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Autore: EleAB98    26/03/2020    5 recensioni
(SERIE 1*) Hollywood U è una delle università più prestigiose della California.
Jane McMiller, ragazza ambiziosa dotata di grande talento, ha un sogno: diventare un'affermata regista. C'è solamente un ostacolo che s’interpone tra lei e il suo sogno. Thomas Hunt, infatti, il professore più in gamba dell'università, non le darà certo vita facile.
E come se non bastasse, la giovane ragazza si ritroverà, ancora una volta, a scegliere tra l'amore e la carriera.
Due mondi apparentemente inconciliabili, uniti da un filo sottile. Due mondi destinati a scontrarsi con la forza più misteriosa e allo stesso tempo più potente. La forza dell'amore.
Di un amore proibito che li sconvolgerà totalmente...
NOTA: Sono presenti delle citazioni tratte dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alunna e Il Professore'
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“Se Yvonne ritornasse in città... Che cosa faresti? Ci riproveresti con lei?”
 
Quella domanda ‘proibita’ che Priya gli aveva indirizzato gli martellava continuamente nella testa. Chissà, magari un bicchierino di scotch lo avrebbe aiutato a dimenticare. D’impulso, Hunt aprì lo sportello della cucina, ma immediatamente lo richiuse.
No, questa volta non avrebbe affogato i suoi dispiaceri nell’alcol. Lui non era un alcolista, né mai lo sarebbe stato. Adesso che in lui, però, erano riaffiorati nuovamente quei cari quanto dolorosi ricordi, non aveva alcuna intenzione di fingere che non esistessero.

Era giunto il momento di fare i conti con i mostri del passato. Del suo passato.

E il primo di questi fantasmi era, senza ombra di dubbio, Yvonne, quella ragazza che, al tempo della sua gioventù, gli aveva fatto letteralmente perdere la testa.

I due si erano conosciuti sul set televisivo adibito alla produzione del suo primo film: incredibilmente e inaspettatamente, entrambi si erano innamorati a prima vista l’uno dell’altra. Ciononostante, furono in molti a pensare che si trattasse dell’ennesima storia tra colleghi di lavoro che, ben presto, sarebbe stata destinata a naufragare.
Effettivamente, a distanza di un certo tempo, quelle persone sembravano aver avuto ragione. Ingenuamente, Hunt aveva creduto che Yvonne potesse essere l’amore della sua vita, quell’amore che aveva cercato più o meno da sempre, più di quanto lo sperasse realmente.

A soli vent’anni aveva commesso il fatale errore di innamorarsi perdutamente nel contesto lavorativo, e adesso tale questione era riemersa persino durante la lezione che aveva impartito quella mattina. Insomma, sembrava che chiunque facesse di tutto per rimembrargli il fallimento con cui purtroppo aveva dovuto imparare a convivere, in qualsiasi circostanza. Quell’errore, però, lo aveva commesso di nuovo qualche anno dopo, tentando di imbarcarsi in una relazione con Priya Singh.

All’ennesima rievocazione di quei ricordi, una domanda sorse spontanea, nella sua mente:

Era per caso predestinato a innamorarsi solamente all’interno di un ambiente tirannico e ostile alla manifestazione dei propri sentimenti e, dunque, tutt’altro che favorevole alla creazione di una solida storia d’amore?

Spesso, durante il suo lavoro di regista, moltissime donne avevano tentato di corteggiarlo, anche in modo piuttosto serrato. Il professore, però, non voleva affatto rivivere la complicatissima esperienza affrontata durante gli anni della sua gioventù.
Inoltre, qualcosa gli diceva che in realtà quelle donne fossero soltanto interessate al suo prestigio e al ruolo piuttosto influente che, ancora oggi, aveva la fortuna di ricoprire alla Hollywood U. In cuor suo, Hunt sospettava che non fossero realmente interessate alla sua persona. Ma a dirla tutta, egli aveva preferito di gran lunga concentrarsi sul lavoro, che ancora oggi gli regalava di gran lunga maggiori soddisfazioni a livello personale.

Yvonne, però, era diversa da tutte le altre: possedeva tutte le caratteristiche che egli cercava in una donna. Indipendente, spontanea, carismatica, altrettanto cocciuta e testarda e... incredibilmente bella. Ciò che inizialmente aveva colpito Thomas non riguardava, però, l’aspetto fisico, bensì quel suo modo di parlare così sicuro, così... ardito.
Fu proprio questo il tratto distintivo che aveva permesso a Thomas di innamorarsi quasi istantaneamente di lei.

Certo, era pur vero che la ragazza aveva anche molti difetti. In effetti, spesso e volentieri si mostrava fin troppo litigiosa con i suoi colleghi di lavoro, comportandosi come una perfetta bambina viziata. In fin dei conti, però, la giovane aveva solamente diciotto anni e aveva vissuto un’infanzia tutt’altro che semplice.
I suoi genitori si erano trasferiti in Nebraska per motivi professionali quando lei aveva solamente otto anni, dunque Yvonne aveva vissuto la propria adolescenza nella casa dei suoi nonni materni imparando a convivere con la propria difficile situazione, nonché ad accettare il definitivo distacco con la sua famiglia.

Poi, proprio nel periodo in cui Thomas stava per dare avvio alla sua futura carriera di regista progettando il suo primo film, era spuntata lei. Una giovane attrice di grande talento. Una giovane dallo sguardo fragile, eppure dal temperamento forte come un leone.
A cagione di ciò, la troupe aveva assicurato fin da subito al giovane regista che lavorare con quella ragazza non sarebbe stato affatto semplice. Thomas, comunque, non sembrava affatto spaventato dalla cosa: avrebbe senz’altro trovato il modo di instaurare con l’attrice un rapporto civile e cordiale.

Contrariamente alle aspettative del giovane, però, i primi mesi sul set si rivelarono un vero inferno per chiunque: Yvonne sembrava soffrire di un lieve disturbo di personalità multipla, tant’è che un giorno palesava infinita disponibilità a collaborare, mentre il giorno successivo mostrava un’attitudine totalmente opposta rispetto a quella esibita in precedenza.
Fin dal primo giorno, tuttavia, Hunt aveva notato in lei un qualcosa che gli altri non avevano minimamente considerato: la sua forte passione per la recitazione.

La ragazza voleva sfondare nel mondo del cinema e aveva tutte le carte in regola per farlo. Pur non essendo una persona facile da gestire, la sua bravura e il suo indiscusso talento erano, senza dubbio alcuno, degli elementi per cui valesse certamente la pena di continuare a girare il suo film con lei come protagonista assoluta.
Thomas, in realtà, provava per lei un’ammirazione fortissima. Inoltre, i due avevano qualcosa in comune: entrambi avevano sofferto l’allontanamento dalle rispettive famiglie, sebbene le circostanze inerenti tali vicende fossero diverse. Pertanto, anche tale aspetto aveva contribuito in modo considerevole alla loro reciproca attrazione.

Thomas e Yvonne, comunque, mantennero un rapporto strettamente professionale per lungo tempo, almeno fino al giorno di S. Valentino, quando Hunt aveva finalmente trovato il coraggio di dichiararsi. Aveva confessato a Yvonne quanto l’adorasse per la sua forte personalità, quanta ammirazione provasse nel vederla così risoluta e così convinta del proprio futuro professionale. Il giovane aveva manifestato, quindi, di provare un forte sentimento per lei.

La ragazza, quella fredda sera di febbraio, si mostrò decisamente sorpresa a fronte di quella dichiarazione e, allo stesso tempo, leggermente titubante. In effetti ella sapeva, nel profondo del suo cuore, di ricambiare esattamente allo stesso modo quei genuini sentimenti di cui parlava il suo regista. Così, per dimostrarglielo senza troppe parole, fece solamente una cosa: lo baciò.

Thomas riusciva ancora a ricordare la sensazione che quel bacio - il suo primo bacio - aveva suscitato in lui. In quel momento, si era sentito il ragazzo più felice della terra e non poté non nutrire delle grandi speranze riguardo ciò che tra i due sarebbe potuto nascere.

Una bellissima storia d’amore.

Man mano che i due si frequentavano - rigorosamente di nascosto - in effetti, sembrava che i due si mostrassero sempre più in sintonia, e la cosa non passava certo inosservata alle persone più attente. Spesso, sul set, i due si scambiavano delle occhiate che nessuno avrebbe potuto equivocare.
L’attrice e il regista si erano innamorati perdutamente l’uno dell’altra. Fu più o meno questo il titolo riportato sulle prime pagine del New York Times, appena qualche mese dopo la completa realizzazione del film.

Insieme all’articolo che sanciva il grande successo del film diretto da Hunt, infatti, era stato dedicato ai due un trafiletto che parlava dei loro strani atteggiamenti, giudicati dai più decisamente fuori luogo se considerati all’interno di un contesto strettamente professionale.
Ma ai due ragazzi non importava, anzi: avevano finalmente la piena libertà di potersi frequentare alla luce del sole, mostrandosi a tutti come una perfetta coppia di fatto.

Era per caso uno scandalo innamorarsi? O peggio, un atroce delitto?
Sulla carta, ovviamente no. Chiunque aveva il diritto di provare delle forti emozioni per un’altra persona, con tutte le possibili ripercussioni che ciò poteva comportare.

Effettivamente i due erano ancora molto giovani e, in un certo qual senso, ancora provvisti di quell’ingenuità di cui tutti i ragazzi della loro età possono dare testimonianza.
Proprio a causa di questa genuina spontaneità, Thomas e Yvonne non avevano minimamente pensato alle possibili conseguenze derivanti dal loro rapporto, ormai diventato l’oggetto di discussione dei più rinomati social media.

Yvonne, in particolare, aveva dovuto affrontare numerose critiche riguardo la riprovevole condotta da lei tenuta sul set nei primi mesi e in molti pensarono che il regista avesse raccomandato l’ascesa della giovane attrice tollerando i suoi più spregiudicati comportamenti.
Pertanto, non solo il talento dell’attrice venne messo in discussione, ma lo furono anche l’integrità e la credibilità dello stesso Hunt, finito nel mirino dei suoi colleghi e delle più prestigiose case cinematografiche.

I due giovani ragazzi, comunque, non si erano arresi. Avevano continuato a frequentarsi e a vivere serenamente il loro amore lottando contro tutti e tutto, lottando contro quei pregiudizi che intaccavano la loro persona, lottando contro quel mondo spietato con il quale avrebbero sempre dovuto misurarsi.

Almeno fino a quando... qualcosa, tra loro, non si spezzò...

In quel preciso momento, Hunt si risvegliò bruscamente da quei torbidi pensieri: rivangare il passato non lo avrebbe certo riportato indietro. Doveva pensare al presente, sebbene dovesse ancora rendere conto alle numerose esperienze che, quegli anni addietro, aveva vissuto.
Ma suo malgrado, non poteva ancora riuscirci. In tutta onestà, non sapeva se ci sarebbe mai riuscito.
Quel che sapeva era che, comunque, un bel giorno avrebbe dovuto farlo. Avrebbe dovuto affrontare a muso duro quel dolore che tanto lo aveva annientato.

Ritornando per l’ennesima volta alla domanda tagliente che Priya gli aveva rivolto, Thomas non sapeva davvero cosa rispondere. Stava tuttora cercando di trovare una plausibile spiegazione a quell’interrogativo apparentemente mai emerso nella sua mente.

Ma davvero non ne conosceva la risposta?

L’uomo cercò di rifletterci su ma, ogni volta che ci provava, sembrava sprofondare nel baratro dell’incertezza e della confusione: insomma pareva che, nella sua mente, stesse prendendo forma un circolo vizioso di pensieri dai quali non riusciva minimamente a capire la causa di quel suo improvviso malessere.
Doveva calmarsi: abbandonarsi all’agitazione non sarebbe stata certo la soluzione migliore al problema. Fece un bel respiro, poggiò la testa sul cuscino del divano e chiuse finalmente gli occhi. D’improvviso, una fulminea ondata di tranquillità permeò la sua anima. Colto da quella profonda armonia interiore, l’uomo si lasciò andare a quella sensazione e, in un attimo, tutti quei turbamenti e tutte le terribili rievocazioni precedenti sprofondarono nell’oblio.
 

 
***

 
Quella sera, Jane non poté fare a meno di ripensare a quella frase che Addison le aveva rivolto la mattina stessa, cui seguirono delle ulteriori riflessioni concernenti il suo professore.

Serbi per caso dei rimpianti riguardo la tua scelta?

No, aveva risposto lei, fermamente convinta delle sue affermazioni. Peccato che non lo fosse altrettanto il professor Hunt.
Jane non riusciva ancora a spiegarsi per quale motivo provasse tanto interesse per quella persona che a malapena conosceva. In un certo qual modo, provava per lui anche una certa dose di compassione, ripensando al consiglio ch’egli stesso aveva elargito ai suoi studenti.

Sembrava fosse un uomo dai mille rimpianti, un uomo che, pur essendo molto sicuro di sé, nascondesse mille fragilità. Un uomo che aveva disperatamente bisogno di tornare a credere nell’amore, nonostante tutto.
Nel bel mezzo di queste assurde - quanto forse veritiere - riflessioni, la ragazza cercava inutilmente di rimproverare se stessa:

Insomma Jane, la smetti di pensare a queste sciocchezze?

Ma poi, la sua mente tornava sempre lì. A quello sguardo fugace che i due si erano scambiati il giorno del questionario, a quello strano modo di Hunt di rapportarsi con lei nel controbattere alle sue affermazioni, all’inspiegabile curiosità che Jane provava nei suoi confronti ma, soprattutto, a quell’affermazione che lui aveva propugnato con forza durante la sua lezione:
 
“Investire tempo ed energie su una storia d'amore destinata sicuramente a non decollare - bensì a naufragare nell'eterno quanto tempestoso viaggio nei sentimenti - può essere devastante e destabilizzante, per ciascuno di noi. È bene concentrarsi sui propri obiettivi futuri e tirar fuori il meglio di se stessi.”
 
Da quell'affermazione, il professore doveva aver certamente conosciuto l’amore ma, al tempo stesso, doveva aver ricevuto davvero una grossa delusione, per parlarne in quel modo.
Jane non aveva mai assistito alla definizione di questo sentimento come a un qualcosa di superficiale e insignificante. Ma era totalmente sicura che fosse proprio quello il concetto espresso da Hunt?

Oppure, aveva interpretato male il suo discorso?

Ripensando con maggior riguardo a quelle parole, la ragazza colse in loro una sfumatura differente: il docente aveva solamente detto agli studenti di concentrarsi, in primo luogo, sul loro futuro professionale, senza considerare minimamente l’eventualità di innamorarsi nel bel mezzo della realizzazione di tale cammino.

Ma cosa sarebbe successo se quest’ultima dinamica fosse capitata a lei?

Il professore aveva già fornito la sua risposta.

Lei, invece?

Sarebbe stata disposta a rinunciare al suo più grande sogno per inseguire un qualcosa che, magari, non era destinato a durare per sempre?

La ragazza vagava nell’insicurezza. In fondo, aveva soltanto ventuno anni e non vantava certo molta esperienza in fatto di storie d’amore. La più importante - nonché l’unica, tra l’altro - era stata proprio quella con Seth, sebbene il suo cuore le avesse già da tempo prospettato l’esistenza di un qualcosa di più profondo rispetto a quanto avevano vissuto i due innamorati. In effetti, Jane aveva confessato ad Addison che, molto probabilmente, non aveva ancora avuto modo di conoscere il vero amore.

Sentiva di doverlo ancora scoprire.

Non sapeva se ciò sarebbe successo ma, inconsciamente, lei stessa lo sperava più di quanto potesse immaginare.
Distrattamente, pensò a cosa significasse soffrire per amore: quel professore doveva saperlo bene. E chissà che non lo sapesse anche Priya. Sembrava proprio che in molti conoscessero il risvolto doloroso di tale sentimento.

Persino lei.

Ripensando alla sua storia con Seth, in effetti, Jane rimembrò quanto avesse sofferto per lui nel momento della separazione. Nell’esatto momento in cui i due si erano scambiati un ultimo bacio d’addio. Un bacio in cui però, stranamente, Jane non aveva percepito delle grandi emozioni.

Per quale motivo?

Sicuramente per le ragioni suddette.
O magari perché il suo vero amore non aveva ancora bussato alla sua porta.
O forse perché la piena realizzazione del suo futuro professionale sarebbe divenuta presto realtà.

Effettivamente, la giovane si trovava nel posto giusto, al momento giusto. Si trovava a Hollywood, nel posto in cui il suo sogno si sarebbe trasformato in un lavoro, o almeno era quello che sperava. E Jane sapeva benissimo che avrebbe dovuto catturare quel suo fervido desiderio e stringerlo forte, senza aver paura di cadere.
È vero, il successo non rappresentava tutto, nella vita. Ma sicuramente, significava una grande opportunità per chiunque avesse avuto una minima possibilità di ottenerlo.

Un giorno, le fatiche della ragazza sarebbero state ricompensate dal suo studio ‘matto e disperatissimo’, nonché dalla sua infinita speranza. Comunque, ciò che necessitava senz’altro di grande attenzione riguardava la sua dignità: Jane non avrebbe dovuto perderla mai. Non avrebbe mai dovuto lasciare che il successo potesse accecare e neutralizzare la sua reale personalità.

Doveva credere in se stessa, senza però crederci eccessivamente.

E, a proposito di tale aspetto, Jane si ritrovò perfettamente d’accordo con le affermazioni del professor Hunt; quel professore che in parte detestava ma che, paradossalmente, la parte più intima della sua persona forse ammirava più di quanto lei stessa cercasse di ammettere.
   
 
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