Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: pandacattivo    07/08/2009    13 recensioni
Tutto di me faceva male, soffriva, tutto aveva smesso di vivere, nell'attimo esatto in cui li vidi baciarsi.
Il cuore però, purtroppo, aveva continuato prepotentemente a battere.
Non aveva ceduto e aveva continuato ostinato il suo compito, nonostante ogni battito fosse una nuova ferita, un dolore sempre più forte.
Il dolore che mi lacerava il petto ogni volta che sentivo il mio cuore vivere, ancora, mi lasciava quasi senza fiato.
Era straordinario come lui continuasse ad andare avanti, nonostante tutto.
Avrei tanto voluto che smettesse di battere, che cadesse in mille pezzi...invece rimaneva lì.
Testardo e perfettamente funzionate...
Perfetto con tutto quel dolore che mi provocava, costantemente...
Avrei voluto morire e risparmiarmi tutto ciò, avrei preferito togliermi la vita e farla finita, una volta per tutte.
[Next Generation]
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Lily&Scorpius'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Avevo la testa in subbuglio, mentre correvo a perdifiato verso la stanza di Scorpius. Quel nuovo biglietto mi aveva colpita facendo vacillare il mio cuore. Perchè sapevo, nel profondo, che quello che stavo facendo era sbagliato. Ma non ne potevo fare a meno, proprio non ce la facevo. Scorpius era la mia aria, la mia felicità, la mia ancora...Scorpius era tutto. La mia vita era interamente nelle mani di quel ragazzo fidanzato con mia cugina. In pochi attimi arrivai alla porta e, dopo aver bussato con forza alcune volte senza ricevere nessuna risposta, decisi di entrare.

E il mondo crollò, per la seconda volta.

Perchè una volta era stata fin troppo. Perchè un bacio avrei potuto quasi sopportarlo, ma quello era troppo. Perchè lei, fra le lenzuola di Scorpius, non era tollerabile. Bastò uno sguardo, una frazione di secondo. Il mio cuore perse diversi battiti e non si voleva riprendere. Sentii il sangue gelarsi nelle mie vene, nello stesso istante in cui Rose urlava disperata e veniva verso di me. Un altro istante e il mio cuore riprese a battere, debolmente. Un istante ancora e la voce di mia cugina mi riempì le orecchie. Infine lo sentii...ed avrei voluto ucciderlo. La rabbia straboccò completamente, inondandomi in un modo assurdo ed impressionante. L'odio mi ribollì nelle vene, mentre mi aggrappavo alla parete di pietra grezza e lo vedevo correre verso di me. Le parole che avrei voluto urlargli mi si gelavano nella gola, per poi disperdersi nel caos che avevo nella mia testa. Il cuore fece un altro battito, debolissimo. In quel momento Rose mi raggiunse e fece per sorreggermi. Io la lasciai fare, consapevole che non era colpa sua. Che stavolta Scorpius era l'unico vero colpevole. Perchè “stava” con me, perchè non avrebbe dovuto portarsela a letto in questo momento. Un conto era mandare avanti una messinscena, anche se non c'era motivo per farlo. Un altro era fare sesso con Rose, mentre giurava amore eterno a me. Io non lo capivo, non riuscivo a comprendere perchè lo avesse fatto. E mentre tutti questi pensieri mi affollavano la mente in una frazione di secondi, lui mi raggiunse.

-Sta male, dobbiamo portarla in infermeria!- sentii urlare Rose, ma la sua voce arrivò alle mie orecchie solo ovattata, come se provenisse da lontano, o magari da un orrendo incubo. Nella sua voce era mescolate ansia, paura e disprezzo. Probabilmente per se stessa. Fu quando lui posò le sua mani morbide sulla mia pelle, per prendermi in braccio, che sentii l'odio sopraffare tutto il resto. Mi scansai con forza, urlando che lo odiavo e guardandolo con un disprezzo immenso. Avrei voluto ucciderlo, staccargli quelle mani che avevano avuto il coraggio di toccare me e mia cugina insieme. Mi sentivo stordita, ma purtroppo cosciente. Mi girai immediatamente verso Rose, che mi stava ancora sorreggendo da dietro, preoccupata. Lo sguardo era ansioso e si posava su di me pieno di una colpa nuova. Io mi aggrappai a lei, poggiando la mia testa sul suo petto, coperto solo dal reggiseno.

-Lily, non è come credi...! Ascoltami ti prego...lo sai che non è come sembra! Lo sai!- sentii dire a Scorpius. Ma come potevo crederli, come potevo perdonarlo, anche questa volta. Per la prima volta in vita mia, sentivo di odiarlo. L'amore immenso che provavo per lui si era momentaneamente ghiacciato nel mio cuore. E mentre Rose mi stringeva ancora più a sé, sentii che prendeva a piangere. Alzai lo sguardo e notai che la riccia non guardava più me con quel suo sguardo pietoso. Ma adesso aveva rivolto gli occhi verso Scorpius.

-Ammettilo Scorpius...-

-Cosa?- domandò lui, smarrito, con gli occhi ancora fissi su di me, preoccupati e seri.

-Avete una storia, vero?- rispose lei.

Il ragazzo rimase zitto e quel silenzio valse più di mille parole. Lui continuava a guardare me.

-Sapevo che sarebbe successo...- sussurrò alla fine Rose, stringendomi ancora più a lei.

Io non sapevo che fare, non capivo come mai lei continuava a tenermi stretta, nonostante quello che le avevo fatto.

-Rosie...scusa...- dissi debolmente, accorgendomi solo in quel momento di quanto fossi senza forze.

-Non ti affaticare Lils...e poi tu non devi scusarti di nulla, non dopo tutto quello che ti ho fatto io-

Quelle parole, in qualche modo, mi fecero piacere. Mi accorsi che non davo più la colpa a Rose da tempo, ormai. E mi accorsi anche di quanto quelle parole suonavano come una scusa malcelata.

-Mi perdonerai mai?- fece poi la riccia, in un sussurro flebile. Io non risposi, ma la abbracciai ancora più forte, per quanto mi fosse possibile. Non sapevo cosa fare, non avevo idea di come avrei dovuto reagire, ma mi andava di perdonarla. Mi andava di chiarire la situazione una volta per tutte, di provare a tornare alla normalità. Ma come poteva tornare tutto come prima? Era impossibile, perchè tutto era irrimediabilmente cambiato. E mentre pensavo a ciò, mentre il mio cuore riprendeva a perdere battiti, mi sentii svenire. Caddi, ma non toccai mai il pavimento. Sapevo che Scorpius mi aveva presa e sentii la sua voce che mi rassicurava, mentre il mio odio verso lui scemava.



Lily è svenuta e adesso ha la febbre alta”. Quelle parole risuonavano nella testa di Meggy come una pesante condanna. Svenuta. Perchè? La ragazza pensava che quel periodo fosse finito, che l'amica si stesse finalmente riprendendo. L'avevano dimessa dal San Mungo dicendo che la situazione era ancora precaria, ma in miglioramento. Meggy ci aveva creduto. Ma allora per quale cavolo di motivo adeso Lily era svenuta? Se non c'entrava il cibo...allora c'era di mezzo Scorpius. Era logico pensarlo, come era logico pensare che il fatto che ad avvertirla fosse stata Rose non era un buon segno. Non era affatto un buon segno. Meg correva verso l'infermeria, con i passi di Coco, Artemisia e Kim che le rimbombavano nelle orecchie. Erano tutte troppo preoccupate ed impegniate in svariati ragionamenti. Tutti comunque miravano sempre alla solita cosa...perchè Lily era svenuta? Ad Artemisia sembrava di essere tornata indietro nel tempo di diversi mesi, all'estate prima. E quella impressiona si fece ancora più grande, quando notò Scorpius Malfoy davanti alla porta dell'infermeria. Esattamente nella stessa posizione in cui aveva aspettato per 3 giorni al San Mungo. Era appoggiato con la schiena contro la parete, le ginocchia leggermente flesse. Lo sguardo preoccupato era fisso sulla porta, che per lui rimaneva chiusa. Meg, Kim e Coco si precipitarono dentro, correndo, mentre Artemisia si fermò davanti a Scorpius. Sospirò vistosamente, ma lui non diede cenno di averla sentita.

-Cosa le hai fatto sta volta, Malfoy?-

-Devi sempre intrometterti, vero Blackmore?- ribatté lui, acidissimo.

-Certo che devo, se una delle mie migliori amiche continua a rischiare la vita per colpa delle tue stronzate!-

-Lily non rischia la vita, scema..-

-Lily è di nuovo in coma-

-Ha solo un po' di febbre, tutto qua...-

-E ti pare normale?-

-No, cazzo, ma potresti lasciarmi un attimo in pace?- fece il biondo, tradendo fin troppo dolore in quelle parole.

-Dimmi cosa le hai fatto...- lo pregò Misia, con la voce supplichevole e stanca. Non aveva voglia di litigare, soprattutto con Malfoy. Perchè quando ci si metteva era veramente duro. Mai sfidare un Malfoy, mai. Era troppo pericoloso.

-Lui non le ha fatto nulla...non proprio- si intromise una terza voce femminile. Era squillante, nonostante suonasse stanca e provata.

-Tu Weasley è meglio se stai zitta!- tuonò Misia in direzione di Rose, appena uscita dall'infermeria.

-Io parlo quanto mi pare, Blackmore, capito?-

-Sta zitta...-

-Sta zitta tu!-

-Perchè non vai un po' dal tuo fidanzatino adorato, per spezzare ulteriormente il cuore a tua cugina?- disse tagliente la bionda.

-Non stiamo più insieme- rispose Rose, guardando il ragazzo, come a cercare appoggio.

Artemisia rimase in silenzio, come colpita da un qualche strano incantesimo.

-Questo cosa significa?-

-Vedi, biondona-tutta-tette-e-niente-cervello dovresti sapere gli ultimi gossip, prima di parlare...-

-Siss smettila, su...- fece Scorpius, con voce stanca. Non ne poteva più di battibecchi, di spiegazioni, di strani rigirii di parole. Non stavano più insieme...cosa c'era di difficile da capire?

La riccia si interruppe immediatamente.

-Rose mi ha lasciato oggi pomeriggio...- disse il biondo come spiegazione. Un riassunto un po' troppo stirato della situazione, no?-

-E perchè lo avrebbe fatto?- domandò Artemisia.

-Mi vedevo con Lily...ci eravamo rimessi insieme. Aspettavamo il momento giusto per lasciare i nostri fidanzati...ma loro ci hanno preceduto-

-Kyle non ha lasciato Lily...e poi, perchè Lily sarebbe svenuta?

-Kyle non ha avuto il fegato di lasciarla...sapevo che sarebbe andata così. Ci tiene troppo a lei...- fece Rose.

-E Lily è svenuta perchè...ecco...Rose diciamo che mi voleva fare un ultimo regalo prima di lasciarmi del tutto...-

-Che significherebbe?- chiese sempre più confusa la bionda.

-Me lo volevo portare a letto, detta in parole povere...- disse Rose, diventando leggermente rossa per l'imbarazzo.

-Non mi direte che Lily vi ha...-

-Diciamo che...lei...-iniziò Rose, adesso visibilmente in imbarazzo. Teneva la testa bassa e gli occhi fissi sul pavimento. Quella doveva essere una cosa privata...non una notizia pubblica!

-Lei?- la spronò la bionda.

-E' entrata in camera mia senza bussare, ecco- concluse Scorpius, arrossendo anche lui.

-Vi ha visti???-

-Non mi va di parlarne...concentriamoci sul problema principale, Blackmore! Lily è distesa su un letto e non vuole risvegliarsi...-

-Sembra di essere tornati indietro nel tempo...-

-Io avrei preferito fare un salto un po' più lungo, tornare ad esattamente un anno fa- disse il biondo sospirando e prendendosi il viso fra le mani. Poi scivolò lungo la parete, ritrovandosi seduto per terra. Faceva quasi pena, visto così.

-Un anno fa?-

-L'ho lasciata esattamente un anno fa...crudele il destino, eh?- spiegò il biondo, facendo una risata amara.

-Tu non l'hai proprio lasciata...- fece Artemisia, come a consolarlo. Ma non osò avvicinarsi. Il ragazzo pareva soffrire in modo atroce, come se qualcuno gli avesse inflitto una coltellata e adesso gli stesse girando il coltello nella ferita in modo piuttosto sadico. Pareva un uomo costretto a soffrire, schiacciato da mille problemi.

-E' sempre stata colpa mia...- disse debolmente Rose.

Il ragazzo alzò al testa e scoprì due occhi lucidi, colmi di lacrime che non volevano uscire. Artemisia fece per avvicinarsi e gli posò una mano attorno alle spalle. Pareva sopraffatto da un dolore troppo grande, perso nel sua amore ed allo stesso tempo affogato dal senso di colpa.

-E' solo colpa mia, invece...- disse il giovane, mentre nella sua mente si affolavano migliaia di immagini confuse. C'era dell'acqua, c'era una piccola bambina con i capelli rosso fuoco. Lei. Non riusciva a guardarla, si sentiva male...voleva scappare perchè si sentiva in colpa. Era soltanto colpa sua... poi, inaspettatamente, svenì.




Mi trovavo in un parco, sulla riva di un meraviglioso lago. Stavo guardando l'acqua limpida, che si increspava leggermente, formando delle minuscole onde che si infrangevano e mi bagnavano i piedi. Pensavo con la mia stessa testa, ma il corpo era tornato quello di qualche anno prima. Avevo l'aspetto di una piccola bimba di circa 8 anni, che si divertiva a giocherellare con l'acqua. I capelli rossi e lunghissimi si riflettevano nello specchio del lago, creando una macchia rossa ed irregolare, che si muoveva con le deboli onde.

Poco più in là un bambino poco più grande di me, giocava nello stesso modo, lasciando che gli schizzi gli bagnassero le costose scarpette nere, lucide che aveva ai piedi ed anche i calzinottini bianchi che spuntavano da esse. Aveva i capelli biondissimi, piuttosto lunghi. E due occhi color del ghiaccio, inconfondibili. Nonostante sapessi perfettamente che quello là era una versione mini di Scorpius, non osavo avvicinarmi. Era tutto troppo sereno, con il lago, il cielo azzurrissimo e l'erba perfettamente tagliata, che non avevo il coraggio di spezzare un tale equilibrio. Sapevo anche che era tutto frutto della mia immaginazione, uno strano mondo che mi ero creata. Questa consapevolezza mi inquietava...cosa stava succedendo nel mondo reale? Mentre la paura mi inondava, voltai nuovamente lo sguardo verso il mini-Scorpius e notai che stava facendo dei piccoli passi verso l'acqua. Lo fissai per diversi secondi e vidi che era tutto concentrato sullo specchio immobile dell'acqua. Camminava sempre più verso il centro, fregandosene dei vestiti che si stavano mollando sempre di più. Le scarpette lucide sparirono nell'acqua, seguite poi dai calzoncini alla zuava e dalla camicettina di cotone. Infine, anche la testa scomparì. Ed io, solo a quel punto, trovai la forza di urlare il suo nome.



Scorpius!”. L'urlo straziante di Lily squarciò l'aria quasi nello stesso momento in cui Scorpius era svenuto fra le braccia di Artemisia. La bionda lo alzò con l'aiuto di Rose e lo trascinarono in infermeria, dove trovarono una Lily terrorizzata e tremolante. Era scattata a sedere sul suo letino, fra lo stupore generale.

-Scorpius...è annegato. Dov'è? Dov'è Scorpius?- urlava come una pazza la rossa, mentre una lacrima le solcava il viso. Tutti si voltarono verso Artemisia e Rose, che portavano il ragazzo. Lo misero su di un lettino, con l'aiuto di Madama Dips. L'infermiera aveva una faccia spaventata e sgomenta allo stesso tempo, mentre Lily continuava ad urlare debolmente cose senza senso, nonostante Meggy e Kim stessero cercando di calmarla.

-Quando è svenuto il signor Malfoy?-

-Pochissimo prima che Lily si risvegliasse...- disse Rose, attirando tutti gli sguardi su di sé.

-Stai scherzando?- disse quasi in un sussurro Kimberly, mentre si lasciava cadere su una sedia, esausta. Sarebbero mai finiti i problemi? pensò, accarezzandosi la pancia, leggermente rigonfia sotto la divisa scolastica.

Madama Dips pareva ancora più impaurita e disorientata.

-Qualcuno vada a chiamare il preside...- disse, prima di dare una pozione a Lily per calmarla.

Rose sparì immediatamente per andare a chiamare il preside, mentre la rossa pareva riprendersi leggermente. In quel momento entrarono anche Hugo, Albus e Louis.

-Non più di 5 alla volta...- tentò di dire Madama Dips, a nessuno la ascoltò minimamente.

-Che diamine le è successo?- domandò immediatamente Albus, facendo vagare il suo sguardo da Scorpius alla sorella. Nessuno sapeva a chi si riferisse.

-E' complicato...- iniziò Meggy, prima di essere interrotta da un segno dell'infermiera. Lily adesso sembrava essersi calmata del tutto, o perlomeno non diceva più cose senza senso.

-Signorina Potter...cosa è l'ultima cosa che si ricorda?- domandò la donna, cautamente.

-Scorpius che affogava.- rispose secca la rossa, mentre una lacrima le sfuggiva e le solcava la guancia destra.

-Dove stava affogando il signor Malfoy?- chiese nuovamente Madama Dips, come se stesse parlando con una bambina piccola o un ritardato di mente.

-Eravamo nella riva di un lago...era con me! Poi però...è affogato-

-Eravate al Lago Nero?-

-No no! Era nella mia testa, lo so!-

-In che senso nella tua testa?- si intromise Hugo.

-Io...io non lo so. Ma...- iniziò la rossa, strizzando leggermente gli occhi, come a voler focalizzare qualcosa di molto lontano, quasi irraggiungibile.

-Ma che le ha dato? Sembra completamente rimbecillita!- esclamò Hugo, mentre Al annuiva accanto a lui. Madama Dips li ignorò.

-Continui a raccontare signorina Potter...-

-Penso sia stata la febbre...ero in un prato enorme con un laghetto. E c'ero io...ma ero più piccola. Al, ti ricordi il mio vestitino verde menta, quello che prima era di Rose?-

-Certo...a 8 anni mettevi sempre quello...-

-Esatto! Avevo 8 anni, ne sono sicura. Ero piccola... e anche Scorpius. E poi si è lasciato affogare...e io ho urlato il suo nome...e poi ero qua.- finì il racconto.

-Lui adesso dove è? Dov'è Scorpius?- domandò la ragazza con un sussurro che risuonava quasi pietoso. Come un vero e proprio lamento di dolore.

-E' svenuto quando voi vi siete risvegliata...- disse madama Dips, con voce quasi materna. In quel momento la porta dell'infermeria si aprì ed entrarono Rose, il preside e Kyle.

Madama Dips gli riassunse in breve la storia. Il preside la ascoltò con aria seria e stupita nello stesso tempo e quando la donna ebbe finito il suo racconto, rimase pensieroso a grattarsi il pizzetto che portava.

-E' molto curioso...-

-Curioso? Senza offesa, signor preside, ma curioso non è proprio l'aggettivo adatto!- esclamò Hugo, che fu subito zittito dalla sorella.

-Curioso e piuttosto strano...questa definizione le va bene, signor Weasley?- domandò divertito.

-Io direi più che altro preoccupante...- si intromise Albus.

-Si...anche preoccupante-

-Cosa potrebbe essere preside?- domandò Rose, dimostrandosi la più pratica e meno suscettibile di tutti. In certe situazioni bisognava rimanere calmi. Perdere la ragione non portava mai da nessuna parte. E poi c'era sempre una soluzione per tutto. Bastavano un paio di libri della biblioteca...

-Ho come il presentimento che le menti di questi due ragazzi siano in qualche modo collegate...-

-Vuole dire che c'è un passaggio tra la mente di Malfoy e quella di Lils?- domandò Meggy, con la voce che si riduceva ad un sussurro.

-Preside...è una cosa rarissima...- disse Rose, cautamente.

-Ma possibile...il padre di questa signorina ne è la prova vivente...- fece il preside, indicando con la testa Lily, che se ne stava seduta sul letto con lo sguardo perso nel vuoto.

-Il legame tra mio padre e Lei-sa-chi era molto diverso...ed era dovuto alla cicatrice lasciata dall'Anatema che Uccide, signor preside- fece Albus.

-Sono d'accordo...ma è la riprova che può succedere. Ci sono stati altri casi simili a questo. Ogni tanto due persone sono talmente legate l'una all'altra, che le loro menti finiscono per creare un passaggio...-

-Ma questo si può attivare pochissime volte!- esclamò Rose, che si era appena ricordata di aver letto qualcosa sull'argomento.

-E' una magia potentissima e molto antica...non può essere minimamente controllata...-

-E quindi noi cosa possiamo fare?- domandò Louis, parlando per la prima volta.

-Dobbiamo capire perchè questo passaggio si è aperto...cosa ha spinto al mente della signorina Lily ad unirsi con quella del signor Scorpius-

Tutti spostarono inevitabilmente lo sguardo sulla rossa, che pareva essersi ripresa leggermente dalla pozione che Madama Dips le aveva dato.

-Non guardatemi così...io so solo che sono svenuta...-

-Perchè è svenuta?- domandò il preside.

-Un forte shock...!- esclamò immediatamente Rose ed Artemisia, nonostante la situazione, si lasciò sfuggire una risatina.

-Non sopportavo che lui mi avesse tradita di nuovo...e lo volevo insieme a me. Penso sia per questo che le mia mente abbia creato quel mondo. Era tutto meraviglioso e lui era con me...-

-E' molto strano...- disse il preside, con al solita aria meditabonda.

-Penso che Scorpius sia voluto scappare di sua volontà da quel mondo...- fece Artemisia, ripensando all'aria devastata di Malfoy.

-Lui non vuole stare con me...- sussurrò Lily.

-No!- esclamò Rose – Lui si sentiva in colpa! Ascoltami Lils, quello che hai visto era colpa mia...l'ho voluto io! Lo avevo lasciato e volevo farlo un'ultima volta...era solo questo! Lily lui ama te, lo sappiamo tutti...!-

La rossa guardò la cugina con al faccia desolata, ma leggermente rasserenata.

-Ti credo...- disse poi.

-Perfetto, molto commovente...allora cerchiamo di trovare un modo per svegliare il signor Malfoy...perchè penso che non si risveglierà di sua spontanea volontà- decretò il preside, spostando lo sguardo sul giovane che dormiva placidamente sul suo lettino. Sembrava addormentato...ed immerso in un sogno tranquillo.

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: pandacattivo