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Autore: JennyPotter99    01/04/2020    0 recensioni
Il preside di Hogwarts aveva paura che la neonata che aveva in braccio si svegliasse.
Così piccola da poterla reggere con un solo braccio.
Jennifer era il suo nome: un’orfana.
Però, non era sola.
Suo fratello stava arrivando.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Credevano che ci avrebbero trovato Piton, ma invece c’era una persona del tutto inaspettata.
Raptor era al centro della stanza, illuminata da varie torce intorno e davanti aveva lo specchio delle brame.
-Lei?!- esclamò Jenny, scioccata.
-Ma non è possibile. Era Piton c-che..- balbettò Harry, confuso.
-E’ ovvio che si pensi a lui. Con Piton in circolazione chi noterebbe il p-povero p-professor Raptor?-
Si rivelò che perfino le balbuzie dell’uomo erano finte: si trattava solo di una recita, si erano sbagliati fin dall’inizio.
-Allora lei ha tentato di stregare la scopa di Harry.- continuò Jenny.
-Certo! Se il mantello di Piton non avresse preso fuoco interrompendo il mio contatto visivo, sarei riuscito ad ucciderlo!- esclamò il professore.
-E lei ha fatto entrare il troll.-
-Ho tentato di usarlo come diversivo, ma Piton mi ha intercettato e ha capito tutto.- sbuffò Raptor, voltandosi verso lo specchio.
Piton non centrava niente, anzi, non sembrava nemmeno malvagio.
-Come funziona questo specchio? Mi vedo con in mano la pietra, ma come la prendo?!-
Jenny sapeva cosa faceva lo specchio delle brame: Raptor si vedeva riflesso con la pietra perché la desiderava.
-Usa la ragazza.- sussurrò un voce, ma né Harry né Jenny capì da dove venisse.
Raptor si voltò verso Jenny e le puntò il dito contro.- Vieni qui, Potter!-
Senza spere come, i piedi della ragazza si mossero da soli verso la sua direzione.
-Dimmi che cosa vedi.- le ordinò l’uomo col turbante.
Jenny guardò dentro e vide il proprio riflesso, ma non solo: osservando alle sue spalle, notò il riflesso di suo fratello che le sorrideva e che aveva in mano la pietra filosofale.
Sgranò gli occhi: non poteva permettere che Raptor la prendesse.
-Che cosa vedi?!- ribatté egli.
-Vedo come tra poco ti darò un bel pugno, verme viscido!- esclamò Jenny, ma prima che potesse fare una mossa, Raptor la colpì con un potente schiaffo, che le arrossì la guancia e la fece piegare in due.
-Ragazzina insolente.-
-Fa parlare me con il ragazzo.- mormorò di nuovo la voce invisibile.
-Ma padrone, non ne avete la forza.- rispose Raptor.
-Ho abbastanza forza per questo.-
Mentre Jenny tornava accanto ad Harry, Raptor si sfilò il turbante e mostrò a tutti cosa c’era sotto: un’altra faccia, ma molto più pallida e spaventosa.
-Harry Potter, ci rincontriamo.-
Da quelle parole capirono che quello doveva essere Voldemort.
-Guarda come sono costretto a vivere.- gli disse. -Il sangue di unicorno mi aiuta a vivere, ma non mi permette un corpo tutto mio. Però c’è qualcosa che me lo può far avere, per puro caso, sta nella tua tasca!-
Harry si tastò la tasca dei pantaloni e in effetti sentì che c’era qualcosa.
Jenny mise la mano sulla sua, come a fermarla e gli fece cenno di no con la testa, di non tirarla fuori.
-Guarda il tuo riflesso, Harry.- continuò Voldemort.
Il ragazzo guardò nello specchio e vide il volto dei propri genitori.
-Non vuoi rivedere tua madre e tuo padre? Insieme possiamo farli ritornare!-
Jenny capì subito che lo stava solo abbindolando.- Non ascoltarlo, Harry!-
Il fratello strizzò gli occhi, evitando di guardare quell’immagine.- Bugiardo!- gridò.
-Uccidilo!- comandò Voldemort a Raptor.
Il professore gli andò di colpo in contro con la mano dritta, pronto a strangolarlo.
-No!-
Jenny si mise tra i due e il peso del corpo di Raptor la fece cadere sugli scalini, mentre lui stringeva le  mani sul suo collo.
-Lasciala stare!- esclamò Harry, mettendogli le mani sul volto per scansarlo.
Quando lo fece, però, la pelle dell’uomo prese a bruciare, come se si fosse scottato.
Ciò lo fece allontanare dolorante.- Cos’è questa magia?!- si domandò, arrabbiato.
Jenny tossì per riprendere fiato e si accorse di quello che stava succedendo.- Fallo ancora!- disse al fratello.
Senza paura, Harry toccò di nuovo il viso di Raptor.
Molto presto la sua faccia e il suo intero corpo si tramutò in pietra, fino a far rimanere solo  i vestiti.
Capendo che non c’era più pericolo, Harry si tolse la pietra dalla tasca: un materiale rosso che, seppur scintillante e potente, il ragazzo non aveva mai desiderato di possedere.
Troppo debole e con la gola che le bruciava, Jenny svenne sugli scalini.
Era finita.
***
La ragazza riaprì gli occhi e si ritrovò in infermeria.
Davanti a se c’era un bancone pieno di dolci e di bigliettini di buona guarigione.
Guardandosi intorno però, notò Piton seduto al letto a fianco.
Jenny si drizzò col busto piuttosto imbarazzata.- Credo di doverle delle scuse.- le disse, scusandosi con lui di aver sospettato stesse insieme a Voldemort.
-Sai, mi ricordi una persona alla quale alla tua età ho voluto molto bene.- commentò Piton, incrociando le braccia come suo solito. -E anche una persona che ho molto odiato.-
Jenny gli fece un leggero sorriso.- Lo sapevo che sotto sotto anche lei aveva dei sentimenti.-
Piton non disse nient’altro, si limitò ad osservarla con gli occhi socchiusi e poi si diresse verso la porta.
-Grazie per aver salvato mio fratello dal malocchio!- gli disse Jenny, prima che il professore sparisse nel suo mantello nero.
Fu in quel momento che entrarono Harry e Silente nell’infermeria.
-Harry, stai bene?- gli domandò lei. -E Ron, Hermione e Draco?-
-Stanno tutti bene.- rispose Harry, annuendo.
-La pietra che fine ha fatto?-
-Io e il mio amico Nicolas Flamel abbiamo fatto due chiacchiere e abbiamo valutato che sarebbe stato bene distruggerla.- spiegò il preside.
-Ma così lui morrà.- commentò Jenny.
-Ha abbastanza elisir per sistemare le sue faccende, ma sì, morirà.-
-Adesso che la pietra non c’è più, Voldemort non può tornare.- continuò Harry.
-Io temo che ci siano altri modi con la quale può tornare. Ma sai il perché il professor Raptor non sopportava che lo toccassi?- disse Silente. -Per via di vostra madre. Lei vi ha protetto e questa cosa lascia il segno.-
Harry si toccò la cicatrice, credendo stesse parlando di quello.
-Oh no, no, non un segno visibile, ma che resta dentro il vostro cuore.- spiegò Albus, toccando la testolina di entrambi. -L’amore.-
Jenny sorrise e poggiò il capo sulla spalla di Harry.
-E tu, Jenny, che senza indugi hai tentato di proteggere tuo fratello, hai attivato quel potere.-
Harry la guardò e le porse il dito mignolo.- Insieme.-
La sorella lo strinse al proprio.- Insieme.-
***
Una volta uscita dall’infermeria, Jenny si diresse alla sala grande per l’ultima cena del primo anno.
Mentre salì le scale, vide Draco parlare con dei ragazzi della sua casa, che poi entrarono.
Fu a quel punto che Draco notò Jenny.
Entrambi, senza pensarci troppo, si corsero in contro e si abbracciarono.
Solo qualche attimo dopo si accorsero di essere corpo a corpo e slegarono l’abbraccio, arrossendo.
-Ti trovo bene.- commentò Jenny, sorridendogli imbarazzata.
-Sto una meraviglia.-
-Sei stato grande con gli scacchi.-
Draco alzò le sopracciglia.- Me lo hanno detto tutti, mancavi solo tu.-
Entrambi ridacchiarono e poi il ragazzo le si avvicinò col viso.
Per un secondo Jenny pensò che gli avrebbe dato un bacio in bocca, ma le sue labbra andarono sulla propria guancia.
-Per un attimo ho creduto che me lo avresti dato sulle labbra.- continuò Jenny, grattandosi la testa.
-Oh no, solo se tu avessi voluto.-
Jenny lo guardò confusa.- Se solo io avessi voluto?-
-Nel senso che sarai tu, cara mia, un giorno, a chiedermi di baciarti.-
Alla ragazza faceva ridere come l’amico si vantava di se, ma senza quella particolarità, non era Draco.
Ancora non sapeva se le piacesse veramente, ma sicuramente c’era un qualche interesse.
Si limitò a spintonarlo per gioco ed entrambi raggiunsero le loro tavolate.
Sul soffitto c’erano appese quattro bandiere che raffiguravano i colori di Serpeverde: voleva dire che avevano vinto la coppa delle case, dunque.
Proprio durante la cena, Silente si alzò per parlare.- Veniamo quindi all’esito della gara per la coppa delle case: all’ultimo posto Grifondoro, con 350 punti.-
Harry, Hermione, Ron e Jenny fece un applauso sconsolato: sapevano che era colpa loro.
-Al terzo posto Tassorosso con 412 punti. A seguire, Corvonero con 495 punti.- continuò il preside.- Al primo posto con 500 punti: Serpeverde.-
L’intero tavolo di Serpeverde festeggiò.
-Sì complimenti Serpeverde, complimenti. Tuttavia, ho degli ultimi punti da assegnare.-
Gli alunni si risedettero confusi.
-Ad Hermione Granger, per il lucido utilizzo dell’intelletto mentre gli altri erano in pericolo: 50 punti.-
Hermione sgranò gli occhi, non potendo credere che la sua intelligenza fosse stata premiata.
-Secondo, rispettivamente al signor Draco Malfoy e al signor Ronald Wesley, per la migliore partita a scacchi che Hogwarts abbia mai visto da secoli: 50 punti.-
Ron e Draco si alzarono dai rispettivi banchi e si diedero il cinque.
-Terzo, al signor Harry Potter, per il suo sangue freddo e l’eccezionale coraggio: 50 punti.-
Hermione fece due calcoli.- Quasi alla pari con Serpeverde!-
-E infine, alla signorina Jenny Potter, per l’incredibile lealtà verso la sua famiglia: 50 punti.-
Alla fine dei giochi, Serpeverde e Grifondoro erano pari.
-Perciò, credo che un cambio di decorazioni sia d’obbligo.- commentò Silente che con un battito di mani, fece divenire 2 bandiere rosse e 2 verdi.- Serpeverde e Grifondoro vincono la coppa delle case.-
Entrambi si alzarono per festeggiare: ciò stava a significare che se si è uniti, non importa a che casa si appartiene.
L’amicizia tra Jenny e Draco, infatti, ne era la prova.
***
La mattina dopo, tutti avrebbero preso l’espresso per tornare a casa.
Caricati bagagli e animali, Draco salutò i suoi amici, soffermandosi su Jenny.
E fu quando capì che non lo avrebbe rivisto per un po', che alla ragazza salì un’improvvisa malinconia.
-Mi scriverai?- gli chiese.
-Tutti i giorni, se vorrai.- rispose lui, prendendole la mano e lasciandoci un bacio. Alzò poi lo sguardo verso di lei e la guardò negli occhi.- A presto, Jenny.-
-A presto Draco.- rispose lei, guardandolo andarsene.
Fece un sospiro e resto a fissare le sue spalle per un po', poi scosse la testa.- Controllati Jenny, suvvia.- borbottò tra se e se, raggiungendo poi Harry, Ron ed Hermione.
-Sembra strano tornare a casa, non trovate?- domandò Hermione.
Jenny arricciò il naso e  scosse la testa, non proprio contenta di tornare dai Dursley.- Quella non è casa nostra.-
-No.- aggiunse Harry. -Non proprio.-
 
CONTINUA…
   
 
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