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Autore: queenarya    10/03/2020    0 recensioni
Durante l'estate del suo quarto anno, Hermione Granger riceve una lettera dai gemelli Weasley. Questi le comunicano della punizione del fratello e che continueranno a scriverle al posto suo. Inizia una corrispondenza di posta tra i tre, e, quando Hermione va a casa Weasley per recarsi alla Coppa del mondo di Quidditch, si accorge di un clima diverso. L'amicizia con i gemelli è qualcosa che è evidente si possa formare nel tempo. Così inizierà il suo nuovo anno ad Hogwarts e la sue nuove amicizie.
>(Storia creata perché Hermione merita altri amici e mi piace l'idea che i gemelli, Angelina, Katie, Alice e Lee facciano parte del suo gruppo di persone preferite.)
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Lee Jordan | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Summary: La mattina prima di Hogwarts è sempre molto caotica.

N.A: Mi dispiace davvero per avervi fatto aspettare così tanto per un capitolo. Ho avuto un periodo piuttosto difficile e scrivere era l'ultima cosa che volevo fare. C'è una situazione pessima qui a causa del coronavirus e sfrutterò l'occasione per fare uscire nuove storie su cui sto lavorando e, ovviamente, continuare questa. Buona lettura.




Hermione si svegliò al rumore di movimento nella propria stanza, dove qualcuno stava evidentemente ribaltando dei cassetti alla ricerca di qualcosa. 

Decidendo di non ignorare il trambusto, Hermione socchiuse gli occhi tirandosi a sedere con uno sbadiglio. Il suo sguardo caddè su Ginny che, con un'aria affranta, continuava a cercare qualcosa nei cassetti dell'armadio presente nella stanza. Armadio che ormai era stato completamente messo sottosopra dalla rossa e i quali vestiti erano sparsi quasi ovunque nella stanza.

-Che diavolo stai facendo?- Borbottò spostando lo sguardo sul letto disfatto dell'amica, sedendosi al bordo del proprio per alzarsi.

Ginny trasalì alzando lo sguardo verso di lei. -Non volevo svegliarti...- Boffonchiò rivolgendole un sorriso dispiaciuto, tornando poi a guardare il cassetto con un sospiro. -Stavo cercando la collana che mi ha regalato Dean lo scorso anno.-

Hermione portò una mano al volto con un sospiro. Dean e Ginny erano amici da ormai due anni e Hermione conosceva ogni loro avventura grazie ai racconti di Ginny, avventure che spesso riguardavano il Quidditch o lo sgattaiolare di notte in giro per il castello.
Hermione sapeva anche della cotta che Ginny aveva per Dean ma di cui questa non si era ancora accorta, troppo offuscata dalla presenza di Harry per capire che cosa volesse davvero.

-Vuoi una mano?- Propose alzandosi dal letto, voltandosi a sistemare le coperte con cura.

-No... Non preoccuparti, ci penso io. Tu preparati.-

Hermione la guardò un'ultima volta prima di annuire e chiudersi in bagno.

Uscita dal bagno cercò l'amica con lo sguardo e la vide seduta sul letto con la collana stretta tra le mani, un sorriso impresso in volto mentre la osservava.

Hermione sorrise appena. -Dov'era?- Chiese avvicinandosi al proprio baule, ormai pronto dalla sera prima. Prese il maglione che la Signora Weasley aveva cucito lo scorso anno e un paio di jeans. 

Ginny aveva alzato lo sguardo puntandolo su di lei, stringendo la collana in mano. -Era caduta sotto il letto...-

Hermione scosse appena la testa mentre indossava i vestiti che aveva scelto, sistemandosi davanti allo specchio presente in camera, un pettine in mano e un espressione rassegnata all'idea di sistemare i propri capelli. 

-Sono contenta tu l'abbia trovata.- Disse iniziando a pettinare i propri ciuffi con difficoltà.
Pochi istanti dopo il pettine le venne preso dalle mani e Ginny iniziò a pettinarle i capelli con delicatezza, sorridendo appena.

-Anche io, é davvero importante per me.-

-Dean? Lo so.- 

Hermione giurò di aver sentito Ginny trasalire e, pochi istanti dopo, le sue guance si tinsero di rosso. Come risposta alle sue parole Ginny tirò un nodo con forza facendola sobbalzare.

-Siamo solo amici.-

Hermione sorrise restando in silenzio, guardando i loro riflessi nello specchio, portando le mani a stringere il bordo del proprio maglione.

-Piuttosto, tu e mio fratello...-

Hermione trasalí e sentí le proprie guance bruciare. Distolse lo sguardo evitando con tutta se stessa l'espressione incuriosita di Ginny e il ghigno che si stava formando sul suo volto.

-Onestamente non riuscirei mai a vedervi insieme, ma se ti rende felice allora lo sarò anche io.- Esclamò con aria affranta e una smorfia in volto. Hermione sorrise appena e, quando i suoi occhi incontrarono quelli della ragazza, scoppiarono a ridere.

Ginny impiegò altri dieci minuti a siatemarle i capelli, pettinandoli con cura e fermandoli con una spilla. Hermione non era abituata a vederli cosí ordinati e un sorriso spontaneo si formò sul suo volto mentre accarezzava i ciuffi con le dita. Ginny alzò il pettine e lo fece roteare come uno di quei cowboy negli show televisivi, poi lo butto nel proprio baule con un sorriso soddisfatto.

-Grazie Ginny.-

Lei sorrise appoggiando le mani sui fianchi. -É sempre un...-

Le sue parole vennero interrotte dall'urlo della Signora Weasley proveniente dal piano terra e da rumori di corsa sulle scale. Hermione si alzò con aria confusa avvicinandosi alla porta, aprendola e affacciandosi sul corridoio solo per essere travolta dai gemelli che, con indosso solo i pantaloni del pigiama, si stavano dirigendo al piano di sotto.

-Cosa...-

-Sbrigatevi voi due.- Esclamò George affacciandosi nella stanza con un ghigno, correndo poi dietro il fratello.

Hermione si voltò lentamente verso Ginny e la sua espressione doveva essere davvero buffa perchè Ginny scoppiò a ridere appena la guardò in faccia. 

 

 

Entrare in cucina fu un'impresa. Dopo aver superato con difficoltà i quattro ragazzi che stavano bloccando il passaggio, Hermione e Ginny si fermarono ad osservare il signor Weasley parlare con la schiena rivolta al camino, la Signora Weasley stava intanto ribaltando i cassetti alla ricerca di una penna.

-È impazzito, è finalmente impazzito.- Si sentí la voce di Ron sussurrare e una mano colpire la sua nuca seguita da un mugolio di dolore. 

-Non è impazzito idiota, sta parlando con il Ministero.- Spiegò George, massaggiandosi il palmo della mano con cui aveva colpito la testa del fratello.

-Perchè siamo fermi qui?- Mormorò Ginny restando ferma davanti ai fratelli, intenzionata a non muoversi finchè loro non lo avessero fatto. Fred allungò una mano ad indicare la Signora Weasley che sembrava inferocita.

-Abbiamo paura di lei.-

Harry annuí velocemente facendo un passo indietro quando la donna guardò il gruppo di ragazzi, facendo trattenere loro il fiato, prima di avvicinarsi al marito. 

-Tieni, per la barba di Merlino!- Boffonchiò la signora Weasley infilando tra le mani del marito una boccetta d'inchiostro, una pergamena e una piuma usata.

Il signor Weasley si chinò a scrivere mentre parlava con Amos Diggory, la figura presente nel fuoco. Hermione fece un passo in avanti per avvicinarsi, avrebbe potuto chiedere ad Amos se Cedric stesse bene, se avesse bisogno di qualcosa una volta tornati ad Hogwarts. Venne però fermata dalla mano di Harry che aveva circondato il suo polso scuotendo la testa.

-Siamo stati fortunati a sentirlo! Stavo entrando nei miei uffici per spedire dei gufi e ho visto quelli dell'Uso Improprio della Magia uscire... Se quella Skeeter viene a scoprirlo...-

Avrebbe sicuramente portato altre persone contro il Ministero. Dopo la Coppa del Mondo e l'articolo che aveva scritto tutti avevano iniziato a trattare quelli del Ministero come feccia, pretendendo persino di cambiare Ministro. Se la Skeeter avesse scritto altro sarebbe stato un gran bel problema.

-Malocchio che ne pensa?- Chiese il Signor Weasley intingendo la sua piuma nell'inchiostro. Amos Diggory boffonchiò qualcosa con aria infastidita prima di degnarsi a rispondere.

-Dice che ha sentito qualcuno in giardino. Dice che qualcuno strisciava verso casa sua, ma è stato sorpreso dai suoi bidoni. Hanno fatto talmente tanto chiasso da allontanare qualunque cosa fosse. Sembra che uno era ancora in volo quando sono arrivati quei puli... Puliziotti. Comunque, non è quello il punto, il punto è che probabilmente non era nulla di importante e se quelli dell'Uso Improprio della Magia mettono le mani su Malocchio: per lui è finita. Dobbiamo farlo uscire con un accusa minore... Qualcuno del tuo ufficio...-

La Signora Weasley si voltò improvvisamente verso di loro e il gruppo sobbalzò. Con un singolo movimento della bacchetta, il tavolo nella stanza accanto venne apparecchiato e una serie di tazze disposte nei vari posti.

-A fare colazione ragazzi, subito!- Esclamò e, per quanto tutti loro volessero ascoltare il resto della conversazione tra il Signor Weasley e Amos Diggory, il gruppo andò a sedersi davanti alle proprie tazze.

Poco dopo il Signor Weasley uscí di casa e l'ultima cosa che il gruppo sentí dal camino nella stanza accanto fu Amos Diggory tossire.

Quando poi la signora Weasley, Bill e Charlie entrarono in cucina il gruppo scoppiò in un gran trambusto di commenti e domande.

Harry aveva subito chiesto chi fosse questo Malocchio. 

Fred e George avevano fatto commenti poco carini sull'uomo in questione.

Ginny insisteva nel sapere perchè nessuno parlasse con lei di certe cose.

Hermione si era voltata verso la Signora Weasley per chiederle se il Signor Weasley avrebbe fatto in tempo ad accompagnarli l'ora dopo alla stazione di King's Cross.

Bill sospirò agitando la bacchetta facendo zittire tutti con un incantesimo. -Calmatevi, una domanda alla volta.- Disse sedendosi al proprio posto annullando l'incanto. 

-Prima di tutto vorrei sapere cosa ha fatto sta volta.- Disse Bill guardando la madre con un sorriso gentile, prendendo la sua tazza tra le mani e bevendo un sorso di tè. Bill era il tipo di persona che tutti apprezzavano, era gentile ed educato ed era coraggioso come tutti i Weasley. L'uomo perfetto.

-Sembra che qualcuno abbia cercato di entrare in casa sua e abbia causato un trambusto.- Spiegò la Signora Weasley appoggiando le mani sui propri fianchi. 

-Malocchio non é quello un po' svitato...- Iniziò George con una fetta di pane in una mano e un coltello con della marmellata nell'altra.

-George, non chiamarlo in quel modo.- Lo ammoní la Signora Weasley agitando il dito tozzo contro il figlio. 

-Malocchio Moody era un grande mago... Beh almeno quando l'ho conosciuto io.- Si intromise Charlie con un libro davanti al volto e un'aria concentrata a leggere chissà quale curiosità sui draghi. -È persino grande amico di Silente.-

Al che Harry si intromise incuriosito. -Chi è Malocchio?-

Charlie abbassò il libro per guardare il ragazzo e poi sorrise appena. -Un grande Auror, il migliore al tempo. Un cacciatore di Maghi Oscuri. Azkaban è stata riempita grazie a lui ma con la vecchiaia è diventato paranoico. Ora vede Maghi Oscuri ovunque.- 

-Anche nei suoi pantaloni.- Commentò Fred facendo ridere una parte del tavolo e ricevendo un'occhiataccia dalla madre.

-Andate a finire di preparare i vostri bauli, coraggio. Partiremo tra un'ora.- Esclamò la Signora Weasley e, con un movimento di bacchetta, le tazze volarono nel lavandino, i biscotti nella credenza e la tovaglia si ripiegò su se stessa.

 

/° 

 

Quando Hermione e Ginny rientrarono nella propria stanza i bauli erano già sistemati. Avevano controllato il tutto una seconda volta per essere sicure che non mancasse nulla ma i bauli erano più che perfetti e pronti ad essere caricati in macchina. Ginny aveva sistemato con cura la collana di Dean in cima al proprio andando poi a prendere la propria bacchetta dal comodino. 

-Voglio partecipare ai provini per il Quidditch quest'anno, provare ad entrare in squadra.- 

Hermione era impegnata a ricontrollare che avesse preso tutte le pergamene su cui aveva preso appunti con se e quasi non ignorò totalmente la frase dell'amica.

-Sono sicura che tu possa riuscirci.- Commentò alzando lo sguardo su di lei e guardandola osservare il proprio baule con un espressione confusa. -Qualcosa non va?-

Ginny ricambiò il suo sguardo prima di tornare a guardare il baule. -La collana è sparita.-

 

 

Ginny non ritrovò la sua collana e il suo umore cambiò drasticamente mentre caricavano i bauli nei tre taxi che erano venuti a prenderli per portarli alla stazione di King's Cross. Hermione aveva provato ad aiutarla a cercare la collana ma questa sembrava essersi volatilizzata nel nulla, come un incanto. Eppure nessuno di loro aveva eseguito incantesimi e, per quanto i gemelli potessero essere terribili con i loro scherzi, Hermione dubitava sapessero dell'esistenza di quella collana nella vita della sorella.
Cosí erano state costrette a lasciare le proprie stanze e tirarsi i bauli dietro e ora Ginny non era approcciabile da nessuno.

-Che diavolo le è successo?- Le aveva chiesto Ron guardando la sorella preoccupato e lei aveva semplicemente scosso la testa in risposta. 

Quando erano saliti in macchina Hermione si era sistemata accanto ad Harry e i due si erano sorrisi appena. L'eccitazione per il loro imminente ritorno ad Hogwarts si faceva sentire e l'idea di rivedere anche l'immenso treno rosso era eletrizzante. Nessuno parlò mentre il signore barbuto del loro taxi guidava verso la stazione, nessuno parlò mentre scendevano e prendevano i propri bauli e nessuno parlò mentre si fermavano ad osservare il treno, dopo aver oltrepassato il muro.

Il treno si illuminava di un rosso acceso davanti a loro, il sole a colpirne la superfice. Hermione era ferma accanto ad Harry e Ron a osservarne i colori sgargianti. Erano arrivati con dieci minuti di anticipo e si stavano godendo il tempo restante nei ricordi degli anni precedenti.

-Siete pronti?- Aveva chiesto Ron sottovoce. 

Harry aveva scosso appena la testa fissando il treno. -Per tornare ad Hogwarts? Sempre.-

Un sorriso si era formato sulle labbra della ragazza prendendo le mani dei propri amici, stringendole con sicurezza mentre osservava il treno davanti a loro fischiare per avvertire gli studenti dell'imminente partenza.

-Quest'anno ce la metteremo tutta.- Disse Hermione stringendo le loro mani.

Harry e Ron annuirono, poi i tre si incamminarono verso il treno, pronti ad iniziare un altro anno scolastico.
 

 

   
 
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