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Autore: Lolabunny0212    16/03/2020    0 recensioni
Immaginate Bellatrix smistata in corvonero, immaginate una Bellatrix diversa da quella che noi conosciamo.
Ora prendete tutto e fatene una storia d'amore con Sirius.
Buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange | Coppie: Sirius Black/Bellatrix Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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                                                                                 Bellatrix Black
Nella sala comune di corvonero seduta su una poltrona spuntava una maestosa cascata di boccoli neri, mentre il suo sguardo assente si perdeva nello scoppiettio della legna accesa nel camino. Quante cose erano cambiate da quando Bella era arrivata ad Hogwarts, mai avrebbe immaginato che i suoi segreti più profondi avrebbero potuto cambiare per sempre il destino di una delle famiglie più influenti delle sacre 28. Aveva sempre immaginato di far parte della casa che da sempre aveva contraddistinto la sua famiglia, credeva di avere le doti giuste : Astuzia , determinazione, vivacità, ma non aveva fatto i conti con il cappello parlante che aveva ben altro in serbo per lei. Eppure in cuor suo si sentiva diversa e fuori posto già da piccola, aveva cercato di assomigliare il più possibile al suo burbero padre ma si era arresa quando aveva stretto tra le braccia il suo primo libro.  
 
 Crescere i propri figli con delle idee puriste e antibabbane era consuetudine nella famiglia Black, Cygnus era solito portare le sue figlie nelle sue missioni inquisitorie per insegnare la supremazia dei maghi sui babbani, ma fù proprio in una biblioteca di Londra, mentre suo padre era intento a cruciare il malcapitato bibliotecario, che Bellatrix prese fra le mani il suo primo libro: Giulietta e Romeo.                                                                    

Richiusa nella sua stanza al castello dei Black  passò un’intera estate a leggere e rileggere la storia dei due sfortunati amanti Veronesi, fù così che la sua mente e il suo cuore cominciarono a mettere in discussione anni e anni di odio verso i babbani. Maturò l’idea che forse loro non erano tanto diversi dai maghi,non erano di certo  in grado di produrre magie questo era appurato ma riuscivano lo stesso ad incantare con la bellezza delle parole.
Il fuoco continuava a scoppiettare illuminando il viso di Bella, mentre la sua mente vagava ancora tra i ricordi.                                                                                                                                                                                                    
Ricordava ancora con dolore lo sguardo di delusione della sua amata Cissy quando il cappello parlante pronunciò la parola Corvonero. Avevano già pianificato la loro vita ad Hogwarts , stessa stanza , stesse lezioni, stesse feste e invece si ritrovarono dapprima distanti fisicamente poi pian piano che passarono gli anni anche con il cuore.                                                                                                                                                                         
Suo padre smise di considerarla parte della famiglia, non era abbastanza.                                                    
Queste 3 parole risuonavano tutt’ora nella sua testa. Rimbombavano, la colpivano e la ferivano. Credeva di essere diventata immune , di non soffrirne più eppure ogni volta che i ricordi riaffioravano comprendeva che il passato non se ne va mai, gli piace nascondersi nella musica , nelle strade , nei sogni, nei ricordi, nella vita ma quando meno te l’aspetti torna a trafiggerti l’anima.                                                                                           
Aveva alzato muri alti come grattacieli ma non per proteggere gli altri ma per proteggere se stessa quando tutti se ne andarono, nessuno era mai riuscito ad abbatterli tranne lui. Lui che aveva vissuto La sua stessa situazione , lui che aveva le sue stesse cicatrici. Certo non era riuscito a tirarla fuori dal baratro nel quale si trovava ma si era seduto accanto a lei e le aveva offerto una spalla silenziosa su cui piangere.
Quando Bella aveva iniziato a conoscere Sirius in modo più intimo , si sentì più strana del solito , per il semplice fatto che non aveva mai provato sensazioni del genere. Aveva sempre creduto che le situazioni che la vita le aveva riservato l’avevano trasformato in una ragazza chiusa, cupa e senza emozioni ,ma Sirius riuscì a far riaffiorare il suo lato più solare che da tempo sembrava scomparso. Eppure erano talmente diversi al punto da completarsi: Lui non si vergognava di niente , lei aveva paura di tutto. Erano due lupi solitari che insieme dimenticavano di amare la solitudine.     
 Era una tipica serata di luna piena quando sotto il platano picchiatore si erano scambiati il loro primo bacio: “Sei qualcosa che non mi so spiegare” disse Sirius staccando per un’attimo le labbra da quelle di Bella – “ma sei tutto quello di cui ho bisogno”. Continuarono per ore senza sapere che quel bacio avrebbe cambiato tutto. Bellatrix sapeva che quell’amore era totalmente sbagliato, folle, lui era la persona sbagliata al momento sbagliato e nel posto sbagliato ma da quando le aveva sorriso , per la prima volta lei era sentita giusta.           
 Ma lei era riuscita come il suo solito a rovinare tutto , aveva preso la cosa più bella che le fosse capitata nella vita e l’aveva lasciata andare per compiacere la sua famiglia.  Rodolphus Lestrange sarebbe diventato presto suo marito e lei questo non poteva evitarlo. Si odiava per quello che aveva fatto a Sirius e odiava lui perché aveva avuto il coraggio di rinnegare la famiglia per inseguire i suoi ideali, ma la cosa che le faceva straziare il cuore è che lei lo amava e non  era mai riuscita a dirglielo.
“ Ho sbagliato. Non sono riuscita ad amarti nel modo in cui volevi, nel modo di cui avevi bisogno. Volevi attenzioni , parole che non dicevo. Sono riuscita a distruggere quel piccolo pezzo di fiducia che ancora riservavi in me. Ora è troppo tardi. Non sono mai riuscita a dirti di essermi innamorata di te. Non sono mai riuscita a dimostrarti quanto mi facessi innamorare di te ogni giorno che passava. Ho completamente perso la testa per te, ma ora l’unica cosa che ho perso sei proprio tu”
Si alzò di scatto dalla poltrona posando la penna sul tavolino e si incamminò nel corridoio per raggiungere la sala comune dei grifondoro. Conosceva la parola d’ordine a memoria , come conosceva ogni singolo scalino che la divideva dalla camera di Sirius, accarezzò con le mani i riccioli ribelli di suo cugino immerso in un sonno profondo e lasciò un fogliettino sul comodino. Con le lacrime che solcavano il suo viso tornò nella sala comune dei corvi per prendere i bagagli e tornare a casa, stava per attraversare il portone d’ingresso quando 2 mani la bloccarono: -“ Dimmi che mi ami, dimmi che tutto quello che hai scritto è vero”- Bellatrix conosceva quella voce , si bloccò terrorizzata dai sentimenti che provava: - “Sai che non possiamo Sirius , è tutto sbagliato” Esclamò singhiozzando. –“Chi decide cosa e giusto e cosa è sbagliato? Io ti amo Bella ed è la cosa più giusta che potesse accadere, vuoi scappare d’accordo ma facciamolo insieme, perché io senza di te non vado da nessuna parte”. Sirius la prese tra le braccia e la baciò , Bella si sciolse in un pianto stringendolo.- “Ti amo Sirius Black”.
   
 
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