IV
Era
una serata normale e tranquilla. Stavo cenando a casa della mia migliore amica
e poi avremo fatto i compiti, almeno in teoria, e in
pratica avremo chiacchierato per tutta la serata.
Ecco
cosa continuavo a ripetermi per convincermi che aveva ragione Bell riguardo al sogno.
-Ehi,
Beeeeth… sei ancora tra noi?
La
voce di Isabel mi riportò
alla realtà.
-Sì,
scusa. Ho la testa tra le nuvole…
Tentai
un sorriso.
-Sei
preoccupata per la scuola?
Mi
chiese la mamma di Bell, inforchettando
l’insalata.
-Ehr…sì…?
Posai
le forchette sul piatto cercando di non fare rumore.
-Era
tutto molto buono, Jessica.
Mi
sorrise.
-Beh,
visto che ho finito anche io, vi dispiace se andiamo
in camera a fare i compiti?
Il
padre annuì. Lei si alzò da tavola e io la seguii a ruota fino in camera sua al secondo piano.
Non
appena entrammo, lei si buttò sul letto e io mi accomodai sulla
sedia vicino alla scrivania.
Mi
accorsi che fuori era appena tramontato il sole.
-Devo
farti un po’ di domande, cara Helizabeth…-
cominciò tirandosi a sedere.
-Come
mai non mi hai mai detto che il più gran figone di tutta la scuola da un mese a ‘sta parte ti sta
facendo il filo?
-Perché
non è vero.
Probabilmente
la mia risposta laconica la sorprese perché poi quando mi parlò
aveva cambiato tono.
-Si
può sapere che hai? È tutta la sera che sei così…
Feci
un sorriso tirato. –Sono preoccupata per te… e ho
paura.
Si
distese sul letto. –Per il sogno? Te l’ho già detto
quello che penso. Potresti almeno per stasera fare finta di niente?
-Difficile.
Rimanemmo in silenzio per un bel po’ di tempo indecise su cosa dire o fare.
All’improvviso
sentimmo due tonfi dal piano di sotto e un rumore proveniente da fuori della
finestra.
Bell si
tirò su a sedere.
-Cosa
è stato?
Feci
spallucce, ma in qualche modo sapevo che presto sarebbe
successo qualcosa.
-Buonasera,
Helizabeth.
Quella
voce… Girai quasi meccanicamente la testa verso la finestra. E sbiancai.
Lui era lì, appollaiato sulla penombra del davanzale.
Sentii
la voce di Adamson
risuonarmi in testa: “Lui ritornerà,Beth.”. Come
faceva a saperlo?
Bell
trattenne il fiato.
-Isabel…
che piacere fare anche la tua conoscenza…
Non
andava bene. Il sogno era diventato realtà. Bell era in pericolo di vita. Doveva andarsene.
Girai
la testa verso Bell. Era evidentemente impaurita e tremava.
-Bell…- cercai di attirare la sua attenzione, ma dalla bocca mi uscì
solo un sospiro rauco.
-Isabel?-
la chiamò suadente il vampiro.
Lei
scattò sul letto.
-Isabel…Helizabeth
è stata così cattiva da non volermi far entrare l’altra sera. Che ne dici di farlo tu?
Si
alzò dal letto come trainata da una forza invisibile e si avvicinò alla
finestra.
Balzai
dalla sedia e le afferrai un braccio.
-NO!
Si
voltò verso di me, gli occhi inespressivi.
-Non
puoi fare niente, Helizabeth.
Bell si liberò della mia presa e aprì la finestra.
-Entra.
La
sentii dire piano.
Lui
balzò dentro felino.
Il
mio cuore perse un battito per poi accelerare come impazzito.
Era
un uomo alto dall’aspetto asciutto e tonico. Indossava dei
jeans logori e sporchi e il torace era nudo con i muscoli ben scolpiti sotto un
velo di pelle talmente pallida da sembrare trasparente.
Il
viso era affilato, circondato da capelli castano
chiari che gli arrivavano fino alla base del collo.
Provavo
terrore e delizia di lui. Volevo toccarlo, ma volevo anche scappare.
Il
fascino dei vampiri.
La
sua mano afferrò Bell per una spalla. La sentii
mugugnare.
-Grazie.
Le
sibilò e poi avvicinò la faccia alla sua gola. E
morse.
Sangue
scarlatto corse giù dalla ferita prima che lui lo leccasse avido.
Bevve
per un lasso di tempo che a me sembrò enorme, mentre
lo guardavo sconvolta. Poi la scaraventò in un angolo della stanza. Come un bambino che getta via un gioco ormai rotto e
inutilizzabile.
Lui
mi guardò. Gli occhi rossi e accessi di sete.
-Non mi piace il sangue di quelle come lei, ma meglio
che niente.
Guardai
terrorizzata Bell. Tutto si stava svolgendo come
avevo sognato, la prossima sarei stata io.
Mi
salì fino in gola un urlo che però non riuscì a trovare espressione.
D’altronde, se anche avessi urlato a cosa sarebbe servito?
-Non
è morta…
Lo
guardai e notai che aveva gli occhi fissi sulla ragazza. Poi voltò verso di me
la testa e mi guardò di sottecchi.
-Almeno
credo.
Esplose
in una risata.
Costrinsi le gambe ad andare a ritroso per raggiungere
la porta senza perderlo di vista.
Forse sarei riuscita a scappare. Forse, ma sapevo di non avere la minima
possibilità di scamparla.
-Scappi?
Hai paura? – domandò beffardo.
Mi
raggiunse con due falcate e mi accarezzò una guancia. Rabbrividii.
-Sai
non dovresti aver paura di me. Tanto è inutile perché
tra poco finirà tutto, lo sai?
Mi
soffiò in faccia queste parole e quasi rimasi stordita
dal profumo del suo alito.
Sorrise.
-Arrenditi…
Inclinò
piano la testa per raggiungere la mia gola.
Era
finita, lo sapevo.
Chiusi
gli occhi, pronta al dolore.
Le gambe che fino a quel momento avevano tremato, non
riuscirono più a reggermi. Caddi
in ginocchio. E fu un bene perché sfuggii dalla sua
presa.
Quasi
contemporaneamente, sentii uno sparo echeggiare per la
stanza.
Aprii
di scatto gli occhi. Lui si teneva una mano sulla spalla sinistra che sanguinava
copiosa, sibilando furioso e guardando con astio oltre le
mie spalle.
Girai
il busto quanto bastava per vedere dietro di me.
Nella cornice della porta c’era Adamson
che impugnava una pistola.
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Eccomi di nuovo qua… beh
credo di essere stata di parola, dall’ultimo
aggiornamento credo sia passata una settimana. Però mi sa che per le prossime 2
settimane non avrete mie notizie… c’ho un internet balengo che comincia a darmi segni di squilibrio e quando
questo succede non posso più usarlo per 15 giorni, poi non so come, ma riparte…
bah, vallo a capire te.
Eeeh…
vi farò stare sulle spine un bel po’, o almeno penso. Ma
quanto sono cattiva? Hi hi hi… >x<
Grazie ancora a tutti coloro che mi seguono leggendo nell’ombra e a quelli che l’hanno
messa tra le storie seguite o preferite, non sapete quanto mi fate felice!
E poi laguerriera grazie
per la recensione! Troppi complimenti, davvero! >///<
Se
non rispondo ad altre recensioni è perché non faccio in tempo a leggerle e
aggiorno senza riuscire a scrivere qualcosa, come ho detto prima, c’ho un
internet balengo. Comunque se
ci sono state altre recensioni per il 3° capitolo, ringrazio coloro che le
hanno fatte!
Dopo tutti
questi giri contorti di parole, direi che posso anche salutarvi… al prossimo
capitolo!
darkimera
P.S. Recensite
che fa bene alla salute!!!