Maracaibo
«Devi smetterla di dire parolacce di fronte a tuo nipote» inizia a lamentarsi la moglie di mio fratello.
«Sai quante ne sentirà a scuola» sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
«Se lo sente fuori da questa porta, è un altro discorso. Se il maestro dovesse chiedergli dove ha sentito una parolaccia, non voglio che mio figlio risponda a casa. Potremmo passare per genitori irresponsabili.» continua a lamentarsi.
«Sei proprio una rompi palle» le dico.
«Il linguaggio!» mi rimprovera subito.
«Avanti, cosa dovrei dire al posto di “cazzo”?» domando curioso.
«Carambola» risponde semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
«Sei seria?» la guardo sbigottito «Invece di “ma porca di quella...”»
«Maracaibo» mi interrompe, fulminandomi con lo sguardo.
«Vivere in questa casa sta diventando esasperante» sospiro scuotendo la testa «Forse è il momento di andarmene.»
“Chi direbbe delle parole così stupide invece di una parolaccia?” penso sconcertato “Mi domando come faccia mio fratello a sopportarla.”
NdA:
Buonasera a tutti, eccomi qui a pubblicare il testo collegato alla parola suggerita da Harryet.
Dopo il primo attimo di vuoto totale, ho deciso di buttarmi su qualcosa di demenziale, anche se alla fine si è trasformato in uno scambio di battute tra due ipotetici personaggi senza nome. Spero che Harryet apprezzi lo stesso il modo in cui ho sviluppato il suo prompt, ma non ho trovato alternative valide XD
Stavolta sono stata più allegra rispetto ai testi precedenti, almeno non ho parlato di tematiche tristi.
Un abbraccio a tutti e ci sentiamo presto!^^