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Autore: Neera Sharim    22/03/2020    6 recensioni
"La prima volta che si sfiorarono fu solo col pensiero, risuonando l’una nell’altro nel battito di un cuore sconosciuto, impresso in un contatto fortuito".
Hermione Jean Granger e Draco Lucius Malfoy non credevano al destino, ma in fin dei conti, non credevano troppo neanche alle coincidenze.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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LA VITA CON TE

Cap. 1 – Dell’estate e dell’inverno.





La prima volta che si sfiorarono fu solo col pensiero, risuonando l’una nell’altro nel battito di un cuore sconosciuto, impresso in un contatto fortuito.


Giugno, un caldo mattino dorato.
Le mani di due mamme felici si erano toccate inavvertitamente, in un corridoio assolato dell’ospedale San Mungo e in quel momento, in quel tocco leggero, loro due si erano sentiti, si erano legati, prima ancora di sapere chi fossero.
Hermione Jean Granger si era fermata, aveva sorriso ad Astoria, aveva guardato Draco Lucius Malfoy senza odio negli occhi e aveva stretto la mano calda di Ronald con la dolcezza sulle labbra.
Malfoy.
Weasley.
Un cordiale saluto, la felicità e l’orgoglio ad attutire il tono dei due uomini.
Congratulazioni, non sapevamo foste in attesa.
Mancano pochi giorni ormai. Voi… ?
Una bambina. Abbiamo appena saputo.
Hermione e Draco non credevano nel destino, lei troppo pratica e concreta per prestare ascolto alle superstizioni, lui troppo bisognoso di sentire di aver finalmente in mano le redini della propria vita per accettare di essere solo un viaggiatore su un cammino già segnato per lui. Eppure, in quel piccolo spiraglio di tempo, quando i loro occhi si incontrarono senza rabbia né rancori, per un istante, entrambi, sentirono che ci sarebbe stato qualcosa ad attenderli poco più avanti, nel tempo.
Speriamo che siano amici – aveva sussurrato lei, guardandolo con la gioia e l’emozione più pura negli occhi lucidi. Forse, solo un poco di timore a farle tremare la voce
Lui si era ritrovato ad annuire, sinceramente d’accordo.
Speriamo – aveva risposto.







Come previsto, Scorpius Malfoy nacque il giorno del solstizio d’estate, quando il sole brillava potente e orgoglioso nel cielo di cui era sovrano, incontrastato, nell’ora più calda.
Il papà Draco l’aveva subito accolto tra le braccia, un’emozione nuova nel cuore a ricordargli che anche a lui era concessa la felicità, che per l’amore c’era sempre spazio, c’era sempre tempo, c’era sempre speranza; non era troppo tardi per lui e il suo bimbo ne era la prova.
A conferma di ciò, fiducioso, dopo essersi stropicciato un po’ nella salda e sicura ombra dell’uomo, Scorpius aveva ripreso placidamente a sonnecchiare, consapevole che niente gli avrebbe fatto del male e che Draco avrebbe messo il mondo ai suoi piedi.


Sei mesi più tardi, circondata dall’amore dei propri cari e stretta al cuore innamorato di Hermione, la piccola Rose Weasley Granger urlò il proprio disappunto alla luna e a tutte le stelle nella magica notte del solstizio d’inverno, quando, dopo una lunga battaglia, era stata costretta ad arrendersi e a darsi al mondo.
Irritata, aveva socchiuso le palpebre delicate e, allora, tutti avevano scoperto il motivo del suo disappunto: le fate non avevano finito con lei, per colpa della fretta dei grandi avevano sbagliato a dipingerle gli occhi e ora si ritrovava ad averli di colori diversi.
Come se di magia, dentro di lei, non ce ne fosse già abbastanza.







Alla nascita dei propri bambini, Hermione e Draco non poterono evitare di pensare a quell'incontro in ospedale, a quello che si erano detti e al piccolo desiderio sussurrato da lei a cuore aperto e accolto da lui con un timido assenso; soprattutto, pensarono ai giorni speciali che avevano accolto la nascita delle loro piccole meraviglie, ritrovandosi incapaci di dimenticare la cosa, ignorare la sfumatura singolare.
Si scrissero.
Poche parole di circostanza, delle semplici congratulazioni e poco altro, eppure era sembrato ad entrambi giusto, quasi doveroso.


Hermione Jean Granger e Draco Lucius Malfoy non credevano al destino, ma in fin dei conti, non credevano troppo neanche alle coincidenze.


   
 
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