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Autore: Anonima Italiana    15/03/2020    3 recensioni
Conclusa la Battaglia delle Acque Nere, Sansa Stark viene costretta al matrimonio con Sandor Clegane da Re Joffrey, il quale subito dopo li condanna all'esilio. La coppia decide così di intraprendere il viaggio verso Grande Inverno per riportare Sansa a casa dai suoi familiari. Nonostante l'attrazione da sempre evidente fra loro, i due pensano di poter annullare il matrimonio; non sanno invece che questo sarà solo il primo passo che li vedrà protagonisti di una bellissima canzone d'amore, migliore delle ballate da lei tanto amate e da lui tanto odiate perchè, stavolta, è la storia di un amore vero.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Nuovo personaggio, Robb Stark, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il bel tempo autunnale stava lentamente scemando: il clima cominciava a scendere, la temperatura era diventata leggermente più fresca, quando non proprio fredda. Sandor cominciava a preoccuparsi per Sansa, che nonostante non si lamentasse cominciava a mostrare segni di stanchezza e debolezza. Non era abituata a tutto questo e sinora aveva retto anche troppo bene, ma non era un uomo come lui e i segni di cedimento c'erano. 
 
Un giorno mentre erano seduti a mangiare tranquillamente in una taverna Sandor si accorse- facendo finta di nulla- che qualcuno da un altro tavolo li osservava: un ragazzo giovanissimo e dall’aria non troppo sveglia lanciava lunghe occhiate al loro tavolo, e in particolare a Sansa, per poi confabulare con una strana donna in armatura seduta  al tavolo con lui.
Mentre Il Mastino era indeciso se informare la compagna della novità o tenerli d’occhio da solo, la donna   si alzò e si diresse verso di loro. Era davvero qualcosa di insolito da vedere: alta, robusta e sgraziata, coi capelli color stoppa e un’andatura dinoccolata, a una prima occhiata si poteva tranquillamente scambiare per un uomo nonostante parte dei lineamenti e in seguito la voce ne denunciassero l’appartenenza al sesso femminile nonostante tutto.
Sicuramente più adatta al campo di battaglia che alle delicate arti femminili.

Arrivata al loro tavolo la donna ignorò bellamente Sandor (il quale stava cercando di capire perchè quella figura non gli fosse estranea) e, facendo una lieve riverenza, si rivolse direttamente alla giovane seduta di fronte a lei:

- Perdonatemi Milady- disse educatamente-  Voi siete Lady Sansa Stark, non è così?

Alla donna in armatura non sfuggì l’occhiata che i due  si scambiarono, prima che l'uomo le abbaiasse contro in risposta:

- Ehi donna, non ti hanno insegnato l’educazione? Prima di chiedere a qualcuno chi è ti dovresti pure presentare. Che vuoi da noi?-

La giovane non si scompose.

- Avete ragione voi Sir, chiedo scusa. Io sono Brienne di Tarth e ho l’onore di essere al servizio di Lady Catelyn Stark come sua guardia personale- 

Sentendo il nome della madre istintivamente Sansa provò dentro di sé una sensazione di gioia che la fece subito bendisporre verso la nuova conoscenza, ma non fece in tempo a risponderle che Sandor intervenne prontamente:
 
- Io mi ricordo di te…hai accompagnato Renly Baratheon due anni fa alla festa di compleanno di Re Joffrey, eri la sua guardia personale. Ci sono state delle accuse pesanti contro di te o mi sbaglio?- 

Nonostante l’atteggiamento composto, Brienne sembrò evidentemente ferita dall’insinuazione.

- Che accuse?- chiese Sansa che seguiva con curiosità il dialogo fra i due.

- Costei è stata accusata dell’omicidio di Renly, dato che era l’unica presente nella tenda insieme a lui quando è stato assassinato.-

- E’ vero Sir, ma sono state accuse false mosse da gente maligna e invidiosa, che sono state presto smontate proprio grazie a Lady Stark, presente in quel momento assieme a me- 

- E che ci faceva Lady Stark nella tenda assieme a te e Renly da sola?- Il Mastino proprio non riusciva a fidarsi di quella donnona.

- Era venuta a chiedere aiuto per liberare sua figlia, lady Sansa, dalla prigionia dei Lannister- rispose prontamente Brienne.

- Quello che non mi è chiaro è questo: se nella tenda eravate solo tu, Renly e Lady Stark…chi è che lo ha ucciso? -

Brienne deglutì, cercando di mantenere la propria sicurezza. Non era facile spiegare quanto era accaduto quella notte, nonostante fosse la verità.

- E’ stata un’ombra…un’ombra con il volto di Stannis Baratheon-

Il Mastino si mise a sghignazzare, mentre Sansa cominciava a guardare con diffidenza la donna. Brienne capì che doveva tentare il tutto e per tutto e si inginocchiò davanti alla giovane.

- Lady Sansa, ho giurato a tua madre che ti avrei riportata a casa e protetta a costo della mia stessa vita…- iniziò, ma Sansa la interruppe:

- Mi spiace Lady Brienne, ma noi siamo già diretti verso Grande Inverno. Non verrò con te, è meglio che tu vada-

Brienne incassò il colpo con evidente delusione, ma senza dire nulla si alzò e si voltò per andarsene. Facendo un cenno al ragazzo che era con lei, uscirono e montarono sulle loro cavalcature allontanandosi.
 
- E’ meglio che ce ne andiamo anche noi-  fece Sandor dopo aver osservato la scena dalla finestra della locanda. – Adesso il sole cala prima ed è meglio non perdere troppo tempo.-

- Cosa pensi di quella donna?- gli chiese Sansa dopo che, pagato il dovuto, erano usciti e si recavano a prendere Straniero.

- L’hai sentita, no? “un’ombra con il volto di Stannis Baratheon”…ma con chi cazzo pensava di avere a che fare? O è una povera pazza o una spia dei Lannister, magari quello stroxxtto di Joffrey ha cambiato idea e ha sguinzagliato qualcuno per riprenderci. Ma non penso che arrivi a questi punti – rispose lui mentre l’aiutava a montare in sella davanti a sé.

- Ha anche detto che mia madre mi sta cercando…- sospirò Sansa.

Sandor capì quello che intendeva e soprattutto, quello che si agitava dentro di lei da quando quella donna aveva pronunciato il nome di Catelyn Stark. Stringendola piano con un braccio mentre con l’altro teneva le redini del cavallo appena partito. 

- Non temere uccelletto: tua madre ti sta sicuramente cercando, ma non dovrà faticare ancora a lungo. Presto la raggiungeremo e tu sarai a casa, te lo prometto-Stringendosi nel mantello per proteggersi dal freddo Sansa si lasciò andare a quell’abbraccio, rassicurata.
 


Non molto tempo dopo, mentre cavalcavano nella foresta, due uomini sbucarono di scatto da dietro degli alberi, parandosi davanti al cavallo e costringendolo a una brusca frenata. Avevano in mano dei pugnali e certamente non erano animati da buone intenzioni.

- Dateci tutto quello che avete! – gridò minaccioso il più grosso dei due.

Mentre Sansa atterrita cercava di tenersi in sella Sandor sfoderò la spada, proprio mentre da dietro gli alberi uscivano altri tre uomini armati come i primi che cominciarono a stringere attorno a loro. Nonostante Sandor si difendesse abbastanza bene con la spada, gli era tuttavia impossibile avere la meglio in quanto doveva contemporaneamente menare fendenti, cercare di spronare il cavallo che, impaurito, continuava a scartare di lato e preoccuparsi di tenere al sicuro Sansa; tutto ciò lo stava mettendo in difficoltà, nonostante avesse già abbattuto un dei banditi.

In quel momento dal folto della foresta sbucarono due figure a cavallo che, nonostante la malparata, galopparono verso di loro cominciando a menare fendenti verso i briganti; Sandor riuscì a far scendere Sansa gridandole di nascondersi, mentre assieme ai due insperati aiutanti – che si stavano rivelando particolarmente abili- si batteva contro gli assalitori. I quali alla fine dovettero arrendersi e darsela a gambe, anche se tre di loro erano comunque rimasti a terra per sempre.
Appena si furono dileguati Sandor , ansimante, cominciò a guardarsi attorno allarmato alla ricerca della moglie; la quale sbucò fuori dal proprio nascondiglio e corse più veloce che poteva verso di lui, in lacrime, buttandogli le braccia al collo.
 
-Sansa! Stai bene? Sei ferita?- chiese stringendola forte.

- Sì sto bene, siano ringraziati gli Dei! Ma…tu sei ferito!-

Difatti solo in quel momento il Mastino si avvide che uno due grossi guanti che portsva era stato lacerato e perdeva sangue da una mano.

- Ma no, è un graffio- rispose, mentre Sansa già aveva estratto un telo dalla borsa da viaggio che portava a tracolla e lo fasciava con cura.

In tutto ciò i due che erano accorsi in loro aiuto, una volta ripresisi e rassicuratisi fra loro di non essere feriti, si avvicinarono ai nostri due eroi: erano Brienne di Tarth e il suo scudiero, Podrick Payne.
In particolare Brienne, che aveva riconosciuto sia Sansa che Sandor Clegane, fissava attonita la coppia, una volta tanto senza parole.

Proprio in quel momento Sansa si volse finalmente verso di lei tutta scarmigliata, asciugandosi il sudore dalla fronte.

- Siete voi Lady Brienne! Io…noi…vi dobbiamo la vita! Grazie per ciò che avete fatto!-

La soldatessa si risveglio dal proprio stupore e non perse l’occasione di inginocchiarsi riproponendo la propria offerta di qualche ora prima.

- Lady Sansa, per me è un onore e un dovere avere salvato la vita alla figlia di Lady Catelyn. Come vi ho già detto alla locanda ho giurato a vostra madre che vi avrei trovata e riportata a casa, proteggendovi a costo della mia stessa vita. Vogliate accettare la mia umile offerta-

- La proteggeresti meglio di suo marito?- fece Sandor che nonostante la stanchezza per il combattimento aveva già ripreso il proprio spirito.

- Che stai dicendo? Quale marito?- A questo punto però Brienne fece mente locale, collegò quanto aveva visto a quella frase e….

- IMPOSSIBILE!!! TU SEI L’UOMO DEI LANNISTER!- e sconvolta guardò Sansa in attesa di una smentita, o spiegazione, o qualunque cosa.

- Non lo sono più, per tua informazione. Re Joffrey mi ha esiliato assieme a mia moglie. Sono un uomo libero ora!-

- E’ vero, Lady Brienne…Sandor è mio marito, ci siamo sposati ad Approdo del Re- intervenne Sansa con calma.

Davanti all’evidenza, seppure stupefatta,  la guardia di Catelyn Stark decise di darsi delle priorità: aveva fatto un giuramento e il suo dovere era quello di rispettarlo, prima di tutto. In qualunque situazione. E in fondo, se Lady Sansa faceva un’affermazione, non stava certo a lei discuterla.

- Molto bene mia signora. La mia offerta è comunque valida. Prima avete detto che state andando a Grande Inverno: scorterò voi e il Sir vostro marito fino a lì. Non manca molto ma come avete visto in caso di pericolo più siamo meglio è-

- Non sono uno dei tuoi Sir del cazzo, donna…ma accettiamo la tua offerta, per ringraziarti dell’aiuto che ci hai dato- rispose Sandor, rimontando a cavallo assieme alla moglie. Vista la situazione, con l’aiuto della donnona avrebbero sicuramente accorciato il viaggio e si sarebbero diretti dritti alla meta. Anche se lui temeva quel momento come la peste.

Conclusa la parentesi delle varie spiegazioni, il gruppo si rimise così in viaggio silenziosamente. Stavolta la meta era davvero vicina…

(continua)
 

 
   
 
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