Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: ekylove    11/03/2020    0 recensioni
Potrebbe essere una storia come tante… ma non per Eva.
Una semplice ragazza, inconsapevole di avere un destino differente dalle altre persone.
Siete sicuri che esista sul serio un solo mondo?
Quando attraversate i boschi, i prati o i fiumi… non avete la percezione che possano esistere altre creature intorno a noi? Che esista la magia?
Neanche Eva lo riusciva a credere, eppure, qualcosa è davvero successo…
Quel giorno infatti...
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La sera arrivò velocemente, e dopo aver mangiato una bella zuppa calda, si misero tutti intorno al fuoco a raccontare storie d’orrore.

- Ed ecco… che nel buio… spuntò fuori il fantasma assassino!! Buahahah…-

- AAAh!!!- In coro i ragazzi urlarono spaventati.

- N..Non è stato divertente…- Flora con le lacrime agli occhi si avvicinò ad Eva – E’ solo una storia di fantasmi, tranquilla! Non mi dovevi parlare a proposito?- lei annuì strofinandosi il naso con un fazzoletto.

 

Lentamente si alzarono e senza dare troppo nell’occhio si avvicinarono al fiume.

- E’ davvero bellissimo qui!- Flora si avvicinò ad una lucciola cercando di prenderla, senza alcun successo, l’amica rise divertita – Si hai ragione, è rilassante questo posto, penso che starei qui per sempre, senza annoiarmi mai…-

La ragazza, si strinse nelle spalle – Si, anche io! Mi sento nel mio mondo!! Eva, devo dirti una cosa importante, faticherai a crederci, ma per favore, ascoltami. So qualcosa del tuo passato…- lei si bloccò di colpo, guardandola – C..Cosa vuoi dire? Cosa sai di me? Ti sei trasferita da poco, ci conosciamo appena - lei annuì, senza guardarla, era in evidente imbarazzo – Si, sono arrivata da poco nella tua scuola, ma sono qui per un motivo preciso, per… per sorvegliare te –

Eva sgranò gli occhi, andandole vicino – Che dici? Non credo di essere una persona così importante da venire sorvegliata. Spiegati meglio…-

Flora finalmente la guardò, era molto seria – Non mi sto inventando nulla. Ci hanno incaricato di sorvegliarti, ma forse non dovevo dir nulla… Ah…- venne afferrata con violenza per il braccio – Spiega a me di cosa non hai capito del discorso che ti ho fatto!- il ragazzo dai capelli argentei era davanti a loro, e molto arrabbiato.

-Eiden! Deve sapere, non deve succedere come è successo a me, non è giusto!- gli urlò contro Flora, a quelle parole le lasciò il braccio pensieroso, stropicciandosi il viso stanco – Flora… non funziona così! Ci saranno conseguenze, per me e per te, sono io che ti ho portata con me, ma credo di aver sbagliato…-

La ragazza lo spinse arrabbiata – Non dire assurdità!! Se ci saranno conseguenze me le prenderò io!! Tu non c’entri nulla… E’ una mia decisione! - Eiden vedendola determinata, fece un passo indietro deciso ad andarsene, ma Flora lo trattenne per la casacca – Aspetta… ormai sei qui, potremmo parlarle insieme - il ragazzo guardandola con quello sguardo gelido che avrebbe paralizzato chiunque rispose – Ti sei messa in questa situazione? Bene, ora ne dovrai uscire da sola con le tue gambe!!-

Flora tirandolo con forza lo implorò – Ti prego!! Non ti chiederò mai più nulla promesso!!- Eiden voltando il capo cedette, tornando sui suoi passi, si vedeva lontano un miglio che faticava a dirle no.

 

Eva determinata, si mise davanti alla ragazza, a mo’ di difesa – Basta litigare! Non trattarla in questo modo!! Prima hai parlato al plurale Flora, quindi mi stai sorvegliando con lui? Ma si può sapere da cosa mi state sorvegliando? Ma soprattutto chi vi ha mandato?-

La ragazza, guardò il compagno cercando aiuto, ma restando completamente in silenzio, sospirò rassegnata – Eva… dovrei spiegarti ogni cosa, ma sono sicura che portandoti ora da tua madre, saprà dirti ogni cosa…- lei indietreggiò – M..Mia madre?- Flora sorrise rassicurandola – Si, la tua vera madre. Non ti ha abbandonata!! Ha dovuto lasciarti a quella famiglia, per necessità, qualcuno voleva fare del male alla tua famiglia… e per proteggerti hanno cercato di darti una vita migliore, fino a che fossi stata pronta a tornare da loro, quando le acque fossero state più tranquille. Purtroppo tuo padre non ce l’ha fatta…mi dispiace…- Eva si sedette su di un tronco… troppe emozioni tutte insieme…

 

Non aveva mai detto a nessuno che la sua famiglia era adottiva, per lei erano loro i suoi veri genitori, che ci fossero sempre o meno, ma loro non l’avevano mai lasciata.

Per molto tempo era stata arrabbiata con chi l’aveva messa al mondo, avevano avuto il coraggio di abbandonare la figlia nata solo da pochi giorni in una cesta di vimini, non sapeva cosa pensare, ora sapere che erano stati obbligati, per salvarla … ma poteva fidarsi di loro? Era vera quella storia?

 

- Perché dovrei fidarmi di quello che mi state dicendo? Io non vi conosco…- si alzò riprendendo padronanza della situazione.

Eiden la guardò, poi rivolgendosi alla compagna – Te l’ho detto che era un’idea stupida, lei non ci crede - la ragazza pestò i piedi, scocciata – Sta zitto!! Eva… sappiamo molte cose di te, ma per poterti fidare di noi, l’unico modo è portarti da lei, ti saprà spiegare ogni cosa… cosa ti costa?-

Eva deglutì nervosa, lo voleva davvero sapere? Un tempo avrebbe risposto si, sicuramente, ha sempre voluto sapere il perché l’avesse abbandonata, ma ora? Erano passati sedici lunghi anni, senza mai farsi nè sentire né vedere…

- AHAHAH…-

Una risata in lontananza li interruppe, i ragazzi si voltarono, una donna molto bella, con lunghi capelli neri ed occhi rossi, vestita in modo eccentrico con colore nero predominante, li stava fissando.

Flora sbiancò di colpo, Eiden si posizionò di fronte alle ragazze come se volesse proteggerle. Eva s’innervosì, capì subito che qualcosa non andava.

 

La donna avvicinandosi lentamente, fece un grande inchino spostandosi la strana gonna nera – Sono onorata… Eva giusto?! Che piacere fare la tua conoscenza!- Eiden scostando la lunga tunica bianca tirò fuori una grande spada, Eva sorpresa si aggrappò all’amica, allora aveva visto bene, quella era proprio una spada!

Il ragazzo per nulla intimorito urlò – Strega! Cosa vuoi?! Vattene!! Flora!- lei come risvegliatasi, prese per mano Eva e… sparirono… si ritrovarono poco distanti da li nascoste dentro ad un cespuglio – Accidenti non sono riuscita a portarti molto distante, mi dispiace…- la ragazza la guardava stupita, erano sul serio sparite ed ora erano nascoste in un cespuglio, ma come era stato possibile?!

– Cos… come…- Flora capendo i mille pensieri della ragazza la scrollò – Eva!! Ascolta!! Avrei voluto dirtelo più delicatamente ma non c’è tempo! Non so come, ma ci ha trovato!! Quella donna è pericolosa, molto pericolosa!! Si chiama Marinette ed è il braccio destro della Regina Medea, quindi è una strega, ed io sono una fata ed è per questo che sono riuscita a fare quello che ho fatto!!- Eva rise nervosamente – Streghe e fate? Ma che dici?! Sono solo creature inventate per i bambini!! Stai bene?!- offesa le sorrise con aria di sfida – D’accordo… guardami!- all’improvviso una luce avvolse la ragazza ed incredibilmente svanì, Eva guardò per qualche attimo il nulla poi sentì una vocina arrivare dal basso, sulle sue gambe, attirò la sua attenzione – Ecco mi credi ora?!- una piccola Flora in miniatura con delle alucce sulla schiena la guardava fiera di sé.

Eva spaventata indietreggiò di colpo facendola cadere – M..ma che diamine sei?!- la piccola fatina massaggiandosi il fondoschiena ripetè – Una fata!! E’ evidente!!-

 

Colpi di spade, esplosioni altri rumori indefiniti attirarono l’attenzione delle due ragazze nascoste, Eva si sporse cercando con lo sguardo il ragazzo dai capelli argentei.

- Ho un nome sai?! Smettila di chiamarmi strega e poi mi metti in difficoltà - rise - non saprei come dovrei chiamare te… come dovrei definirti? Suggerimenti?- Marinette lo guardò in modo innocente. Cogliendo l’ironia, Eiden sussurrò qualcosa alla spada per poi attaccarla nuovamente, un fascio di luce intensa ne uscì da essa avvolgendola interamente poi con un balzo cercò di colpirla, ma sfortunatamente, riuscì ad evitare il colpo e la donna rise nuovamente di gusto – Non sono qui per giocare con te, sono qui per la ragazza, ma ora che sono sicura di averla trovata basterà aspettare che la perdiate un attimo di vista… e ve la porterò via sotto il naso! A presto mio caro!!-  Eiden cercò di attaccarla nuovamente ma Marinette scomparve un attimo prima – Maledetta di una Strega!!- urlò frustrato al cielo, rinfoderando la spada.

 

Eva uscì dal nascondiglio sconvolta – Ma che sta succedendo? Cosa siete?!- Eiden sorrise alla ragazza, questo la disarmò, era la prima volta che lo vedeva sorridere – Siamo creature magiche e quella era una tirapiedi di Medea, la Regina delle streghe nere, colei che ha organizzato tutto per far del male ai tuoi genitori, siamo stati incaricati di portarti da lei quando fosse stato il momento opportuno, e vedendo i fatti, sono contento che Flora abbia accelerato i tempi, se non ci fossimo stati noi ora, ti avrebbe portato via -

Flora raggiante, si ritrasformò e affiancò il compagno – Eva, fidati di noi, seguici, tua madre ha voglia di conoscerti, e immagino che anche tu lo voglia…- le porse la mano.

Confusa ai massimi livelli, guardò la mano poco convinta – I..I miei genitori sono… creature magiche?- Eiden si avvicinò sicuro di se, e con un grande inchino riparlò – Tua madre è la Regina delle fate, Daphne, e di conseguenza sei la principessa.

Per confermare la mia tesi, te lo dimostrerò, ogni fata di origine nobiliare, ha una voglia a forma di petalo sul braccio destro - la ragazza sgranò gli occhi stringendo il braccio destro contro il petto, lui sorrise vedendo la sua reazione – E… date le circostanze, volente o dolente, perdona il modo brusco ma verrai via con noi!- alzando il capo, mise una mano sotto la bocca e soffiò, una polverina gialla arrivò sino sotto al suo naso e poi… nulla il buio intorno a lei fece da sovrano.

 

Aprì lentamente gli occhi, era sdraiata sull’erba fresca e umida, frastornata si sedette e guardò il cielo, era appena sorto il sole, che fosse stato solo un sogno strano?

Non era ancora sicura se gli potesse dispiacere o meno, di sicuro era stato un sogno pazzesco, era tutto davvero assurdo, lei era la principessa delle fate, le streghe nere volevano fare del male a lei e ai suoi genitori, e per proteggerla l’hanno spedita nel mondo umano… Tsk! Assurdo, Proprio come il secondo sole che aveva fatto capolino nel cielo…

 

…Secondo sole?

 

Si alzò in piedi ancora sbigottita, si guardò intorno, tutto era incredibilmente strano, iniziò ad incamminarsi nel bosco in cui era. Si accorgeva pian piano che qualcosa non andava, intorno a lei si trovavano piante mai viste di ogni tipo di colore, alti alberi con grandi frutti simili a quelli conosciuti ma evidenti che non fossero tali, due soli nel cielo.

Uscita dal bosco, di fronte a se vi trovò una porta sospesa nell’aria.

 

Cosa stava succedendo?

Quello di certo non era il bosco in cui erano poco prima, ma quindi… Dove si trovava in realtà?

Ciao a tutti!! Ecco il mio secondo capitolo! Da qui si iniziano a capire più cose! Chissà dove realmente è finita Eva? Se avete voglia di scoprirlo vi aspetto nel prossimo aggiornamento :) Grazie in anticipo!!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: ekylove