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Autore: GattyP    07/03/2020    1 recensioni
Nuova avventura di Niamh, che deve riportare a casa una persona a cui tiene particolarmente. E' possibile che non mondo magico non ci sia un attimo di pace?
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 6

 

I Libri Sibyllini

 

Ho logicamente dovuto spiegare tutto a Myriam Prewett e James Potter (erano due bravi ragazzi e, ne ero sicuro, non avrebbero raccontato la cosa in giro). I due sono rimasti molto colpiti dal mio racconto e mi hanno subito chiesto se potevano darmi una mano in qualche modo.

- Non penso, ragazzi - ho detto loro - Se fosse possibile, sarei la prima a chiedervelo.

Certo, se avessi potuto scegliere le compagnie di mia figlia, avrei sicuramente scelto quei due e non quel ceffo che le stava sempre appiccicato.

- Comunque, se ci accorgiamo di qualcosa che non va, la avvisiamo subito - mi ha detto Myriam, pensierosa.

- Ti posso dire, però, Niamh, già da adesso - ha continuato James, accrescendo il mio tasso di preoccupazione - che quel Jack Jones ha qualcosa di poco chiaro… E’ molto disinvolto… Myriam ne sa qualcosa…  non è sempre simpatico come sembra… ed è anche molto ambizioso, vuole affermarsi, diventare qualcuno e, secondo me, per arrivare al successo non guarderebbe in faccia nessuno…

Uh… quante belle informazioni tranquillizzanti!

- Grazie, ragazzi! Ci penso io a fare un discorsetto a quella ragazza! Sentiamoci, i prossimi giorni, anche via gufo…

In effetti non potevo tardare tanto perché, tra l’altro, a casa, i tre piccoletti probabilmente stavano distruggendo fisicamente mio marito, che è tanto buono, ma, come tutti gli esseri umani, ha dei livelli di sopportazione che non dovrebbero essere superati…

Sono andata quindi verso i dormitori di Tassorosso (il puntolino con l’indicazione di mia figlia nella mappa di James Potter si era diretto lì, l’ultima volta che avevo dato uno sguardo: aveva lasciato quindi quel Jones) e l’ho velocemente raggiunta. Sospiro di sollievo: sembrava piuttosto composta (già me la immaginavo tutta arruffata e con i vestiti in disordine!).

Dopo averla abbracciata, ho preso il discorso alla lontana. chiedendole come si era trovata in quelle prime giornata, ad Hogwarts?  

- Sì, ma… Niamh. E’ stato… bello!… Ho lasciato Durmstrang da poco ed Hogwarts è completamente diversa: le richieste sono inferiori, il clima è piacevolissimo, i professori sono gentili e anche i ragazzi si farebbero in quattro per te…

Certo, carina com’era, volevo vedere se qualche ragazzo non si facesse in quattro per accontentarla!

- Soprattutto… un certo Jack Jones? - le ho chiesto a bruciapelo

La ragazza si è messa sulla difensiva: - Sì… Jack è gentilissimo… mi fa compagnia e mi ha fatto conoscere tutti i suoi amici e le sue amiche… perché?

Ok. Era il momento della paternale?

- Ma lo sai che quel Landrius ti ha chiesto di limitare i contatti, vero? Per i paradossi temporali...

- Sì… ma, detto tra noi, quel Landrius mi è proprio antipatico! Non faccio niente di male! Faccio solo amicizia con un ragazzo… neanche lo conoscerò, nel futuro!

- No… non dirmi niente del futuro, Niamh… ma non dovresti, però, forse, essere tanto affettuosa con lui… Non lo conosci, e poi non sai le conseguenze che potrebbe avere questa relazione, nel futur…

- Ma… mamma! Non penserai che stia flirtando con Jack? Siamo solo amici! - mi ha detto con la voce scandalizzata.

Il mio sesto senso mi spingeva ad essere sospettosa su questa affermazione, anche perché nel frattempo era arrossita… Uffa, quanti problemi! E’ vero,  mia figlia, che aveva diciassette anni, non uno e mezzo, sapeva sicuramente come comportarsi (almeno speravo!). E poi era Landrius era antipatico anche a me! Stavo sbagliando? Già mi sembrava di essere diventata come Molly Weasley, perennemente occupata a preoccuparsi per i nipoti…

- Hai conosciuto James Potter e Myriam Prewett? - le ho chiesto, cambiando discorso. Ok, l’ho fatto maldestramente… - Sai, sono tra i miei ex alunni preferiti e penso che anche tu…

- Mamma! - mi ha sibilato  Fenella (sarebbe stata benissimo a Serpeverde, se avesse frequentato Hogwarts!) - Mi vuoi forse dire chi devo frequentare? Ti sfugge che ho diciassette anni?

- No… dicevo così per dire… -. mi sono pateticamente giustificata.

Uffa, quanto è difficile avere a che fare con un’adolescente! Qualsiasi cosa dicessi, era sbagliata!

Era meglio salutarci: - Ora però devo andare… altrimenti raccolgo tuo padre con il cucchiaino. Ci vediamo nei prossimi giorni…

L’abbracciai. Ok, anche lei mi stava abbracciando: - Ciao, Fenella. Salutami Annah. E ricordati che i tuoi genitori mi hanno detto di dirti  che ti vogliono molto bene…

- Quando li vedi, puoi dire che anch’io voglio molto bene anch’io a loro - mi disse mia figlia

E, immagino, stesse pensando “anche se mia madre è un’ impicciona!”

Poi ho sorriso e sono tornata a casa.

 

___________________________________________________   

 

 

Recuperare la profezia è stato più facile del previsto. Noi pensavamo a chissà quali trabocchetti ci fossero nel percorso: magie oscure, animali velenosi, trappole mortali. In realtà, mi hanno raccontato Charles, Victoire e Seanna, tutto è andato liscio come l’olio e, grazie alle indicazioni riguardanti il labirinto che nonno aveva appuntato, quelle che io avevo duplicato in Presidenza, i tre sono subito giunti al centro di quel luogo… come si chiamava… Imo nemore… Lì, su un leggio c’era un antico libro, vecchio e mezzo tarlato. Appena pronunciato il nome di mia figlia, il libro si è aperto e ha mostrato la pagina con le indicazioni che la riguardavano. Il tutto al massimo in un paio di ore: alle 11.00 tutti e tre erano già tornati a Lith, dove, intanto, Ginevra, mia cognata, mi stava dando una mano con i piccoletti.

- Ho naturalmente trascritto tutto - mi ha detto Charles, estraendo una pergamena. Vicino a lui Seanna seguiva non attenzione le nostre informazioni, mentre Victoire si era messa a agiocare con i piccoletti.

Ho letto. Uffa, era tutto in latino! - Maga insulae vitulorum marinorum die Sancti Colombani domi revertet a loco ubi apparuit. In calice porphyrectico aquam Maiae, aureum ibernicum signum, temporis arenam. In calice  diem dicat, calex unae horae spatio revertit.

E, tradotto, Charles… sarebbe? - gli ho chiesto. Meglio non fidarsi delle mie (vaghe) conoscenze della lingue morte…

- Beh, se  non sbaglio: La strega dell’isola delle foche tornerà nel giorno di San Colombano, dal luogo in cui è apparsa. Nel calice di porfido (metta) l’acqua di Maia, il simbolo ibernico d’oro, la sabbia del tempo. Dica nel calice la data, il calice rientra entro un’ora.

Oh, che bello (detto in senso ironico!). Odio il mondo magico quando bisogna sciogliere questi indovinelli incomprensibili!

- Fenella sarebbe “la strega dell’isola delle foche” - ha detto mia sorella. Fino a qui ci sarei arrivata anch’io. A Lith ci sono le foche e a Fenella (di un anno e mezzo) piace tanto andarle a trovare…. ad essere sincera  ho radunato  intorno a casa mia non so quanti altri animali, e poi, ma, va bene, poteva anche starci…

- Ok - ha aggiunto Ginevra  - Quindi possiamo riassumere: Fenella tornerà a casa il 23 novembre, giorno di San Colombano (santo irlandese che tu conosci benissimo, Niamh, dato che fa parte delle figure famose della t ua isola), come del resto sapevamo, e deve partire dal Ministero, cioè dal luogo in cui è apparsa. Inoltre deve avere un bicchiere, un calice, insomma un contenitore di porfido e mettere dentro quegli strani elementi… l’acqua di Maia, il simbolo ibernico del colore dell’oro, la sabbia del tempo. Dovrà urlare la data nel calice e se ne andrà… e il contenitore tornerà entro un’ora, evidentemente indietro nel tempo, al punto di partenza.

- Sì - ha detto Charles - Fenella vi metterà dentro il biglietto (che poi Niamh le consegnerà nel 2036 perché lo possa aprire nel 2019) con quelle poche parole che attestano che tutto è andato bene…

Che confusione questi paradossi temporali! Sì, il biglietto che mia figlia aveva aperto davanti ai nostri occhi il giorno in cui l’abbiamo vista per la prima volta!

Ma… cos’erano quelle strane cose? Abbiamo parlato a lungo. Cosa fosse “l’acqua di Maia” non era chiaro a nessuno (e chi era Maia? Un luogo? Una persona? Una famosa strega?), nemmeno cosa fosse “la sabbia del tempo”…

Qualche ipotesi l’abbiamo fatta sul “simbolo ibernico d’oro”: ibernico vuol dire irlandese, questo lo sapevo anch’io.

- Dovrebbe trattarsi di un trifoglio… il simbolo dell’irlanda, di color oro… - propose Seanna

- E perché non un’arpa? o la croce di San Patrizio? o la nostra bandiera? - ho detto io - Forse non la bandiera per via del colore… a meno che il colore oro sostituisca uno dei tre, magari l’arancio, che non è troppo lontano…

Insomma. tanto per cambiare avremmo dovuto scervellarci per capire cosa dovevamo trovare!

Stavamo pensando a quello che poteva essere questo oggetto, quando è arrivato un patronus da parte di Harry: il professor Landrius ci aspettava ad Hogwats, in Presidenza alle 16.00.

- Non preoccuparti, Niamh! - ha detto mia sorella - rimaniamo io e Gin con i piccoli.

- Se volete rimango anch’io - ha detto Victoire - ho detto a Teddy di raggiungermi qui, se a voi non dispiace. Potete quindi andare tranquillamente

Sì, avevo voglia di vedere Fenella (diciassettenne… quella piccolina mi era sempre intorno), che non vedevo da qualche giorno, e poi non potevamo non parlare con quel Landrius delle nostre scoperte… anche perché magari sapeva cosa fossero quegli oggetti strani: simbolo dell’Irlanda in oro, sabbia del tempo, acqua di Maia…

Così, subito dopo pranzo, ci siamo mossi per Hogwarts e, verso le 15.00, ero al Castello. Charles passava un attimo dai suoi per aggiornarli, poi andava ad Hogsmeade (non può usare il mio portale, purtroppo) e di lì sarebbe  giunto ad Hogward; io invece avrei subito usato il mio portale, quello che conduce direttamente ad Hogwarts e che solo noi O’Neil possiamo utilizzare, e avrei approfittato di quell’oretta per rivedere Fenella prima dell’incontro con Landrius ed Harry Potter. Era qualche giorno che non la vedevo e, anche se i messaggi da parte di Annah e Leonard erano rassicuranti (ci inviavano un gufo al giorno e, nelle lettere, anche Fenella ci mandava informazioni e saluti), avevo voglia di riabbracciarla.

E di controllare la situazione, anche perché avevo ricevuto un insospettabile gufo da parte di Myriam Prewet e James Potter che sottolineavano che tutto andava bene, anche se, nella Mappa del Malandrino, i puntolini di Fenella e di quel Jones erano sempre appiccicati.

- Quel Jones non mi piace - aveva detto Charles - Dovrei fare un discorsetto ai due…

- Non puoi, dato che si chiederebbe  per quale ragione tu voglia farglielo: non sa che Fenella è nostra figlia! - gli ho detto, mostrandomi scandalizzata - E poi lei è una ragazza maggiorenne e responsabile. Dobbiamo darle fiducia!

- Ma, Niamh, i ragazzi alla loro età…

Oddio, come mi sentivo vecchia! Avevamo ventun anni ed erano passati solo quattro anni dall’età di Fenella! In cui noi due, a dire il vero…

- Ognuno è diverso. Dobbiamo darle fiducia! - ho ribattuto.

Peccato però che, dentro di me, fremevo pensando a cosa quel maniaco potesse fare ad una ragazzina ingenua come doveva essere mia figlia… Uffa, non è giusto! Doversi preoccupare a ventun anni di una figlia di diciassette! Dovevo avere ancora qualche anno prima che Fenella (quella di un anno e mezzo) si interessasse ai ragazzetti! E ora mi trovavo impelagata in questa assurda  situazione!

Insomma, volevo precedere Charles anche per parlare con lei, tranquillamente, da madre a figlia. Ma poteva essere ovunque (avevo paura di conoscere dove si fosse imboscata… e con chi…) e, appena uscita, mi sono diretta  a Grifondoro a cercare James Potter. Sono stata così fortunata da trovarlo, insieme a Myriam, in prossimità della casa.

- Ciao, Niamh! - mi ha detto subito.

- Mi fai dare un’occhiata alla carta? - ho detto a James, dopo aver salutato quei due cari ragazzi.

- Certo… “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” - ha detto e, come per miracolo, sono apparsi figure e puntolini nella carta.

- Ecco… è con quel Jones… nel corridoio del  terzo piano…

- Grazie, James! - e mi sono precipitata nel punto in cui i due dovevano trovarsi.

Naturalmente Fenella era impegnata a… baciare quel tipo! Altro che amico! Ma… ma… ma… ed erano appiccicati come due sottilette… e la mano di lui indugiava sotto la sua camicetta!

- Ciao… Sybilla! - improvvisai, apparendo improvvisamente. E poi, tutta d’un fiato: - Ti porto i saluti dei tuoi genitori, che ho incontrato per caso…

- Oh, che bello! Devi raccontarmi tutto! - Disse mia figlia, che si è subito ricomposta. Doveva avere un grande sangue freddo, perché si è rivolta subito a quel tipo, al maniaco, come se niente fosse: - Ci vediamo stasera, va bene?

- Certo, piccola! - le ha detto Jack Jones.

Piccola? Erano già arrivati a quel punto… ai nomignoli… “caro”… “tesoro”… “amore”… “piccola”!

E i due si sono dati un leggero bacio sulle labbra! Anche questo? Davanti a me? Ma… ma… ma…

Prima di andare, quel Jones si è rivolto a me e: - Lei non insegna quest’anno, vero, professoressa Montague?...

Io non riuscivo a proferire parola e lui ha continuato ridacchiando: - … non ci può togliere quindi punti perché stavamo limonando in pubblico!

Ma quant’ero spiritoso! Avevo una voglia matta di affatturarlo! Limonare con… la mia bambina! E confessarmelo impunemente! 

Per fortuna Fenella mi ha preso per mano e ci siamo messe a sedere. Ha anche provveduto a lanciare un muffliato (io ero troppo squinternata per farlo… avevo appena lasciato una Fenella piccolina che giocava con il fratellino, la cuginetta, Blacky e le zie e, neanche un quarto d’ora dopo, dovevo preoccuparmi perché pomiciava con un ragazzo… davanti a me!)

- Ma, Fenella, non ti sembra di esagerare? - le ho detto quando ripresi l’uso delle parole -  Neanche conosci bene quel Jones. E poi, tra qualche giorno, dovresti tornare al tuo tempo…

- Non preoccuparti, mamma. Siamo solo amici. Stiamo bene insieme e ci divertiamo soltanto, senza niente di impegnativo! Abbiamo chiarito tutto dall’inizio, sa che partierò presto e… a noi sta bene così… - mi ha detto, tranquilla tranquilla, guardandomi negli occhi.

In quel momento ho notato un particolare, vedendo come cadeva la camicetta… o mia figlia non portava il reggiseno, o… quel maniaco glielo aveva slacciato!

Ho sgranato gli occhi, fissandole la camicetta… Il mio volto era molto espressivo, evidentemente.

- Sai che tu stessa a trentasette anni sei molto meno bigotta di te a ventun anni? - mi ha detto Fenella, spiazzandomi - Non preoccupatevi per me… so benissimo come ci si relaziona con i ragazzi…

Sì, questo lo immaginavo. Che ne sapesse più di me? Insomma, la ragazza aveva superato sicuramente lo “choc” di trovarsi in un’altra dimensione temporale!

- Bigotta o non bigotta, pensaci! E non una ma dieci volte…

Com’era impulsiva! Assomigliava… a me! Alla sua età… Oddio… speravo che non mi assomigliasse da quel punto di vista! Anche perché alla sua età, io e Charles…E’ possibile che nel mondo magico non ci si può rilassare un attimo?


 

Un grande ringraziamento a Carme93 che mi ha corretto una grave svista che avevo fatto nel capitolo precedente!  Ho deciso di postare anche il capitolo 7 (ultimamente ho anche troppo tempo libero...)  A dopo (se volete continuare la lettura). S.

 

   
 
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