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Autore: ImperioMagicum    19/03/2020    0 recensioni
Testo pensato per il teatro. A Sila, ormai caduta sotto l'ordine del Luogotenente, il futuro del paese si decide tramite il braccio di ferro con multinazionali e finanziatori che poco si interessano degli abitanti e sono interessati unicamente al profitto. Ma il leader della nazione non vuole fare il signore della guerra, ha progetti più grandi, più nobili, che non riguarderanno solo il suo popolo ma il mondo intero: una nuova aristocrazia deve governare il mondo. Ma la strada per raggiungere il suo obbiettivo sarà quella di un cavaliere, o di un assassino?
Genere: Drammatico, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Scena 2

LUOGOTENENTE: Di nuovo, di nuovo quel maledetto incubo. ha in mano una bottiglia di vino La testa. si tocca il capo con aria intontita sergente, sergente qui veloce!

ASSISTENTE: Sissignore

LUOGOTENENTE: Non gridare dannazione, che è successo nel mio ufficio, dov'é il Sergente?

ASSISTENTE: Signore non ricorda?

LUOGOTENENTE: Non ricordo cosa?

ASSISTENTE: ieri sera ha detto che avrebbe passato la notte a prepararsi per l'arrivo dell'inviata della Moil ed Oil e si è chiuso dentro. Era piuttosto irritato e diceva che non voleva essere disturbato per nessun motivo.

LUOGOTENENTE: Quindi l'ho fatto io? Questo disastro?

ASSISTENTE: Io non ne ho idea signore. Può darsi che la sua irritazione...

LUOGOTENENTE: Non ho tempo per farmi leccare i piedi stamattina. Sistema il mio ufficio e fammi arrivare un caffè, possibilmente non avvelenato.

ASSISTENTE: Signore credo che dovrebbe prepararsi per il colloquio delle 15:00.

LUOGOTENENTE: Perché? Che ore sono?

ASSISTENTE: Le 14:40.

LUOGOTENENTE: E cosa stai aspettando? Sbrigati con il caffè e sistema l'ufficio. E porta via questa, qualcuno l'ha dimenticata qui dentro. Di nuovo. Aspetta.

ASSISTENTE: Si?

LUOGOTENENTE: Fammi portare anche qualcosa per la mia emicrania, ho lottato contro degli stupidi incubi stanotte. E chiama il sergente.

Il luogotenente si tiene sul bordo del palco massaggiandosi la testa mentre la scena viene modificata e viene portata una cartina e vengono disposte delle sedie

LUOGOTENENTE: anche stanotte ho avuto quello stupido incubo. Accadde tanto tempo fa ed è così che nacque il maledetto cancro che devasta ancora oggi il mondo. Quell'idea malata che un mondo di uguaglianza, senza discriminazioni, senza violenza sia un mondo giusto in cui tutti sarebbero stati felici e nessuno avrebbe più sofferto. Che grande falsità. Una grande falsità che ha creato generazioni di inefficienti stati dove qualunque idiota può fare carriera e comandare senza che il flaccido popolo obbietti nulla. Ma non qui. Qui io ho salvato tutti da questo sudiciume. Qui gli uomini sono forti, qui gli uomini non si fanno mettere i piedi in testa dalle merde umane che piagnucolano parlando di cibo e diritti senza mai parlare di lavoro o di rimboccarsi le maniche. Qui non si ascoltano le voci dei pietisti e dei pacifisti che vorrebbero parlare con i nemici. Secondo loro sono nostri fratelli. Saranno anche fratelli, ma il loro nome è Caino. si gira Avete finito? Sbrigatevi!

Ritorna Anni fa rischiammo davvero grosso. Era nata da poco quella porcheria chiamata repubblica. Già il nome mi fa ridere come se lo stato potesse essere dato in mano a chiunque. In pratica il popolo rammollito aveva deciso di inflaccidirsi definitivamente. Ma la Provvidenza ci assistette e donò la sventura adeguata a renderci forti. L'inverno portò carestia, la carestia la guerra civile ed io portai la pace. Benvenuti a Sila la patria dei virili, nemica dei codardi. Io sono il LUOGOTENENTE, la vostra guida, che condurrà al dominio i più forti.

SERGENTE: Fatto Luogotenente, abbiamo predisposto la sala da l’aspirina. Questa sera vengono il Responsabile ai Rifornimenti, il Direttore Propagandistico ed il Capitano delle Squadre di Difesa.

LUOGOTENENTE: Ed anche lei giusto?

SERGENTE: La signorina Greta viene come stabilito alle 15:00 per gli affari con la Moil E OIL Corporation.

LUOGOTENENTE: E naturalmente…

SERGENTE: Naturalmente avrete un colloquio privato dopo la riunione. Il vino verrà servito per tempo in questo ufficio. La signorina si fermerà per un mese esatto, la sua camera si trova nell’ala est del palazzo, il turno di guardia lo conosce perfettamente signore…

LUOGOTENENTE: sorride Nikolaj, la tua simpatia rimane sempre la stessa nonostante passino gli anni.

SERGENTE: Come il tuo buon gusto con le donne, Koba ( Nota bene, è soprannome di Stalin). Stai attento però, sai da che paesi viene e per chi lavora. Vedi di non farci perdere la guerra per aver dato troppe attenzioni ad una segretaria.

LUOGOTENENTE: beve medicina Non preoccuparti di quello. Piuttosto, abbiamo notizie dal fronte?

SERGENTE: Va tutto secondo i piani purtroppo. L’inverno sta arrivando e dobbiamo arrestare l’avanzata come ogni anno. Che strana guerra la nostra.

LUOGOTENENTE: Perché? Non mi sembra più strana di tante guerre.

SERGENTE: A me sembra quasi un tango. Arrivata la primavera noi avanziamo e loro arretrano. Li spaventiamo, li facciamo fuggire per ben sei mesi. Poi arriva l’autunno è tutto si blocca. Il freddo al nord si fa pungente, i soldati sono stanchi, i fucili si inceppano.

LUOGOTENENTE: È loro ne approfittano, i dannati montanari spingono noi a sud forti della loro abitudine al freddo, e solo grazie alle fortezze difensive li teniamo rinchiusi nel loro territorio fino alla nuova primavera.

SERGENTE: Forse questo è l’anno giusto per spezzare la tradizione. Forse dovremmo ordinare alle truppe di resistere e costruire altre difese più a nord. In primavera potremo sfondare e finalmente annientarli.

LUOGOTENENTE: No. Troppi uomini persi. Non si vince mandando al macello i soldati in operazioni rischiose. Anch’io voglio vincere ma serve tempo di diventare potenti. Il tempo ci darà ragione, quando le ricerche belliche porteranno i giusti mezzi li invaderemo in pieno inverno. Piuttosto occupiamoci di rafforzarci all’interno dei confini. Come procede il controllo dei terroristi rimasti sul nostro territorio?

SERGENTE: Otto luoghi di culto ripuliti questo mese. Tutti i soggetti sono stati schedati, interrogati e messi nei centri di rieducazione. Speriamo di recuperare la maggior parte di quei poveretti.

LUOGOTENENTE: Vedi di non farti impietosire, sono covi di terroristi quelli, non di bambini discoli. Se rinsaviranno ne sarò felice quanto te, ma se non lo faranno... Non avrò pietà, siano essi donne o minori. Quando li arresti dovrebbero strisciarti davanti e baciarti i piedi, è solo grazie a te se è stata scelta la linea morbida. Per ora.

SERGENTE: A volte non comprendo la tua rabbia Koba. Abbiamo avuto tanti nemici in passato, ben più terribili di quattro monaci, ben più crudeli, ma non hai mai reagito così pesantemente con nessuno.

LUOGOTENENTE: Ho le mie ragioni. Non credere che la forza di un nemico o la sua malvagità si misuri nella quantità di armi o nella ferocia con cui le usa. Il vero nemico è subdolo, è un agnellino che ti parla di pace e nasconde il coltello. Dei subdoli non si può avere alcuna pietà.

SOLDATO: entra Lei è qui signore.

LUOGOTENENTE: Falla accomodare. Ti dispiace …?

SERGENTE: Ma certo vi lascio soli. Cerca di non raggiungere un accordo troppo in fretta ( allude) o potresti scontentarla.

LUOGOTENENTE: Vai, vai pure.

La musica copre il buco lasciato dall'entrata dI GRETA

   
 
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