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Autore: Babbo Dark    14/03/2020    1 recensioni
Derek non riesce a sentirsi parte del Branco, non dopo tutto quello che è successo, e così si reca da una strega affinché lo aiuti a entrare in contatto con le sue emozioni; peccato che l'amuleto donatagli fa molto di più: consente alle principali emozioni del mannaro di personificarsi e gironzolare per la città, causando non pochi guai al Branco. Il loro scopo? Cercare Ancora, naturalmente...
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Derek/Stiles, Il branco
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sterek in Disney... '
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Alla ricerca di Ancora
Capitolo II: Gioia e Disgusto
 
 
«Ehm... Sceriffo?» Noah Stilinski sollevò lo sguardo dalla scatola di ciambelle quasi vuota, fissato imbarazzato il suo vice mentre si toglieva dalla bocca una di quelle prelibatezze «C'è qualcuno nel suo ufficio e... Beh... Chiede di lei...» Noah annuì, leggermente imbarazzato per essere stato beccato con le mani nel sacco e si avviò nel proprio ufficio, osservando confuso un Derek fin troppo allegro che, seduto sulla sua sedia, si muoveva da una parte all'altra della stanza.


«Wiiiiiiiiiiiii!» esclamò euforico il mannaro mentre si avvicinava alla scrivania «Ho sempre desiderato farlo!» disse ridacchiando «NOAH!» urlò non appena vide l'uomo di legge «Che bello vederti e stai mangiando una delle ciambelle che ho portato!» disse il mannaro avvicinandosi all'uomo e poggiandogli un braccio sulle spalle.


«Ti serve qualche cosa, Hale?» chiese sospettoso Noah visto che non aveva mai visto il ragazzo comportarsi in quel modo.


«Come hai fatto a capirlo?» ululò una risata Derek «Sì! Mi dici dove si trova Ancora?» chiese con un sorriso a trentadue denti.


«Chi?» domandò confuso Noah.


«Ancora!» ripeté Derek come se nulla fosse «Lo cerco da questa mattina ma non lo trovo da nessuna parte ma non mi preoccupo, sai? Ancora torna sempre da me!» esclamò euforico.
«Perché non ti siedi, Derek, così ne parliamo con calma?» propose Noah invitando il ragazzo a sedersi mentre lui chiudeva la porta.
 

 
***

 
 
 
«Fuori moda. Obsoleto. Oh, buon Dio... No, assolutamente no! Ma che è 'sto schifo?! Pensavo che almeno lei avesse buon gusto!» Lydia, appena rincasata da una sana giornata di shopping, corrucciò le sopracciglia nel sentire la voce di Derek nella sua stanza e, soprattutto, sperò che quello strano rumore che sentiva non fossero i suoi adorati vestiti che finivano in mille pezzi o ci avrebbe pensato lei a forargli i timpani a suon di urli «Ok ciccia, questo lo indossi nel 2003 a Ibiza mentre scuoti il sedere contro i ballerini oliati, non lo usi per andare a qualche festa!» Lydia spalancò gli occhi quando vide il suo splendido tubino nero venire strappato da un Derek dall'aria schifata.


«Cosa fai?!» urlò furibonda la ragazza.


«Pensavo avessi un buon gusto, Lydia, ma vedo che non è così...» brontolò Derek mentre incrociava le braccia al petto; la ragazza spalancò la bocca quando vide gli abiti indossati dal mannaro perché quelli sì che erano un insulto al buon gusto! Per prima cosa i jeans bianchi erano ormai fuori moda e la camicia azzurra con sopra i fenicotteri era ASSOLUTAMENTE orrenda! E ai piedi indossava dei sandali?! «Oh, cielo...» il rumore provocato da una lampada che si fracassava contro la parete riscosse Lydia dalla sua analisi, portandola in breve tempo a urlare con tutto il fiato che aveva in corpo.
 


 
Derek si accasciò al suolo, il volto sconvolto da un'espressione di dolore e le mani premute contro le orecchie; quando la ragazza si calmò notò con orrore che il suo armadio era stato praticamente svuotato e che i suoi vestiti, i suoi BELLISSIMI vestiti, erano ridotti in miseri stracci. Derek si rialzò barcollando appena, leggermente stordito dall'urlo, e fissò irritato la banshee prima di incrociare nuovamente le braccia davanti al petto.
 
 


«Eh...» grugnì schifato alla vista delle tende color crema.


«Qual è il tuo problema?!» urlò nuovamente Lydia.


«Queste tende sono disgustose.» rispose con tono schifato il mannaro.


«Le mie tende?!» urlò furibonda la ragazza «Hai visto cosa indossi oppure sei diventato cieco mentre ti vestivi?!» disse inviperita mentre si apprestava a raccogliere quelli che, ormai, erano degli stracci.


«Spiritosa...» rispose semplicemente Derek «Non sai che il rosa è il colore dell'anno? Beh... Sicuramente no, visto come ti vesti.» sbuffò il mannaro «Comunque, sai dov'è Ancora? Lo dovevo cercare ma poi mi sono reso conto delle pessime condizioni in cui versava quella tana, per non parlare del mio... Oddio, mi sento male a dirlo, del mio armadio.» Lydia sollevò le sopracciglia a quell'affermazione. Era convinta che Derek non prestasse troppo attenzione al suo vestiario e, visto il degrado che regnava nel loft, era certa che quel luogo fosse un mero posto in cui riposare la notte; non si era mai fermata a riflettere troppo sull'Alpha nonostante si vedessero fin troppo spesso «Ho perso la mattinata ad acquistare dei nuovi mobili per rendere abitabile quella tana ma, soprattutto, mi sono ricomprato l'intero guardaroba. Ora, nonostante abbia voglia di strappare quello straccetto che indossi e che ti fa sembrare un calippo al limone, ti chiedo: sai dov'è Ancora?» Lydia si massaggiò le tempie, appuntandosi mentalmente di sfondare i timpani dell'Alpha per aver offeso il suo Versace, e sospirò rumorosamente prima di mettere in contatto i loro sguardi.


«Di chi parli?» chiese.


«Ancora!» sbuffò irritato Derek «Dai, conosci Ancora e non prendermi in giro!» Lydia avrebbe tanto voluto urlargli che no, non conosceva quest'Ancora di cui parlava, ma venne distratta dallo squillo del suo cellulare.


«Scott, sono impegnata.» lo liquidò immediatamente la banshee.


«Si tratta di Derek.» rispose invece il mannaro.


«Oh, lo so! Ha rotto tutti i miei vestiti!» disse fulminando un Derek intento a staccarle le tende.


«Lui... Mi ha baciato...» ammise imbarazzato Scott, facendo spalancare la bocca all'amica «E ha baciato anche Chris, Allison, Isaac e... Mia madre...» Lydia percepì il lieve ringhio di Scott, cosa che le strappò un sorriso genuino.


«Ma se mi ha detto che è stato impegnato a fare shopping per tutta la mattina!» esclamò immediatamente Lydia «E poi non mi ha ancora baciato e... DEREK, LASCIA STARE IL MIO PIUMONE!» sbraitò la ragazza.


«Derek è lì?» domandò Scott confusamente «Di che colore ha gli occhi?» chiese nuovamente.


«Come sempre, verdi!» rispose stizzita Lydia «Senti, McCall, ora io lo metto in macchina e vengo a casa tua. Voglio sapere cosa sta succedendo.» Scott si lasciò sfuggire un semplice 'Ok' prima di riattaccare «Ok lupo pazzoide, esci dalla mia stanza ed entra in macchina oppure urlerò così forte da renderti sordo!» Derek sbuffò a quella minaccia, mollando il piumone pescato che stringeva tra gli artigli, prima di uscire a testa alta dalla camera.
 
 


Una volta entrati in auto, Lydia uscì dal proprio vialetto e si immerse nel traffico mentre al suo fianco Derek si lasciava sfuggire versi schifati ogni qual volta puntava lo sguardo sull'outfit dei vari passanti; improvvisamente, però, l'attenzione dei due fu catturata da... Derek? Un Derek fin troppo allegro per i gusti della ragazza visto che era intento a saltellare come una dodicenne innamorata mentre, dietro di lui, lo sceriffo cercava di raggiungerlo senza mai riuscirci veramente visto che, appena ci provava, quel Derek scattava e avanzava di un paio di metri.
 
 


«Oh no... Lo scoppiato...» sbuffò il Derek nell'auto «Accosta questo cartoccio, Martin, o quell'idiota potrebbe saltellare fino a Chicago.» Lydia sbuffò indignata per il modo in cui la sua Toyota era stata definita ma ubbidì, accostandosi vicino a uno sceriffo stremato «Immagino che tu non sappia che fine abbia fatto Ancora, vero?» domandò Derek allo Stilinski che, guardandolo, sgranò gli occhi.


«Tu... Tu... Non saltelli... Vero...?» domandò a corto di fiato l'uomo.


«Sali a bordo, vado a recuperare lo scoppiato.» sbuffò Derek prima di uscire dall'auto, lasciando il suo posto all'uomo di legge «GIOIA!» sbraitò, facendo voltare l'altro Derek.


«Disgusto!» rispose sorridendo Gioia «Sto cercando Ancora, tu l'hai trovato?» chiese per poi abbracciarlo di slancio «Sai, lo sceriffo non vuole dirmi dov'è e io mi sentivo giù di morale ma poi ho iniziato a saltellare! Saltellare manda via la tristezza!» urlò euforico prima di salutare Lydia.


«Credo che Amore si trovi a casa di Scott.» lo informò Disgusto «Andiamo, quell'idiota saprà dove si trova Ancora.» disse in uno sbuffo prima di tirare Gioia per un braccio per poi farlo salire sull'auto.


«Voglio la pensione...» sussurrò esausto lo sceriffo mentre l'auto ripartiva.


 
 
Il viaggio fu stressante per tutti, tranne che per Gioia visto che si divertì a cantare tutta la discografia degli Abba, facendo innervosire i due passeggieri e la guidatrice; fortunatamente quell'inferno stava per finire e quando Lydia spense il motore, Gioia uscì dall'auto ed entrò in casa come una furia, venendo abbracciato e baciato da un Derek dagli occhi rosa.
 


 
«Amore!» esclamò l'alter ego con gli occhi gialli.


«Gioia!» rispose l'altro dandogli un altro bacio sulle labbra.


«Paura, Tristezza...» disse Peter indicando i due Derek seduti sul divano; il primo nascosto sotto un plaid, il secondo intento a piangere per la cancellazione della serie tv preferita di Cora.


«E c'è Disgusto!» esclamò gioia indicando il Derek appena entrato, il quale storse il naso davanti all'arredamento della casa.


«Si può sapere cosa cazzo sta succedendo?!» disse Lydia osservando tutti quei Derek.


«È una storia lunga e imbarazzante...» sussurrò una stanchissima Allison prima di sedersi accanto a Tristezza.





ANGOLINO EMOTIVO: salve lupetti, come sta proseguendo questa quarantena? Siete già arrivati a parlare con gli animali domestici? Io per ammazzare la noia mi sto facendo una meravigliosa maratona dei film Disney, voi come ammazzate il tempo? 

Comunque, ecco qui il secondo capitolo! Ringrazio infinitamente Naruto Namikaze Uchiha per aver recensito lo scorso capitolo; non sai quanto sia stato bello leggere le tue parole, perciò ti ringrazio ancora!

Fatemi sapere cosa ne pensate e, nonostante abbia riletto più e più volte il capitolo, potrebbero essermi sfuggiti degli errori e perciò non esitate a farmelo notare così provvedo a correggere; grazie mille a tutti i lettori silenziosi e coloro che decideranno di spendere qualche secondo per lasciarmi una recensione per farmi sapere cosa ne pensa.


Alla prossima! 

Babbo Dark

 
   
 
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