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Autore: Driger    05/08/2009    4 recensioni
Un nemico apparentemente mai esistito trama nell'ombra una perfida vendetta.. Presto i digiprescelti dovranno riprendere in mano le redini del destino di Digiworld! O meglio, del loro destino..
Genere: Generale, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Neo Digimon Adventure - Capitolo 30 Si rivolse a Gennai. - Se è realmente come dite voi, allora accetto. -
Tutti sorrisero, sollevati; Sora la abbracciò con foga. - Oh, Reiko! Non sai quanto mi rendi felice! - disse, singhiozzando dalla felicità. -
Reiko non sapeva cosa dire. - S-Sora... io... -
Gennai si alzò e, sorridente, disse: - Molto bene. Ti ringrazio per la tua preziosissima collaborazione, adesso sistemo tutto perché tu possa entrare nel cuore di Taichi. -
L'uomo prese un apparecchio dalla tasca, slegò un cavetto e lo diede a Reiko. - Tieni. - Collegò la macchina poi al petto di Taichi sopra al cuore, e guardò la ragazza negli occhi. - Bene, è tutto pronto. Quando premerò questo pulsante entrerai in lui. Buona fortuna, ragazza. -
Sora le mise una mano sulla spalla. - Confidiamo tutti in te! -
E, a ruota, tutti dissero qualcosa.
- Sappiamo che ce la puoi fare! -
- Sei la nostra unica speranza. -
- Soprattutto l'unica per Taichi! -
- Sicuramente ce la farai! -
- Fatti valere contro Yamimon! -
- La salvezza di Taichi è solo nelle tue mani! -
- Ce la farai, fidati! -
- In bocca al lupo! -
Reiko sorrise a tutti loro, poi chiuse gli occhi e attese che Gennai avviasse il trasferimento. Così fece: premette un pulsante e, immediatamente dopo, il corpo di Reiko si tramutò il pixel, poi poco per volta sparirono e, passando attraverso il cavetto, passarono a Taichi.....




Silenzio.
Reiko, titubante, aprì gli occhi.
Si guardò intorno... dove si trovava? Era davvero nel cuore di Taichi?
Non poteva saperlo, era tutto incredibilmente buio. Per quel che ne sapeva lei, poteva essere dovunque.
Incerta sul da farsi, avanzò di qualche passo... brancolava nel buio, non sapeva che cosa fare. Oltretutto c'era molto freddo... e ciò non la rassicurava per niente.
Dopo poco il freddo sparì, e l'oscurità iniziò a dissolversi.... fino a che qualcosa non apparve agli occhi della ragazza.
Si trovava nella stanza di Taichi, dove lui era davanti al computer, e intento stava battendo qualcosa sulla tastiera. Incuriosita gli si avvicinò e lesse quello che appariva sullo schermo del computer... Taichi stava chattando!

"Ciao, Yuuki. Ti va di fare due chiacchiere?"
"Ciao Yamiko. Ok, parliamo un po'."
"Di dove sei?"
"Di Tokyo"
"Ma guarda, anch'io!"
"E.. sei un ragazzo o una ragazza?"
"Ragazzo."
"Io sono una ragazza, anche se lo avrai capito dal mio nick-name.."
"In effetti l'ho immaginato, anche se sono rimasto un po' colpito.. ragazza oscura?"
"Già."
"E.. come mai hai scelto quel nome?"
"Hmm.. è un segreto. E tu? Sei coraggioso?"
"Be', sì! Io sono il digipre...

Vide che il ragazzo scrollò la testa e cancellò quello appena scritto.
- Ma che stupido sono! Cosa le vado a dire, che sono il digiprescelto del coraggio?! -

Reiko osservava stupita quanto stava accadendo... le era così familiare! O meglio, le era familiare il dialogo.
Poi la scena cambiò... adesso si trovava all'aperto, per l'esattezza a Odaiba. C'era Taichi che, con le braccia conserte, pareva aspettare qualcuno... che in effetti arrivò. Reiko spalancò gli occhi: quella persona... era lei stessa! Ma non le sembrava di ricordarsi quell'episodio... forse perché era già posseduta da Yamimon e quindi... quindi in quel momento stava soggiogando Taichi???
Fu spettatrice di parte dell'appuntamento che i due avevano, e anche del loro bacio... avvenuto in un ricordo successivo, dove vi era una festa nella scuola di Taichi. Lì vide anche Yamato, Sora e alcuni dei ragazzi che aveva visto in camera di Taichi...

Poi lo scenario cambiò completamente, non si trovava più sulla Terra.. era sicura che fosse addirittura un altro mondo! Quasi certamente si trattava del mondo che lei aveva visto quando si era risvegliata, quel Digiworld... e vide lei stessa davanti a tutti i ragazzi, che impugnava uno strano oggetto. Osservò Taichi: era allibito di trovarsi di fronte proprio lei.

Le puntava contro un dito tremolante: - C-c-che... c-ci.. f-fa-fai q-qu-qu-qui??? -
L'altra sorrise.
- Per farti una sorpresa, no? -
- M-ma... c-co-come.. -

Lei finì la domanda al posto suo.
- Come ho fatto ad arrivare qui? Semplice. - Le sue labbra si allargarono in uno strano sorriso. - Un attimo di attenzione, ragazzi! -
Tirò fuori dalla tasca un oggetto particolare, che a Reiko non era sconosciuto... che quelle scene iniziassero a farle tornare in mente qualcosa?
- R-Reiko.. - disse Taichi in un sussurro.
La ragazza fece un paio di passi indietro, poi alzò l'oggetto all'altezza dei suoi occhi. Poi urlò:
"Spirit Evolution!"
Un attimo dopo della ragazza non c'era più traccia, ma al suo posto c'era un essere spaventoso: aveva la corporatura umana, ma con delle zampe artigliate al posto dei piedi, altri lunghi artigli alle mani e due paia d'ali: uno dietro la schiena, e uno, più piccolo, sulla testa.
La Reiko "spettatrice" si sentì mancare: com'era possibile, lei si era trasformata in quel mostro? Era... Yamimon?!
- Sono lieta di incontrarvi nuovamente, digiprescelti. A quanto vedo il mio piano-sorpresa ha avuto effetto. - iniziò compiaciuta.
Yamato esclamò: - Ma chi diavolo sei tu? E Reiko dov'è? -
Il digimon continuò a sorridere. - Reiko è proprio qui, davanti ai tuoi occhi. Lei è me, io sono lei. Io sono Yamimon! -
A quel punto Reiko fu colta da un dolore lancinante alla testa: fu costretta a mettersi le mani sulla testa, come quasi per proteggerla o per impedire che le scoppiasse, quanto le faceva male.
- AAAHHHHH!!!! -
Per poco non perse i sensi, quando il dolore sparì immediatamente, così in fretta come era arrivato. Lei quindi si alzò un po' barcollante, e vide che l'azione si era spostata poco dopo, quando Yamimon rivelò la sua identità.

- S.. Spirit? Non vorrai dire che.. - disse un digimon con le sembianze semi umane, lunghi capelli biondi e rossi ed una corazza verde-acqua.
Yamimon parlò.
- Esattamente. L'essere umano Reiko Fuyuno ha acquisito lo spirit di Yamimon, evolvendosi in.... me. -
Taichi era incredulo, gli occhi sbarrati... chiaramente Reiko non era da meno... allora le era stata detta la verità!
- No.. non ci credo.. - sussurrò, con la voce che gli tremava; Yamimon gli si avvicinò, posandogli poi una mano sotto il mento.
- Oh, povero Yuuki... sei incredulo e shockato, vero? Ma era proprio questo il mio obiettivo... farti innamorare di me per poi colpirti alle spalle! -
Tolse la mano, per sbatterla violentemente contro una guancia del ragazzo, facendolo sobbalzare pochi metri indietro.
- E il leader è sistemato. Più facile del previsto. - disse fregandosi le mani; poi si voltò verso gli altri. - Allora? Chi vuole battersi? -
Reiko non poteva credere a ciò che aveva fatto.... Allora era la pura verità, aveva fatto davvero quelle cose!

Vide che Yamato corse da Taichi e lo prese per le spalle.
- Taichi! Taichi! - urlava.
L'amico non rispose. Era cosciente, ma i suoi occhi erano fissi nel vuoto.. era come se fosse in trance.
Yamato tentava di farlo ritornare in sè, scuotendolo.- Taichi! Riprenditi! -
Stavolta Taichi parlò.
- Reiko.. N-non è vero.. non ci credo.. -
- Amico. - disse Yamato, stringendo le mani sulle spalle del ragazzo. - So che non è momento per te, ma devi riprenderti. Devi combattere contro di lei. -
Il ragazzo castano sollevò lo sguardo, con gli occhi colmi di lacrime.
- No.. lei è Reiko... -
Yamato lo strattonò. - No! Lei non è più Reiko! E' un nostro nemico! Devi combatterla! -
Per tutta risposta, il digiprescelto del coraggio scosse violentemente la testa, poi urlò:
- NO!! NO!! NO!! NON POSSO COMBATTERE CONTRO LA RAGAZZA CHE AMO!!!! -
Poi scoppiò in un pianto disperato.

Sembrava che Taichi avesse perso la voglia di andare avanti, invece Reiko vide che, in un episodio successivo, si riprese e decise di combattere contro Yamimon... ovvero la stessa Reiko, la ragazza che amava.
- Adesso basta, Reiko. - disse mentre si avvicinava al digimon, con gli occhi colmi di determinazione e coraggio.
- Oh, Yuuki. Che vuoi? -
- Porre fine al tuo assurdo piano. Non credere di passarla liscia. Benché io ti ami ancora, non posso dimenticare che tu mi abbia ferito profondamente, e non posso perdonartelo. Ma io amo più Digiworld di te, per cui ho deciso di sacrificare i miei sentimenti per te per dare la pace a questo mondo, che è come la mia, e nostra, seconda casa. -

Lei applaudì. - Oh, ma che bel discorsetto.. degno di un leader del tuo calibro. Ma le parole non bastano. Preparatevi. -
- No, preparati tu. -

Fu così che la ragazza assistette alla sconfitta della sua controparte: tutti i digimon dei dieci ragazzi si erano trasformati, poi si erano tutti uniti in un unico essere, che aveva eliminato Yamimon.
Un altro dolore alla testa colpì la ragazza, questa volta ancora più forte di quello precedente.. sembrava davvero che la testa stesse per scoppiare. La ragazza, incapace di fare qualcosa, si inginocchiò a terra premendosi le mani sulle tempie e urlando dal dolore. Ma tutto ad un tratto, il dolore sparì nuovamente... ma le aveva lasciato qualcosa. Reiko tenne gli occhi chiusi, e lentamente nella sua testa le immagini appena viste acquistarono un senso, tutto si stava collegando, lei si era finalmente ricordata tutto quanto!
Sì alzò di scatto e nella sua testa vide ogni singolo momento di quell'esperienza, dal momento nel quale era stata posseduta in poi.
- Yamimon... - disse con un filo di voce - ...Lucemon! Ora ricordo tutto! -

Era felice di aver finalmente riacquistato i suoi ricordi, si sentiva molto più sollevata e in cuor suo ringraziava tutti i ragazzi che tanto avevano fatto per Digiworld... e anche per lei.
Fu così che il ricordo cambiò, mostrandole un'altra situazione: tutti si trovavano a casa di Gennai, dove festeggiavano la loro vittoria. O meglio, tutti tranne uno: Taichi.
- Io non ci trovo niente per cui gioire. -
Tutti si zittirono immediatamente, guardandolo perplessi e stupiti.
- M-ma che stai dicendo, Taichi? - azzardò Yamato.
- Cosa sto dicendo? Cosa sto dicendo?! Che per colpa loro Reiko è morta!! - urlò con le lacrime agli occhi.
- Però cerca di capire... c'era in gioco la salvezza di questo mondo... e poi non ti eri deciso ad affrontarla? -
- Sì, però credevo che sarebbe stata eliminata solo la parte malvagia che la possedeva, non lei fisicamente! Ma vi rendete conto?! Noi.. abbiamo causato la morte di una persona! -
- Mi dispiace tanto... Ma non c'erano alternative. -
si limitò a dire Gennai.

La ragazza si rattristò. Aveva fatto molto male, specialmente a lui! Lo aveva praticamente distrutto, soprattutto psicologicamente!
La cosa le fu confermata da un ricordo di Taichi successivo, che lo mostrava chiuso in camera sua, che era talmente triste e depresso da aver perso la voglia di continuare ad andare avanti.
Fino a che i suoi amici entrarono in camera sua ad informarlo che lei stessa in realtà era ancora viva....

- Onii-chan..! Guarda chi ti ho portato! - disse sua sorella, entrando nella stanza.
- Ah, ciao. - rispose senza alcuna emozione.
Lei gli si avvicinò saltellando sulla punta dei piedi, con un sorriso a 32 denti.
- Ma non sai cosa dobbiamo dirti... -
- E sarebbe? -
- Be'.. -
si voltò verso gli altri e, dopo un suo segno, tutti dissero in coro:
- Reiko è ancora viva! -
Il ragazzo sollevò la testa di scatto, poi si girò.
- Che avete detto? -
Un ragazzo con i capelli a punta e degli occhiali da pilota sulla testa gli si parò davanti.
- Hai capito bene! La tua amata non è morta! -
Taichi rimase a bocca aperta, con gli occhi spalancati.
- Non... non mi state prendendo in giro, vero? -
- E come potremmo prenderti in giro per una cosa tanto seria? Siamo tuoi amici, non carogne! -
- Oddio, ragazzi... -

Dai suoi occhi spuntarono alcune lacrime.
- Fantastico! Evviva!! - esclamò alzandosi dalla sedia con un balzo; poi andò ad abbracciare i suoi amici.
- Non posso crederci.. è la notizia più bella che potevate darmi! -

Poi i ricordi si spostarono al primo giorno di scuola, quello in cui Taichi l'aveva rivista.. da lì in poi anche lei ricordava le stesse cose.
Bene, a quel punto non rimaneva altro da fare che trovare Yamimon, che ancora era lì da qualche parte, ed eliminarla definitivamente una volta per tutte! Se prima aveva avuto paura, adesso non ne aveva più, ne era sicura! Anzi, era furibonda... non vedeva l'ora di dargliele di santa ragione!
Incurante della sua meta, si mise a correre, in cerca della sua nemica. Peccato che dopo pochi passi, intorno a lei si fece il buio più totale.
- Fantastico, adesso vado pure alla cieca... ma non importa, troverò quella maledetta, prima o poi! La troverò e salverò Taichi! -
Così si rimise a correre, nel buio assoluto. Dopo un po' che correva, iniziava a stancarsi: non aveva trovato nessun ostacolo, correva e basta. Era come se si trovasse in uno spazio infinito, senza inizio e senza fine. Ma in quello spazio ci sarebbe dovuto essere per forza qualcosa, ne era sicura.
Continuò a correre, senza sosta... fino a che, in quell'immensa oscurità, non vide una flebile luce viola. Decisa ci si avvicinò, e così facendo entrò in una stanza. Non appena vi entrò si guardò intorno: quella sembrava una grotta in tutto e per tutto. Per nulla intimorita, proseguì il suo cammino, e in fondo alla grotta vide qualcuno rannicchiato per terra.
Il suo cuore iniziò ad accelerare i battiti; chi si sarebbe trovata di fronte?
Si avvicinò sempre di più, fino a che non riconobbe quella figura... era Taichi! Il ragazzo se ne stava rannicchiato appoggiato ad una parete della grotta, con la testa sulle ginocchia e le braccia che le circondavano.
Reiko gli si avvicinò, col cuore colmo di gioia.
- Ta..Taichi? -
Ma lui non rispose.
- Taichi? - disse, accucciandosi accanto a lui - Sono io, Reiko! - gli mise una mano su un braccio e cercò di muoverlo, ma appena strinse la presa ritrasse la mano, impressionata: i muscoli del ragazzo erano assolutamente duri, sembrava di pietra! E non solo, era incredibilmente freddo! Sembrava privo di vita.
- No... Tai... - sussurrò, spaventata. Non era possibile che lui fosse morto!
Le lacrime iniziavano a pizzicarle gli angoli degli occhi, quando sentì una risata divertita.
- Ah ah ah ah... Mi spiace mia cara, ma non puoi fare nulla per lui! -
Reiko trasalì, spaventata... quella voce era identica alla sua! Possibile che si trattasse di Yamimon! Non c'erano dubbi...
Fu così che lentamente si voltò, e dal fondo della grotta apparve qualcuno. No, non era Yamimon... era se stessa!

Reiko era sorpresa.. aspettava di trovarsi di fronte Yamimon, non lei stessa!
- Ma tu... -
L'altra sorrise, altezzosa. - Come puoi vedere, sono te. O meglio, la ragazza che Taichi ama.
- Ma no! - esclamò, irritata. - Lui non ama te! -
- Ah, no? Hai visto tutti i suoi ricordi, presumo. E chi è che ha conosciuto in chat? Chi è la ragazza di cui si è innamorato ed ha baciato? Chi è la ragazza per la quale ha pianto e sofferto? Sono io, io sola! -
Reiko era senza parole... era vero, era proprio quello che aveva visto in quei ricordi... ma quando era tornata sulla Terra Taichi si era dichiarato a lei, era contento di saperla viva e di riaverla accanto a sè!
- Non è vero!! Lui si è dichiarato a me, è me che vuole! -
L'altra sbuffò, annoiata. - D'accordo, è vero che si è dichiarato a te.. Ma ciò non ha alcuna importanza! Tu sei solo un ostacolo per me, fino a che continuerai a vivere la mia stessa esistenza sarà minacciata! -
- Infatti tu NON DEVI ESISTERE!! - urlò Reiko, seccata. - Tu sei l'incarnazione di Yamimon, sei il male per Digiworld e per Taichi stesso! Ti combatterò, non ti permetterò di continuare a minacciare tutto ciò!! -
La Reiko cattiva sorrise soddisfatta.
- Molto bene, è esattamente quello che volevo, combattere contro di te. Non possiamo esistere entrambe, solo una di noi può rimanere... e sono certa che non sarai tu. -
- Questo lo vedremo! - esclamò.
La Reiko malvagia sorrise. - Allora... iniziamo! -
Prese di tasca un oggetto, e Reiko lo riconobbe subito... si trattava del digivice nero col quale si trasformò in Yamimon!
Infatti, immediatamente dopo, la nemica fece la sua evoluzione Spirit.

"Spirit Evolution! Yamimon!!"

Di fronte a lei si stagliava la figura oscura, sinuosa e spaventosa di Yamimon, ovvero colei che aveva tanto cercato per eliminare e salvare Taichi.
Ma deglutì a fatica... Ecco, aveva ottenuto quello che voleva, affrontarla... ma non si era minimamente chiesta come fare! La conosceva bene, conosceva sia gli attacchi che le mosse.. certo, quello era utile per poterla evitare, ma lo sarebbe stato se si fosse trovata ad armi pari con lei! Era un essere umano in quel momento, non aveva ne' la forza ne' l'agilità di un digimon... come avrebbe fatto contro di lei?!
Nemmeno il tempo di finire di pensare, che Yamimon non perse un attimo di tempo e si scagliò contro di lei con un attacco frontale. Reiko, presa un po' alla sprovvista, riuscì a scansarsi all'ultimo per un pelo. Ma la nemica, per tutta risposta, la attaccò nuovamente.
- Non credere di sfuggirmi! -
E prese ad attaccarla senza sosta, e Reiko non poteva fare altro che scappare.
- Ah ah ah! Scappa pure quanto vuoi, tanto non puoi fare nient'altro! Come essere umano sei totalmente impotente di fronte a me, la grande Yamimon! -
La nemica purtroppo aveva ragione, in quelle condizioni non aveva alternative! Come poteva fare? Come avrebbe potuto cavarsela?
Fortunatamente comunque aveva una buona agilità e velocità, nonché una buona resistenza, e questo perlomeno l'aiutava nella sua ormai disperata fuga. Il che cominciava a spazientire Yamimon.
- Adesso basta, mi sono stancata di giocare al gatto col topo! Volevo continuare ancora per un po' fino a stancarti e portarti allo sfinimento, ma sei più resistente di quanto mi aspettassi. Mi sa che dovrò accelerare un po' i tempi. -
Il digimon si mise in posa e le lanciò un attacco. - Dark Ray! -
E dai suoi artigli spuntò un raggio luminoso viola, che colpì la ragazza in pieno, scaraventandola lontana di qualche metro.
- AHHHHHH!!!! -
Reiko si tirò su a fatica... aveva tutto il corpo dolorante, ogni singola parte era come fosse trafitta da spilli.
- Effettivamente - disse Yamimon con una smorfia - non c'è molto gusto così... uffa, non è divertente. Ma è vero che prima ti levo di mezzo, prima potrò avere il pieno controllo di questo stupido essere umano e potrò riprendere il potere che mi spetta. -
- Non lo farai! - disse la ragazza, con molta fatica, cercando di rimettersi in piedi, nonostante il dolore lancinante che sentiva.
- E come credi di fermarmi? - chiese beffarda il digimon - Guardati, non ti reggi nemmeno in piedi, sei così debole.. E pensi di essere nella posizione di poter contraddirmi? - Ridacchiò. - Ma fammi il favore... piuttosto, vediamo di farla finita una volta per tutte. Fatti uccidere senza protestare, e la faccenda finisce qui. -
Reiko scosse la testa, decisa. - Nemmeno per idea! Non lo farò mai, e non ti permetterò di compiere il tuo piano! La colpa di tutto questo è solo mia, perché io ho lasciato che tu mi possedessi... e adesso spetta a me fermarti, e per sempre! -
- E con quali mezzi? Nelle tue condizioni non saresti nemmeno in grado di darmi un buffetto! Ah ah ah ahhhh!! -
La sua risata maligna riecheggiò in quel buio tetro, e Reiko in effetti non sapeva che pesci pigliare... certo, era brava a parole, ma sapeva che non aveva una sola possibilità, benché desiderasse ardentemente poter fare qualcosa. Però la forza di volontà non bastava, le serviva un modo concreto per poter contrastare la sua controparte malvagia! Ma ci doveva essere da qualche parte, ne era sicura! Non poteva arrendersi così! Avrebbe fatto appello a tutte le sue residue forze per fare quanto più avrebbe potuto. E lo avrebbe fatto per una sola persona: Taichi. Lui che l'amava così tanto, lui che aveva sofferto così tanto per lei, lui che stava ancora soffrendo. E non poteva permettere a quell'essere malvagio di fare ancora i comodi suoi! Richiamò tutta la poca forza che ancora possedeva, e si mise in posizione d'attacco.
- Con quali mezzi? COL MIO CORAGGIO! - urlò a pieni polmoni.
A quella parola, una piccola scintilla apparve negli occhi del freddo e oscuro Taichi che stava rannicchiato per terra, un po' distante dal campo di battaglia.
Yamimon non sembrò minimamente turbata da quelle parole.
- Coraggio? Be', non si può dire che tu non ne abbia, lo riconosco. Ma questo non basterà per salvare te e quell'idiota di umano. -
Adesso basta, era troppo. Reiko Non avrebbe tollerato un altro insulto all'indirizzo di Taichi, il ragazzo che ormai, ogni momento che passava, sentiva di avere sempre di più a cuore. Sentì un grande moto di rabbia pervaderla. Chinò il capo verso il pavimento nero come la pece.
- Smettila di insultare Taichi! - sibilò a denti stretti. - Lui non è ne' stupido, ne' idiota! Anzi, è molto dolce, buono, altruista e soprattutto coraggioso! E' lui in questo momento che mi sta dando la forza per combatterti... è lui che mi ha insegnato il coraggio! E' lui..... - alzò il capo con uno scatto, guardando prima dolcemente il Taichi rannicchiato per terra, poi con fermezza la nemica negli occhi, e spalancò la bocca per urlare - E' LUI CHE MI HA INSEGNATO AD AMARE!!!! -
- Oh oh, quindi adesso saresti innamorata di lui? - chiese con una smorfia. Smorfia che si tramutò in un sorriso malvagio. - Oh, questo rende le cose ancora più facili e divertenti. Scommettiamo che fra un attimo anche questo tuo "coraggio" svanirà nel nulla? -
Reiko non capì. - Eh..? Che cosa... -
Ma non fece in tempo a finire la frase che Yamimon si girò verso Taichi, gli lanciò un raggio nero, e questo istantaneamente esplose in mille pezzi, come se fosse stato fatto di pietra.
Reiko spalancò gli occhi, incredula. Era quello il Taichi che avrebbe dovuto salvare, per far ritornare il ragazzo che amava come prima! Ma ora era stato fatto letteralmente a pezzi, non era rimasta più alcuna speranza di salvarlo. La ragazza, distrutta dal dolore, si accasciò a terra, e cominciò a singhiozzare.
La nemica la guardò divertita. - Guarda che era solo una questione di tempo, sai. L'avrei fatto comunque una volta che ti avrei eliminata, ma devo dire che fatto in questo modo c'è molta più soddisfazione. - Reiko piangeva disperata, inginocchiata per terra, e sbatteva i pugni contro il gelido pavimento. - Non ci posso credere.... Taichi... sigh... -
- Visto? Ti avevo detto che il tuo coraggio sarebbe svanito in un batter d'occhio. Ma adesso basta, mi sono definitivamente stancata di questa messa in scena. Adesso è il tuo turno, finalmente. -
Yamimon si avvicinò a passo lento verso di lei, come se avesse voluto allungare ancora un po' la sofferenza della sua avversaria.
Però, con sua grande sorpresa, Reiko si alzò di scatto e si fiondò su di lei, afferrandole il collo con entrambe le mani e facendola cadere a terra.
- COME HAI POTUTO, BRUTTISSIMA MALEDETTA???!!!! - urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, col risultato di farsi male alla gola. - COME HAI POTUTO DISTRUGGERLO? IO TI ODIO, GIURO CHE TE NE FARO' PENTIRE AMARAMENTE!!! -
- Sono sorpresa, mocciosa, di questa improvvisa sferzata di energia che hai avuto. Peccato che non basti contro di me. Ma stai tranquilla, una volta morta, non soffrirai più. -
In un attimo si alzò e scaraventò via la ragazza, alzò le sue mani e fece splendere i lunghi artigli. - Questa commedia è durata fin troppo, stupida ragazzina. Addio. -

Taichi ebbe una scossa improvvisa, che fece allarmare tutti i suoi amici che lo stavano guardando.
- Onii-chan! - esclamò Hikari, sorpresa.
- Ma che succede? - esclamò a sua volta Takeru, alzandosi di scatto.
- Guardate, sta... sta tremando... -
- Ma è un segno positivo o negativo? - chiese Daisuke, col sudore freddo.
Ken sospirò - Spero positivo, Daisuke... -

Ma mentre il digimon stava per sferrare l'attacco, accadde qualcosa di imprevisto. I pezzi di pietra che componevano Taichi e giacevano inermi sul pavimento, improvvisamente si animarono grazie ad una luce sconosciuta, e presero a muoversi velocemente, a scomporsi e a ricomporsi...
Yamimon si fermò momentaneamente, stupita. Non riusciva a capire cosa stava succedendo. - Ma che diavolo..? -
I pezzi continuarono a girare e poi cominciarono ad aggregarsi, fino a comporre una figura. Ma non era la figura di Taichi, bensì di qualcosa più piccolo. Qualcosa che a Reiko non fu nuovo. Si trattava di una statuetta bianca, su una base esagonale.
- Uno... uno spirit?? - sussurrò Reiko, incredula.
Yamimon ovviamente capì subito che quella non poteva essere una cosa positiva, quindi lasciò stare momentaneamente la sua preda per dirigere il suo attacco all'oggetto luminoso... doveva assolutamente fermarlo. Ma quando, con uno scatto fulmineo, lo raggiunse, lo spirit scomparì nel nulla, per poi materializzarsi davanti a Reiko, sbalordita.
La luce bianca era calda ed avvolgente, la ragazza si sentì subito meglio non appena avvertì quel calore.. le sembrava che tutte le forze le stessero tornando all'istante. Nello stesso momento, un digivice bianco perlato e con i riflessi dell'arcobaleno apparve nella sua mano destra, e lo spirit venne risucchiato al suo interno. Yamimon guardò la scena paralizzata, era impossibile quello che in effetti stava succedendo!
Reiko, piena di nuova forza e vitalità, si alzò. Ora sul suo volto c'era un grande sorriso, con la consapevolezza che finalmente aveva una possibilità di combattere alla pari con la sua rivale.
- Mi hai chiesto con quali mezzi ti avrei fermata, e ora ti rispondo: - alzò il digivice bianco, e lo strinse forte. - Con questo! -

"Spirit Evolution!"

In pochi secondi, Reiko, avvolta da una luce multicolore, si trasformò in un digimon alle fattezze femminili, con un'armatura bianca che le copriva il busto, mentre le braccia e le gambe erano coperte da un leggerissimo velo colorato dell'iride. Sulla schiena aveva grosse ali dorate, e nella mano sinistra impugnava una spada di cristallo che emanava una luce arcobaleno.

"Irismon!"

Yamimon era immobile, incredula a ciò che aveva di fronte. Poi si ricompose.
- Accidenti - disse sorridendo - Non finisci mai di stupirmi, devo riconoscerlo. Ma non pensare che questa pagliacciata basti a sconfiggermi! -
In men che non si dica, si lanciò all'attacco, dando inizio ad una battaglia senza esclusioni di colpi: lei che attaccava Irismon con i suoi lunghissimi artigli, e lei che si parava contrattaccava con la sua spada di cristallo.
Dopo alcuni minuti di combattimento, Irismon si fermò.
- E va bene, - disse facendo spallucce - Ora sono io che ho voluto giocare un po' con te, e a mia volta mi sono stancata io, adesso. Pensavo che sarebbe stato un po' più stimolante combattere contro di te, ma mi sbagliavo. -
- Eh? Vuoi dire che non ti stai impegnando al massimo? E allora costa stai aspettando? -
- Niente, in verità... Anzi, voglio che questa battaglia finisca all'istante! Taichi mi sta aspettando! -
Così alzò la sua spada in alto.
- Hai finito di tormentarci, per sempre! Torna al tuo inferno! HEAVEN RAINBOW! -
Lanciò un fendente all'avversaria, e Yamimon venne letteralmente spezzata in due.
- No, questo non è assolutamente possibile... non è vero! - esclamò Yamimon, impotente, mentre vide che i dati che la componevano si frantumavano.... infine sparirono nel nulla, e di Yamimon non ci fu più alcuna traccia.
Irismon riprese le sembianze di Reiko, la quale, incredula, si inginocchiò per terra e stringeva il digivice in mano.
- Ce l'ho fatta... - sussurrava. - Ce l'ho fatta... - poi sollevò il digivice, e lo guardò. Era così bello, luminoso, caldo... ed era nato da Taichi! Lui l'aveva aiutata a sconfiggere Yamimon! Però ormai lui non c'era più... cosa avrebbe potuto fare Reiko, ora?
Con le lacrime agli occhi, avvicinò l'oggetto al suo viso e se lo appoggiò sulla guancia. - Grazie, Tai... - poi lo baciò. In quel momento un'altra luce si sprigionò dall'oggetto, il quale sfuggì dalle sue mani, per poi restare sospeso a mezz'aria e a cambiare forma... trasformandosi in Taichi!
Reiko era felicissima e commossa, aveva gli occhi spalancati e non credeva ai suoi occhi! Taichi la guardò sorridente.
- Grazie, Reiko, mi hai salvato. -
- Tai... - disse, con le mani sulla bocca e con la voce rotta dal pianto. - No, sei tu che mi hai salvato, tu mi hai dato il potere di trasformarmi... -
- Ma è stato grazie al tuo amore per me che ha vinto l'oscurità che c'era nel mio cuore. Non hai visto che ora è tutto bianco, qui dentro? -
La ragazza si guardò intorno... era vero, non c'era più il buio che regnava prima anzi, c'era una luce quasi accecante! Non se n'era nemmeno accorta!
- Già! -
Allungò le mani verso il ragazzo quando, improvvisamente, perse i sensi e si accasciò sul pavimento marmoreo.





- Santo cielo!!! - esclamò Hikari - Guardate, l'alone oscuro attorno a Tai non c'è più! Sta anche acquistando colorito! - disse con le lacrime agli occhi.
- Già, questo significa che è salvo! Reiko è riuscita a salvarlo! -
- Ottimo! - disse Gennai - Ora la riporto qui fra noi! -
Così facendo premette un pulsante dell'apparecchio collegato a Taichi, e pochi istanti dopo la ragazza si materializzò di fronte ai presenti, anche se era crollata per terra.
Tutti quanti si spaventarono, ma Gennai li rassicurò dicendo che lei era semplicemente svenuta, e che si sarebbe ripresa da lì a poco. Poco dopo, il digiprescelto del coraggio finalmente aprì gli occhi.
- Ragazzi... -
- Taichi!!! - esclamarono tutti all'unisono; inutile dire che sua sorella fu la prima a saltargli al collo.
- Onii-chan! Grazie al cielo, sei salvo!! -
- Sì, ma... non so, mi sento un po' frastornato... mi sembra di essermi svegliato da un incubo... e sembrava anche molto reale... -
Gennai si avvicinò, sorridendo.
- Be', diciamo di sì, praticamente era reale. -
Poi Taichi sentì al suo fianco qualcuno sdraiato, e si girò immediatamente a guardare.
- Reiko!! - la prese per le spalle, e la scosse.
Sora gli mise una mano sulle spalle.
- Vacci piano, Taichi... è solo svenuta, sta dormendo! Aspetta che si svegli! -
- No, io non posso più aspettare! -
Si chinò su di lei, e la baciò.
Tra i vari "Ohhh!" stupiti, quasi subito la ragazza aprì gli occhi.
- Mmmm.. - poi mise a fuoco la figura che aveva davanti al viso, e realizzò chi fosse. Spalancò gli occhi. - TAICHI!! -
Si mise subito in posizione seduta, gli gettò le braccia al collo e lo strinse forte. - Taichi... sei salvo, grazie al cielo! -
- Sì.. e lo devo solo a te, eri l'unica che poteva farlo. - disse accarezzandole la testa.
- Oh, sono così felice... -
Tutti gli altri digiprescelti e Gennai stavano guardando la scena, quando Sora decise che era meglio fare rimanere i due da soli.
- Su, - sussurrò - andiamo di là in salotto, potremo parlare con Taichi dopo, per tutto il tempo che vorremo... ma adesso è il caso di lasciarli soli. - Così, uno dopo l'altro, uscirono dalla stanza. Mimi, l'ultima, fece un occhiolino alla coppia e chiuse la porta. - Ah, com'è romantico... - sospirò.
I due rimasero abbracciati per qualche minuto, poi Taichi la allontanò leggermente, per guardarla negli occhi color smeraldo.
- Sai, non posso ancora credere che stia succedendo tutto questo... finalmente ti sto stringendo tra le mie braccia, non sai da quanto tempo volevo farlo... Mi sei mancata così tanto... -
- Non ci credi? E cosa posso fare per fare in modo che tu ci creda? -
- Non ti viene in mente niente? - chiese il ragazzo, malizioso.
Lei sorrise. - Ma sì, certo. -
Annullò la poca distanza che c'era tra loro due, posando le labbra su quelle di lui, scambiandosi un dolcissimo e profondo bacio col suo amato digiprescelto del coraggio.
Taichi era finalmente felice in quel momento... Ricordava che Reiko aveva detto a Yamimon che lui le aveva insegnato l'amore, ma anche lei glielo aveva insegnato a sua volta. Non solo, gli aveva mostrato anche la sua stessa passione e il suo stesso coraggio... ed era sicuro che avrebbero continuato a mostrarseli a vicenda, nel futuro... Per sempre...
Per l'eternità.



Tachidomaru kobushi wo nigiru
tsurai hi ga atte mo
nete okite mata waratte
tanjun de ii darou

Mada shiranai kono sekai de
inochi fukuramase
asu e hashiru boku tachi wo
kagayakasetai no sa

Towa ni hanatte!! Jounetsu yo
densetsu ni nare
dare mo minna nareru sa kokoro hitotsu areba
Towa ni narase!! Kandou wo
mune ni tsumekome
soshite sukoshi zutsu de ii
mirai wo kono te ni yadose

Machigai no nai kaitou dake ja
nani mo wakaranai
sono saki no tsuyosa wo mina
nani yori kanjitai

Massugu na michi bakari ja
kesshite nai keredo
tanoshinde arukitai na
chikamichi mo iranai

Towa ni yurase!! Tamashii wo
hazumase sakebe
dare mo minna onaji sa atsui mune no kodou
Towa ni hibike!! Dono yume mo
chikara ni kaete
soshite sukoshi zutsu de ii
mirai ni egao wo okure

Towa ni hanatte!! Jounetsu yo
densetsu ni nare
dare mo minna nareru sa kokoro hitotsu areba
Towa ni narase!! Kandou wo
mune ni tsumekome
soshite sukoshi zutsu de ii
mirai wo kono te ni yadose




*~*~*~*~*~*~*~*~*





Ciao a tutti! A distanza di 3 anni e un mese dall'ultimo capitolo che ho pubblicato, alla fine sono riuscita a riprendere in mano questa storia cominciata nel lontano 2005, e a metterci la parola fine! Non so nemmeno se vi ricorderete di questa fanfiction...!
Dovete sapere che non sono mai riuscita ad andare avanti, causa la totale mancanza di idee per poterla continuare! E, col passare del tempo, me la sono addirittura praticamente dimenticata, tra una cosa e l'altra. Però oggi, casualmente, l'ho ritrovata, ed ho deciso che era ora di finirla! Oltretutto quest'anno corre il decimo anniversario di Digimon Adventure, dovevo pur onorare questa serie, in qualche modo! E poi la canzone finale qualche riga più sopra si chiama "Towa Ni Tsuzuke!" ("Prosegui per l'eternità!") ed è la nuova canzone - tema di Taichi, insclusa nel CD giapponese "Digimon 10th Anniversary - The Bridge to Dreams" per commemorare proprio il decimo anniversario di questa fantastica serie.
Spero che, bene o male, questa storia non vi sia dispiaciuta e, se ve ne siete dimenticati... pazienza, la colpa è mia che l'ho praticamente abbandonata (me tapina!)
In ogni caso... grazie a tutti per l'attenzione e specialmente a chi, in passato, ha seguito questa storia e l'ha gradita... Questo capitolo è anche e soprattutto per voi!

Inoltre, un caloroso grazie ai Digimon e alla Toei Animation che ha prodotto questa bellissima serie, che ho nel cuore ancora adesso a distanza di 10 anni, e che continuerò ad amare anche in futuro.

Arrivederci...
Driger
  
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