiaggia, per godermela ancora deserta, era un’abitudine che mi rilassava profondamente e mi aiutava a non pensare a tutte le varie preoccupazioni, per poi tornare a casa a preparare la colazione a Elettra, che dormiva quasi sempre fino a tardi, godendosi gli ultimi giorni di vacanza. Ma quella mattina un gufo era entrato in cucina portando con sé una lettera, quella appunto, di Albus Silente; il preside era stato molto diretto, mi proponeva di tornare ad Hogwarts, dopo un sacco di anni, per insegnare incantesimi. Il preside in realtà era l’unico a sapere che io fossi ancora viva, dopo la fine della guerra ero effettivamente libera di tornare, ma non ebbi né il coraggio né l’interessa a tornare in Inghilterra, per me lì ormai c’erano solo fantasmi, brutti ricordi e soprattutto Sirius Black ad Azkaban e la mia migliore amica e suo marito, ovvero quello che avevo considerato mio fratello fin da quando ero piccola sottoterra per opera sua. Quella lettera mi aveva spiazzato, il preside però era stato furbo e mi aveva dato la possibilità di far entrare Elettra ad Hogwarts, fu forse quella la scusa che usai per ingannare me stessa e non ammettere che in realtà Hogwarts e l’Inghilterra, mi mancavano, che per quanto amassi l’Italia e il mare sentivo la necessità di tornarci, perché infondo le mie radici si trovavano lì.                                 “Buongiorno mamma” sorrisi ad Elettra “Ciao tesoro, ti sei svegliata presto, non sono ancora le otto” le diedi un bacio sulla fronte accarezzandole i lunghi capelli biondi, lei di risposta alzò le spalle annoiata e la sua attenzione fu catturata subito dalla lettera che tenevo ancora in mano “Chi ci ha scritto?” era sempre così curiosa quella ragazza, sospirai e fissai la lettera per un po’ cercando le parole da dirle “Ele…ecco ho ricevuto un’offerta di lavoro” “Oh perché? Non lavori più in ospedale?” “Vedi mi ha scritto Albus Silente, lui è il preside di Hogwarts, la scuola di Magia e Stregoneria in Inghilterra che ho frequentato io, mi ha detto che ha bisogno di un nuovo insegnante di incantesimi e ha offerto a me quel posto. Ha aggiunto che tu potrai iscriverti anche se hai saltato i primi due anni lì” calò un pesante silenzio in cucina, osservai mia figlia cercando di capire cosa le passasse per la testa in quel momento “Io non voglio costringerti Ele, so che qua hai i tuoi amici, i tuoi compagni e sicuramente il clima qua in Sicilia è molto diverso, e anche le persone forse è una pessima idea” improvvisamente fui assalita dal panico, cosa credevo di fare? Piombare in Inghilterra dopo tutti quegli anni? Cosa avrei detto a mia figlia, che praticamente sapeva pochissimo del mio passato? Le avrei raccontato la verità davanti a una mia ipotetica tomba? Mi sedetti su una sedia versandomi dell’acqua in un bicchiere e sorseggiandola “Mami…se è quello che vuoi davvero non sarò io a dirti di no” mi strinse le mani sorridendomi e io trattenni e stento le lacrime, quella ragazza era un vero tesoro, forse l’unica cosa buona della mia vita “Lo sai mi manca molto l’Inghilterra, ma potremo sempre tornare qui in Italia per le vacanze” lei annui “E poi vedrai Hogwarts ti piacerà da matti!” lei sorrise e io scacciai le mie preoccupazioni pronta a ricominciare, dopo quella lunga vacanza che mi ero presa, scappando dalla realtà. “Bene allora rispondo a Silente” presi un foglio e una piuma per scrivere la risposta positiva che consegnai al gufo “Ti voglio bene Ele, grazie” l’abbracciai forte “Ora godiamoci gli ultimi due giorni di sole e mare!” “Mamma?” “Si?” “Però mi devi delle risposte” sospirai, sapevo che sarebbe arrivato quel momento “Va bene Ele, andiamo in spiaggia e poi risponderò a tutto” “Sincera?” “Assolutamente” ci mettemmo il costume con sopra un leggero copricostume e scendemmo in spiaggia iniziando a camminare sulla riva “Hai conosciuto mio papà a scuola?” annuì “Eravamo compagni, avevamo degli amici in comune” “E cosa gli è successo?” “Te l’ho già detto, è morto, dopo il nostro settimo anno è scoppiata una grande guerra e noi abbiamo combattuto, ma lui purtroppo non ce l’ha fatta” “E il suo nome era Sirius Black giusto?” “Si tesoro, era Sirius Black” guardai il mare e poi chiusi gli occhi lasciandomi cullare dallo sciabordio delle onde, era da anni che non pronunciavo quel nome ad alta voce, ma il dolore nel farlo era sempre lo stesso.
Due giorni dopo io ed Elettra ci ritrovammo davanti al castello di Hogwarts, tentai di nascondere le lacrime, ma scorrevano sul mio viso senza che io riuscissi a controllarle, i ricordi erano troppi. Elettra mi strinse la mano meravigliata da quello spettacolo. Il preside ci aveva permesso di raggiungere la scuola un giorno prima, per permettermi di sistemarmi, visto che in Inghilterra non avevamo una casa; Elettra avrebbe dormito con me, per poi procedere allo smistamento coi primini il giorno dopo, il primo settembre. “Mamma tu in che casa eri?” “In grifondoro tesoro e se ti interessa anche tuo padre” “Quindi anche io finirò lì?” “Potrebbe darsi, ma se non dovesse succedere non sarà un problema” lei mi sorrise “Forza ora dormi” le diedi un bacio “Domani ti aspetta una lunga giornata” uscii dalla stanza e andai nell’ufficio del preside. “Signorina McKinnon è un grande piacere rivederla” “Anche per me preside, devo ammettere che la sua lettera mi ha profondamente sorpresa” “Ho pensato subito a lei quando quel posto si è liberato” “Lei lo sa che praticamente tutto il mondo magico mi crede morta?” “Sistemeremo tutto, non si preoccupi” sorrisi per poi farmi seria “Preside…mia figlia non sa la vera storia di suo padre, ho voluto che di lui avesse un’opinione positiva, le ho detto che è morto in guerra e mi piacerebbe che rimanesse di questa idea “lui mi guardò con una strana espressione e dentro di me sentii la sensazione di brutte notizie in arrivo “Non l’ha saputo?” “Saputo cosa?” “Sirius Black è evaso da Azkaban” e mi crollò il mondo addosso, Elettra avrebbe scoperto la verità, nonostante le avessi dato il mio cognome, sarebbe stato inevitabile, qualcuno le avrebbe parlato della fuga di Sirius Black senza sapere si trattasse di suo padre  e avrebbe capito tutto.
                                
   
 
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