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Autore: Sia_    01/04/2020    3 recensioni
"Fred e George ci hanno offerto di provare il loro nuovo prodotto una mezz’oretta fa e abbiamo accettato tutti, però ci sembrava brutto lasciarti fuori dai giochi." dice Harry, confondendo le sue parole in un rumoroso sbadiglio.
"E cosa farebbe esattamente questa caramella?"
"Non lo sappiamo." si affretta a dire Ginny, innocentemente.
"Mi state dicendo che voi tre, coscientemente, avete ingerito un loro prodotto senza controllare cosa fosse o cosa facesse?" chiede a questo, tremendamente preoccupata, "Voi siete pazzi."
"Hermione, siamo grati del fatto che ritieni le nostre invenzioni prive di pericolo." commenta ironicamente George, passandosi una mano tra i capelli.
"Ma per provare che è tutto completamente sicuro… " Fred apre la bocca, facendo cadere velocemente una caramella in bocca e, tanto velocemente, la manda giù verso lo stomaco, "Abbiamo deciso di prenderla anche noi."
La sicurezza dei movimenti di Fred la stupisce e una piccola vocina nella parte più recondita del suo cervello comincia a dirle che forse, ma solamente forse, non è una cosa così… pericolosa.
La vista di Fred viene oscurata dalla mano di George, che le offre la stessa caramella di prima con un sorriso a trentadue denti, "Cosa ne dici allora?"
Oh, al diavolo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Angelina/George, Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fred/Hermione ❤'
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Oh, al diavolo - Capitolo tredici


A cena, Hermione decide di sedersi accanto ad Harry e Ron, che la guardano incuriositi. Si sono accorti della sua assenza quando, dovendo affrontare il compito di Trasfigurazione, dalla poltrona preferita della Grifondoro non è arrivato nessun suggerimento, nessuna ammonizione. Si sono guardati preoccupati: sono giorni che l'amica scompare e riappare senza farsi sentire – quasi come durante il loro terzo anno –, sempre indaffarata a fare qualcosa che non sono in grado di capire. Ne hanno parlato insieme, sicuri di voler chiedere spiegazioni anche a lei ad un certo punto, ma non hanno mai trovato l’occasione giusta. 

"Dove sei stata?" chiede Ron, appoggiando la forchetta al lato del piatto. 

È a quel punto che Hermione esce dal suo mutismo: si rende conto di non aver parlato quasi per nulla quel giorno, non tanto quanto avrebbe voluto. Guardare i suoi due amici le ricorda che ha dei conti in sospeso con loro, "In Biblioteca, a fare i compiti." mente per metà, sicura di non voler rivelare il suo incontro con Draco in Biblioteca o lo strano accordo con il gemello , "Voi li avete finiti?"

"A stento." Harry le sorride, "Ci sei mancata, senza di te siamo lenti come bradipi."

Hermione risponde con una dolce espressione sul volto. Vorrebbe a quel punto bombardarli di tutte le domande che le frullano nella mente, ma prima di poter aprire bocca, Ginny Weasley si siede al suo fianco come una furia. Ron la guarda spaventato, ringraziando Merlino di non essere la miccia della sua rabbia. 

"Sei sparita, Hermione." la voce di Ginny è risentita: lo capisce mezza tavolata di Grifondoro che tra le due dev'essere successo qualcosa. 

"Abbassa la voce." la riccia non si scompone più di tanto, nonostante i suoi amici stiano facendo correre lo sguardo da una all’altra, "Non ho fatto apposta."

"Ti ho aspettato per più di tre ore." continua imperterrita la giovane, addentando con furia la sua fetta di pane, "Ora, tre ore possono non sembrarti molto, ma avrei preferito spendere quelle… "

Harry è abbastanza lontano da non capire tutte le parole che escono dalle labbra di Ginny e non è nemmeno in grado di leggerle. Lancia lo sguardo a Ron, che alza le spalle con fare disinteressato: ha capito a tredici anni di non mettere in naso negli affari della sorella, soprattutto se quest’ultima è accecata dalla rabbia.

"Ginevra." Hermione la zittisce, "So cosa avresti preferito fare, credimi, ma ho avuto un contrattempo." 

Prima di poter chiedere spiegazioni, Draco Malfoy si avvicina ai loro posti, sporgendosi per incontrare lo sguardo della Granger, "Ciao." le dice, sorridendole maliziosamente, "Mi chiedevo se avessi tempo per finire quell’interessante conversazione di questo pomeriggio."

Harry si passa una mano sul volto, la mascella di Ron si spalanca talmente tanto, che Neville pensa si sia rotta per sempre, Fred e George si girano all’unisono verso il nuovo arrivato. Il primo sente uno strano fuoco nello stomaco, una sensazione per niente piacevole, tremendamente fastidiosa. Che conversazione? Perché erano da soli? Stringe i pugni sotto al tavolo, cercando di darsi un contegno. George osserva prima il Serpeverde, poi lo sguardo corre a Fred: la mascella del gemello si è leggermente contratta, ma non si muove di un millimetro.

"Lui è stato il tuo contrattempo?" Ginny alza un sopracciglio, accigliata, "Mi hai lasciata in una camera per ore, per passare del tempo con Malfoy?" 

Hermione interrompe lo sguardo con il Serpeverde, per focalizzarsi sull’amica, "Cosa? No, ho passato tutto il pomeriggio sui libri a cercare una soluzione!" le sussurra, cercando di non dare nell'occhio. 

"Ma la soluzione la conosci già!" Ginny sbotta, incurante del visibile imbarazzo che procura alla riccia: è solo quando finisce di parlare che si rende conto dell’attenzione che tutti le stanno rivolgendo. Osserva poi lo sguardo spaventato di Hermione, il suo improvviso rossore, constatando che non arriverà una risposta dall’altra, perché non sa cosa dire, "Sei un tale disastro."

Ci mette davvero poco a connettere gli ultimi puntini: ha seguito gli spostamenti di Fred ed Hermione già a Grimmauld Place, ha scrutato i due allontanarsi di poco tra le mura di Hogwarts, ma non le è certo sfuggito che il gemello qualche volta l’accompagna durante la ronda e che i due, un paio di giorni prima, hanno sorvolato il lago insieme. E vedere adesso Hermione prendere piano piano coscienza di quei sentimenti è forse un privilegio, perché nessuno sembra essersene ancora accorto. 

Draco alza un sopracciglio, mentre osserva prima Ginny che abbraccia l’amica e le accarezza la schiena e poi Harry e Ron, che alzano le spalle sconsolati. DonneLe due, una volta che Malfoy si è allontanato, mangiano velocemente la loro cena, smettendo di dar peso alle occhiate degli altri seduti con loro – soprattutto di Ron –  e si alzano presto dalla tavola, raggiungendo la camera della più piccola ancora una volta.

"Cosa mi tieni nascosto?" Ginny ora muore solo dalla voglia di sapere la versione dell’amica, di capire perché non ha potuto godersi le morbide labbra di Harry Potter. 

"Malfoy ha preso una di quelle caramelle." comincia Hermione, stringendo le gambe al petto, nascondendo il viso nelle ginocchia, "All’inizio non riuscivo a capire perché lui fosse attratto da me, poi ho cominciato a fare due più due. Qualsiasi cosa i gemelli siano riusciti a creare, essa si basa sui sentimenti, quelli più forti, creando delle illusioni d’amore. Così Draco, che mi odia con tutte le cellule del corpo, adesso mi desidera più di ogni altra cosa in questa scuola."

Ginny rimane zitta, esortandola a continuare. 

"Questo pomeriggio, mentre ero sui libri, è arrivato in Biblioteca e mi sono detta che avrei dovuto provare a baciarlo, per accertarmi che smettesse, ma George ci ha interrotto. Non so come abbia fatto a capirlo, che Draco stava venendo da me, ma è venuto a fermarmi."

"E?" Ginny imprime nella mente i movimenti sospetti del fratello che, sa, conosce molto più di quello che vuole far vedere. Ha aiutato lei e Harry, ci ha provato con Ron e adesso appare perfino nella storia di Hermione. Lascia continuare l’amica, ma si appunta mentalmente di dover fare una chiacchierata con il gemello prima o poi. 

"C’è una soluzione, dico diversa da quella di un semplice bacio." le guance di Hermione si colorano di un tenue rosso, mentre lo dice, "George ha accettato di aiutarmi a trovare l’ultimo ingrediente per la pozione che potrebbe annullare ogni effetto."

Finisce il suo racconto, alzando gli occhi sull'amica, che non ha ancora espresso un pensiero dall’inizio di quella chiacchierata, "Davvero non hai nulla da dire?" le chiede, mordendosi il labbro inferiore. 

Ginny si alza in piedi, attorcigliando le maniche della camicia che indossa fino ai gomiti, "A George non è successo nulla, io ed Harry siamo chiaramente un caso perso tra vista e mente, Ron, per quando ne abbia capito, non riesce a muovere un passo fuori dalla sua camera, che ogni angolo si riempie di Lavanda, Lee ha creduto di essere in un musical per giorni interi. E tutti, tutti quanti abbiamo preso quella caramella." dice, leccandosi le labbra, "Compresa te." tocca il naso dell’altra con un dito, per poi incrociare le braccia al petto. 

Il cuore di Hermione si ferma, è arrivata al capolinea. Prima o poi l’avrebbe dovuto tirare fuori, in fondo. Si è accorta che qualcosa è cambiato solo ultimamente, nonostante tutti la reputino una strega brillante. Non ha saputo leggere i segnali, forse perché proprio leggere le era impossibile. O meglio, leggere le è impossibile, mentre sta pensando a Fred. Il problema è che pensa fin troppo spesso a Fred. Fred che le sorride, Fred che ride alla sua battuta, Fred che le dice che la riga che sta scrivendo è sbagliata, Fred che le legge “Storia della magia”, Fred che la porta sulla scopa per fare un giro sul lago. Fred

Non ha ancora capito cosa sia, non sa a che tipo di sentimento si sia attaccata quella stupida caramella: le piace? O è solo amicizia? Il punto è che non lo può baciare, non prima di saperlo. 

"Di qualcosa, Hermione." la implora Ginny, sedendosi al suo fianco, per esortarla a tirare fuori qualcosa che sta cercando di seppellire da troppo tempo, "Di sicuro non ti saresti messa a cercare una soluzione tanto complicata, se non stessi tenendo un segreto."

"Qualcosa c’è… " Hermione alza lo sguardo e incontra gli occhi dolci dell’altra, "Non posso baciarlo dal nulla, lo capirebbe che è a causa di questa caramella, ma ancora peggio potrebbe farsi delle strane idee e io non so se sono pronta alle strane idee, perché non so nemmeno se lui mi piace. Forse mi piace è vero, forse penso solo che sia solo un amico. E se poi io lo bacio e lui mi dice che è disperatamente innamorato di qualcun’altra?" si alza in piedi, cominciando a gesticolare senza fine, mentre il suo volto si colora di un profondo rosso, "Ho bisogno dell’altra soluzione."

"Tutto per evitare di parlare chiaramente con Fred?" Ginny alza un sopracciglio, piuttosto divertita dalla situazione. 

"Come lo hai… ?" 

"Non era difficile, Hermione. So di sicuro che non ti piace Ron, o Harry. Non ti saresti affidata a George così facilmente, se avessi provato dei sentimenti verso di lui, perciò Fred è l’unico altro che sa delle caramelle."

"C’è anche Lee." 

Lo sguardo che Ginny lancia all’amica è inequivocabile, lampante che le stia dicendo di smetterla di dire cose che non stanno né in cielo, né in terra, "Vi ho beccati a volare sul lago e, se non erro, è lui che ti ha accompagnato durante la ronda qualche settimana fa."

"Come sai che era in giro con me?"

"L’ho visto uscire di soppiatto dalla Sala Comune, ma George se ne era già andato via con Angelina qualche minuto prima, ho solo completato il puzzle dopo avervi visto al lago."

Hermione si siede affranta di fianco all’amica: se lei se n'è accorta, chi altro potrebbe essersi fatto strane idee? Perché di vero c’è solo del buon tempo passato con un amico, niente di più e niente di meno. Non si è mai sentita così scombussolata per Viktor, o anche solo per Harry o Ron. Quello con Fred è un rapporto nuovo, speciale. 

"Mi spiace di averti lasciata ad aspettare delle ore in camera tua, ho messo i miei bisogni davanti ai tuoi: ho approfittato del fatto che fossi in grado di sentire i pensieri di Harry per tirarmi fuori da una scomoda situazione, impedendoti di essere felice."

Ginny scuote il capo, "È normale impazzire quando si è innamorati, non te ne faccio una colpa."

"Non sono innamorata." Hermione si impunta, mentre il suo viso diventa ancora più rosso, "Forse un pochino mi piace, ma potrebbe anche essere la caramella che mi fa sentire così." sussurra poi, sconsolata. 

"Hai davvero intenzione di andare avanti con la pozione?"

"Tuo fratello è costantemente circondato da altre ragazze, è diventato l’unico scapolo d’oro, da quando Angelina si è fidanzata con George: ogni volta che passa per i corridoi sembra che se lo stiano mangiando con lo sguardo, non ho intenzione di partecipare alla lotta e, sopratutto, non ho voglia di rovinare la nostra amicizia."

Ginny sbuffa, dandole un piccolo schiaffo sulla fronte, "Allora preoccupati di trovare l’ingrediente mancante."

 

 

Dopo cena, i gemelli e Lee salgono nella loro camera, volendo evitare il trambusto della Sala Comune, per una sera che non sono dell’umore giusto per provare a vendere Tiri Vispi a qualche Grifondoro desideroso di saltare le lezioni. Fred chiude gli occhi, appoggiando il capo alla testata del letto, "Sapevo che dare la caramella a Draco sarebbe stata una pessima idea, pessima." dice, coprendosi il viso con due mani. Il ricordo del volto di Malfoy vicino a quello di Hermione gli fa ribollire il sangue. Non può essere vero, non è possibile che anche lui si sia innamorato di lei. Si detestano, il loro è odio, non amore.

"Colpa mia." si scusa George, girando la pagina del libro che sta leggendo con attenzione, "Mi dispiace."

"Non sarebbe mai successo nulla, ma no, George Weasley e Lee Jordan hanno sempre bisogno di fare di testa loro." Fred non demorde, ma continua a lamentarsi a voce alta, cercando allo stesso tempo di cancellare Draco dalla sua mente. Lee passa lo sguardo da uno all’altro, allontanandosi un poco, facendo finta di dover cercare qualcosa sotto al suo cuscino. 

George invece alza un sopracciglio nella direzione del gemello, sorpreso, "Ho detto che mi dispiace."

Fred sembra non ascoltarlo di nuovo, "Si dovranno baciare, Draco Malfoy bacerà Hermione ed è tutta colpa vostra."

Lee, che è sempre più immerso nel suo letto, inizia a farsi qualche domanda: comincia piano piano a capire quello che sta succedendo, comincia a rendersi conto del perché Fred stia toccando il cielo con una mano da qualche settimana, del perché si comporti come un pesce lesso ogni volta che il nome di Hermione entra nella conversazione. 

"Se hai finito di lamentarti, passerei a raccontarti dell’ultima idea della Granger." taglia corto George, avvicinandosi al letto del gemello e posandogli il libro tra le mani, "Mi ha chiesto aiuto per cercare l’ingrediente mancante di questa pozione che ha trovato in Biblioteca ed è altamente probabile che con un semplice sorso, gli effetti della caramella possano sparire del tutto."

"Niente “Draco bacia Hermione”?" l’animo di Fred sembra essersi alleggerito. L’idea che il Serpeverde la sfiori anche solo con un dito è insopportabile: è innamorato della Granger, miseriaccia se lo è, eppure sente sempre di doversi fermare. Quando è con lei è come se tutto sia diverso, più delineato, giusto. È un sentimento che lo riempie di felicità, ma che gli fa anche paura: sa che Hermione è la strega che gli sa tenere testa, è la strega che vorrebbe vedere nel suo letto prima di andare a dormire per il resto della vita. Hermione è quella fatta per lui, ma il pensiero di esserci arrivato così presto lo spaventa. Fred non ha mai avuto una relazione seria, non sa come funziona: è certo in grado di rendere felici gli altri, ma se lei non volesse solo questo? O ancora, se non lo volesse proprio questo? 

L’ha osservata durante l’estate, con il muso perso nelle lettere di Viktor e si è sempre chiesto, da che si ricorda, se il suo cuore non fosse già occupato dal bulgaro, ma prima di poter perdere la testa, è il suo di cuore che comincia a palpitare: è di nuovo nei suoi pensieri. Ogni volta che succede, che la mente di lei si perde in Fred, c’è sempre una buona ragione. Al lago, è stato il ricordo di un precedente incontro ad imprimere ai pensieri di Hermione di indirizzarsi verso di lui, mentre qualche giorno dopo il libro è stata la causa del battito accelerato del ragazzo. 

"Vedo che sei improvvisamente di buon umore." commenta sarcastico Lee, riemerso dal cuscino, cercando palesemente di confermare il suo punto di vista: Fred è innamorato cotto della Granger. 

"Falla corta Jordan, lo sanno tutte le pietre con cui è costruito questo castello." lo precede George, "L’avevo detto che mio fratello era fritto."

Fred a quel punto cerca di rimanere il più composto possibile: sapere che i suoi sentimenti sono stati scoperti nuovamente da qualcuno, è difficile da digerire, "Tutte le pietre di questo castello?" chiede appunto, grattandosi la testa. Che lo avesse capito anche lei? 

"Enfatizzavo." taglia corto George, scrollando le spalle, "Fossi in te non mi preoccuperei, Hermione è la ragazza più cieca che abbia mai conosciuto." 

"Non hai tutti i torti: se avessi beccato Fred a fissarmi come lui la fissa, qualche domanda me la sarei già fatta." Lee ride, "Probabilmente avremmo già fatto coppia fissa."

"Non ci tengo a scoprirlo." il gemello scuote il capo, disgustato. 

"Non hai idea di cosa tu ti stia perdendo."

"Dateci un taglio voi due: Jordan, non avevi un appuntamento con Katie?" George li interrompe, allontanando uno dei due dalla scena, "Che ne diresti di andare ad aiutare Hermione questa notte? Io sono incastrato con Angie, ora che finalmente è uscita dall’infermeria." è lui a sorridere come un ebete, mentre Fred immerge il volto nel libro per studiare la ricetta. 

 
Aggiorno oggi, perché oggi è un giorno speciale: è il compleanno di quelle due polpette dei gemelli e io volevo festeggiare. 
Hermione è sul filo del rasoio: si renderà conto di provare qualcosa per Fred, oppure si convincerà definitivamente che è la caramella a provocarle tutto quell'interesse? Nel prossimo capitolo, questa volta è una promessa, aggiungerò un momento Fremione, lo giuro. Intanto vi lascio una carrellata di bacini e ringrazio tutte le persone che stanno seguendo e amando la storia. Allietate questo periodo di chiusura. 
Nella speranza che stiate tutti quanti bene, 
Sia ❤
   
 
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