Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: DelilahAndTheUnderdogs    27/03/2020    1 recensioni
!! Attenzione questa fanfiction è stata rivista e migliorata che avevo pubblicato in questo account !!
Maddy Tuckerhalter è una maganò in una famiglia purosangue. Daphne, sua madre, farà di tutto per includerla, senza successo, nel mondo magico: eppure, Maddy si sente più capita nella scuola che frequenta con i babbani che non a casa. Maddy è pragmatica, la fantasia le piace fino a un certo punto e le piacciono le feste babbane.
Ci sta male, nel profondo, di non essere nata strega, rendendo la sua vita un inferno, soprattutto con la madre.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Famiglia Black, Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Draco Malfoy era un ragazzino tormentato e rompiscatole come solo i ragazzini lo sono. È un cugino alla lontana di mia madre e dire che a dodici anni mi schifava è dire ben poco. Pian piano crescendo è cambiato e in meglio, Astoria Greengrass gli ha fatto più che bene e avere un figlio ancora di più. So solo che quando lo incontrai per la prima volta stavo studiando per il compito di biologia e avrei ripassato pure chimica se quella peste non fosse piombato in camera mia insultandomi in malo modo. Io sono una persona alquanto difficile da mettere i piedi in testa e questo gli fece abbassare la cresta immediatamente. Anche se altre volte, più avanti, mi punzecchiò comunque.
(Estratto dal libro ‘Maddy Tuckerhalter: Due Vite”, Mysterios Editore, 2004)



 
Le vacanze di Natale erano cominciate ma la professoressa Cook, di biologia, pretendeva che studiassero per un compito a loro assegnato al rientro a scuola. In più tutti i compiti che gli altri insegnanti avevano loro assegnato. In casa si respirava un clima di festa: Wimpy aveva decorato le sale della villa a festa letteralmente, Adonis aveva espressamente chiesto di addobbare la cucina come la Sala Grande di Hogwarts e Daphne di aggiungere lo stemma di Serpeverde ovunque. Troppo verde per i gusti di Maddy. Lei invece andava in una scuola privata ma senza l’obbligo di rimanere lì a dormire poiché lei viveva lì vicino. Anche Anna era del posto. Per questo loro potevano uscire di più rispetto ai suoi compagni di classe. Era un collegio come Hogwarts. Avevano stemmi, raggruppamenti in “case”, prefetti e via discorrendo. Lei oltre a cineforum e il laboratorio di chimica, era giocatrice di hockey su erba per la sua squadra, le Wasps. L’anno seguente avrebbe chiesto se potesse considerare l’opzione di vivere lì, lontano soprattutto da sua madre, che la controllava a vista. Glielo avevano proposto poco prima delle vacanze e lei aveva detto che ne parlava prima coi suoi genitori e poi prendere una decisione definitiva. Essere una Wasps la faceva sentire parte di qualcosa e la rivalità con gli Hornet era ormai salita alle stelle: erano divisi per sesso e batterli sul piano accademico era una goduria non da poco.
Il Natale era molto sentito in casa Tuckerhalter: Wimpy preparava i zuccotti di zucca e i calderotti, papà avrebbe cantato l’inno di Hogwarts e fatto apparire la neve dal soffitto.
Sua madre era alle prese con gli ultimi preparativi quei giorni, impartendo a Wimpy ordini su ordini. Qualcuno bussò alla porta e Maddy sentì Wimpy andare ad aprire la porta.
Sentì rumori di tacchi e una voce fredda ordinare all’elfa domestica di chiamare sua madre.
“Oh Narcissa è un piacere averti in casa mia dopo tutto questo tempo” Maddy sentì la voce di Daphne provenire dal pian terreno.
“Sono venuta per un affare urgente. Spero che quella non si avvicinerà al mio Draco”
“Si chiama Maddy” ribatté Adonis abbastanza contrariato.
“Maddy o Madeleine che differenza fa? Pur sempre rimane una magonò”
Maddy strinse la penna più del dovuto, si alzò e sbatté la porta di camera sua forte.
Narcissa Malfoy.
Donna più antipatica e altezzosa non poteva concepire. Non comprendeva la ragione cui sua madre era ancora in ottimi rapporti con lei dopo che Maddy era stata ufficialmente radiata dall’albero genealogico della famiglia Black.
Continuò a studiare i suoi appunti e avrebbe chiesto a Annie di uscire quel pomeriggio. Sì, le piaceva questo piano. Crescendo nel mondo babbano per la maggior parte delle ore, scolastiche soprattutto, a dodici anni sapeva come navigare nelle acque tormentate dell’Inghilterra del 1992, fra cose illegali come lanciare petardi alle biciclette o comunque divertirsi andando a bere una cioccolata al pub sotto la casa di Annie.
Annie in realtà si chiamava Anna Kang e aveva una forte passione per la musica rock. A dodici anni non era ancora né carne né pesce eppure sembrava così sicura di sé stessa. Voleva arrivare in alto e nessuno l’avrebbe fermata.
Era straordinariamente ambiziosa e voleva diventare la miglior skater della Scozia.
Per un attimo Maddy lasciò i compiti in sospeso, andò a sedersi sul letto, alzò la cornetta e digitò il numero di Annie, ovviamente non quello di casa ma quello della sua camera.
“Annie, oggi pomeriggio ci vediamo?”
“Veramente non posso, devo sbrigare dei lavori con mia madre”
JUNGSOOK-AH urlò chiaramente la madre di Anna.
“Devo andare … ci vediamo domani pomeriggio promesso!”
“Ciao a domani allora” disse Maddy con tono speranzoso e attaccarono nello stesso istante.
Fece per ritornare a sedersi alla sua scrivania ma sentì la porta aprirsi.
Un ragazzino biondo era sulla soglia di camera sua e la squadrò da capo a piedi.
“Almeno vestiti da strega, sei ridicola vestita con quella mise” disse con tono pacato ma allo stesso tempo estremamente offensivo.
“Che vuoi esattamente?” sapeva chi era, era suo cugino Draco Malfoy. L’aveva visto una sola volta e per giunta in una foto.
“Sei Madeleine giusto?” il biondino lo disse come se fosse una parolaccia.
“Magdalen”
“Nome più comune non potevano scegliere”
“Almeno mi hanno risparmiato un nome pomposo come il tuo”
“Ah ha” fece una pausa e si concentrò sul poster degli Oasis “non si muovono mai?”
“No” rispose secca Maddy “e per risponderti a prima, visto che non sono una strega non vedo il perché di comportarmi come tale. E ora, esci dalla mia camera, grazie”
“Un’ultima cosa, prima che me ne vada e dica a mia madre e alla tua che cercavo il bagno: saresti una strega se i sanguesporco non rubassero la magia”
“Vattene. Subito” e detto ciò, Maddy indicò la porta.
“Pensaci” le disse Draco, prima di prendere baracca e burattini.
Lei ci pensò e razionalmente si disse che Draco fosse un pazzo razzista. Forse solo specchio dei suoi genitori o che ne sapeva lei. Non li capiva i maghi e la loro fissazione per il sangue puro.
Dopotutto Daphne, sua madre, era nipote di Regulus Black I, figlia di suo figlio Serpens Black e sua cugina di secondo grado Isadora Black e la madre di Draco era una Black pure lei. Avevano una sola idea: mantenere la razza pura e intatta. Adonis invece era molto più elastico della moglie eppure pure lui proveniva da una famiglia purosangue, Serpeverde e con genitori che aderivano a Tu-Sai-Chi.
Mise su For Tomorrow dei Blur e le parole “London ice cracks on a seamless line he's hanging on for dear life and so we hold each other tightly and hold on for tomorrow” erano come uno stiletto nel petto.
Era convinta che non ci sarebbe stato un domani per lei.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: DelilahAndTheUnderdogs