Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: Devil_san    15/03/2020    0 recensioni
In cui Izuku incontra Ichigo in tenera età, e questo cambia tutto. Ma alla fine non cambia proprio niente.
[Cross-over tra My Hero Academia & Bleach]
Genere: Azione, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


♦         ♦         ♦

 

 


Izuku guardava a bocca aperta il 'parco giochi', come Ichigo-san lo aveva scherzosamente chiamato, costruito sotto l'abbandonato complesso balneare in cui Ichigo-san aveva preso residenza ed aveva allestito la sua clinica quando si era trasferito a Musutafu anni fa. Non si sarebbe mai immaginato che un intero sotterraneo, che assomigliava più a un deserto roccioso, potesse esistere sotto la casa del dottore.

Toshinori era ugualmente sbalordito.

Ichigo-san intanto li fissava accigliato con le braccia conserte "Ora che so di One For All, penso che sia meglio che vi aiuti con l'allenamento di Izuku. Non potrò ancora insegnargli alcun tipo di tecnica Quincy, ma visto che Toshinori ha ancora qualche difficoltà con i fondamentali sulla manipolazione del reiatsu, vi allenerò insieme fino a quando non sarà il momento di… diversificare le lezioni. Con Izuku mi concentrerò nell'aiutarlo a diventare più forte fisicamente e spiritualmente per aiutarlo a sostenere al meglio One For All per quando gli verrà passato. Con Toshinori invece, quando avrà padroneggiato i fondamentali a un livello accettabile, inizierò a insegnargli le tecniche base Quincy. Come farò con Izuku dopo che One For All sarà trasferito. Inoltre…" e si mise in posizione di combattimento, in guardia come un karateka "poiché abbiamo poco tempo per rafforzare il corpo di Izuku perché non esploda quando userà il Quirk per la prima, mi prenderò cura anche dei suoi tempi di recupero così che abbia più tempo per allenarsi e diventare più forte."

Ichigo sorrise.

Un brivido freddo di terrore corse lungo la schiena dei due umani.

Un demone li aveva puntati.

"Benvenuti all'inferno."
 


III



Le parole pronunciate da Ichigo-san all'inizio del suo coinvolgimento nel suo allenamento si rivelarono per essere più che veritiere. Se gli allenamenti era già massacranti prima, ora erano l'epitome di infernali.

Toshinori-san allenava ancora Izuku, perché anche se Ichigo-san era un eremita aveva ancora un minimo di vita sociale e obblighi di cui occuparsi, ma non era raro ora vedere ogni tanto maestro ed allievo semplicemente parlare del più o del meno durante la giornata, magari durante una pausa tra un esercizio e l'altro.

E discutere di Ichigo-san e il suo piano di allenamento per i due.

Tutti e due concordarono immediatamente che Ichigo-san era un severo ma efficiente insegnate, che anche se pretendeva il massimo da entrambi, era sempre attento ai loro bisogni, e si assicurava sempre che nessuno di loro strafasse.

Soprattutto era stata una sorpresa scoprire quanto fosse forte ed esperto nel combattimento.

Cioè, sapevano entrambi che sapeva combattere (tu non te ne vai in giro con due spade addosso altrimenti), e Izuku si allenava in combattimento corpo a corpo e parkour (perché anche se aveva imparato a difendersi, a difendersi bene, spesso era più sicuro scappare. Soprattutto perché gli insegnanti non avrebbero fatto niente per aiutarlo, i suoi tormentatori non si facevano problemi ad usare i loro Quirk su di lui anche a scuola e ed era sempre lui a rischiare, e non i suoi bulli, di finire nei guai e con una nota sul registro che avrebbe potuto pregiudicare la sua flebile possibilità di entrare alla U.A) con Ichigo-san da anni, ma era stato un vero shock vederlo combattere alla pari con All Might.

Come ricevere una sberla inaspettata.

Soprattutto quando l'unico commento di Ichigo, dopo che avevano concluso la battaglia, mentre stava seduto ad uno sfiancato e sgonfio Toshinori, fu di "Non male, Toshinori, non male. Sei riuscito a costringermi a disigillare le mie zanpakuto. Era da un po' che avevo bisogno di usare lo shikai in un combattimento."

Annaspando, Toshinori-san aveva chiesto "Shikai? Che intendi dire con shikai? Mi stai dicendo che non mi stavi combattendo a piena potenza?"

Ichigo aveva alzato gli occhi al cielo divertito e risposto "Toshinori, io non voglio ucciderti. Se ti avessi sfidato a piena potenza tu ed Izuku sareste potuti morire solo dall'essere nelle mie vicinanze. Preferirei che voi due siate un po' più forti prima che voi due proviate l'esperienza di sentire sulla vostra pelle i miei pieni poteri. Mi hanno detto che possono essere… soffocanti."

I due lo avevano guardato incredulo, prima che lasciando cadere la testa a terra Toshinori-san aveva mormorato un profondamente sentito "Fuck."

Alla sua imprecazione, Ichigo-san aveva riso di gusto mentre Izuku guardava scandalizzato il suo idolo anche se concordava con tutto il cuore col sentimento.

Ma dopo quell'unica volta, l'unico tipo di combattimento che i tre facevano per allenarsi era quello corpo a corpo, alla vecchia maniera, senza alcun tipo di poteri in mezzo, in cui Ichigo-san li sfiancava lo stesso ma che entrambi erano grati che li stava aiutando a migliorare ancor di più.

Toshinori era felice di vedere che tutti i vecchi insegnamenti che Nana e Gran Torino gli avevano inculcato in testa da giovane erano ancora tutti lì, e Izuku non era mai stato così felice che quando Ichigo-san tutti quegli anni fa gli aveva proposto di allenarlo, aveva accettato.

Altrimenti ora sarebbe una frittata sul pavimento da quante volte Ichigo-san lo aveva inchiodato a terra. Lo shinigami non aveva grosse difficoltà ad immobilizzarlo facilmente, ma almeno non faceva la figura della schiappa completa.

L'unica cosa su cui tutti e due avevano qualche difficoltà era kendo, o meglio combattimento con la spada, e tiro con l'arco. Entrambi erano così abituati a usare solo il loro corpo per combattere, e vivendo in una società che storceva il naso all'uso di qualsiasi tipo di arma che non fosse dovuto a un Quirk, che li aveva francamente presi entrambi in contropiede quando aveva introdotti le due discipline in mezzo alla già fitta tabella di allenamento.

Ichigo-san aveva solo sospirato dicendo "Vi servirà."

Era solo dopo che era passata l'estate, che i due capirono il perché.

Un estate passata ad allenarsi, studiare, sere passate ad ascoltare storie di tempi passati e storie dimenticate, alcuni incontri del terzo tipo su cui è meglio stendere un velo pietoso, un iscrizione a un particolare RPG on-line da parte dei due umani di cui Ichigo faceva già parte da decenni, la lettura di una serie fantasy, consigliata dal dottore, uscita dopo che i primi tumulti dovuti alla nascita dei Quirk si erano placcati, e soprattutto l'inizio di una guerra di scherzi tra il dottore e Toshinori il giorno del compleanno di Izuku (che era lo stesso di quello di Ichigo) sotto gli occhi dei due Midoriya (che da anni festeggiavano congiuntamente i compleanni dopo che Inko-san, la madre di Izuku, aveva scoperto che i due condividevano il giorno del compleanno e che Ichigo lo passava sempre da solo).

Inko, quel giorno, che per l'occasione era venuta fino alla casa di Ichigo-san per festeggiare il compleanno di suo figlio e del dottore che era pure suo insegnante di arti marziali, aveva riso di gusto quando Ichigo e Toshinori (che le era stato presentato quel giorno come amico del dottore e nuovo allenatore personale di Izuku) avevano iniziato a chiamarsi con i nomignoli più disparati e imbarazzanti che i due potessero pensare, per poi finire per lanciarsi infantilmente le bevande addosso. Fortunatamente per tutti quelli coinvolti nella guerra di gavettoni che seguì, quel giorno faceva un caldo torrido.

Comunque, con il giungere dell'autunno, Ichigo aveva deciso che era il momento di passare alla fase successiva del loro allenamento (e fortuna che Ichigo era il miglior medico sulla piazza, possedeva le sue personali terme curative, o altrimenti il regime di allenamento a cui li stava sottoponendo entrambi non sarebbe mai stato possibile da mantenere).

Quindi presentò loro Zangetsu.

Sì, entrambi gli spiriti.

Non ci vollero neppure cinque minuti per comprendere perché Ichigo avesse iniziato loro due al combattimento con la spada e al tiro con l'arco.

Come siano sopravvissuti quel giorno, Toshinori e Izuku non riescono ancora a spiegarselo.

E i giorni continuavano a passare implacabili.
 


III



Ichigo si accostò a Toshinori, che si stava esercitando a raccogliere reishi per formare un arco Quincy, porgendogli uno dei tre bento che aveva preparato quella mattina, mentre guardavano Izuku scarpinare da una parte e l'altra della spiaggia mentre trascinava la spazzatura sul camioncino.

Una brezza invernale spirava dal mare,

Mentre Toshinori spizzicava da esso, Ichigo ruppe il silenzio "Sai Toshinori, non ti ho mai ringraziato."

"Per cosa, Ichigo-san?" chiese il biondo, voltandosi a guardarlo e lasciando disperdere le particelle di reishi faticosamente raccolte per formare un arco dall'aspetto più solido e metallico possibile.

"Per tutto quello che hai fatto per Izuku. Per avergli dato speranza, aver creduto in lui…" e con un sorriso malizioso aggiunse "per essere il padre che non ha mai avuto."

Toshinori divenne tutto rosso in faccia all'ultima sentenza, prima di non riuscire più a trattenersi e sputare sangue. Senza girarsi a guardarlo, il dottore gli porse un fazzoletto (non importa a quanti trattamenti Ichigo lo aveva sottoposto in tutti questi mesi, ancora oggi, ogni tanto, quando si sforzava troppo o era sorpreso per qualsiasi motivo, l'eroe sputava sangue), ma Ichigo non aveva ancora finito "Nessuno prima di te gli ha mai detto che poteva diventare un eroe, neppure io, la persona più vicina a lui, che in tutti questi anni mi sono comportato con lui come un protettore, gli ho mai detto esplicitamente che poteva diventare un eroe. L'ho allenato, aiutato, fatto del mio meglio per proteggerlo dai pregiudizi di questo mondo fatto di Quirk, ma nonostante tutto non gli ho mai detto che poteva diventare un Eroe."

"Ichigo-san…" mormorò Toshinori, per poi sospirare contrito "Io… in verità, sono stato peggio la prima volta che ci siamo incontrati."

"Lo so." Disse Ichigo stupendo il biondo "Me l'ha raccontato."

Guardandolo di sbieco, continuò "Ma penso che sappiamo entrambi qual è la differenza tra un Eroe Professionista e un Vero Eroe. E quando tu gli hai detto di no, tu ti stavi riferendo al mondo dei Professionisti, vero?"

Toshinori annuì.

"Allora non vedo il motivo per cui ti devi vergognare. Sei stato duro, sì, ma il motivo per cui gli hai detto tutto quello era perché eri genuinamente preoccupato per lui, un civile che avevi appena conosciuto e più inerme di molti altri come lui stesso ti aveva appena confessato, ed era un amara verità che Izuku doveva accettare. Questo nuovo mondo fatto di superpoteri, supereroi e supercattivi è un mondo ancora più spietato di quello passato. E Izuku sarebbe finito per essere divorato."

Roteando le spalle aggiunse "E poi c'è da dire che il governo non gli avrebbe mai dato la licenza da Pro-Hero senza un Quirk."

"Anche quello è vero." Concordò Toshinori voltandosi a guardare il suo protégé.

"Ma tu…" riprese qualche momento dopo Ichigo "ma tu poi gli hai detto che poteva essere un Eroe, gli hai detto l'unica cosa che Izuku voleva sentire da anni. Posso vederlo, sai" gli confidò con tono affezionato "come brucia dentro di lui quel suo desiderio di aiutare, di salvare tutti con un sorriso e riportare la speranza nei cuori delle persone come fai tu. E poi ti presenti tu, il suo Eroe, a dargli la possibilità che da anni sperava. E io non potrò mai esserti più grato per avergli dato questa chance. Quindi grazie, Toshinori. No, All Might."

Toshinori tossì imbarazzato, coprendosi il viso con una mano.

Non si era aspettato che Ichigo-san lo avrebbe elogiato. Con come mordace poteva essere a volte, era una vera sorpresa.

Un esclamazione di dolore, fece voltare i due adulti dove Izuku si era spiaccicato a terra con una pneumatico che ruotava freneticamente al suo fianco. Sollevando la testa di scatto, Izuku esclamò "Sto bene! Sto bene!"

"Sei sicuro, ragazzo mio?" chiese ad alta voce l'emaciato eroe.

"Sì!" esclamò Izuku alzandosi da terra, e riprendendo in spalla la gomma che gli era caduta "Tutto ok!"

I due adulti passarono i seguenti minuti ad tenere d'occhio il ragazzo, assicurandosi che stesse bene e non si facesse male per sbaglio con la sua goffaggine, prima che Toshinori non riuscì a trattenersi dal chiedere "Perché non gli hai mai detto che non poteva essere un Eroe? Posso capire se alla fine gli avresti sconsigliato di diventare un Pro-Hero, ma perché non che poteva essere un Eroe? L'hai detto anche tu, essere un Eroe è diverso dall'essere un Eroe Professionista."

Ichigo sollevò lo sguardo, verso le nubi cupe che coprivano il cielo, e Toshinori pensò che avrebbe finito per non rispondergli prima che con tono pensoso lo sentì mormorare "You either die a hero, or you live long enough to see yourself become the villain." Sorprendendo l'eroe con la citazione di un vecchio classico del cinema.

Non voltandosi a guardarlo, tenendo gli occhi puntati sul mare turbolento, Ichigo disse con voce più forte "E' la citazione presa da un vecchio film: O muori da eroe…"

"O vivi tanto a lungo da diventare il cattivo." Concluse Toshinori "Sì, la conosco."

"Ero amareggiato, Toshinori." Gli rivelò Ichigo "Lo sono ancora. Dopotutto quello che avevo fatto, le guerre che ho combattuto, la Centrale 46 mi ha portato via tutto quello di cui avevo più caro. Certo, io non ho mai combattuto per loro, l'ho fatto solo per proteggere i miei amici e la mia famiglia ma… per anni, loro e la loro organizzazione, mi hanno acclamato come Eroe, così come i miei amici, per poi, quando non gli servivamo più, uccidere tutte le persone a loro scomode. Pure me. Anzi, a me volevano riservare un destino peggiore della morte."

Sorrise sgangherato "Purtroppo per loro, io non sono uno così facile da sottomettere."

Poggiandosi alla ringhiera il suo sorriso scivolò via "Comunque, ancora oggi, ogni volta che penso alla parola Eroe, non posso fare a meno di pensare a quello che hanno fatto a me e ai miei amici e alla mia famiglia la Centrale 46. Alla loro ipocrisia. Al fatto che quando una persona, o un gruppo di persone, diventa scomodo a qualche potente o qualche governo si finisce per essere buttati via come stracci sporchi. O distrutti e gettati nel fango. Ed è per questo…" gesticolò con una mano, incapace di finire la frase.

"Ed è per questo che non sei mai riuscito a dirglielo." Concluse Toshinori.

"Già."

Toshinori poteva capire perché per Ichigo fosse così difficile dare dell'eroe a qualcuno. Nonostante tutti questi mesi in cui lo shinigami aveva loro insegnato sull'aldilà e il passato, e le avventure e battaglie e guerre a cui aveva preso parte, teneva sempre la bocca chiusa sull'evento che lo aveva condotto ad auto-esiliarsi nel Mondo dei Vivi.

E se ne parlava, accennava solo a tali fatti, al fatto che la sua famiglia e i suoi amici fossero stati tutti uccisi in quell'evento sanzionato dal governo che amministrava la Soul Society. Duecento anni più tardi, e ancora oggi faticava a parlare delle persone a lui più care. E con la parola Eroe associata irrimediabilmente a tali fatti, Ichigo non poteva evitare di risentirla un po', almeno inconsciamente.

E Toshinori poteva capirlo. Nonostante gli anni, anche lui faticava ancora oggi a parlare di Nana, del suo Shishou, della persona che lo aveva aiutato a diventare la persona e l'eroe che era oggi. E in particolare del giorno in cui era stata uccisa.

Il silenzio pesante che era caduto su di loro, fu spezzato nuovamente da uno squittio spaventato. Abbassando lo sguardo, i due videro che Izuku si era fermato sotto la scaletta che portava alla spiaggia e da cui loro due sorvegliavano il suo allenamento, mentre si teneva il piede su cui era caduta la sedia di plastica che stava trasportando.

"Izuku, tutto bene?" chiese Ichigo sporgendosi dalla ringhiera per guardarlo.

"Sì, sì." Si affrettò a rassicurarlo il ragazzo "Non è niente."

Ichigo lo guardò poco convinto "Umm… molto bene. Ma se risuccede ti fermi per un po' a riposare, chiaro?"

"Eh!? Ma…" protestò sgomento il giovane.

"Niente ma! Ci siamo capiti?" lo interruppe il dottore con un tono che non ammetteva discussioni.

"Sì, sì…" brontolò Izuku riprendendo in mano la sedia.

Quando stava riscendendo in spiaggia, dopo aver lasciato il suo carico nel camioncino, Izuku si fermò a guardare la schiena del dottore, giocherellando con le dita nervosamente "Umm…"

"Che c'è, Izuku?" chiese Ichigo voltandosi a guardarlo da sopra la spalla, rispecchiato nell'azione anche dal biondo.

"Volevo solo dire…" iniziò Izuku, abbassando lo sguardo "che… che non importa che tu non sia mai riuscito a dirmelo. O se non riuscirai mai a dirmelo. Io… io ti sarò comunque sempre grato per tutto quello che hai fatto per me. Che anche solo con le azioni, mi hai sempre sostenuto in tutti questi anni. Quindi… grazie." Finì Izuku con le guance completamente rosse.

Ichigo per un attimo non capì di cosa stava parlando, ma poi si ricordò di che cosa stava parlando fino a pochi momenti prima con l'eroe e lo guardò sorpreso. Non si era accorto che si era fermato ad ascoltarli.

Ichigo sbuffò affezionato "Tu perdoni un po' troppo facilmente." Prima di girarsi a guardare nuovamente il mare. "E non sono ancora sicuro se quello sia un buon tratto."

Izuku arrossì, un tremolante sorriso graziandogli le labbra.

Uno spiraglio di sole bucò le nuvole, illuminandoli.

"Che ci fai lì impalato!" abbaiò Ichigo quando Izuku non si mosse per riprendere il suo allenamento "Non hai una spiaggia da ripulire…" e si voltò il minimo per fissarlo con un solo occhio ambrato "Eroe?"

La testa di Izuku scattò su, stupito di sentire tale risentita parola uscire dalle sue labbra. Poi registrò quello che aveva detto e scattò verso la spiaggia "Sì! Vado!"

Con nuova determinazione, Izuku riprese a trascinare via la spazzatura.

Sotto il cielo che si rischiarava, Toshinori poggiò una mano sulla spalla di Ichigo, in segno di sostegno. La vecchia anima strinse per un attimo la mano con una delle sue, in segno di apprezzamento, per poi tornare a tenere d'occhio Izuku ed i suoi progressi.

Sopra di loro, un gabbiano urlò.
 


III



Ichigo spiò da sopra la spalla di Toshinori i documenti che l'eroe stava compilando, e notando che tipo di documenti fossero e per chi fossero, suggerì pensoso "Penso che dovresti scrivere che è un Quirk di manipolazione energetica, non uno di semplice potenziamento fisico. Almeno se Izuku usasse tecniche spirituali, sarebbe più facile da giustificare."

Toshinori sobbalzò, non essendosi accorto che il dottore si era fermato dietro di lui. Voltandosi a guardarlo, chiese "E' davvero saggio?"

Ichigo fece un cenno indifferente con la mano "Per il resto del mondo sarebbe solo un Quirk, overpowered come il tuo, ma solo un altro Quirk."

E con un sorriso divertito, aggiunse "Senza contare che dovrebbe aiutare a nascondere le… similitudini tra i vostri Quirk."

Toshinori lo guardò senza capire per un attimo, prima di scoppiare a ridere per l'insulsa battuta. Ancora ridacchiando, Toshinori si voltò a cambiare come il dottore aveva suggerito la descrizione del Quirk, Superpower, per quando avrebbero registrato il Quirk a nome di Izuku all'ufficio competente.

Similitudini, pensò divertito Toshinori, già, simili. Non uguali.
 


III



Mancavano pochi giorni al test di ingresso all'U.A. quando Ichigo si sedette affianco ad Izuku mentre riprendeva fiato dall'ultimo combattimento corpo a corpo contro il dottore.

"Hai già pensato a una strategia per il test?" chiese senza preamboli lo shinigami.

"Eh? Cosa?" chiese molto intelligentemente Izuku.

"Il test. Sai, la parte pratica dell'esame."

"Uh, no. In effetti no." Ammise Izuku. Tra studiare ed allenarsi, la sua mente non aveva avuto il tempo per pensare concretamente all'esame e alle sue prove.

"Dovresti pensarci." Gli consigliò Ichigo "Perché anche dopo che erediterai One For All, sarà troppo nuovo come potere perché tu possa fare completo affidamento su di esso."

E detto questo, Ichigo lo lasciò a rimuginare. Poteva già sentire gli ingranaggi del suo cervello muoversi.

Ghignò.

Era sicuro che l'idea che avrebbe tirato fuori per superare l'ostacolo che era l'esame pratico, sarebbe stata degna di una delle genialate di Geta-boushi.
 


III



Ichigo osservava il suo duo preferito di umani a qualche metro di distanza, abbastanza vicino per sentire quel che si stavano dicendo, ma abbastanza lontano per dar loro l'impressione di privacy. Dopotutto questo era un momento importante per entrambi.

Sotto i raggi del sole nascente Toshinori si stava complimentando con Izuku per essere riuscito a completare l'allenamento. Quando l'eroe ebbe finito di elogiare il suo protégé, finalmente venne il momento cruciale in cui avrebbe trasferito One For All al suo successore.

Ichigo aguzzò la vista. Era proprio curioso di sapere come sarebbe avvenuto.

All Might si staccò un capello e lo porse al ragazzo con un sorriso incrollabile "Mangia questo."

Silenzio.

"Come, scusa?" chiese esterrefatto l'aspirante eroe.

E mentre l'eroe si affrettava a spiegare, con la stessa faccia che Izuku aveva fatto davanti al capello che Toshinori gli porgeva per potergli passare il Quirk, Ichigo fissò l'oggetto incriminante allibito.

Palmo. Incontra. Faccia.

Per poi scoppiare a ridere istericamente.

Questo era lo stesso metodo che Yhawch aveva usato per donare gli Schrift ai suoi Sternritter.

Avrebbe dovuto immaginarlo.

Avrebbe dovuto fottutamente immaginarlo.

 

 

 

Note dell'Autrice:

E tre.
E dopo un capitolo super angst, torno con un capitolo dai toni più leggeri che copre i restanti mesi di allenamento prima del test di ingresso. Dopo tutte quelle rivelazioni, non posso spoiler-are il resto della storia e i colpi di trama.
Soprattutto, non qui tra le note.
Su un altra nota, sto decidendo al momento se il prossimo capitolo sarà sul susseguirsi della trama principale o uno di slice of life, cioè tutti quei momenti tra e nei capitoli precedentemente pubblicati ma che non sono stati riportati.
(Sì, per non intasarmi la trama principale, scriverò dei capitoli a parte. Senza contare che mi permette di tornare indietro e scrivere ogni nuova idea a cui non avevo precedentemente pensato).
L'unica cosa certa al momento è che Ichigo è pieno di rancore verso la Centrale 46, All Might e Deku stanno patendo le pene dell'inferno grazie all'intensivo a cui stanno venendo sottoposti, e Urahara è come gli scarafaggi, non muore non importa cosa.
Alcuni dettagli li devo ancora decidere (tipo chi tutto è vivo), ma per il resto la storia mi è chiara.

A presto.

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: Devil_san