Videogiochi > Overwatch
Segui la storia  |       
Autore: LittleRed_    25/03/2020    1 recensioni
"Quello che mi avevano raccontato nelle favole della buonanotte sui samurai era riguardo l’orgoglio e la testardaggine. E pensai subito allora che dovevano assomigliarmi. "
McCree e Hanzo si sono ritirati prima di tornare ancora a Overwatch a combattere, assieme questa volta. Cosa è successo per farli andare via? Come si sono conosciuti? E cosa sta succedendo ora a offuscare l'orizzonte della vita dei nostri eroi?
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Hanzo Shimada, Jesse Mccree
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era arrivata una mail, da Winston, e ora l’icona casella posta elettronica continuava a lampeggiare mentre la fissavo intontito dal sonno.  

“Gli diremo di no, davvero, ormai siamo fuori dal giro, guarda ho imparato a preparare i pancake” 

Disse lui indicandomi quelli che aveva chiamato pancake, ovvero degli sgorbi di pastella bucherellata.  

Sospirai, non per i pancake, quelli li avrei ovviamente mangiati, come avrei mangiato volentieri chi li aveva preparati. E invece bisognava affrontare questa nuova emergenza. La curiosità era troppa. Cliccai sull’icona delle mail e mi si visualizzò davanti un videomessaggio del nostro amico scimmione.  

La mail era indirizzata a Jesse McCree, nessun riferimento ad Hanzo, ovviamente non lo sapeva nessuno, ma pensavano davvero solo che mi fossi stufato di loro? Ero così uno stronzo nel loro immaginario? Ancora un sospiro poi feci partire il messaggio. 

 

“Ehm ehm, mi si sente forte e chiaro? Si posso iniziare a registrare. Sta già registrando dite? Bene! Eccoci qua, Jesse, sei sparito davvero per troppo tempo, e te l’avremmo lasciato fare se non fossi richiesto come il migliore sul campo. Si tratta di una cosa TOP SECRET, quindi in realtà non posso accennarti niente, la posta non è sicura. Devi venire subito in Europa, qualcuno verrà a prenderti per scortarti qui. Le forze nemiche si stanno muovendo e anche noi. Portami del buon burro d’arachidi e salutami Hanzo, anzi porta anche lui che dici? A presto ragazzi, spero. Mi appello al vostro buon senso. Voi ditemi solo che accettate.”  

Lo schermo si fece nero, mentre il mio cuore accelerava impazzito. 

Cosa cazzo voleva dire salutami Hanzo. Salutami. Hanzo. 

Una risata roca mentre il mio samurai mi abbracciava da dietro mettendo la sua testa sulla mia spalla e schioccandomi un bacio.  

“Calmati ok, l’avranno capito, non ci vuole un genio, siamo spariti praticamente in contemporanea” 

Mmmmm” Il mio cuore non voleva calmarsi, e come potevo con lui così vicino. Cercai di liberarmi dall’abbraccio, dovevo pensare lucidamente. E invece finii con l’essere ancora più intrappolato tra le sue braccia. Un ghigno sul suo volto mi fece sussultare.  

“Potremmo non poter essere più soli, sempre che tu voglia accettare, io comunque non ti lascerò andare via tanto in fretta ora.”  

Indietreggiai, ma secondo i suoi piani finii contro il tavolo della cucina, e Hanzo mi ci schiacciò contro col suo corpo. Ero bloccato.  

“Dimmi basta e mi fermerò subito.”  

Non dissi niente, mi avvicinai al suo volto per perdermi tra le sue labbra in un caldo bacio, la mani avvinghiate ai suoi capelli si muovevano frenetiche. I nostri corpi erano così vicini che sembrava si stessero fondendo. Non avevo molto lasciato all’immaginazione, potevo sentire tutto. Ovviamente la mia mente era tutto fuorché libera di pensare lucidamente.  

“Non voglio perderti...” Sussurrai tra un bacio e l’altro. 

“Non succederà.” Sembrava sicuro di sé, potevo crederci? Il nostro destino sarebbe stato clemente o crudele con noi? Non potevamo saperlo. 

Chiusi gli occhi, perché pensavo ancora quando avevo il mio maledetto arciere qui davanti a me, pelle contro pelle, leggermente sudata nella calda mattinata estiva, e molto, molto eccitati. 

“Andiamo almeno in camera da letto? Sento i pancake che mi fissano.” Dissi ridendo. 

Non l’avessi mai detto, mi sollevò in braccio portandomi via dalla cucina, mentre cercavo di ribellarmi e farmi mettere giù.  

Quello che sapevo era che non ci saremmo separati. Avremmo accettato o rifiutato assieme. Qualcosa continuava a suggerirmi che Hanzo aveva già deciso di accettare.  

E alla fine anche io.  

Poi spensi il cervello e mi lasciai trasportare via in una scia di baci e carezze. 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Overwatch / Vai alla pagina dell'autore: LittleRed_