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Autore: Helena Hufflepuff    30/03/2020    0 recensioni
Molly, formidabile matriarca dei Weasley, dalla nascita del suo amore per Arthur, alla sua vita come fidanzata, moglie e madre, sempre pronta a lottare per ciò che conta.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Famiglia Weasley, Molly Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Epilogo


Eppure passò. Ci volle del tempo, ma passò il dolore – il pensiero, quello mai, ma Molly capì che la vita continuava, e che lei non poteva cedere; i suoi figli, suo marito, avevano bisogno di lei, giusto?

“Sbagliato” tagliò corto la dottoressa Fawcett, la strega che dopo Hogwarts aveva studiato Psicoterapia coi Babbani e ora aiutava i superstiti con l’elaborazione del lutto e col disturbo post-traumatico. “Molly, hai anche tu il diritto di piangere, come tutti loro – come tutti noi”

“Sì, ma i bambini…” obiettò Molly, ma la dottoressa non la lasciò proseguire.

“Molly, i bambini sono grandi. Anche Ginny ormai è maggiorenne. Evitare di affrontare la questione è solo un metodo di evitare il problema. I tuoi figli hanno una loro strada; riusciranno a reggersi in piedi anche se tu lasci per un attimo la mano e ti asciughi le lacrime” La dottoressa Fawcett le prese la mano di Molly tra le sue, corte e grassocce. “Ricordati che hai fatto tutto ciò che era in tuo potere per proteggerli. Fred non è morto per colpa tua, né per colpa di qualcun altro. Fred ha sacrificato la sua vita per un bene più grande, come ognuno di noi ha fatto quel giorno”. Con queste parole lo sguardo della dottoressa indugiò per un istante sulla foto che ritraeva sua nipote, morta nella stessa battaglia di Fred, ma proseguì senza problemi. “Ricorda Molly: continuare a vivere, non significa dimenticarli. Ritornare a ridere, non vuol dire ripudiarli. Respirare non è un insulto alla loro memoria. Piangi e sfogati, e fa’ sì che Fred cammini con te, che ti sia vicino sempre: lui ha fatto un sacrificio perché anche tu vivessi. Il vero tradimento sarebbe lasciar cadere il suo dono nel vuoto” E finalmente Molly pianse tutte le lacrime che covava da mesi, mentre fuori dalla finestra cadeva la prima neve di quell’inverno.

***

Quando Bill e Fleur annunciarono la notizia, durante il Natale successivo, Molly rimase senza parole: “Un figlio? Vuol dire…?”

“Che entro la prossima estate diventerai nonna di un nuovo piccolo ragazzo Weasley” rispose Bill, mentre serviva un bicchiere di Whisky Incendiario a un Arthur a dir poco scioccato dalla notizia.

“Vorrai dire una ragassa, Bill” lo corresse Fleur. “Da quando si è sentito di un maschio con sangue Veela?”

“In parte Veela” precisò lui con un sorriso sul volto sfigurato. “Comunque ci sarà di che divertirsi, ne sono certo. E sento che per gestire una nuova generazione di Weasley servirà l’addestramento di un grande capitano. Ci stai, nonna Molly?” E finalmente, Molly sorrise.

***

I figli cominciavano a camminare da soli in quel mondo che avevano contribuito a salvare. Molly era contenta di vederli affrontare le sfide di una vita normale, di una nuova esistenza non più dominata da oscurità e paura, ma un poco le spiaceva che si allontanassero.

Quando Harry e Ginny annunciarono il loro fidanzamento, non appena lui si diplomò all’Accademia per Auror, non fu una sorpresa per nessuno; ciò che lasciò tutti di stucco fu la notizia che Percy stava per sposare una collega dell’Ufficio Cooperazione Magica Internazionale, tale Audrey, che nessuno aveva mai sentito nominare prima ma che, scoprirono, frequentava Percy da quasi due anni. Molly sospettava qualcosa in realtà – Percy era tornato alla Tana a vivere, ma si fermava “al lavoro” troppo spesso per essere normale – e quella stessa sera, dopo aver fatto le congratulazioni a quella coppia imprevista ma assolutamente ben assortita, Molly fu presa da parte dal futuro sposo.

“Scusa, mamma”

“Scusa di cosa, Percy?”

“Di non averti detto niente di Audrey. Di averti fatto soffrire quando sono scappato di casa. Di essere stato la causa di…” deglutì, ma Molly vide che guardava la foto di Fred sulla mensola del camino e capì.

“Percy, caro” gli disse lei con un sorriso. “Non c’è nulla di cui scusarsi. Sai, certe cose non si raccontano mai ai genitori, e direi che sei già abbastanza grande per cavartela da solo, non credi?” Quando vide il figlio rilassarsi, le chiese: “Piuttosto, avete già deciso quando sarà la cerimonia?”

“In verità pensavamo di farla il prima possibile” disse Percy, rimanendo sul vago, e per qualche strana ragione arrossì.

“Perce, tutto bene?” Mantenendosi a distanza, Audrey richiamò l’attenzione del fidanzato.

“Tranquilla, cara, avvicinati” le rispose Molly, tendendole la mano con un dolce sorriso. “Percy è un po’ vago sulla questione della tempistica. Non per mettervi pressione, ma mi piace saperlo con un certo anticipo… i vostri matrimoni stanno affastellandosi e non vorrei Spaccarmi mentre mi Materializzo tra due cerimonie!”

La risposta di Audrey fu decisamente più eloquente: “Vorremmo farlo al più presto, signora Weasley” e, così dicendo, si sfiorò la pancia con un gesto che Molly conosceva fin troppo bene.

“Oh, Merlino!” disse lei scoppiando a piangere. “Oh, Merlino!” ripeté, mentre Percy e Audrey si abbracciavano, raggianti. Aveva già due nipoti, ma da Percy non se lo sarebbe mai aspettato – non così in fretta, almeno.

“È stata una sorpresa anche per noi” disse Audrey, guardando Percy con uno sguardo inequivocabile. “In realtà l’intenzione era di sposarci tra un paio d’anni… ma la bimba ha deciso per noi”

“B-bimba?” Molly era incredula. “Ma come…?”

“Audrey ha ascendenze Babbane e ha insistito per fare un’ecografia” spiegò Percy con fare saputo. “Lo fanno negli ospedali Babbani, con uno strumento assolutamente non-magico ma ingegnoso, e puoi vedere dentro a…” Percy arrossì e continuò: “Comunque il suo girocologo ha assicurato che è una femminuccia” Percy ricacciò indietro le lacrime di orgoglio paterno e, schiarendosi la gola, continuò: “Da quel giorno abbiamo pensato a lei, e abbiamo deciso che vogliamo per lei un nome forte, un nome importante, che richiami una donna con tutte le migliori qualità che si possano desiderare”.

“Se lei, è d’accordo, signora Weasley, noi… noi vorremmo chiamarla Molly” concluse Audrey, con un sorrisetto timido. Molly era rimasta sbalordita, e se Percy non fosse stato abbastanza rapido da Appellare una sedia, probabilmente sarebbe finita lunga distesa.

“Ragazzi… oh, ragazzi…” disse lei non appena si fu ripresa dallo shock. “Perché? Perché, tra tutti i nomi di donna esistenti, proprio Molly?”

Percy sorrise: “Mamma, forse tu non ci hai mai pensato… ma è davvero importante essere Molly”.

*******
N.d.A.: eccoci giunti al capitolo finale, in cui è in arrivo una nuova, piccola Molly. Devo dire che avevo immaginato tanti scenari diversi  - alcuni anche abbastanza macabri, tipo la gente che ricorda la grande matriarca - ma alla fine ho pensato che fosse meglio una conclusione più positiva :)
Grazie a tutti voi che siete resistiti fino a qui, che siete passati da queste parti e avete deciso di dedicare un po' del vostro tempo a questi scritti su mamma Weasley - un personaggio perlopiù secondario ma affascinante. Un abbraccio virtuale a ognun* di voi - questi di possono scambiare senza paura ;)
Buon proseguimento e chissà, magari ci risentiamo nuovamente su questi schermi per nuove tessere, piccole e grandi, che compongono il variegato mosaico del mondo magico. Nel frattempo, buon proseguimento ^_^
- Hele
   
 
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