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Autore: Dance    06/08/2009    3 recensioni
La mia storia incomincia ... proprio all'inizio. Prima che i nostri pirati entrino nella Rotta Maggiore faranno una sosta(forzata) su un'isola che pare il mondo abbia dimenticato e dove i propri abitanti altro non sono che prigionieri nella loro patria natale. Chi scenderà in campo ad aiutare una ragazza, unica ribelle di un popolo oppresso, il cui compito è proteggere un albero parlante, che difende l'isola da migliaia di anni? Spero di avervi incuriosita!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Sanji, Usop
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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SORELLE - OTTO ANNI FA

Parte II



Quando Ama era caduta in acqua, aveva avuto l'impressione di essere stata infilzata da aghi gelidi.

Aghi che le avevano ghiacciato il sangue nelle vene.

Andava e veniva da questo mondo. In una tomba di ghiaccio e vuoto.

Un'agonia.

Le mani salde e sottili che l'afferravano e la portavano nuovamente alla vita erano quasi più importanti della terra calda e dura su cui era stata sdraiata.

Le voci degli alberi e delle piante le riempirono la testa, confondendola.

Sussurri di vita che le chiedevano di non mollare.

E le mani di Fujiko che la stringevano come un uccellino.

Ognuna di esse erano motivi per non mollare.

Non voleva mollare. Ma era stanca. Voleva dormire.

E poi la sensazione di pura energia che le riempiva il corpo, dalle dita fino alle punte dei capelli.

Costringendola a svegliarsi. Costringendola a respirare.

Lei voleva vivere.

Doveva vivere.

Era questo che le sussurravano gli alberi.



  *          *             *



Dal giorno dell'annegamento, Ama non era più riuscita ad avvicinarsi all'acqua senza cadere in crisi di panico. Non riusciva nemmeno ad annaffiare le sue amate piante senza scoppiare a singhiozzare, tant'è che Shika e Tika, il cui affetto superava qualsiasi avversione e qualsiasi stranezza, andavano tutti i giorni da lei per aiutarla nel giardinaggio e per starle vicina.

Ma non tornò con loro sulla spiaggia a guardare le navi.

Per non parlare di quando la bambina doveva fare il bagno: non entrava nella vasca a meno che Fujiko non fosse con lei. E non con lei nel bagno. Con lei dentro la vasca.

La paura la stava soffocando.

Fu un giorno, mentre Fujiko insaponava Ama dentro la vasca, che la ragazza trovò il coraggio di chiederle quello che le attanagliava il cuore da tanto tempo:

Ama perché hai cercato di recuperare quella pianta di glicine?” le chiese mentre passava ad insaponarle i capelli.

Mio voleva distruggerla” rispose lei, accoccolata stra le gambe incrociate di Fujiko.

Intendo perché non hai lasciato perdere quando stava cadendo in mare. Quella pianta non valeva la tua vita.”

Ma valeva per me.” si imbronciò la bambina.

Fujiko sospirò e voltò la sorellina verso di sé. Sorrise e le accarezzò il visetto paffuto:

Ama ascoltami: la vita vale più di ogni cosa. Vale più di una pianta di glicine e vale più della paura per l'acqua. La paura uccide la vita. Non avere mai paura.”

Io ho paura del mio potere.” rispose la bambina con gli occhioni lucidi.

Ed infatti era vero.

Ama era probabilmente l'unica portatrice di un Frutto che non otteneva potere dalla sua abilità, ma solo grane.

Ogni volta che usava il suo potere, cadeva in sonni lunghi e comatosi e la potevano svegliare solo i cannoni di un Buster Call.

Il Frutto Linfa-Linfa sottraeva la forza al suo portatore per ottenere il potere che il portatore stesso necessitava per usarlo come arma o come strumento. Ma più potere usava, più energia perdeva. E Ama, così piccola ancora, non poteva utilizzare il suo potere troppo a lungo. La spossava.

Questo potere che hai, ti ha dato delle capacità che con il tempo apprenderai e migliorerai, ne sono sicura. È qualcosa che viene dentro di te. Imparerai a controllarlo. Ma finché quel momento non giungerà devi controllare la paura che esso ti genera. La paura è un'alleata anche per un guerriero.”

Perché?”

Perché gli impedisce di fare stupidaggini.”

Tu hai paura?”

Solo di non poterti vedere felice.”

Vorrei essere come gli altri. Questo mi renderebbe felice.”

Ma non lo sei. Sei diversa.”

Non voglio esserlo.”

Non hai scelta.”

Cadde il silenzio tra di loro.

Ci sono tante persone al mondo diverse. Persone come te.”

Persone con poteri dei Frutti del Diavolo?”

Sì.”

Buone o cattive?”

Il mondo non è un luogo perfetto Amarante … ”

Ed è giusto?”

Non sempre.”

Allora cosa si deve fare?”

Dare ascolto alla nostra coscienza. È l'unica vera giustizia. Cosa ti dice la tua coscienza?”

Vorrei trasformare Mio in una statua di linfa …”

Fujiko non parlò:

... ma non lo farò perché tu dici sempre che rispondere alle provocazioni è un segno di debolezza ...”

La ragazza sorrise.

“ … ed io voglio essere forte. E migliore anche di Mio.”

Fujiko l'abbracciò stretta, facendole appoggiare la testa sul petto, dove, vide la bambina, la sorellona portava i petali di glicine che in seguito Ama aveva cristallizzato trasformandolo in un pendente.

Perché non ti alleni un po' con me, Ama? Potrei insegnarti le tecniche di combattimento dei Guardiani …”

  *          *             *



“ … gli antichi guerrieri che prima di noi difendevano l'isola e l'Albero avevano un codice che rispettavano scrupolosamente, composto da sette principi(*). Onestà e Giustizia, Coraggio, Compassione, Cortesia, Sincerità, Onore, Dovere e Lealtà. Sono principi che l'Albero rispetta e secondo questi principi sceglie i suoi Guardiani. Ma se uno di noi non ne rispetta più nemmeno uno allora è considerato un traditore.”

Fujiko, sotto i fiori di ciliegio che circondavano un piccolo laghetto all'interno del bosco, allenava Ama. La bambina, facendo di tutto per non guardare l'acqua e non mettersi a piangere, si concentrava ripetendo nella testa i principi che la sorella le ripeteva sempre.

Sapeva che Fujiko aveva scelto apposta quel posto per metterla alla prova e voleva essere certa che sua sorella non rimanesse delusa da lei. Parava i colpi di Fujiko con difficoltà, dal momento che la ragazza, più esperta di lei, poiché era stata istruita ai Precetti dei Guardiani prima che l'Albero la scegliesse, dal momento che Tortus desiderava che la sua figlia maggiore crescesse nei precetti che aveva rispettato sempre e che per il resto della sua vita trovava estremamente importanti.

Fujiko continuava a colpire Ama.

Così no, Ama! Le braccia devono essere l'ultima cosa che userai per proteggerti! Se ti ferisci un braccio diventi debole!”

E allora cosa uso?” chiese la bambina, bocconi a terra con il fiatone.

Fujiko sorrise:

Tutto il resto.”

Ama alzò la testa e guardò la sorella stralunata:

Cosa significa tutto il resto?”

Sfrutta sempre il terreno che ti circonda per difenderti. Guardati intorno Amarante ed utilizza tutto quello che ti circonda per difenderti, anche un sasso o un bastone. Puoi sempre fruttarli in una maniera o in un'altra.”

Come?!” strillò la bambina, in quel mentre, i fili d'erba, presero a girarsi verso Ama, come piccoli serpentelli scivolavano sul terreno, fino a raggiungere le mani della bambina. Quest'ultima guardò quello strano evento incuriosita:

Non so come mai, ma quando commini gli alberi, le piante, i fiori, ti seguono. Credo che, l'energia vitale dell'Albero che circola in loro, li permetta di avvicinarsi a te come se tu fossi un concentrato di energia, come se tu fossi uno di loro.”

Come se fossi una pianta?” chiese Ama stupita, mentre accarezzava un fiorellino che sbocciava sotto il suo tocco. Fujiko annuì, mettendosi a sedere al suo fianco.

Sì. Se loro si muovono verso di te, perché attratti dalla tua linfa, falli muovere per te. Fa in modo che il tuo potere permetta loro di fare quello che tu vuoi.”

Ama la guardò incerta. Ma poi le venne un'illuminazione: quando creava ibridi di piante, seminava dei semi nel terreno, li annaffiava e poi poggiava le mani sul terreno bagnato e pensava, con tutte le sue forze, che le sue piante crescessero forti e sane. E così accadeva. Quando poi creava piante pericolose, era raro, ma era capitato, Ama stendeva le mani su di loro e li supplicava di smettere di crescere perché la loro esistenza faceva del male ad altre creature. Le faceva sempre male agire in quella maniera, ma era l'unica cosa che poteva fare.

Guardò i fili d'erba arricciarsi intorno alle sue dita. Sorrise e sia alzò in piedi. Poi, passò una mano sull'erba e Fujiko vide crescere, tutto in una volta, una lunghissima corda fatta di fili d'erba che andavano a legarsi al polso della bambina.

Fujiko era rimasta a bocca aperta.

Fantastico!” esclamò.

Ama era ancora un po' scioccata, ma felice:

Non so come ho fatto … ho chiesto ai fili d'erba di diventare una frusta … e così è successo!” esclamò euforica “FUNZIONA!”

Fujiko sorrise e abbracciò la sorellina.

  *          *             *



Con il tempo Ama si riprese. Fujiko l'allenava strenuamente, ma la bambina era enormemente felice del tempo che passava con la sorella e di quello che, all'insaputa di tutti facevano. Aveva mantenuto il segreto anche con Shika e Tika. Solo chi era un Guardiano poteva essere istruito alle arti degli antichi guerrieri. Imparò a creare piante che poteva utilizzare per difendersi o piccole armi taglienti, come rametti, ricoperti di linfa cristallizzata che diventavano taglienti come freccie.

Nessuno sospettò nulla per molto tempo. Solo Tortus si era immaginato quello che le sue figlie facessero e non aveva mai detto loro né bau né miao. Ma era preoccupato:

Come vanno le lezioni che ti da Fujiko, Ama?” chiese il vecchio Guardiano mentre sorseggiava una tazza di latte caldo.

La bambina stava dando da mangiare ad un codazzo di cuccioli, cuccioli abbandonati, cuccioli che Tortus trovava sempre da soli e che riportava a casa dopo le sue lunghe esplorazione per l'isola. Cuccioli di volpe, di puma, orso e stambecchi. Per non parlare delle tartarughe. Tutti adottati dal vecchio che li nutriva e loro, per affetto lo seguivano passo passo. E mangiavano ora, senza provare paura, l'uno vicino all'altro come una nidiata di cagnolini.

Ama si avvicinò ad una piccola volpe dal pelo rosso che, nonostante fosse di mole decisamente piccola, era stata la prima a finire di mangiare e ora guaiva per attirare l'attenzione di Ama. Probabilmente l'aveva presa in simpatia per i suoi capelli rosso fuoco, forse l'aveva scambiata per una volpe.

Va tutto bene …” mormorò la bimba prendendo il cucciolo di volpe tra le braccia “Fujiko mi insegna a usare questi poteri …”

Non c'è bisogno che menti con me, Ama.” rispose Tortus prendendo Nerone, l'orsetto nero, e accarezzandolo come un gatto. “Solo una cosa: ti prego, siate prudenti. Non vorrei che qualcuno vi scopra.”

Io non capisco che male c'è se Fujiko mi insegna le arti dei Guerrieri.” ribatté Ama.

Di fatto, non c'è nulla di male, ma …”

Ma?”

Ma io vorrei che almeno tu sia libera, Ama.”

La bambina sgranò gli occhi e lo guardò incerta:

Cosa intendi dire, Tortus?”

Il vecchio sopirò:

Se l'Albero venisse a sapere che tu conosci il codice degli antichi guerrieri, potrebbe decidere di sceglierti come Guardiana. Quando l'Albero sceglie un Guardiano è per la vita. Un Guardiano serve per tutta la vita l'Albero. Quando io divenni troppo stanco per continuare a combattere contro chi arrivava sull'isola per cercare l'Elisir dell'Immortalità, Fujiko andò al suo cospetto: gli chiese di esaudire un suo desiderio.”

Esaudire un … MA TORTUS …!” gridò Ama quando si rese conto di quello di cui stava parlando il padre.

Già … gli chiese di lasciarmi libero. In cambio lei lo avrebbe servito come io non potevo più fare.” Tortus sopirò stanco “Era il prezzo da pagare e lei lo aveva pagato. Quanto avrei preferito che non lo facesse. Avrei voluto che lei e tu foste libere. Oramai, alla mia età ho capito che essere un Guardiano è più una maledizione che un privilegio. E Fujiko non potrà mai essere libera come avrei desiderato. E dire che quando era bambina era come il vento ...”

Ovvero?”

Era libera e senza inibizioni. Il vento è libero.”

Ecco perché la sua arma è quell'enorme ventaglio che crea delle tempeste.”

Già. La costruii io stesso. Volevo che ci fosse qualcosa che le ricordava la libertà che poteva decidere di imboccare in qualunque momento. Ma Fujiko è troppo corretta. Non vuole essere una traditrice.”

È l'unico modo per essere liberi dai doveri di Guardiano?”

Tortus si rabbuiò. Non voleva arrivare a quel punto. Ma oramai aveva parlato troppo. Era giusto che la sua figlia piccola sapesse tutto:

No. L'altra maniera è distruggere l'Albero”



  *          *             *



Distruggere l'Albero era qualcosa che Ama non aveva mai nemmeno lontanamente immaginato. Chissà come sarebbe stata la vita sull'isola senza l'Albero, pensava, mentre si avviava per incontrare la sorella nel loro luogo speciale, dove si allenavano.

Ciao Amarante.”

Una voce maschile, leggermente nasale.

Si voltò e vide un uomo dai capelli ispidi e castani, raccolti in tanti dreadlocks, il volto limpido e pulito e occhi neri. Indossava una casacca da Guardiano simile a quella di Fujiko ma senza maniche. Aveva un fisico slanciato e al fianco portava una spada estremamente più lunga del normale.

Oh … ciao … scusami ero sovrappensiero.”

Non c'é problema. Come stai?”

Mi sento meglio” sapeva a cosa il ragazzo si riferiva: alla sua brutta avventura con l'acqua. “E tu?” chiese gentilmente la bimba.

Il ragazzo abbassò la testa e strinse la mano sull'elsa della sua spada. Sembrava irrequieto:

Stavo cercando Fujiko.” ignorò la domanda della bambina “Sai dove si trova, Ama-chan?” continuò.

Credo sia ad allenarsi.” mentì svelta la bambina.

Sai dove, Ama-chan?” continuò insistendo il ragazzo. “Avrei bisogno di parlarle.” sospirò “Con urgenza” aggiunse.

Ci sono dei problemi?” chiese la bambina preoccupata.

Si avvicina una tempesta” spiegò il ragazzo indicando una nube nera che veniva dal mare “hanno dato a me e Fujiko il compito di tenere d'occhio il porto questa notte, per sicurezza.”

Ama guardò la nube del mare.

Ha un aspetto strano” sussurrò la bambina “Sembra tutta concentrata in un punto solo … sembra più fumo che una nube di tempesta.”

Non saprei che dirti.” commentò il ragazzo. “Ad ogni modo, se trovi Fujiko prima di me, Ama-chan, dille di venire al porto il prima possibile.”

Va bene.” annuì la bimba.

Il ragazzo si allontanò e anche Ama riprese la sua strada:

Ah! Amarante!” la chiamò di nuovo, da lontano.

Dimmi Traido!” rispose la bambina.

Stanotte non dormire nel giardino, come fai sempre, capito?” nella sua voce c'era una nota di preoccupazione e timore. Ma di che cosa? “Potresti prendere freddo. Resta in casa assieme a Tortus e ai vostri animali!”

Dopo queste parole, Traido si allontanò del tutto.



ANGOLO DELLAUTRICE

Eh? Eeeeeeh?? Vi ho messo un po' di curiosità in corpo, veeeeeero????

Qualcuno commenterà, vero????

Cmq, ora Dance se ne va in vacanza: parte domani, 6 agosto e torna il 28. Spero di poter scrivere qualche cosa sul prossimo capitolo. Ma sarà dura, visto che non avrò con me il mio amato computer per queste belle vacanze tanto attese.

Non era mia intenzione arrivare a scrivere una terza parte del flashback, ma mi sono resa conto che è necessario per dividere in parti diverse il passato di Amarante per poter meglio parlare di lei in futuro: la sua paura per l'acqua, il rapporto con la sorella … tutte cose che più avanti avranno IMPORTANZA!!

Devo dire la verità: anche se partita in maniera poco promettente e certamente con pochissima risposta dal pubblico (ad eccezione di yuki), mi piace scrivere questa FF … magari la concluderò nella prossima era glaciale, ma intanto io ci sto prendendo gusto a scriverla!!! e questo è già tanto, visti i miei parametri!!



x yuki: te l'ho fatta, cocca!!! Ho scritto i due capitoli che volevi PRIMA del 27!! ku ku ku!! in cambio voglio almeno un doppio commento!!!



(*) Come al solito mi sono ispirata a qualcos'altro per parlare della mia storia. I sette principi sopracitati sono i sette principi del codice dei Samurai, il Bushidō, qui sotto riportati perché sono estremamente importanti e perché ritengo che chiunque li dovrebbe conoscere perché potrebbero elevare gli animi di molte persone, ma anche solo per rendersi conto di quanto i Samurai fossero leggendari. E i loro principi ne sono la prova:

  • , Gi: Onestà e Giustizia

Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

  • , Yu: Eroico Coraggio

Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.

  • , Jin: Compassione

L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una.

  • , Rei: Gentile Cortesia

I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini.

  • , Makoto o , Shin: Completa Sincerità

Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.

  • 名誉, Meiyo: Onore

Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.

  • 忠義, Chugi: Dovere e Lealtà

Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.

  
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