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Autore: Neera Sharim    04/04/2020    4 recensioni
"La prima volta che si sfiorarono fu solo col pensiero, risuonando l’una nell’altro nel battito di un cuore sconosciuto, impresso in un contatto fortuito".
Hermione Jean Granger e Draco Lucius Malfoy non credevano al destino, ma in fin dei conti, non credevano troppo neanche alle coincidenze.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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La vita con te - cap. 1
LA VITA CON TE

Cap. 2 – Di scoperte e di capitomboli.





Erano passati quasi due anni.


La piccola Rose camminava impacciata nella sabbia, i piedini a saggiare piano la consistenza strana di quel terreno cedevole e freddo, le dita grassottelle a raccogliere tutto ciò che vedeva di strano davanti a sè e a toccare tutto quello a cui riusciva ad arrivare; gli occhioni grandi, bellissimi, seguivano curiosi tutto quello che faceva con quel corpicino che a poco a poco sentiva sempre più suo.
Dietro di lei, un bambino la teneva gentilmente per le spalle sotto gli occhi sereni di due donne, poco più lontane, che li guardavano pazienti sulla spiaggia asciutta.
A Villa Conchiglia spirava una brezza morbida e gentile, la quiete imperava incontrastata e il tempo mite era perfetto per concedersi una piccola vacanza. Hermione e Andromeda, vicine, sorrisero alla vista di Teddy che sistemava con pazienza il cappellino di Rose ogni volta che lei, prontamente, lo faceva cadere per terra con fare interessato.
Grazie per aver accettato di farci compagnia, Andromeda – aveva sussurrato la giovane, sorridendo – Ron non ce l’avrebbe mai fatta a venire, ma sarebbe morto di preoccupazione se mi fossi mossa da sola.
Aveva portato le mani sul ventre ricurvo, teso dalla nuova gravidanza e la donna accanto a lei aveva coperto quelle mani con le sue, gli occhi chiari colmi di sincero piacere.
Dobbiamo essere noi a ringraziarvi. Teddy sarà felicissimo di vedere anche Scorpius… Draco arriverà a breve e anch’io non vedo l’ora di vederlo.
Hermione aveva riportato lo sguardo a Rose, pensierosa.
Non credevo accettasse. Ne sono felice.
Al suo fianco, Andromeda aveva stirato le labbra in un elegante sorriso furbo.
D’altronde, aveva bisogno di lasciarlo a qualcuno e queste erano le mie condizioni.
E a proposito di condizioni, Teddy comparve presto al loro fianco con la bimba tra le braccia e lo sguardo impotente di chi era pronto a dichiarare sconfitta.
Ho provato a convincerla, Hermione, ma il cappellino proprio non le piace.
Le due donne erano scoppiate a ridere, sotto lo sguardo imbronciato di Rose e proprio mentre piano e con grazia Hermione si chinava in ginocchio sulla sabbia e tendeva le mani alla sua piccola per invitarla a sé, un uomo si era materializzato a poca distanza, con in braccio un meraviglioso bimbo biondo con due occhi curiosi affogati nel blu.


Lo sguardo di Draco e quello di Hermione si erano trovati subito e per alcuni secondi erano rimasti impigliati.


Anche Rose aveva guardato in alto, verso lo sconosciuto, ma Scorpius le aveva dato subito le spalle, infilandosi veloce contro il petto del suo papà e rimanendoci.







Draco le aveva raggiunte piano, aveva scompigliato affettuosamente i capelli di Teddy, impazzito di gioia alla loro vista, e poi, lentamente, ignorando le proteste, aveva consegnato a lui il suo tesoro.
Per tutta risposta, Scorpius, molto infastidito dal gesto, aveva stretto i pugni con fare vizioso, ma sotto lo sguardo della bambina che ancora lo guardava con quegli occhi così strani si era ben accontentato di starsene lì, moderatamente in alto e in vantaggio 
anche se ancora per un poco; poi però quella lì aveva alzato le manine nella loro direzione e lui aveva lanciato un urlo pieno di disappunto nella speranza che il padre si ricordasse di averlo mollato a qualcuno di troppo basso per i suoi gusti.
Draco però era parso avere occhi solo per Rose, in quell'istante; e quando la piccola aveva alzato ancora le manine e aveva cercato le attenzioni sia dell’adulto che del bambino, sbilanciandosi nella loro direzione, Hermione aveva riso di cuore, prima di salutare Draco con cortesia.
Aveva fatto per alzarsi, ma lui le aveva fatto cenno di non preoccuparsi, abbassandosi a propria volta.

Eterocromia. Tua figlia è molto bella, Granger – le aveva sussurrato, afferrando una manina della bimba, che per tutta risposta era scoppiata a ridere e dimenarsi ancora di più, contro il pancione della mamma, vogliosa di salutare e presentarsi.
Era stato a quel punto che anche Scorpius, piano, aveva deciso di guardarsi un po’ intorno, incantato da quella donna gentile che stringeva la mostriciattola a una pancia davvero, davvero, grande.
Lei, allora, l’aveva accarezzato piano sulla schiena e a lui era tanto piaciuto.
Anche questo tuo principino è bellissimo – gli aveva detto e a quel gesto si erano tutti un po’ fermati, anche la bambina, e avevano preso a guardarlo attenti e in silenzio.
Quella lì si era girata, addirittura, verso di lui; le mani posate contro la bella signora con il pancione, come ne fosse orgogliosa, e lui a quel punto si era incuriosito.
Voleva farlo anche lui. Chissà cosa c’era lì, nascosto.
Così aveva spinto Teddy per essere liberato e, circospetto, masticando il suo ciuccio e avanzando poco a poco, sotto lo sguardo di quella bambina strana, aveva raggiunto Hermione. Poi aveva aperto le manine, portandole proprio lì dove le teneva l’altra e… aveva fatto cadere il ciuccio.
Sì, è un tesoro meraviglioso, non è vero? – aveva detto la bella signora, con la sua voce dolce e tranquilla e allora lui aveva guardato il suo papà trovandolo incantato come tutti gli altri.
Hermione l'aveva guardato con tenerezza negli occhi.
Qui c’è Hugo, ma non è ancora pronto a conoscerti – a quel punto, però, piano, aveva accarezzato dolcemente la manina del bambino, guidandolo gentile vicino alla propria figlia – Lei, invece, è Rose.
Scorpius – aveva sussurrato allora Draco, rapito dai gesti del figlio, che lentamente aveva sollevato una manina per toccare la bambina che aveva davanti.
Scorpius, concentrato, aveva sfiorato Rose delicatamente, pensieroso, e tutti avevano trattenuto il fiato di fronte a quel primo, timido e dolce approccio.
Poi però quella lì con gli occhi strani aveva urlato come una matta, avventandoglisi addosso con quelle sue manine sconosciute, ed insieme erano finiti per terra, completamente immersi nella sabbia.


Stretti l’una all’altro e inseparabili, come se si conoscessero da sempre.



   
 
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