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Autore: Chixx__    18/03/2020    0 recensioni
" < Sai cosa rappresenta la luna nera? > mi domanda asciugando le lacrime che scorrono sulla mia guancia, faccio segno di no con la testa < è segno di morte > fa una pausa e mi prende la mano < ma è anche il punto in cui tutto torna a scorrere per potersi preparare a rinascere >.
... i nostri occhi che si guardavano e si sorridevano, le nostre mani che si toccavano, le nostre gambe che si intrecciavano e le nostre anime che si trovavano. Lui che mi abbracciava ed io che gli accarezzavo i capelli, poteva andare tutto a rotoli il mondo là fuori ma in quelle ore ci dimenticavamo di tutto, per quel poco tempo il mondo sorrideva e noi con lui."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Bussa alla porta Kelsey e senza aspettare il permesso per entrare la spalanca la mocciosa è vestita con dei jeans neri a vita alta super attillati, mi domando come faccia a respirare e con un top veramente troppo corto anche per i suoi canoni. < È la tua intervista mica la mia> le indico la porta invitandola a sloggiare  perché alzarmi dal letto e buttarla fuori mi sembra troppo faticoso. 

< Quelli del L.A. Daily News vogliono intervistare tutta la famiglia dopo aver parlato della mia carriera, forse si tratta di papà... >  intanto Zachary si avvicina alla mia stanza e come se avessi organizzato una riunione di famiglia sporge la testa dentro la camera.
< Zac diglielo anche tu che si deve vestire > continua la vipera.
< Zoe, Kel ha ragione, è un'intervista di famiglia quindi togliti quel broncio e sistemati >
< Non parlerò davanti a milioni di spettatori di papà e di quanto dolore ha portato questa notizia, non sono un burattino e se voi avete voglia di ridicolizzare questa vicenda in diretta nazionale fate pure, io me ne tiro fuori>.

Con facce sconfitte escono finalmente dalla mia camera.
Mi metto il costume ed esco di corsa da casa prima che arrivino i burattinai.
Vado al solito posto, la solita spiaggia dove faccio surf con i miei amici e dove andavo ogni domenica con mio padre.
È lui che me l'ha insegnato, mi ha regalato la tavola di quando era giovane ed è ancora quella che uso.

Vedo in lontananza una bionda, ero certo che l'avrei trovata qui.  
Saltando i convenevoli lei è Erin, migliori amiche da una vita, mi è stata vicina in ogni momento bla bla bla. 

Penso che ormai l'abbiate capito che non sono una tipa prolissa, vi basti sapere che come lei non ce ne sono, è una ragazza veramente in gamba ed è la mia miglior compagna di avventure. 

mi avvolge le braccia al collo come se non sapesse che detesto gli abbracci, tento di allontanarla con garbo e delicatezza per non offenderla mi domanda avvicinandomi una canna, la prendo senza pensarci e faccio due tiri.
Da sette mesi a questa parte sento come se il dolore che provo mi dia il diritto di fare tutto quello che mi va. Con lei ci sono anche Justin e Noah.
Justin è il fratello più grande di Erin ha 22 anni ed lui che ci compra l'erba, in più è molto simpatico e quando i loro genitori sono fuori dà feste assurde a casa. Noah è un suo amico ed è anche la mia storia complicata.
Che intendo mi chiedete? Beh siamo andati a letto insieme per un paio di mesi e penso che lui stesse iniziato da provare qualcosa di più, la storia si è interrotta di botto con la notizia sconvolgente di mio padre. L'ho evitato per un po' di mesi dicendo che ero troppo turbata per continuare a vederlo e in parte era realmente così, da un po' di settimane mi scrive e mi chiede di parlare ma non mi va di spezzargli il cuore, non sono pronta a sopportare un'altra persona ferita che soffre oltre me.

Saluto Noah con la mano e lui mi sorride, c'è imbarazzo tra di noi e si vede, la mia amica Erin, sempre molto sveglia, decide di intervenire per interrompere questo gioco di sguardi   butto quello che è rimasto di quella cosa di pessima qualità che mi ha dato Erin, afferrò la mia tavola da surf e corro verso l'oceano.
Sono ormai le 18, si è fatto tardi e dovremmo tutti tornare a casa ma il rumore delle onde è così rilassante, stiamo scherzando, fumando e ci stiamo divertendo. Mi chiama Zachary dice con tono critico 

riattacco il telefono e mi alzo in fretta. mi giro pronta ad andare quando Noah mi ferma .
Beh come rifiutare un passaggio, gli sorrido e insieme andiamo verso la macchina.

Il tragitto è stato silenzioso ed imbarazzante ma almeno sono arrivata a casa. apro lo sportello e scendo dalla macchina. ha un tono così speranzoso ed io non voglio rovinargli le aspettative quindi faccio quello in cui sono più brava, procrastinare .

Entro a casa, mia madre inizia ad urlarmi contro rovinando il mood di pace e tranquillità in cui mi trovavo fino a pochi secondi prima, purtroppo non sono una persona paziente e non ho voglia di perdere quel poco di calma di cui godo.

Salgo le scale e incrocio lo sguardo di mio fratello, pochi minuti dopo entra nella mia camera senza permesso, penso che dovrò iniziare a chiudermi a chiave. domanda con fare interrogativo giocando a fare il detective senza sapere che io non ho voglia di giocare e intanto cerco il collirio per evitare che qualche altro membro della famiglia faccia domande indesiderate.
sembra quasi preoccupato per me, deve smetterla di comportarsi così. finalmente ho trovato le gocce, ne metto due per occhio, penso di vedere appannato a causa del collirio e invece no, è Molly che ci avvisa che è pronta la cena.
dopo questa frase ad effetto da grande poeta contemporaneo scendiamo in silenzio per la cena. 

Grazie a Dio dura poco e posso tornare in camera mia, accendo il computer e faccio un giro tra i vari social, intanto penso a quello che mi ha detto mio fratello, non mi interessa la sua opinione, solo io so cosa sia meglio per me e poi non sto scappando, almeno credo.

 

Mi sveglio con dei rumori strani provenienti da sotto, scendo le scale e vedo telecamere, cineprese,  microfoni ovunque e mia madre ed i miei fratelli sparsi per la casa che parlando con vari giornalisti, credo sia il mio inferno personale.
Dopo un paio di schiaffi sulla guancia e dopo aver constatato che sono sveglia e decimaste viva, decido di andare verso un ragazzo che si trova vicino ad una cinepresa, .


CIAO RAGAZZE! Questo è il terzo capitolo che pubblico, spero vi stia piacendo, fate,i sapere che ne pensate!

   
 
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