VII
«Hai sentito? Pare che il tuo fratellino abbia lasciato
Konoha per unirsi a Orochimaru» chiese Kisame, noncurante come se
parlasse del
tempo.
Itachi annuì impercettibilmente: Madara si era premurato di comunicargli
la notizia con sorprendente rapidità.
Aveva fomentato il risentimento di suo fratello affinché questi, un
giorno, divenisse lo shinobi della Foglia che era stato capace di
eliminare il
traditore Itachi Uchiha; invece, Sasuke aveva rinnegato il loro Paese
natale
per avviarsi lungo il suo stesso sciagurato cammino – una strada rossa
di morte, buio e solitudine.
Per una tragica beffa del destino o, forse, soltanto per colpa sua.
«Buon sangue non mente! Neh, Itachi?»
«Già».
Note
dell’autore
Coucou
tout le monde!
Questa
drabble è ambientata in un momento imprecisato poco dopo la fuga di
Sasuke da
Konoha; rispetto a quanto accade nelle altre, forse qui il collegamento
al
prompt è leggermente più tenue.
Sasuke
e
Itachi hanno finito per intraprendere la medesima strada di nukenin;
tuttavia,
data la totale diversità di intenti che li anima, l’incomunicabilità
esistente
fra loro è, a questo punto, più abissale che mai.
Svolte
queste (in)utili premesse, torno a ringraziare chi sta seguendo – e
commentando
– “Come sabbia fra le dita”!
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