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Autore: darkimera    07/08/2009    3 recensioni
Helizabeth vorrebbe essere come tutte le altre normali sedicenni. Peccato solo che abbia strani poteri psichici. Peccato solo che un vampiro millenario abbia messo gli occhi sulla sua gola...
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una serata normale e tranquilla

IV

 

Era una serata normale e tranquilla. Stavo cenando a casa della mia migliore amica e poi avremo fatto i compiti, almeno in teoria, e in pratica avremo chiacchierato per tutta la serata.

Ecco cosa continuavo a ripetermi per convincermi che aveva ragione Bell riguardo al sogno.

-Ehi, Beeeeth… sei ancora tra noi?

La voce di Isabel mi riportò alla realtà.

-Sì, scusa. Ho la testa tra le nuvole…

Tentai un sorriso.

-Sei preoccupata per la scuola?

Mi chiese la mamma di Bell, inforchettando l’insalata.

-Ehr…sì…?

Posai le forchette sul piatto cercando di non fare rumore.

-Era tutto molto buono, Jessica.

Mi sorrise.

-Beh, visto che ho finito anche io, vi dispiace se andiamo in camera a fare i compiti?

Il padre annuì. Lei si alzò da tavola e io la seguii a ruota fino in camera sua al secondo piano.

Non appena entrammo, lei si buttò sul letto e io mi accomodai sulla sedia vicino alla scrivania.

Mi accorsi che fuori era appena tramontato il sole.

-Devo farti un po’ di domande, cara Helizabeth…- cominciò tirandosi a sedere.

-Come mai non mi hai mai detto che il più gran figone di tutta la scuola da un mese a ‘sta parte ti sta facendo il filo?

-Perché non è vero.

Probabilmente la mia risposta laconica la sorprese perché poi quando mi parlò aveva cambiato tono.

-Si può sapere che hai? È tutta la sera che sei così…

Feci un sorriso tirato. –Sono preoccupata per te… e ho paura.

Si distese sul letto. –Per il sogno? Te l’ho già detto quello che penso. Potresti almeno per stasera fare finta di niente?

-Difficile.

Rimanemmo in silenzio per un bel po’ di tempo indecise su cosa dire o fare.

All’improvviso sentimmo due tonfi dal piano di sotto e un rumore proveniente da fuori della finestra.

Bell si tirò su a sedere.

-Cosa è stato?

Feci spallucce, ma in qualche modo sapevo che presto sarebbe successo qualcosa.

-Buonasera, Helizabeth.

Quella voce… Girai quasi meccanicamente la testa verso la finestra. E sbiancai.

Lui era lì, appollaiato sulla penombra del davanzale.

Sentii la voce di Adamson risuonarmi in testa: “Lui ritornerà,Beth.”. Come faceva a saperlo?

Bell trattenne il fiato.

-Isabel… che piacere fare anche la tua conoscenza…

Non andava bene. Il sogno era diventato realtà. Bell era in pericolo di vita. Doveva andarsene.

Girai la testa verso Bell. Era evidentemente impaurita e tremava.

-Bell…- cercai di attirare la sua attenzione, ma dalla bocca mi uscì solo un sospiro rauco.

-Isabel?- la chiamò suadente il vampiro.

Lei scattò sul letto.

-IsabelHelizabeth è stata così cattiva da non volermi far entrare l’altra sera. Che ne dici di farlo tu?

Si alzò dal letto come trainata da una forza invisibile e si avvicinò alla finestra.

Balzai dalla sedia e le afferrai un braccio.

-NO!

Si voltò verso di me, gli occhi inespressivi.

-Non puoi fare niente, Helizabeth.

Bell si liberò della mia presa e aprì la finestra.

-Entra.

La sentii dire piano.

Lui balzò dentro felino.

Il mio cuore perse un battito per poi accelerare come impazzito.

Era un uomo alto dall’aspetto asciutto e tonico. Indossava dei jeans logori e sporchi e il torace era nudo con i muscoli ben scolpiti sotto un velo di pelle talmente pallida da sembrare trasparente.

Il viso era affilato, circondato da capelli castano chiari che gli arrivavano fino alla base del collo.

Provavo terrore e delizia di lui. Volevo toccarlo, ma volevo anche scappare.

Il fascino dei vampiri.

La sua mano afferrò Bell per una spalla. La sentii mugugnare.

-Grazie.

Le sibilò e poi avvicinò la faccia alla sua gola. E morse.

Sangue scarlatto corse giù dalla ferita prima che lui lo leccasse avido.

Bevve per un lasso di tempo che a me sembrò enorme, mentre lo guardavo sconvolta. Poi la scaraventò in un angolo della stanza. Come un bambino che getta via un gioco ormai rotto e inutilizzabile.

Lui mi guardò. Gli occhi rossi e accessi di sete.

-Non mi piace il sangue di quelle come lei, ma meglio che niente.

Guardai terrorizzata Bell. Tutto si stava svolgendo come avevo sognato, la prossima sarei stata io.

Mi salì fino in gola un urlo che però non riuscì a trovare espressione. D’altronde, se anche avessi urlato a cosa sarebbe servito?

-Non è morta…

Lo guardai e notai che aveva gli occhi fissi sulla ragazza. Poi voltò verso di me la testa e mi guardò di sottecchi.

-Almeno credo.

Esplose in una risata.

Costrinsi le gambe ad andare a ritroso per raggiungere la porta senza perderlo di vista. Forse sarei riuscita a scappare. Forse, ma sapevo di non avere la minima possibilità di scamparla.

-Scappi? Hai paura? – domandò beffardo.

Mi raggiunse con due falcate e mi accarezzò una guancia. Rabbrividii.

-Sai non dovresti aver paura di me. Tanto è inutile perché tra poco finirà tutto, lo sai?

Mi soffiò in faccia queste parole e quasi rimasi stordita dal profumo del suo alito.

Sorrise.

-Arrenditi…

Inclinò piano la testa per raggiungere la mia gola.

Era finita, lo sapevo.

Chiusi gli occhi, pronta al dolore.

Le gambe che fino a quel momento avevano tremato, non riuscirono più a reggermi. Caddi in ginocchio. E fu un bene perché sfuggii dalla sua presa.

Quasi contemporaneamente, sentii uno sparo echeggiare per la stanza.

Aprii di scatto gli occhi. Lui si teneva una mano sulla spalla sinistra che sanguinava copiosa, sibilando furioso e guardando con astio oltre le mie spalle.

Girai il busto quanto bastava per vedere dietro di me.

Nella cornice della porta c’era Adamson che impugnava una pistola. 

 

---

 

Eccomi di nuovo qua… beh credo di essere stata di parola, dall’ultimo aggiornamento credo sia passata una settimana. Però mi sa che per le prossime 2 settimane non avrete mie notizie… c’ho un internet balengo che comincia a darmi segni di squilibrio e quando questo succede non posso più usarlo per 15 giorni, poi non so come, ma riparte… bah, vallo a capire te.

Eeeh… vi farò stare sulle spine un bel po’, o almeno penso. Ma quanto sono cattiva? Hi hi hi>x<

Grazie ancora a tutti coloro che mi seguono leggendo nell’ombra e a quelli che l’hanno messa tra le storie seguite o preferite, non sapete quanto mi fate felice!

E poi laguerriera grazie per la recensione! Troppi complimenti, davvero! >///<

Se non rispondo ad altre recensioni è perché non faccio in tempo a leggerle e aggiorno senza riuscire a scrivere qualcosa, come ho detto prima, c’ho un internet balengo. Comunque se ci sono state altre recensioni per il 3° capitolo, ringrazio coloro che le hanno fatte!

Dopo tutti questi giri contorti di parole, direi che posso anche salutarvi… al prossimo capitolo!

darkimera

 

P.S. Recensite che fa bene alla salute!!!  

 

 

 

 

 

  
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