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Autore: piccola_Calliope    14/03/2020    3 recensioni
Il titolo è tratto dall'omonima canzone di Tommaso Paradiso.
Non avere paura. Si questa storia parla della paura che si può avere di fronte all'amore...
La paura che ha Valentina, quella di non essere mai abbastanza...
La paura che ha Filiberto, quella di non voler più nulla di simile all'amore, paura di soffrire ancora...
Le supereranno queste paure?
Posso assicurarvi che non mancheranno, risate, pianti, rabbia, ma anche gioia, felicità e amore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Prologo
POV. VALENTINA

Sono stesa sul letto di Anna, la mia migliore amica, stiamo guardando una stupidissima serie tv senza trama…E io sto chattando con Alessandro, il ragazzo che mi piace…
Improvvisamente però…
-Anna-inizio a piagnucolare.
-Che succede?-lei si allarma subito.
-Anche lui-piagnucolo ancora e getto il telefonino sul materasso.
-Lui cosa?-chiede Anna.
Io mi alzo dal letto e inizio a camminare nervosamente per tutta la sua stanza…
-Sono io che non vado bene, si quella carina, ma non abbastanza, quella simpatica, ma non abbastanza, quella con cui scherzi un po', ma poi ti annoi…Anna il problema sono io-faccio un sonoro sospiro.
-Tesoro ma cosa dici?-Anna mi fissa interdetta.
-Alessandro mi ha friendzonato-le dico.
-Tesoro a me quel tizio non è mai piaciuto…E’ solo un bene, tu sei tanto dolce e carina, lui è uno di quei ragazzi rozzi che ogni sabato si ubriacano, non era adatto a te tesorino, meriti di meglio-mi sorride.
Io la raggiungo di nuovo, afferro un cuscino, lo stringo a me e sospiro.
-Anna la realtà dei fatti è che non vado mai bene…Ho avuto la mia prima cotta a 11 anni, Michael, un ragazzo dolce, sensibile, peccato che fosse cotto della mia compagna di classe…Poi c’è stato Alex si lui mi ha corteggiato, mi ha fatto sentire carina…Ma poi non ci sono andata a letto e mi ha mandato a cagare…E dopo chi è arrivato? Giovanni quel testa di cazzo che dopo un mese di frequentazione ha ficcato la lingua in gola a mia cugina, in discoteca…Poi Edoardo…Si con Edoardo ci sono stata due anni, ma mi ha tradito cosi tante volte che ho perso il conto…E infine abbiamo gli ultimi due, Matteo che dopo 3 mesi di frequentazioni ha scoperto d’esser follemente innamorato della sua coinquilina e adesso Alessandro, è stato lui a cercarmi, lui a provarci e oggi mi ha appena friendozonata-concludo il mio monologo con le lacrime agli occhi, sono terribilmente sfigata in amore.
Anna mi sorride dolcemente e mi abbraccia.
-Cucciola a te non manca nulla, sei una ragazza meravigliosa, non hai ancora incontrato quello giusto-si…Me l’ha ripetuto mille volte, il solito discorsetto che si sente fare chi è single da chi è felicemente fidanzato.
Io giocherello nervosamente con i capelli.
-Non mi credi vero?-mi chiede.
-Ho 22 anni e me lo dici da quando ne ho 16 forse…Posso ancora crederci?-domando.
-Tesoro quante delusioni ho avuto io?-chiede.
-Tante-rispondo e non mento, anche Anna ha incontrato ragazzi pessimi, particolarmente il suo ex che ha anche osato darle uno schiaffo…
-E poi è arrivato senza che io me l’aspettassi Orlando, lui è il pezzetto mancante del mio puzzle, la fonte più grande di ogni mia gioia, la metà mancante-sorride dolcemente.
-Si è vero, tu e Orlando siete stupendi…Ma bhe Anna queste fortune non capitano a tutte, probabilmente il pezzetto mancante del mio puzzle non esiste-affermo amareggiata.
-Valentina non dire queste sciocchezze!-Anna mi rimprovera.
Io inizio ad infilarmi le scarpe.
-Vai via?-domanda.
-Devo prendere aria, voglio camminare, ci sentiamo stasera tesoro ok?-chiedo.
-Arriverà quello giusto un giorno-mi carezza la guancia.
Io le regalo un tiratissimo sorriso di circostanza ed esco dalla sua camera.
Appena arrivo in strada, mi metto le cuffiette e parte la nuova canzone del mio cantante preferito, Tommaso Paradiso…Non avere paura.
Ascolto le sue dolci parole e piango…Non esiste la mia metà, non esiste l’amore della mia vita, non esiste quel essere fatto apposta per me pronto a completarmi, pronto a curare ogni mia ferita o insicurezza, no non esiste, io sono rimasta la sciocca Valentina di 11 anni che ancora spera di incontrare il valoroso principe azzurro pronto a proteggermi da ogni male…
-Devi smetterla di sognare Vale-mi rimprovero e nervosamente mi stacco le cuffiette…
Tommaso Paradiso è famoso per il suo romanticismo e questa canzone, per quanto a tanti possa sembrare banale, è una poesia, una poesia d’amore, di quel amore dolce che protegge…
-Non avere paura, mi prenderò cura io di te...-ripeto le parole della canzone asciugandomi una lacrima…-Che belle parole del cazzo-disattivo la riproduzione musicale.

POV. FILIBERTO
-Hai riempito i bignè?-mi domanda Luca.
-Ci sto lavorando amico-gli sorrido.
-Ascolta, io devo consegnare la torta della signora Musumeci, sono già in ritardo, ma mi ha chiamato quella scema di mia sorella, ha dimenticato le chiavi di casa, se te le lascio vicino alla cassa, puoi dargliele?-Luca straparla.
-Nessun problema, tranquillo-gli faccio l’occhiolino.
Luca è il mio capo, è più giovane di me, ha appena 25 anni, eppure è un grandissimo pasticcere abbastanza richiesto qui a Palermo, io ho trovato questo posto come aiuto pasticcere per caso, Luca è un bravo capo, nonché un buon amico, ci siamo trovati subito, è ormai un anno che lavoro con lui e ho imparato davvero tantissimo, adesso me la cavo da Dio con i dolci…Oggi stiamo preparando i dolci per un matrimonio che si terrà domani e quindi siamo chiusi e quando questo succede Luca si agita, si lui si agita con facilità, entra nel panico subito, come adesso che deve consegnare questa torta alla signora Musumeci, la moglie del sindaco…Ci tiene a fare un bella figura e sarà sicuramente cosi, lui è un fenomeno.
-Mia sorella mi fa innervosire-Luca sbuffa.
-Non ti preoccupare, consegna la torta, la do io la chiave a Valentina, si chiama cosi no?-chiedo, mi ha parlato spesso di lei, la studiossima Valentina al 3°  anno di medicina, si in effetti so solo questo, che passa gran parte del suo tempo a studiare.
-Si Fili e poi cacciala, io vado-detto ciò Luca sparisce.
Io accendo un po' di musica mentre riprendo a riempire i bignè con la crema al cioccolato.
Alla radio passa quella canzone che mi fa tanta antipatia, di quel Tommaso Paradiso…Nemmeno lui mi sta simpatico, sbuffo.
-Ancora questa dannata canzone-improvvisamente dalla sala sento una voce femminile.
-Qualcuno a cui non piace questa canzone-penso tra me e me e sorrido.
Mi pulisco le mani pronto a consegnare le chiavi a Valentina, immagino sia lei, mi volto e me la ritrovo davanti…
Ha degli enormi occhioni blu.
Lei mi fissa in silenzio…Le sue guance diventano rossissime e improvvisamente abbassa lo sguardo.
-Valentina?-chiedo.
Lei inizia a giocherellare nervosamente con i capelli e annuisce.
-Luca è andato a consegnare una torta, ma tranquilla ha lasciato le chiavi a me-le sorrido…Lei non mi guarda.
Mi sento in imbarazzo, lei non parla e non capisco perché…Io vorrei presentarmi, ma non penso che lei stringerà la mia mano…
-Bhe…-non so che dire e lei non accenna a parlare.-Ok le chiavi sono accanto alla cassa-le dico.
Lei mi guarda un istante, annuisce nuovamente e poi sparisce alla mia vista, 20 secondi dopo sento la porta della pasticceria sbattere.
-Che strana ragazza-due secondi dopo scoppio a ridere.

POV. VALENTINA
Esco dalla pasticceria di Luca con il cuore che va’ a mille…
Poggio la mia mano sul petto e questo sembra quasi esplodere.
Sapevo che  non avrei trovato Luca in pasticceria, sapevo che aveva lasciato la chiave di casa al suo collega, ma io non sapevo chi fosse il suo collega…
Filiberto. Il fratellastro di Anna.
Si Anna, ha due fratellastri più grandi Filiberto e Alessio...Lei non vive e non ha mai vissuto con loro in quanto il rapporto tra i genitori non è benevolo, loro condividono la madre, che però detesta il padre dei ragazzi, i ragazzi hanno sempre vissuto con il padre, però nonostante non abbiano mai condiviso la casa, Anna e i suoi fratellastri hanno un bel rapporto in particolare con Filiberto.
Io però non sapevo che lui lavorasse insieme al mio di fratello.
Anna mi ha presentato Filiberto 3 anni fa, poco dopo la fine della mia storia con Edoardo, io avevo compiuto da poco 19 anni, mentre Filiberto già ne aveva 27…
Eravamo in un pub, quando la vedo correre verso questo bel ragazzo alto, biondino e dal sorriso cordiale. Anna era un po' brilla e quindi gli si getta al collo, lui le sorrideva tutto contento, e io stavo lì a fissarlo interdetta…La cosa che mi ha più colpito è stato il suo sorriso stupendo.
-Anna dai-cerco di richiamare la mia migliore amica, in fin dei conti stava ‘’molestando’’ un ragazzo.
-Cucciola lui è Fili-sorride lei.
-Chi è Fili?-chiedo io nervosa, Anna mi stava davvero facendo perdere la pazienza.
Filiberto accanto a me è scoppiato a ridere, lo ricordo bene il suono melodioso della sua risata…
-Io sono Giacomo-il ragazzo ricciolino accanto a lui, che è il suo migliore amico, ha allungato la mano verso di me.
-Valentina-mi presento.
-Io sono Fili comunque-ecco che sorridendo Filiberto ha stretto la mia mano.
E lì…Lì è stato il boom, il mio cuore esattamente come oggi batteva all’impazzata, mi sentivo la bocca impastata, le gambe mi reggevano a malapena…Quando ho stretto la sua mano ho sentito qualcosa di strano, qualcosa di forte, di inspiegabile, ho avuto la sensazione di conoscerlo da sempre e il desiderio di sedermi accanto a lui e sentirlo parlare per tutta la vita, si in quella stretta di mano mi sono sentita felice e completa…Il giorno dopo ricordo bene d’aver cercato su internet questi strani ‘’sintomi’’ e la diagnosi era una sola…Colpo di fulmine.
In quei 3 anni però io e Filiberto non ci siamo visti se non di sfuggita e io ho accantonato subito la storia del colpo di fulmine in quanto lui non aveva intenzione d’aver nessuna relazione dopo la chiusura burrascosa dell’ultima, e poi ci differenziavano e ci differenziano parecchio anni, ad oggi credo che abbia 30 anni. Oggi, appena me lo sono trovata di nuovo davanti, mi sono sentita come quella sera…Stesse sensazioni, salivazione pari a zero e capacità cognitive ridotte al minimo, non l ‘ho nemmeno salutato.
-Che disastro che sono-mi rimprovero.
Appena arrivo a casa mi butto sul letto, ho ancore il cuore che corre velocissimo…
Il mio telefono prende  a squillare…E’ Alessandro.
-Prima mi friendzoni e ora vuoi parlarmi?-fulmino il telefonino, decido di non rispondere.
Io non riesco a smettere di pensare a Filiberto, che bello con quella divisa da pasticcere…E’ cosi uomo, cosi maturo, virile…Ha delle bellissime mani, delle braccia possenti, chissà che si prova ad essere stretta da lui…
-Valentina ma che diavolo stai pensando?-mi ammonisco immediatamente. Filiberto è un ragazzo e i ragazzi sono tutti viscidi, inoltre lui è più grande di me, anche di parecchio, è il collega di lavoro di Luca e il fratellastro di Anna, e poi diciamoci la verità io per lui non esisto…
La sua ex da quanto ne so io tramite Anna, era anche più grande di lui, è affascinato da altro e non da me un’insulsa ragazzina di 22 anni…
-Valentina da oggi la devi smettere, smettila di credere alla favole, ai principi azzurri, sono stronzate, ti basti da sola, gli uomini fanno schifo-mi rimprovero fissandomi allo specchio.
-Parli da sola?-mia madre entra in camera mia.
-Voglio stare sola-urlo.

POV. FILIBERTO
-E’ venuta mia sorella?-Luca nemmeno mi saluta e mi domanda di sua sorella, appena rientra.
Io annuisco continuando a riempire i bignè.
-Spero non ti abbia rotto le scatole, Valentina è una tale rompiscatole, parla in continuazione-io alla sua affermazione sorrido, quella che avevo di fronte un’ora fa era tutto tranne che una chiacchierona.
-Non ci siamo fermati a parlare, andava di fretta-rispondo.
-Buon per te, sarebbe riuscita a farti scoppiare il cervello-Luca se la ride.
-A posto la consegna?-domando.
-Meravigliosamente-sorride.
Arrivato a casa quella sera mi fisso allo specchio.
-L’hai fatta scappare, ti sei imbruttito Fili-fisso la mia barba fin troppo lunga, in effetti ultimamente mi prendo davvero poca cura di me, non vado nemmeno più in palestra.
Decido di chiamare Giacomo il mio migliore amico.
-Bro che fai?-risponde lui allegro.
-Se una ragazza scappa e non parla quando ti vede che significa?-chiedo.
-Fermi tutti, sei tu Fili? Tu che nomini una ragazza? E’ da 3 anni che non ti interessi al genere femminile-scherza Giacomo.
Si è vero in quei 3 anni non avevo più voluto sapere nulla del sesso femminile, non dopo aver trovato la mia ex a letto con un suo collega, nel mio letto, nella mia casa, nella camera dove nel secondo cassetto del comodino c’era l’anello per la proposta…Si volevo sposarla quella traditrice.
-Non mi interessa, è solo strano il suo comportamento-rispondo.
-Bho forse la imbarazzi-dice lui.
-E l’imbarazzo è positivo?-domando ancora.
-Chi è sta tizia?-domanda lui curioso.
-Nessuno dai cambiamo discorso-dico.
-Fili non sempre l’imbarazzo è positivo, magari se una è più piccola di te si imbarazza per l’età…-dice lui.
-Abbiamo la stessa età non darmi del vecchio-sbuffo.
-Dipende dal tipo di ragazza Fili, una  facile sti problemi non se li fa, magari na ragazzetta più seria invece…Devi raccontarmi bene la storia-insiste.
-Non c’è nulla da raccontare, vado a farmi una doccia, sono distrutto, magari ci sentiamo domani-dico qualche secondo prima di riattaccare.
Mi butto sul divano e apro instagram…In realtà lo uso pochissimo, ma immagino che una ragazza di 22 anni lo utilizzi parecchio.
Automaticamente digito Valentina Salvi.
-Profilo chiuso-sbuffo.
Conto fino a 3 e invio la richiesta…

POV. VALENTINA
-Ti sento più serena dalla voce-afferma Anna.
-Si la passeggiata mi ha fatto bene-sorrido e ripenso a Filiberto, ammonendomi mentalmente un secondo dopo, mi do anche uno schiaffetto sulla fronte.
-Domani a che ora hai lezione?-chiede.
-Alle 9 come sempre e tu?-domando io.
-Domani sono libera-afferma tutta contenta la mia migliore amica.
Due secondi dopo qualcuno spalanca la porta di camera mia, è Luca.
-Ciao scemottina-viene scherzosamente a tirarmi i capelli.
-Anna è arrivato quel rompiscatole di mio fratello, ci sentiamo domani, ciao cucciola-riattacco.-Ciao idiota-fulmino mio fratello.
Lui si corica sul mio letto.
-Puzzi di uova-sbuffo.
-Io lavoro mia dolce sorellina a differenza tua che passi giorni interi a leggere-mi fa una linguaccia.
Io roteo gli occhi.
-Hai conosciuto Fili?Che te ne pare?-mi chiede.
A me iniziano a tremare le mani, accendo il mio pc per distrarmi.
-Devo ripassare, puoi uscire?-chiedo.
-Filiberto è davvero un bravo ragazzo-continua lui.
-Mi fa piacere che tu abbia trovato un dipendete cosi fedele-affermo fin troppo acida.
-Come mai questo tono? Non ti fa simpatia? Ti ha trattato male?-chiede.
-Luca ci ho scambiato solo due parole, devo studiare, sono nervosa, perché tu non mi lasci stare-dico.
-Me ne vado, me ne vado-sbuffando esce dalla mia camera.
Io appoggio nuovamente la mano sul mio petto e il cuore è impazzito…Davvero basta soltanto che lo nominino?
Prendo il telefonino, instagram mi segnala una notifica…Una richiesta.
La apro e il telefono mi scivola dalle mani.
-Oddio-esclamo.
Riprendo il telefono e vado sul profilo di Filiberto Venti.
E’ davvero lui...
Ha solo 3 post, una foto del suo compleanno di due anni fa con Anna, una con Alessio e una di lui al mare, al petto nudo…A quella io sospiro…
Sorrido, mi ha pensata, mi ha mandato la richiesta.
Accetto e lo seguo a mia volta.
Angolo autrice.
Salveeee, ringrazio chi è arrivato fin qui, spero con questa storia di allietare queste giornati tristi a causa dell'emergenza coronavirus.
Chi mi segue da molto, sa che è da parecchio che manco su efp, ho molte storie iniziate, che saranno concluse promesso.
Però oggi volevo presentarvi loro due...Che ne pensate di Filiberto e Valentina? 
Mi farebbe piacere leggere qualche vostro parere :) Il prossimo capitolo non si farà attendere molto, è già pronto.
Tanti saluti piccola Calliope
  
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