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Autore: la_pazza_di_fantasy    10/03/2020    0 recensioni
Simon ha un solo obiettivo nella vita: quello di uccidere Alara, dominatore del buio, che ha ucciso i suoi genitori.
Il problema? Simon non ha poteri. In un mondo nel quale i poteri sono all'ordine del giorno lui dovrà farsi valere solo utilizzando le sue spade gemelle e cercare di uccidere Alara con quelle.
L'arrivo di Xavier, dominatore della luce, nella città di Simon scombussolerà tutto facendo in modo che Simon odi Xavier.
I due però non sanno di essere legati da un filo invisibile che li accompagnerà per il resto della loro vita.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- ma che carino Xavier, non pensavo di mancarti tanto- disse Jessica quando vide entrare nella sala del trono Xavier insieme ad altri insignificanti ragazzini.

- non mi sei minimamente mancata strega- disse lui guardandola male per poi cercare Simon per la stanza ma di lui non c’era traccia.

- se stai cercando il mio nuovo signore oscuro ho brutte notizie per te, lui non è qui- Xavier la guardò male.

- dov’è?- chiese Richard facendo spuntare una fiamma dal suo palmo.

- di certo non lo dico al figlio del governatore di Mediana-

- come lo sai?- chiese quello sconvolto.

- sei identico a tua madre, sai sono stata io a farla fuori quando è venuta qui-

- strega- disse il ragazzo scattando in aventi per incenerirla. Riuscì a bruciare una parte del trono, ma venne subito sbattuto contro il muro da una delle guardie che erano appena arrivate nella sala.

- Richard- gridò Xavier preoccupato prima di lanciare un fascio di luce proprio negli occhi della guardia che aveva ferito il suo ragazzo. Essa si ritrasse coprendosi la faccia ferita.

- mia signora- a quelle parole tutti i presenti si girarono verso Simon che era appena entrato nella sala e aveva catturato all’interno delle ombre Veronique.

A Charlotte venne un colpo come anche a Xavier.

- oh grazie mille tesoro- disse Jessica avvicinandosi al ragazzo e sorridendo sadica in direzione della ragazza imprigionata. Poi la donna baciò sulle labbra Simon facendo infuriare Charlotte che utilizzò il potere della terra per separarli sotto lo sguardo sorpreso di Veronique.

- che c’è sei invidiosa?- disse Jessica senza elimina il suo sorriso.

- certo che no sono fidanzata, però tesoro non si baciano i ragazzi degli altri- disse la bionda arrabbiata.

- ma Simon diventerà mio marito, non mi interessa se questa vecchietta- e tirò leggermente i capelli argentei di Veronique – era la sua ragazza-

Charlotte per la rabbia colpì il terreno con il piede facendo alzare pezzi di terra per poi dirottarli verso la donna aiutata dal suo ragazzo che, utilizzando metallo presente in quella stanza, fece degli spuntoni. Il colpo non arrivò mai alla donna perché venne bloccato da un pozzo di oscurità.

Jessica rise mentre Charlotte e Lucas guardavano stupiti Simon che aveva appena aiutato il suo nemico.

- Simon siamo noi- cercò di dire Xavier guardando negli occhi il fratello, ma essi sembravano essere spenti. - ti prego ritorna in te- sussurrò il ragazzo. Non voleva combattere contro di lui, e non aveva nessuna intenzione di combattere contro l’oscurità creata dal ragazzo.

- mio piccolo Xavier, il nuovo signore oscuro non ti può sentire- disse lei avvicinandosi al ragazzo dai lunghi capelli e gli occhi di fuoco.

- non tornerà mai come prima, sarà sempre sotto il mio contro….AH!- gridò la donna tirandosi leggermente indietro e guardando malissimo la ragazzina con i capelli neri che l’aveva appena colpita con un fulmine frapponendosi fra lei e Xavier.

- Yrja attenta- disse Xavier che si era preso uno spavento quando aveva visto quel fulmine arrivare.

- tu chi cavolo sei!- disse la donna che era ancora scossa per la scossa appena ricevuta.

- una persona che ti farà fuori- disse la ragazza facendo scaturire altre scintille dalle sue mani.

Jessica la guardò malissimo.

- che fate li impalati, attaccateli!- disse la donna alle guardie e allora ci fu il caos generale. I ragazzi, anche Richard che si era ripreso da poco, dovettero combattere con tutte le guardi del castello senza riuscire a raggiungere Jessica.

Xavier combatteva prevalentemente con il suo potere, ma aveva scoperto di avere un’arma ancora più utile a suo parere, le sue gambe. Le sue gambe che erano ricoperte di metallo e che quindi erano molto più resistente delle gambe normali e facevano anche più male.

Ci aveva messo parecchio per imparare a camminarci bene e a volte aveva ancora qualche difficoltà, però erano un’arma vincente se voleva stordire solamente le persone.

 

Veronique si era infuriata a morire quando Jessica aveva baciato il suo ragazzo, e si era infuriata molto anche con lui visto che aveva ricambiato il bacio. Le aveva fatto più rabbia quello e non che la donna le avesse dato della vecchia per i suoi capelli e glieli avesse tirati.

In quel momento la ragazza stava guardando malissimo Simon che sembrava veramente sotto l’effetto di Jessica, ma lei sapeva che non era vero. L’aveva visto quando attraverso il suo potere si era oscurato lo sguardo e poi delicatamente le aveva avvolto le ombre intorno per far finta di averla catturata. Il piano del ragazzo era geniale e la ragazza fremeva dalla voglia di uccidere Jessica subito.

La ragazza si sentì leggermente tirare e si trovò con l’orecchio vicinissimo alle labbra di Simon che avevano l’odore di quella troia.

- fra un po’ ti libero- le sussurrò per poi rimetterla nella stessa posizione di prima. Veronique guardò il suo profilo sempre più arrabbiata. Non aveva detto niente per giustificare quel bacio.

Simon fu di parola e poco dopo la liberò dalle ombre nonostante sembrasse che le fluttuassero ancora intorno.

La ragazza non perse tempo e scattò in avanti volando verso Jessica e tirandole un pugno in pieno viso. La donna, sorpresa di vederla libera, cacciò un orlo orribile.

- dovevi tenerla ferma- gridò poi in direzione di Simon che però non era più dove lo aveva lasciato. La donna si guardò in giro, ma non era rimasta nemmeno una guardia e tutti i ragazzi erano liberi anche se abbastanza confusi. Le guardi con le quali stavano combattendo erano scomparse all’improvviso.

- piccole pesti- disse la donna andando verso Veronique che aveva raggiunto gli altri. Ma indietreggiò subito perché dal soffitto spuntarono gli spuntoni di metallo e di pietra che erano stai assorbiti dall’oscurità di Simon.

Facendo un ultimo passo indietro la donna si trovò a sbattere contro un qualcosa di duro, fece per girarsi ma in un secondo si ritrovò una spada che le usciva dalla pancia.

- così impari megera- disse Simon per poi rimuovere la spada facendo cadere a terra il corpo e alzò lo sguardo verso i suoi amici facendo un piccolo sorriso.

Si ritrovò subito stretto tra le braccia di Veronique e felice ricambiò quell’abbraccio. Due secondi dopo uno schiaffo della ragazza gli fece girare la faccia.

- questo è per il bacio che hai dato alla troia-

   
 
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