Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Juliet8198    29/03/2020    2 recensioni
Dall'incontro con una misteriosa ragazza, le vite e i sogni di ogni componente del gruppo non furono più gli stessi. Quale origine hanno le sue misteriose e fortuite apparizioni? Quale segreto si nasconde dietro la serie di avvenimenti in cui vengono coinvolti?
Ognuno di loro dovrà, volente o nolente, affrontare la verità che si cela dietro il suo mistero e l'ombra dei loro demoni che ha liberato.
Storia presente anche su Wattpad al profilo @GiuliaRossi321
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Oh mio Dio! Un ragazzo è appena stato aggredito!- 

Beatrice osservò il poliziotto dirigersi nella strada che gli aveva indicato e strinse i denti. Sentì il rumore del motore che si accendeva con un grugnito pigro e chiuse gli occhi. 

"Ti prego..."

"Ti prego..."

Quando li aprì, vide il poliziotto emergere dal vicolo buio. Invece di infilarsi dentro la volante, diede un colpo alla carrozzeria, attirando l'attenzione del suo collega, mentre stringeva la giacca consunta di uno dei rapitori. La ragazza non riusciva a staccare gli occhi dalla scena. Le sembrava quasi surreale. 

Il suo corpo si abbandonò contro la macchina dietro di lei, tentando di fermare il proprio tremore. 

"È andata bene."

"Ce l'hai fatta."

Le veniva voglia di ridere. Ce l'aveva fatta. In una situazione assurdamente pericolosa come quella, ce l'aveva fatta. Quando percepì una mano gentile sulla spalla si riscosse immediatamente, ricordandosi di dove si trovava, e si girò verso la donna accanto a lei. Questa rimase in silenzio ma la fissò con sguardo caldo e accogliente. 

 

25 maggio 2020

H 12:26

 

Gli occhi di Beatrice indugiarono pigramente sullo schermo del computer, danzando da una lettera all'altra, incastrandosi fra le parole, inciampando fra le virgole, finché non atterrò nell'angolo in basso, in cui era scritto l'orario. 

"Cavolo, è già ora della pausa pranzo."

Dal tentato rapimento di Jungkook, l'ufficio era costantemente sommerso da chiamate e email, perciò il tempo che spendeva al lavoro volava via alla velocità di un sospiro e la stanchezza arrivava con più solerzia del solito. Sbattendo gli occhi per un paio di volte, tentò di scacciare via il mal di testa che indugiava sulle sue tempie. Infine, osservò di nuovo l'orario e la data sopra di esso. 

"Cinque giorni di pace."

"Quanto durerà?"

 

Mentre raccoglieva i noodles con le bacchette, la mente della ragazza cercò di liberarsi da ogni pensiero superfluo. Osservando fuori dalla finestra, i suoi occhi stanchi trovarono un gradevole rifugio nell'azzurro sereno del cielo. Anche il suo corpo aveva iniziato a rilassarsi dopo il salvataggio di Jungkook. Il sollievo, però, finì con uno squillo del cellulare. 

-Unnie?- 

Beatrice posò le bacchette sulla ciotola di cartone e appoggiò la schiena alla sedia per stare più comoda, in attesa della voce all'altro capo del telefono. Quello che raggiunse le sue orecchie per primo però fu un singhiozzo. 

-Unnie?! Che succede?- chiese con tono allarmato. 

-Bea...Yoongi...Yoongi è...- 

La voce di Minso usciva strozzata e sembrava non riuscire ad emergere dalla sua gola. 

-Yoongi è...caduto in un dirupo...l'hanno trovato morto!- 

 

H 21:17

 

Le lacrime dell'amica bagnavano la maglia comoda che Beatrice aveva indossato per stare in casa e i suoi sospiri tremanti le colpivano la spalla, riscaldandola. La ragazza passò una mano sulla schiena di Minso, accarezzandola delicatamente e sollevandosi fino alla sua testa. 

-Scu...scusami...- disse la giovane dai capelli caramello. 

Sollevando il capo, la guardò con gli occhi oscurati dal trucco sciolto e dal dolore. 

-Non ti preoccupare. Te la senti di parlare?- chiese Beatrice con cautela. 

L'amica chiuse gli occhi e, dopo qualche secondo di esitazione, annuì.

-Io...vedi...dal rapimento di Jungkook...ho paura. Non pensavo potesse succedere una cosa del genere e...insomma ero spaventata che potesse capitare il peggio anche se, per fortuna non è successo. E poi questo...- 

Con un altro singhiozzo, le lacrime tornarono a scorrere sul suo viso come torrenti impetuosi. 

-Io ero lì...quando hanno scoperto che era caduto nel dirupo...quando la squadra di soccorso l'ha trovato...lo hanno portato via in un sacco...non vedo altro quando chiudo gli occhi...- 

La testa della ragazza crollò nuovamente in avanti, schiacciata dal peso delle immagini che portava. Beatrice, senza accorgersene, aveva preso ad accarezzarle i capelli, passandovi le mani attraverso e pettinandoli con le dita. 

"So bene cosa si prova."

"So il dolore che senti."

"È quello che provo anche io...ogni giorno."

-Io...lavoro con loro da sei anni...li ho visti ogni giorno, ho viaggiato con loro, li ho sentiti ridere e piangere...non posso credere che...- 

Le parole furono nuovamente ingoiate dai singhiozzi. Sembrava non avere più la forza di continuare. La ragazza che la sorreggeva, le mise le braccia attorno ai fianchi e la strinse, cullandola in un abbraccio. 

"Non ti preoccupare."

"Tutto andrà bene."

"Vorrei dirtelo, ma non posso."

 

J-Hope

4 maggio 2020

H 9:03

Causa della morte: incidente stradale 

 

Jimin

13 maggio 2020

H 12:47

Causa della morte: incendio, porta rotta 

IMPORTANTE: evitare che la porta si chiuda. Chiamare l'assistenza per la manutenzione.

 

Taehyung

16 maggio 2020 

H 15:13 

Causa della morte: finestra rotta, bambini che giocano a pallone.

 

Jin 

17-18 maggio 2020

H 16:36

Causa della morte: assunzione di miozin. 

Sostituire prima dell'assunzione. 

 

Jungkook

20 maggio 2020

H 18:24

Causa della morte: rapimento e omicidio da parte dei rapitori.

IMPORTANTE: fare in modo che la polizia sia già sul posto. NON attirare l'attenzione dei rapitori. Forare i copertoni per impedire la fuga.

 

Yoongi

25 maggio 2020

H 10-12

Causa della morte: frana

 

Numero restart: 27

 

25 maggio 2020

H 9:04

 

Beatrice aveva incontrato presto le macchine nere della BigHit, intravedendo al loro interno alcuni dei membri. Prima di arrivare al Parco di Bukhansan, sterzò a destra, infilandosi in un viottolo sterrato e apparentemente disabitato. Quando fu fuori dalla visuale, accostò la Cinquecento e ne uscì, impolverandosi i pantaloni. Prese un anonimo berretto che teneva nascosto nell'armadio da troppo tempo e si raccolse i capelli. Calandosi la visiera sugli occhi, tentò di nascondere più ciocche possibili sotto all'indumento. Poi, si girò nella direzione in cui le macchine erano scomparse e prese a camminare. 

"L'orario è un po' troppo approssimativo, ma non possiamo farci niente."

"So solo che si accorgono della scomparsa di Yoongi quando la sfida finisce e i ragazzi avrebbero dovuto radunarsi al punto d'incontro, alle undici e trenta."

"Ho segnato il punto sulla cartina ma non ho idea di quanto ci voglia a raggiungerlo."

"Infine, il telegiornale parlava di una frana del terreno."

Raccogliendo le informazioni nella testa, le revisionò un'ultima volta prima di approcciare il casello delle informazioni all'ingresso del parcheggio. 

-Chiedo scusa, ma questa zona del parco è chiusa per oggi.-

Un ragazzo sulla trentina si fece prontamente avanti verso di lei. Beatrice ne studiò con attenzione l'abbigliamento, passando velocemente gli occhi sulla figura. 

-Non sono qua per visitare il parco. Dovrei parlare con un responsabile se possibile.- disse con tono deciso. 

Il ragazzo la fissò confuso prima di mettersi le mani sui fianchi. 

-Per quale motivo ne avrebbe bisogno?- chiese con sospetto. 

La ragazza gonfiando il petto cercò di non mostrarsi intimidita, con le braccia incrociate e uno sguardo di sufficienza. 

-Vengo dall'Istituto di Ricerca, ho bisogno di segnalare delle irregolarità del territorio che potrebbero causare gravi incidenti.-

Nonostante si fosse impegnata per rimanere impassibile mentre esponeva la sua assurda messinscena, il ragazzo non sembrò impressionato. 

-Ma davvero? Quale Istituto di Ricerca?- chiese questo con crescente diffidenza. 

Beatrice fece esplodere il suo nervosismo con uno sbuffo poco convincente. 

-Senta, dato che lei non è evidentemente qualificato a ricevere queste informazioni, contatti il responsabile. C'è un alto rischio di frane in questo settore del parco, i visitatori non dovrebbero avere accesso all'area.- 

Il suo interlocutore rimase impassibile davanti alle sue parole. 

-Rischio di frane, dice?- 

Con un gesto lento e misurato estrasse il walkie-talkie dalla cintura e lo sollevò all'altezza dello sguardo della ragazza. 

-La prego di andarsene, prima che chiami la sicurezza.- aggiunse infine con tono aspro. 

Un sospiro fece crollare le spalle di Beatrice, portandola ad abbassare lo sguardo e analizzare la punta delle sue scarpe. 

"Come pensavo."

"Idea stupida, ma almeno ci ho provato."

"Dobbiamo passare al piano B."

-Molto bene, vi farò contattare direttamente dall'Istituto. Se qualcuno si farà male a causa della vostra incompetenza, la responsabilità sarà interamente vostra.- 

Pronunciate le ultime parole dopo aver già voltato le spalle al ragazzo, la giovane riprese a camminare nella direzione da cui era venuta. Quando fu lontana dalla visuale, si infilò nella radura a lato della strada, da cui iniziava già il terreno del parco. Avrebbe dovuto camminare un bel po' per evitare il blocco di controllo ma per fortuna non c'erano recinzioni perciò avvicinarsi alla tenda dello staff della BigHit non sarebbe stato un problema.

Quando finalmente iniziò a intravedere il piazzale in cui le macchine erano state sistemate, si fermò e si nascose dietro un albero. Vedeva le sette figure dei ragazzi in piedi vicino al regista che stava probabilmente spiegando loro le dinamiche della sfida e delle riprese. Poco lontano, sotto una tenda sistemata con qualche tavolo, scorse anche Minso che rovistava nella sua valigetta. Estrasse un pennello largo e si avvicinò per dare una veloce ritoccata di cipria alla pelle di Jin, prima di allontanarsi augurando ai ragazzi buona fortuna.

Mezz'ora dopo, era tutti partiti correndo in direzioni diverse. Osservando la strada che aveva percorso Yoongi, Beatrice si avviò cercando di tenersi più lontana possibile dal piazzale dove era sistemata la troupe e aprì la mappa del parco. Non aveva assolutamente idea di come usarla. Aveva trovato il parcheggio, ma non riusciva a capire come raggiungere il punto dell'incidente. Con frustrazione, ripiegò l'oggetto stropicciandolo maldestramente e continuò a marciare nella direzione in cui Yoongi era scomparso. 

Dopo diversi minuti di camminata incerta fra le radici degli alberi, aveva iniziato ad avere il fiatone e non aveva ancora avvistato il suo obbiettivo. 

10:36

"La finestra di tempo è troppo larga. Potrebbe già essere precipitato o potrebbe succedere poco prima che i soccorsi lo trovino."

Alzando lo sguardo, incontrò in lontananza un incrocio di sentieri libero dagli alberi. Improvvisamente, al centro comparve un ragazzo dalla camminata strascicata con in mano una videocamera che prese ad osservare un punto davanti a sé.

"Eccolo!"

Beatrice si nascose dietro al grosso tronco di un albero vicino a lei, affacciandosi velocemente per osservare Yoongi. Dopo qualche istante, il ragazzo prese a camminare sul sentiero che stava osservando con intensità, scomparendo alla vista della ragazza. Questa allora si spostò da un nascondiglio all'altro, avvicinandosi il più silenziosamente possibile. Purtroppo, le foglie e i rami che disseminavano il terreno sembravano non volerla aiutare, frusciando e scricchiolando ad ogni suo passo. 

Finalmente, intravide la schiena di Yoongi avvolta in un giubbotto sportivo. La sua figura era ferma davanti ad un immenso panorama e il suo corpo sembrava modellarsi con il paesaggio. 

"Oh no...oh cavolo..."

"Accidenti!"

I piedi di Beatrice divennero impazienti e incuranti del rumore mentre la portavano sempre più vicina al suo obbiettivo. Quest'ultimo non sembrò accorgersi di lei nonostante fosse arrivata ad ormai un metro da lui. 

Poi, in un istante, il terreno iniziò a tremare. La figura che prima era sul ciglio dello strapiombo, stava scomparendo velocemente, divorata dal baratro. 

-No!-

Con uno scatto in avanti, la ragazza si ritrovò sul bordo della roccia, una mano ancorata a terra per sorreggersi, l'altra tirata in basso dal peso di un corpo. 

-Aiuto! Qualcuno ci aiuti!-

Le parole uscivano dalla gola di Beatrice come urli disperati mentre sentiva il braccio tirare dolorosamente. Le sembrava che avrebbe potuto staccarsi da un momento all'altro ma non mollò la presa. Yoongi alzò la testa con difficoltà e la guardò negli occhi. Le ciocche rosse che le ricadevano sulla faccia non le impedirono di vedere la confusione e il panico nel volto del ragazzo, che calciò l'aria nel tentativo di trovare un appiglio. Il movimento però non fece che aumentare la distanza tra i due corpi, le cui mani scivolavano tra di loro come seta. 

-No!- 

Lo sentiva. Sentiva che stava per perderlo, ma fino all'ultimo, a costo di ancorarlo per un dito e romperglielo, non lo avrebbe mollato. Infine, Beatrice vide il vuoto negli occhi di Yoongi. Un vuoto freddo e distaccato che lo accompagnò quando il suo corpo fu divorato dallo strapiombo. Un ultimo, graffiante urlo uscì dalla sua gola e la ragazza si accorse che i suoi occhi stavano lacrimando. 

Dei passi concitati staccarono i suoi occhi dal mostro vorace che aveva appena portato via il corpo del ragazzo e li fecero posare su una figura ansimante. La sua vista offuscata non le permise di identificarla prima che ne sentisse la voce. 

-Che cosa è successo? Hai bisogno di aiuto?- 

Hoseok diventava sempre più vicino, mentre la mente di Beatrice veniva dominata da una serie di martellanti pensieri. 

"Hai fallito di nuovo."

"Devi ricominciare."

In uno stato di ipnosi, distolse lo sguardo dal ragazzo e lo riportò davanti a sè, abbracciando con lo sguardo il panorama.

"Devo ricominciare."

Il suo corpo si abbandonò alla carezza del vento e alla forza della gravità, protendendosi in avanti. Sentì il ragazzo urlare qualcosa, ma la sua voce fu divorata dal nulla. Il vuoto del baratro la ingoiò insieme alla sua coscienza. 

"Devo ricominciare."

 

HEI CASALINGHI!

Come ve la passate belle anime? Siamo in dirittura di arrivo, tenetevi stretti e allacciate le cinture di sicurezza. Quando uscirà l'ultimo capitolo stay tuned perché usciranno anche i ringraziamenti, mi raccomando non perdeteli. Perché voi, belle personcine, sì, dico proprio a voi, sapete con chi sto parlando, meritate di essere lodate e celebrate per avere sostenuto questa storia per così tanto tempo! Perciò non perdetevi il capitolo dedicato a voi! 

Dunque prima che mi dimentico, passiamo alle cose serie.

Unnie: termine del linguaggio informale usato dalle ragazze nei confronti di ragazze più grandi.

 

Per terminare vi metto anche una fanart di Tae che ho fatto in questi giorni (e che è uscita decentemente).

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Juliet8198