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Autore: fantaysytrash    25/03/2020    2 recensioni
[Sirius/Remus + James | Fluff/Slice of Life | Missing Moment | Marauders Era] [Questa storia partecipa alla challenge “Challenge pro Quarantena” indetta da Ile_W sul forum di EFP] [Questa storia partecipa alla challenge “Hugs & Kisses” indetta da carlotta.97 sul forum di EFP] [Questa storia partecipa all’iniziativa “La corsa delle Drabble & Flashfic” organizzata sul gruppo Facebook “C’era una volta con un prompt...”]
Remus si comporta in modo strano; Sirius è deciso a scoprirne la ragione.
Dal testo:
“Remus scattò in piedi, il foglio di pergamena stropicciato a causa della presa troppo forte della sua mano. Il suo corpo tremava leggermente, ma incontrò lo sguardo stupito dell’altro senza indugi.”
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Note dell’Autrice

Sirius e Remus sono probabilmente la mia coppia preferita nell’intero fandom, quindi potete sicuramente aspettarvi altre storie su di loro. Questa è stata ispirata quasi unicamente dal prompt della challenge; spero di averlo sviluppato a dovere!

Buona lettura,

Federica ♛

 

 

Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a J.K. Rowling. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.

 

 

 

 

CONFESSION, INTERRUPTED 

 

“Allora, cosa vogliamo fare in questa bellissima giornata di sole in cui siamo costretti a rimanere nel dormitorio?”

Remus ignorò la domanda di Sirius, restando concentrato sulla pergamena su cui stava lavorando da giorni. Ultimamente le lezioni di Pozioni stavano diventando sempre più complicate e, sebbene non fosse in alcun modo l’ultimo della classe, stava iniziando a preoccuparsi per i suoi voti.

Sirius, completamente ignaro delle preoccupazioni dell’altro, si issò sulla poltrona opposta a Remus, facendo tamburellare rumorosamente le dita sul bracciolo, lo sguardo fisso sulla figura sempre più irritata dell’amico.

“Insomma, cosa vuoi?” sbottò dopo qualche minuto.

“Una spiegazione del tuo comportamento così gentile, tanto per cominciare,” rispose pronto il moro.

Remus inspirò profondamente, prima di rivolgere finalmente la sua attenzione all’altro ragazzo.

“Sirius,” iniziò. “Devo concentrarmi sui compiti che ci ha assegnato il professor Lumacorno. Perché non occupi il tuo tempo con preziose riflessioni su argomenti significativi per te, quali il Quidditch e quante ragazze incontrerai alla prossima gita a Hogsmeade.”

Qualche secondo di silenzio fu tutto quello che ebbe come avvertimento.

“Remus…” iniziò Sirius con un tono cantilenante.

“No.”

“Non sarai…”

“No.”

“… geloso?”

Remus scattò in piedi, il foglio di pergamena stropicciato a causa della presa troppo forte della sua mano. Il suo corpo tremava leggermente, ma incontrò lo sguardo stupito dell’altro senza indugi.

“Perché mai dovrei essere geloso? Puoi uscire con chi ti pare, è solo che… be’, credo di essermi preso una minuscola cotta per te,” ammise. “Ma non ti devi assolutamente sentire in dovere di assecondarmi,” si affrettò ad aggiungere.

Dichiararsi a Sirius non rientrava nei piani della giornata, ma come poteva controllarsi quando erano così vicini senza nient’altro per distrarre il compagno?

“Sei un idiota se pensi che io non provi niente per te.”

Prima che Remus potesse ribattere, Sirius lo prese gentilmente per le spalle, lo attirò a sé e gli posò un dolce bacio sulle labbra. Se Remus socchiuse la bocca per stupore o per piacere, non ne era certo, ma si ritrovò presto la lingua dell’altro contro la propria e pensò che in fondo non era importante.

“Sirius! Non crederai mai cosa―”

James si interruppe tanto velocemente quanto si era manifestato, arrestandosi sulla soglia del dormitorio con un’espressione corrucciata.

Remus distolse rapidamente lo sguardo, allontanandosi di qualche passo, mentre Sirius si girò per lanciare un’occhiataccia al suo migliore amico.

“Ho interrotto qualcosa?” chiese innocentemente quest’ultimo.

“No,” rispose prontamente Remus, fingendo di concentrarsi sui libri ancora aperti sul tavolino davanti a lui.

Ma, mentre James riprese a parlare con fervore di qualcosa su cui Remus non si focalizzò, lanciò diversi sguardi furtivi a Sirius che, con un’aria divertita, non distolse mai il suo.

   
 
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