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Autore: Miriallia    01/04/2020    2 recensioni
Durante una giornata come tante, i Giovani Detective, intenti a giocare a nascondino, trovano uno strano gatto nero appeso a un albero. Da questo avvenimento in poi cominceranno una serie di fatti strani che porteranno quasi a una tragedia. Una giostra di sentimenti e circostanze che condurrà tante coppie - e non - a dover dimostrare quanto valgono il loro amore e il loro coraggio. Inoltre, non mancherà anche il mistero, insieme a un colpevole: stiamo pur sempre parlando di Detective Conan!
Verranno coinvolti tantissimi personaggi della serie, con l'aggiunta di alcuni puramente inventati. Per quanto riguarda la storia, non credo che ci possano essere degli spoiler. Ma se non conoscete Amuro Toru nella sua totalità, vi consiglio di non leggere!
Spero che la storia possa piacervi, ci metterò l'anima a scriverla! Grazie a tutti coloro che la leggeranno!
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Quasi tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Nel primo pomeriggio, a casa Kudo, delle persone si erano riunite a discutere sull'accaduto del ballo in maschera… 
 
Conan: «Beh, alla fine, siamo anche stati fortunati.» sbuffò. 
 
Yukiko: «Vero?» gli versò un po' di tè nella tazza. «Meno male che siamo intervenuti in tempo!»
 
Conan: «Già… ma come avevate fatto a capire che ci sarebbero stati dei problemi grossi e addirittura… che ci sarebbero stati… loro?» acuì lo sguardo. 
 
Subaru: «Ce ne ha parlato qualcuno prima che chiunque altro avesse potuto immaginarlo. Anche perché, molto probabilmente, nessuno avrebbe potuto prevederlo, se non la sera stessa… quando sarebbe stato troppo tardi. È anche stato bravo a far saltare in aria il suo piano.»
 
Conan: «Vermouth…» appoggiò una guancia sul palmo della mano. «Ho provato fino alla fine a far stare tranquilla Haibara, ma non c'è stato niente da fare. Aveva capito tutto anche lei.»
 
Yukiko: «Ecco, questo è perché pensi sempre di essere troppo intelligente e gli altri troppo stupidi!» disse con nonchalance, sedendosi accanto a lui. 
 
Conan: «Macché. All'inizio pensavo che Haibara fosse visionaria, o che sentisse angoscia dentro di sé a caso. Solo poi ho capito che effettivamente era come diceva, ed è stato in quel momento che ho provato a tranquillizzarla… A maggior ragione, perché avevo capito che si trattasse di Vermouth, l'unica tra tutti a conoscere la nostra situazione… Insomma, ho fatto del mio meglio, ma senza nessun risultato.» lamentò seccato. 
 
Yusaku: «Figurati se giusto lei non si aspettasse o sentisse qualcosa del genere.» sorrise. «Pensare che avresti voluto risolvere tutto da solo…»
 
Conan: «Nah, in realtà, mi sono appoggiato a Subaru-san fin dall'inizio. Quando Haibara mi ha raccontato che c'era qualcuno che l'ha aiutata a salire al piano superiore della villa, non ho avuto dubbi che si trattasse di lui, quindi "gliel'ho affidata" e ho fatto il resto.»
 
Yukiko: «Giustamente, senza nemmeno accertartene! E se non fosse stato lui, ma un brutto ceffo, come ti saresti sentito adesso?» lo riprese. «Sei davvero uno screanzato!» gli tirò una guancia. 
 
Conan: «Ahia!» cercò di liberarsi dalla presa. «Sapevo che non le sarebbe accaduto niente di che! Avevo capito che c'era qualcosa dietro già quando sono passato da qui prima di andare alla villa con Hattori! Poi c'era anche il fatto che il dottor Agasa non sa mentire e avevo capito che qualcosa non andava, anche se non sapevo cosa! Haibara si era anche fatta accompagnare da Subaru-san alla villa… chiaramente aveva qualcosa in mente!» 
 
Yukiko: «Quello che è successo lo definisci niente di che? Certo che sei proprio cocciuto!!» lamentò irritata. 
 
Subaru: «Sarà che ho fatto in modo di farmi capire.» cercò di placare le acque. «Inoltre, credo che quella ragazzina abbia dei sospetti sulla mia identità. È per questo motivo che ha chiesto esplicitamente a me di accompagnarla alla villa quella sera… e anche qualche giorno prima.»
 
Yusaku: «Sfortunatamente per lei, però, non ha carpito alcuna informazione, giusto?» bevve un po' di caffè. 
 
Subaru: «Esattamente. Il nostro complice è migliore di una tomba, non saprà mai niente nemmeno da lui.» annuì. 
 
Conan: «Questo complice deve essere qualcuno su cui fate molto affidamento…» si accarezzò la guancia che gli era stata tirata da Yukiko. «Anche se non volete fare il suo nome, non è che non ho capito la sua identità, eh?»
 
Yukiko: «Non potremmo mai pensarlo!» ridacchiò. «Ma in ogni caso… scoprire che Tsukimi Akihiro-san in realtà faceva parte di quell'Organizzazione ci ha lasciati perplessi!»
 
Conan: «Addirittura?» la guardò come se ciò che aveva appena detto fosse scontato. 
 
Yukiko: «Sì!! Perché non potevamo perdere l'occasione di sfruttarlo!!» lo guardò determinata. 
 
Conan: «Ecco, mamma… spiegami meglio come sono andate le cose dal vostro punto di vista.» bevve il tè che Yukiko gli aveva versato in precedenza. 
 
Yukiko: «Facendo un riassunto molto veloce…» rifletté. «Ci è stato detto che Sharon si stava muovendo nell'ombra e che, in tutto ciò, sarebbe stato coinvolto uno tra i pesci piccoli dell'Organizzazione.» annuì. «Non ci è stato detto nulla dei particolari sul motivo. Sapevamo che dovevamo agire perché, molto probabilmente, la vita di Ai-chan sarebbe stata in grave pericolo. Quindi ci siamo documentati un po' su quella villa, sulle vite delle varie figure che la abitavano… E abbiamo scoperto la presenza delle bombe sotterranee! Siamo rimasti scioccati!! Ma non potevamo assolutamente lasciare le cose come stavano… dovevamo salvare tutti!!»
 
Conan: «In relazione a questo, Hattori mi ha detto che mentre erano entrati nel passaggio segreto, lui e Hakuba sono arrivati in una stanza dove Tsukimi-san li ha sentiti nonostante fosse all'interno di una botola… ne sapete qualcosa?»
 
Yusaku: «Sì, certo. Era perché si erano introdotti lì precedentemente per spianare la strada. È stata creata una via di accesso invisibile dall'interno della stanza dove sono arrivati loro, che però ha lasciato qualche falla perché è stata creata con troppo poco preavviso. È per questo che, in una parte soltanto, le mura erano più sottili; esattamente dove si usciva o entrava da quella botola. Quello Tsukimi Akihiro aveva macchinato tutto fin troppo bene…»
 
Subaru: «È per questa ragione che ho chiesto anche l'intervento dei miei colleghi. Loro erano lì per un altro lavoro che coinvolgeva uno dei ragazzi presenti al ballo, quindi abbiamo preso due piccioni con una fava.» aggiunse. 
 
Conan: «Quel Koseki, giusto? L'ho visto solo una volta mentre era cosciente, ma mi è sembrato un tipo piuttosto intelligente.» rifletté. 
 
Yukiko: «Vero!! È anche molto carino!!» ammise annuendo. 
 
Subaru: «Sì, era lui. Non so molto a riguardo, probabilmente, Camel o Jodie potrebbero dirti qualcosa in più.»
 
Conan: «No, no… tanto ormai è andata… Inoltre, non aveva niente a che vedere con me. Aveva chiesto persino a Sera di aiutarlo col caso, bah! A proposito, Hattori e Hakuba mi hanno raccontato ciò che è successo con Jodie-san…» si mise una mano in faccia. 
 
Subaru: «Sì, riguardo loro, Jodie ha fatto davvero un ottimo lavoro.» rise di gusto. 
 
Yusaku: «È stato molto importante cercare di essere convincenti. Ma almeno, adesso… quell'uomo sconterà la pena che gli spetta.» diventò serio in viso. 
 
Conan: «A tal proposito, che fine gli avete fatto fare?» chiese inarcando un sopracciglio. 
 
Yusaku: «Lo aiuteremo a cambiare identità. In fondo, anche l'Organizzazione pensa che sia rimasto coinvolto in quella tragedia. Noi abbiamo solo fatto sì che capisse che anche la sua vita è importante.»
 
Yukiko: «Faremo in modo che in futuro, non appena si saranno calmate un po' le acque, potrà adottare la sua figlioletta, così da poter stare con lei. Non è meraviglioso?» sorrise felice. 
 
Conan: «Eeeh?? Ma non sarà troppo pericoloso anche per lei??» chiese alzando il tono della voce. 
 
Yusaku: «Non accadrà a breve, c'è una burocrazia infinita da affrontare.» sorrise. 
 
Conan: «…c'è una cosa ancora più importante e da non trascurare, però…» gli diventarono gli occhiali opachi. «Io sono convinto che ha sbagliato… quindi… Dovrebbe scontare la pena per tutti i reati che ha commesso! Così è troppo comodo per lui!» sbottò aggrottando le sopracciglia. 
 
Yukiko: «Vuoi che ti prepari una camomilla?» lo guardò malissimo, con una vena che le pulsava sulla fronte.
 
Yusaku: «Non posso negare che sia stata tua madre a optare per questa decisione. Tuttavia, ci ha fatto riflettere.» disse pacatamente mentre Yukiko annuiva fiera di sé. «Tsukimi Akihiro ha fatto dei reati incredibili e orrendi. Io la pensavo esattamente come te, infatti, avrei voluto consegnarlo alla polizia… solo che tua madre ha insistito ponendomi un quesito interessante.» volse lo sguardo su di lei. 
 
Yukiko: «Esatto!» sollevò l'indice della mano destra. «Se facciamo rinchiudere in carcere, Tsukimi Akihiro-san, mettiamo, con l'ergastolo… cosa accadrebbe?»
 
Conan: «Ovvio, no? Finirebbe con lo scontare i suoi reati, come dovrebbe!» rispose arrabbiato.
 
Yukiko: «Oooh…» lo guardò con sufficienza. «Dimmi un po'... Tu sai che fine ha fatto la sua casa?»
 
Conan: «Certo che sì! Ah… aspetta…! Forse ho capito dove vuoi arrivare.» si appoggiò una mano sul mento e rifletté su ciò che gli avevano appena detto i suoi genitori. 
 
Yukiko: «L'Organizzazione, con il timore che parlasse di loro e rivelasse qualcosa, l'avrebbe ucciso nel giro di pochissimo tempo. Come avrebbe scontato la sua pena, in questo modo? Con la morte?»
 
Conan: «Mh… giusto.» continuò a riflettere. 
 
Yukiko: «Quando sarà possibile, lo sfrutteremo e ci faremo dare le informazioni che ha! Anche se saranno relative, ma meglio di niente!» gli fece l'occhiolino. «E poi, siamo sul piede di guerra! Quell'Organizzazione ha le ore contate!!»
 
Conan: «Mmmh… sull'ultima parte non ne sarei così sicuro. Però, ti so dire per certo che se avete optato per la vita, era la scelta migliore.» distolse lo sguardo. 
 
Yukiko: «Eh, avevamo davvero bisogno della tua approvazione, sai?» lo prese in giro. 
 
Conan la guardò poco convinto. 
 
Conan: «Ma alla fine sei andata tu ad aiutare Haibara, mamma? Non c'è modo che lei voglia parlarmi di ciò che è accaduto quella notte! Avevo anche paura di attivare la trasmittente perché credevo che ci potessero rintracciare e, così, mandare in aria il piano per il salvataggio di Ayumi-chan. Quindi ci eravamo sentiti solo via e-mail e poi niente più!»
 
Yukiko: «Colpa tua che te ne sei curato poco, oppure… meglio così?» ridacchiò divertita. «Oooh!! Ti è finito il caffè!! Vado a prenderlo in cucina!!» si allontanò. 
 
Yusaku: «Mpf… era il tè!!» alzò la voce affinché lo potesse sentire. 
 
Yukiko: «Quello che vuoi!!!» continuò a ridere. 
 
Conan: «Quando non volete farmi sapere le cose, non c'è niente da fare.» sospirò. 
 
Subaru: «Mettila così: stiamo tutti bene, Tsukimi Akihiro avrà il tempo di pentirsi e di stare con sua figlia quando sarà; Tsukimi Ryu non ha più l'aggravante del rapimento e sconterà ben dieci anni di carcere, ma i suoi figli adesso staranno con la madre che è guarita quasi del tutto… e Itou Mitsunari trascorrerà tutta la sua vita in carcere, perché gli è stato conferito l'ergastolo. Ma potrà vivere svolgendo lavori utili alla comunità. Ha anche deciso di stanziare tutti i suoi averi per la costruzione di un ospedale e un centro d'ascolto. Poteva andare peggio, no?»
 
Conan: «Sì, certo… ma il fatto che non mi abbiate detto la parte che ha a che vedere con Haibara e l'Organizzazi---»
 
Yukiko: «Se vuole, te lo racconta lei!! Ma, per l'appunto, dubito che lo farà! Eheheh…» sorrise senza un motivo apparente e poi cominciò a canticchiare. 
 
Conan: «Sembri una donna innamorata…» assunse uno sguardo bieco. 
 
Yukiko: «Ma che stupidaggini!!» prese Yusaku a braccetto. «Lo sono già!! E anche da un sacco di tempo!! ❤»
 
Conan: «Ohi ohi… ciò non toglie che---»
 
Subaru: «Se vuole, te lo dirà lei, come dice Yukiko-san. Sbaglio o in questo momento è al parco con gli altri bambini?» controllò l'orologio. 
 
Conan: «Sì… oggi andavano al parco a giocare con Shadir. Lui ha detto che quel posto gli piace perché da piccolo ci andava sempre con la sua famiglia, quindi… spero che anche suo fratello possa star meglio al più presto, così potrà far parte del gruppo insieme ad Aoi-chan.»
 
Yukiko: «Eeeeeh?? E tu cosa ci fai qui a parlare con noi???» lo riprese. 
 
Conan: «Volevo sapere la verità! Mica potevo aspettare per sempre!! Era da una settimana che aspettavo solo il momento giusto!» cercò di discolparsi. 
 
Yukiko: «Dovresti divertirti di più, dato che ti è stata data questa possibilità!» annuì convinta, mentre Yusaku si liberava dalla stretta. 
 
Yusaku: «Dato che non durerà per sempre, ti posso solo consigliare di divertirti con loro finché puoi.» rise compiaciuto. 
 
Conan: «Nah! Lo farò domani…» si rilassò sulla sedia. 
 
Yukiko: «In tutto questo, però… c'è qualcosa di favorevole!!» esclamò all'improvviso. 
 
Conan, Subaru e Yusaku: «Eh?»
 
Yukiko: «Dato che Sh--- Conan-kun è qui con noi, possibilmente, non morirà nessuno per oggi!! Ahahah!»
 
Subaru: «Questo sì… ma chissà quando tornerà a casa?» ridacchiò. 
 
Conan: «Ohi… non sono io a portare sfortuna agli altri!!» lamentò seccato. 
 
Tutti si misero a ridere, perché si sa, ovunque vada quel bambino, muore sempre qualcuno, o non si tratterebbe di Edogawa Conan. 
 
Yukiko: «A parte gli scherzi, non abbiamo altro da aggiungere, quindi, fila a giocare con loro!»
 
Conan: «Eh no! Ci sono delle altre cose che devo chiedervi!» si mise a braccia conserte. 
 
Yukiko: «Noi, però, non siamo intenzionati a risponderti, quindi vai!!» lo sollevò dalla sedia e lo mise giù. 
 
Conan: «Mamma…! Non sono un bam--!!!» arrossì. 
 
Scoppiarono nuovamente tutti a ridere tranne lui. 
 
Subaru: «Andiamo, ti accompagno io.» si alzò. 
 
Yukiko: «Secondo me, lo vizi troppo! È meglio se fa qualche passo da solo!» mise il broncio. 
 
Subaru: «Ne approfitterò per fare delle spese.» guardò Conan. «Ti va?»
 
Conan: «Sì…» sbuffò. «È meglio che me ne vada al più presto. Ciao!»
 
Yusaku: «A presto, Conan-kun.» sorrise. 
 
Yukiko: «Mi raccomando, stai attento quando sei solo per strada!» si chinò e lo sbaciucchiò come poteva. 
 
Conan: «Mam--…» sospirò stancamente. 
 
Subaru: «Bene, allora a più tardi.» sorrise gentilmente e poi andò via con Conan.
 
Yukiko: «Ma quando crescerà…? Ha il carattere tale e quale a quando aveva ancora quell'età… dieci anni fa!» guardò Yusaku contrariata. 
 
Yusaku: «Ogni cosa a suo tempo.» sorrise. «Lo scontro finale lo porterà a crescere, vedrai.»
 
Yukiko: «Se lo dici tu… ❤» annuì e sparecchiò la tavola. (Anche Sharon… spero che prima o poi capirà.)
   
 
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