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Autore: always_strong28    02/04/2020    0 recensioni
“A causa di imprevedibili circostanze, è richiesto aiuto qui al al frutteto per la stagione delle mele. Cercasi qualcuno che possa iniziare la prossima settimana o al massimo tra due, e che sia disposto a svolgere mansioni varie se necessario, come raccogliere e impacchettare le mele, gestire la cassa, e altri lavori manuali che potrebbero servire. Deve essere bravo con i clienti, e capace di sollevare fino a venti chili. Cercasi qualcuno disponibile almeno fino alla fine di Ottobre. Per favore contattate il numero su questa pagina o venite in loco e chiedete di Harry. Con amore xx”
_____
Louis sta nella fattoria di sua zia, in una piccola città del Minnesota, per quattro mesi. Per far fronte alla noia della sua permanenza, inizia a lavorare al frutteto locale, di proprietà del ventiseienne Harry Styles.
Louis si trova presto ad innamorarsi di quel luogo, e trova una famiglia in Niall, Liam e Zayn, gli amici di Harry.
Inizia anche ad innamorarsi di Harry stesso.
E forse innamorarsi di lui è stata la parte più semplice dell’intera faccenda.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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22 Ottobre

 

Louis si sveglia con il telefono che suona alle 10 del mattino, è nella camera degli ospiti a casa degli zii per la prima volta da due settimane. Prende il telefono e risponde senza guardare, e emette un borbottio “’nto?”

 

Sente una risatina dall’altra parte, e anche nel suo stato semi addormentato, sorride. “Tutto bene Haz? Sai che ci vediamo più tardi da Niall, sì?”

 

Harry sbuffa. “Sì va tutto bene, ti ho svegliato? Volevo chiederti una cosa ma non volevo che gli altri ci sentissero.”

 

“Nono, non mi hai svegliato. Qual è la domanda segreta?” Invece l’aveva svegliato e come.

 

“Mmmm, ci credo poco, e comunque non è un segreto, vorrei evitare che gli altri ne facciano un drama.”

 

Louis alza gli occhi al cielo. “Perché dovrebbero?” Harry mormora.

 

“Eccooo, mi chiedevo se volessi venire con me a quell’incontro che ho domani.”

 

“Quello con le persone dell’Università? Pensavo che Zayn venisse con te.”

 

“Sì, era il piano, ma domani è l’anniversario di Zayn e Liam, e ho pensato che avrei potuto portare te, così poi posso mostrarti la Mall of America?! E andare a mangiare qualcosa? Sempre se vuoi, non devi ovviamente.”

 

Louis sorride, una calda sensazione si propaga nel suo corpo ogni volta che parla con Harry. “Certo che vengo con te. Ho sentito che la Mall of America è un’istituzione da queste parti, tanto vale che ci vada con qualcuno che mi può fare da guida.”

 

Harry ridacchia. “Allora è un appuntamento, va bene se ti passo a prendere?”

 

Louis arrossisce. “Certo, nessun problema Haz, sai dov’è casa della zia?”

 

“Sìsì! Vengo sempre ad aiutarli con il lavoro nei campi a primavera, so dove sei.” Quella frase non avrebbe dovuto renderlo così soddisfatto.

 

“Allora è un appuntamento, riccio.”

 

“Sì, lo è. Ti passo a prendere domani alle sette. Dormi ancora un po’ prima di dover venire da noi, te lo meriti.”

 

Louis si morde una nocca. Perché Harry è così dolce? “Okay, lo farò. Ciao ciao, riccio.”

 

Sente ridere dall’altra parte. “Ciao, principessa.”

 

Louis non riesce nemmeno a far finta di essere infastidito da quel nomignolo. Esitano entrambi un secondo, prima di ridacchiare insieme e poi riattaccare allo stesso tempo.

 

Louis deve trattenere un urletto eccitato, e si sdraia sul letto con le mani sul volto arrossato mentre sorride come un ebete.

 

Sì, è completamente andato.

____________

 

Louis riesce a dormire ancora un po’, e a non alzarsi fino a mezzogiorno.

 

Mangia qualcosa, fa la doccia, parla un po’ con la zia, prima di dare di matto sopra al fatto che non ha idea di cosa indossare il giorno dopo. Non si è mai dovuto preoccupare di vestirsi bene di fronte ad Harry, quindi quella nuova prospettiva è piuttosto…terrificante.

 

Alla fine, dopo aver svuotato l’armadio, finisce per chiamare Lottie, la chiamata si trasforma presto in una videochiamata mentre si prova qualcosa e glielo mostra. Occorrono parecchi lamenti, e ad un certo punto anche sua zia si unisce alla sorella per i commenti, prima di decidere per un paio di jeans neri attillati arrotolati alle caviglie, una t-shirt grigia e una giacca di jeans nera. È orgoglioso della sua scelta, e sia sua sorella che sua zita approvano, quindi è una vittoria.

 

Quando finalmente ritorna a casa, dopo la giornata con i ragazzi, è quasi l’una del mattino, e sa che dormirà a malapena.

 

Una famiglia di farfalle sembra aver preso residenza nel suo stomaco, e ogni volta che chiude gli occhi tutto ciò che riesce a vedere è Harry che guida nella notte.

 

Potrebbe non dormire mai più, per colpa di Harry, ma se è il prezzo da pagare per essere innamorato dell’uomo più bello del mondo, è più che lieto di pagarlo.

___________

 

23 Ottobre. 7:00 AM.

 

Quando Harry parcheggia nel vialetto alle sette in punto, e scende dall’auto, Louis per poco sviene.

 

Prima cosa, Harry tiene in mano una rosa.

 

Seconda cosa, è vestito bene.

 

Louis non si aspettava che avrebbe indossato una camicia a quadri e stivali per un incontro in città, ma per qualche motivo, non pensava nemmeno che Harry potesse indossare ciò che sta indossando ora: pantaloni così attillati che Louis vorrebbe rimuoverli centimetro dopo centimetro, un cappello marrone con la tesa larga, un paio di Chelsea boots con il tacco - che cazzo!-, e probabilmente la cosa più oscena in assoluto, una camicia semi trasparente bianca.

 

Con solo tre bottoni allacciati.

 

Ha una cazzo di farfalla tatuata sul petto.

 

Quando fa un passo sul portico, Harry sorride, e quando si avvicina a Louis, gli porge la Rosa. Louis la prende con un sorriso e si morde il labbro mentre guarda il riccio.

 

“È adorabile Harry, ma non dovev-“

 

Harry già scuote la testa. “Non iniziare nemmeno Lou, è un appuntamento, ricordi? Sapevo avresti protestato quindi te ne ho portata una solo questa volta, ma la prossima volta riceverai l’intero mazzo. Ok?”

 

Louis alza gli occhi, con affetto sul volto. “Va bene, non mi oppongo questa volta, ma fammi almeno offrire qualcosa oggi.” Internamente, sta ripetendo le parole: la prossima volta, la prossima volta, la prossima volta.

 

Harry ha un’aria rassegnata mentre annuisce. “Se non ti farà lamentare quando la prossima volta ti comprerò trenta rose, va bene.”

 

Non aspetta che Louis risponda gli avvolge un braccio intorno alla vita e gli dice di andare a mettere il fiore in un vaso, così che possano mettersi in viaggio. Louis sbuffa, ma fa ciò che Harry gli ha detto. Quell’uomo è insopportabile, davvero.

 

Quando Louis sale sul pick-up, Harry ha in sottofondo la colonna sonora di Grease, e Louis grida eccitato, mentre alza il volume. Harry ride e lo guarda con ovvia sorpresa quando Louis inizia a cantare ‘look at me, I’m Sandra Dee’. Ad alta volte, e intonatissimo.

 

We go together inizia subito dopo, e Louis è assolutamente sconvolto nell’appurare che Harry sa tutte le parole.

 

Senza aggiungere altro, quando You’re the one that I want inizia, si accordano su chi avrebbe cantato cosa. Harry che grida ‘it’s elecrifying!’ è proprio qualcosa che Louis aveva bisogno di sentire, è perfetto e sciocco, e stanno ridendo mentre cantano. Louis non è mai stato più felice.

 

Alla fine, la playlist finisce, e Harry lascia che Louis scorra tra la sua musica e scelga un sottofondo. Louis sceglie Talk Dirty to me di Poison, e fissa gli occhi spalancati di Harry quando le prime note iniziano a suonare, prima di iniziare a parlare come se nulla fosse, della prima cosa che gli viene in mente.

 

Incasinare la testa di Harry è divertente, infatti al ragazzo occorrono un paio di secondi in più del solito per rispondere.

___________

 

Si incontrano con due professori dell’Università del Minnesota in un café a Bloomington, un piccola cittadina in zona, e da ciò che Louis riesce a capire, l’incontro riguarda Harry e il provare diverse varietà di mele che hanno inventato. È tutto molto scientifico, e Louis più che altro è impressionato dal fatto che Harry sappia di cosa stiano parlando quando discutono della struttura cellulare delle diverse mele.

 

Le cose terminano con una nota positiva, e i professori dicono che resteranno in contatto nelle due settimane seguenti per preparare il contratto, e Harry sembra molto eccitato quando questi se ne vanno. Parla animosamente delle opportunità che arriveranno con quell’accodo, e a metà strada per la Mall of America, inizia ad esaltarsi ancora di più di poter fare da guida a Louis.

 

Louis non fa di nuovo caso all’outfit di Harry, finché non sono fuori dalla rampa del parcheggio e Louis sta congelando.

 

“Harold, come cazzo fai a non avere i capezzoli congelati?”

 

Harry ride forte, e alza le spalle. “Non è ancora così freddo tesoro, aspetta che arrivi Dicembre.” Louis scuote la testa. Si è innamorato di un uomo matto.

 

“Tu sei matto, si congela qui e tu sei vestito come se fosse primavera!” Harry continua a ridere di lui, anche mentre gli apre la porta per entrare. Come riesca ad essere il mix perfetto di stronzo e gentiluomo è un mistero.

_________

 

La Mall of America è…wow. Quattro piani di negozi per i maniaci dello shopping, più il piano dei ristoranti, e bonus un parco divertimenti al chiuso.

 

Quando finalmente lui ed Harry si siedono in una zona meno affollata nella zona ristoranti, gli fanno male i piedi per tutto il camminare, e le sue braccia sono stanche di trasportare le borse piene di cose che ha comprato per sé, per le sue sorelle e suo fratello e per i genitori. Ha anche comprato una camicia a quadri per Harry, come presa in giro, perché insomma…ma quando la mostra al ragazzo, è talmente contento dagli scacchi rosa e grigi che la indossa subito dentro il centro commerciale.

 

Harry ha testardamente insistito a portare la maggior parte delle borse di Louis, anche se Louis ancora era riuscito a tenersene alcune.

 

Si sta divertendo da morire, perché Harry ama lo shopping tanto quanto lui, ed è felice di andare ovunque Louis voglia. Man mano che l’appuntamento prosegue, Louis pensa che questo sia il migliore a cui sia mai andato, insieme all’uscita al Festival Autunnale.

 

Visitano circa un quarto di tutti i negozi del centro commerciale, ma sono quasi le sei e Louis si sta già addormentando in piedi, quindi alla fine se ne vanno.

 

Louis non se lo aspetta, ma a circa metà strada da casa degli zii, Harry si ferma nel parcheggio di un piccolo diner di una città sconosciuta, e gli annuncia che gli avrebbe offerto anche la cena.

 

Louis gli mette il broncio, anche se Harry si ferma lo stesso. “Harry, davvero non devi, mi hai già comprato una rosa, la colazione e anche il pranzo. Non devi pagarmi anche la cena.”

 

Harry scende dal pick-up, fa il giro dell’abitacolo e gli apre la portiera, come aveva già fatto per tutto il resto della giornata, lo guarda serio e lo aiuta a scendere. “Lasciami fare Lou, per favore? Ti ho detto che ti avrei portato ad un appuntamento, quindi questo sono io che mantengo la promessa.” Louis lo fissa per un momento, vuole seriamente continuare a protestare, ma Harry è così sincero, e sta facendo quella cosa con il labbro all’infuori, ed è dannatamente carino, Louis può solo sospirare e arrendersi.

 

D’accordo, ma solo perché quel labbruccio ti fa sembrare un bambino.”

 

A quel punto il broncio di Harry scompare, rimpiazzato da un tenero sorriso che sembra essere particolarmente per Louis. Si avvicina al ragazzo, e gli porta una mano sulla guancia. “Grazie, tesoro, voglio trattarti nel modo in cui meriti.” Louis no risponde, e si appoggia ad Harry, il quale sospira, quasi sognante. “Sei prezioso Lou, e voglio viziarti finché non ti renderai conto che non ho intenzione di fermarmi.” Louis trattiene il respiro, e Harry sembra quasi lottare con se stesso per un attimo, prima di avvicinarsi, fermandosi ad un millimetro dalle labbra di Louis, e accarezzandogli la guancia con il pollice. Louis batte le palpebre velocemente, ed si lascia sfuggire un ‘ti prego’.

 

È tutto ciò che occorre ad Harry, perché l’attimo seguente, spinge Louis contro l’auto, il suo corpo premuto contro il ragazzo e si stanno baciando.

 

Louis ansima, e appoggia le mani sulle spalle di Harry, dandogli la spinta necessaria per approfondire il bacio alzandosi sulle punte e avvolgendo le braccia intorno al collo del riccio. Harry dall’altra parte gli stringe il fianco, e Louis è consapevole di ogni parte del corpo che Harry gli sta toccando, ma allo stesso tempo tutto è ovattato a parte la sensazione delle loro labbra una sull’altra.

 

È sicuro di poter rimanere così per il resto della sua vita, Harry premutogli addosso, che gli morde le labbra e con la lingua che fa cose peccaminose che Louis vorrebbe ripetute su altre parti del corpo, ma Harry si stacca, si sposta sul collo, succhiando fino a lasciare il segno, e Louis decide che è così che vuole trascorrere la sua vita.

 

Se le cose fossero andate come voleva Louis, sarebbero stati nel parcheggio a pomiciare per altri quindici minuti; ma poco dopo i fari di un’altra auto che si avvicina li rendono consci di dove erano, Harry si stacca mentre una seconda macchina entra nel parcheggio.

 

Louis si sente drogato, è la prima cosa che gli viene in mente per descrivere le sue sensazioni. Dopo uno sguardo agli occhi dilatati di Harry, che ha il respiro affannoso e le labbra rosse (come una mela), Louis capisce che anche Harry prova la stessa cosa. Si fissano per un secondo, cercando entrambi di calmarsi, e poi scoppiano a ridere.

 

È la cosa più strana di sempre, in piedi in un parcheggio a ridere con il ragazzo che ti stavi divorando di baci, entrambi chiaramente eccitati, ma tutto sembra così giusto, che Louis quasi si lascia sfuggire un ‘ti amo’ su due piedi.

 

Non lo fa, e la magia del momento passa, Harry allunga una mano che lui stringe.

 

“Beh, adesso che ci siamo fatti venire fame, andiamo a mangiare.” E Louis scoppia di nuovo a ridere mentre prende la mano di Harry, e si dirigono verso il diner con un grosso sorriso sul volto.

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Quando finalmente tornano a casa di Louis, sono quasi le undici, e Can’t Fight This Feeling di REO Speedwagon tiene loro compagnia. Louis non scende subito, e continuano a parlare per un’altra ora e mezzo.

 

Harry aiuta Louis a portare le borse in casa, e poi rimangono sul portico altri dieci minuti, Louis spinto contro il muro della casa mentre Harry gli lascia un succhiootto sul collo, sulla clavicola proprio sopra al suo tatuaggi It is what it is.

 

Si separano solo perché Harry gli dice che hanno assoluto bisogno di dormire almeno un po’, perché se entrambi arriveranno al frutteto il giorno seguente con l’aria di chi non ha dormito, i ragazzi non gli darebbero tregua. Louis è d’accordo - tristemente - e guarda Harry tornare al suo pick-up e salirci. Mentre se ne va, abbassa il finestrino e alza la radio a tutto volume.

 

Nel silenzio, risuona ‘(I Just) Died in Your Arms’ mentre Harry gli fa ciao con la mano e Louis ride.

 

Louis rimane in piedi sul portico, ascoltando la canzone finché non riesce più a sentirla, e poi, aspetta un altro paio di minuti per calmare la sua risatina, alla fine si volta ed entra in casa.

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24 Ottobre.

 

Quando Louis si prepara quella mattina, si mette un maglioncino per coprire i succhiotti, perché deve lavorare con dei bambini più tardi, e sarebbe poco appropriato.

 

Saluta il resto dei ragazzi come fa normalmente, e sta per iniziare il suo giorno, finché non vede Harry. Harry esce dal capanno, con entrambe le borse per la raccolta, sembrando come al solito soddisfatto, finché non si avvicina e i suoi occhi si assottigliano, concentrati. Poi, rimane lì in piedi a fissarlo.

 

“Uh. Harry? Tutto okay?” Harry non gli risponde, lascia le borse a terra poi afferra la mano di Louis e lo tira in direzione del garage. Louis lo segue di sua volontà, ma un po’ confuso. “Harry cosa stai facendo? Lo sai che dobbiamo raccogliere una marea di mele, si? Così tante che anche Niall ci urlerà dietro se non iniziamo subito, dobbiamo-“

 

Harry lo sbatte contro il muro del garage, le mani strette intorno ai fianchi di Louis, il quale quasi grida per la sorpresa. Harry ha un sorriso sornione sul volto, e stringe le mani ancora un po’. “Ho bisogno che tu stia in silenzio, non vogliamo che nessun altro entri qui dentro, giusto?”

 

Louis scuote la testa. È un po’ confuso, perché dovrebbe rimanere in silenzio se Harry sta per baciar-.

 

Harry si mette in ginocchio, sul pavimento sporgo, e una lampadina esplode.

 

“Oh mio- Harry, per favore, Cristo San-“

 

Harry scuote la testa, mentre solleva la maglietta di Louis. “Cosa ho detto principessa?”

 

Louis trattiene il respiro, e si porta le mani alla bocca, mordendo una nocca per trattenere i gemiti. Harry sorride, si inclina in avanti, baciando la pancia di Louis. “Bravo.” Louis deve trattenere un altro gemito, che diventa un affannoso verso mentre le mani di Harry scorrono sui fianchi, e iniziano a spingere giù i jeans.

 

Ovviamente, si prende il suo tempo; lasciando baci sempre più giù, senza slacciare i bottoni dei pantaloni, finché non è costretto. Quando lo fa, li tira già senza rimuovere i boxer, Louis piagnucola, e porta la mano tra i ricci di Harry, tirandoli.

 

“Harry per favore voglio-“

 

Harry gli afferra il polso, e riporta il braccio dell’altro sul fianco, guardandolo seriamente mentre lo fa. E, quella situazione non sarebbe dovuta essere sexy, ma Harry è appena qualche centimetro lontano da dove Louis è tanto, tanto duro.

 


“Cosa ti ho detto, tesoro?” Louis deglutisce, e toglie la mano dalla presa di Harry per riportarsela alla bocca. Può sentire il respiro di Harry sul cazzo, e giura su Dio che potrebbe morire.

 

“N-nessun rumore.”

 

Harry annuisce, e appoggia una mano sulla vita di Louis, mormorando. Louis si aspetta una qualche risposta, ma invece il ragazzo gli tira giù i boxer, e oh.

 

Rimanere in silenzio è difficile, ma Louis non pensava fosse quasi impossibile. Sicuramente le incredibili doti di Harry lo stanno rendendo muto. Sicuramente non sta obbedendo a Harry, solo perché gliel’ha detto.

 

È grato, perché ciò che vorrebbe dire è sporto e osceno, è grato di non dover parlare.

 

Harry lo stuzzica orribilmente, gli fa scorrere le dita lungo i fianchi, facendolo tremare, con l’altra mano gli stringe i glutei. Nel frattempo, passa dal baciare la pancia e le cosce di Louis, a finalmente baciare quella parte che ha bisogno di attenzioni.

 

Louis geme questa volta, nemmeno le nocche strette tra i denti possono aiutarlo. “Haz-Harry ti prego.”

 

Harry lo zittisce, lo accarezza con la mano sul fianco, poi guida il membro di Louis in bocca, e inizia a succhiarlo.

 

Non c’è modo per Louis di rimanere in silenzio, non con le sensazioni che la bocca di Harry gli sta dando. È paradiso, dopo giorni, settimane, mesi di attesa, e rimanere in silenzio è l’ultima cosa nella sua mente.

 

Per fortuna, ad Harry non sembra importare molto del rumore a quel punto. Anche se quando Louis prova a tirargli i capelli un’altra volta, entrambe le mani vengono intrappolate da una di Harry. Louis non si divincola.

 

Quando il piacere inizia a salire, i suoi ansimi diventano più rumorosi, e inizia a scuotere le mani dalla presa di Harry. “Harry, sto per - cazzo- io devo-“

 

I suoi polsi vengono stretti, e Louis lo prende come se gli fosse stato concesso il…permesso, e viene.

 

Harry, perché è perfetto, ingoia, e quando si alza in piedi, bacia Louis dopo aver rimesso a posto tutto quanto; Louis può sentire il proprio sapore sulla lingua di Harry. Merda.

 

Quando il riccio si stacca, sta sorridendo, un sorriso morbido che Louis ha iniziato a chiamare il sorriso di Louis.

 

Louis sta ancora ansimando, con i jeans slacciati. “P-per cos’era?”

 

Harry alza le spalle, senza nemmeno sembrare imbarazzato. “Non hai mai indossato un maglioncino, ti fa sembrare morbido e scopabile.”

 

“Haaaaarry smettila.” Louis arrossisce, e si avvicina ad Harry, il quale ridacchia e lo abbraccia.

 

“Non penso di farlo, tesoro. Sei così buono che non posso.” Louis sorride contro la maglia di Harry.

 

“Oi, sei proprio un romanticone, eh?”

 

Harry mormora in accordo, ed entrambi rimangono in silenzio per un paio di minuti, prima che Harry gli ricordi, tra un bacio e l’altro, che devono portare a termine un po’ di roba, e si separano. Quando raccolgono ognuno le proprie borse, Louis sconvolto si rivolge ad Harry.

 

“Aspetta Harry, vuoi che-“

 

Harry trattine una risata, e avvolge le braccia intorno alla vita di Louis, dirigendosi insieme verso l’uscita del garage. “Non preoccuparti, tesoro, volevo solo farti sentire bene.” Dà un pizzico al fianco di Louis. “Inoltre, mi puoi ripagare più tardi.”

 

E, beh…non può essere altro che d’accordo, no?

_________

 

31 Ottobre. 9:30 PM.

 

La festa di Halloween è ufficialmente giunta al termine, e tutti ne sono sollevati.

 

Louis non pensa che cinque persone possano apparire più rilassate di loro mentre puliscono, ma sembra che le due settimane di pazzia l’abbiano reso possibile. Anche Louis, mentre sta guidando il trattore, - cosa che è diventato molto bravo a fare - dentro al garage, si sente calmo ed è una bella sensazione.

 

Bacca Harry fissarlo mentre a retromarcia per parcheggiare il trattore nel garage, un ghigno fiero sul volto, con le braccia incrociate per far risaltare i muscoli e…

 

Okay, Louis sta sicuramente pensando a quella cosa successa alcuni giorni prima. Non riesce a non farlo. Lo prende alla sprovvista il pensiero, e quanto facilmente pensa alle mani grandi e callose di Harry, o le sue belle e rosee labbra avvolte intorno al suo cazzo. E questo porta a pensare al cazzo di Harry, e beh. Gli fa ricordare che non ha ancora ricambiato il favore, e tutto questo porta ad altro fantasticare.

 

È un circolo vizioso.

 

Alla fine, riescono a sistemare tutto, perché è Halloween e devono festeggiare.

 

In questo caso, festeggiare significa stare sdraiati nel salotto di Harry, bevendo rum&coca, guardando film corro.

 

In qualche modo, si sistemano in modo che tutti vedono, sistemando una ventina di coperte e tanti cuscini quanti riescono a infilare tra e sopra di loro.

 

Liam è seduto appoggiato al lato lungo del divano, Zayn tra le gambe. Niall è pressato di fianco a lui, con metà corpo girato così che Harry riesca a stare sdraiato su di lui, e Louis è praticamente sopra Harry.

 

Guardano ‘Dal profondo della notte’, il primo ‘Venerdì 13’, il remake di ‘IT’, un paio di ‘Paranormal Activity’, e alla fine la ‘Bambola Assassina’. Quando questo inizia Niall, Liam e Zayn sono addormentati, lasciando Harry e Louis a parlare sommessamente tra loro.

 

“Qual è la cosa che ti piace di più di possedere un frutteto?”

 

Harry pensa, mentre accarezza i capelli di Louis come stava facendo per l’ultimo film e mezzo. “Penso sia a metà tra il lavorare con delle brave persone e l’azione di coltivare proprio le mele.” Louis lo guarda confuso, l’altro alza le spalle. “È come… um…vede credere un albero, e sapere che l’ho fatto crescere io, capisci? So quando questi alberi sono stati piantati, quando sono pronti; so da dove li ho presi e quando producono qualcosa che posso condividere con altra gente, riuscire a vivere di questo è…” appare imbarazzato, e alza di nuovo le spalle, concentrandosi sui capelli di Louis. “So che sto facendo qualcosa, mi piace, e sto rendendo altri felici; invece di sprecare la mia vita in un edificio a fare qualcosa per cui non sarò mai ringraziato. Almeno in questo modo ho la dolce Signora Mandy del centro per anziani che mi porta dei biscotti per il mio duro lavoro.”

 

Louis ridacchia. Capisce ciò che Harry sta dicendo, è quello il problema. Louis lo sente fin nel profondo. Se gli ultimi due mesi gli hanno mostrato qualcosa, è che odia la sua vita in Inghilterra.

 

Con ogni cosa che ha imparato al frutteto, o da Harry, Liam, Zayn e Niall, teme il momento di dover tornare a casa sempre di più.

 

Qui, al frutteto, è utile, e si sente apprezzato.

 

Ha imparato come raccogliere le mele velocemente, così da tenere il passo con Harry anche quando doveva usare la scala. Raccoglie ad una velocità disarmante, e in qualche modo sa, solo toccandola, se una mela è buona o no. Riesce a trasportare cose pesanti più facilmente, Niall gli sta insegnando come usare l’impacchettatrice, e Zayn ora può prendersi più di dieci minuti di pausa perché si fida a lasciare Louis in negozio da solo.

 

Nel suo lavoro in Inghilterra, non riesce nemmeno a farsi dire grazie dal suo capo dopo aver lavorato tutta la notte.

 

Ha pensato che innamorandosi di Harry, gli avrebbe dato il suo cuore, in realtà, Louis sta iniziando a capire che Harry l’ha solo aiutato a ritrovarlo.

 

Il problema è che il cuore di Louis è in un frutteto, nel mezzo del Minnesota, completamente intrecciato al cuore di un uomo dagli occhi verdi che popola i suoi sogni.

 

Louis sospira e chiude gli occhi, lasciandosi cullare dalle mani di Harry tra i capelli, mentre realizza che non c’è altro posto in cui vorrebbe stare.

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1 Novembre. 1:00 PM. Campo delle zucche.

 

Stanno raccogliendo qualche zucca, le ultime ritardatarie che non sono marcite con il primo gelo. Le braccia di Louis sono stanche, ma non lo stanno uccidendo come avrebbero fatto un paio di mesi prima. È più che soddisfatto di sé.

 

Harry ha della musica di sottofondo, le casse bluetooth sono sistemate sul trattore, e canta. La canzone è Girl Crush di una qualche band country di cui Louis non conosce il nome anche se Harry la mette di frequente.

 

Canta molto bene, e Louis lo pensa sempre, ma questa volta non se lo tiene per sé.

 

“Ti hanno mai detto che canti molto bene?”

 

Harry si ferma a metà ritornello, e alza le spalle mentre appoggia una grossa zucca sul vagone. “Un paio di volte, credo. Sono quasi andato a fare i provini di X-Factor quando ero più giovane.” Finisce la frase con un gesto come a dire ‘niente di che’.

 

“Cosa..sul serio?”

 

“Sì, io e Zayn dovevamo andare insieme, ma dovevi avere almeno sedici anni, e il mio compleanno era un giorno troppo tardi per farcela. Zayn è timido e non ci avrebbe mai provato senza di me.”

 

Louis borbotta sbigottito. “Un giorno?” Harry ridacchia, e annuisce. “Amico, sono stronzate.”

 

Harry è indifferente. “È andata come è andata, ho deciso di buttarmi su giurisprudenza; finché ho cambiato idea e mi sono messo a fare roba di elettronica. Ho lavorato un po’ con la Apple, ma niente di eclatante.” Louis sbuffa.

 

“Sì, ‘niente di eclatante’, ecco perché avevo abbastanza soldi a che età? Venti? Ventuno? Per comprare un intera proprietà?!”

 

Ora Harry sta arrossendo, e oh. Non è mai successo prima. Louis ride sommessamente.

 

“Cos’è questa ‘cosa’?” E fa le virgolette nell’aria. “Eri un genio o qualcosa di simile?”

 

Harry sta ancora arrossendo. “Qualcosa di simile, credo.” E visto lo sguardo di Louis che aspetta un’ulteriore spiegazione, ancora sconvolto, Harry continua. “Uhm, beh, io e Zayn ci siamo conosciuti quando avevamo…nove anni, credo? Ad un centro estivo…per bambini prodigio, insomma…bambini che erano bravi con il computer e robe simili, numeri eccetera. Sono bravo con i computer, Zayn è bravo con i numeri. Ecco perché lui segue la parte del negozio e quella finanziaria.”

 

La bocca di Louis è spalancata e ha messo di raccogliere zucche. “Quindi tu sei davvero uno di quei geni dell’informatica?” Pensava che Niall stesse scherzando.

 

“No! No, Dio, ho una certa abilità. Con i computer. Niente di speciale.” Balbetta con una zucca in braccio, poi, Louis inizia a pensare che forse è una roba grossa.

 

Nonostante sia curioso, non è invasivo, quindi non dice altro e appoggia la zucca sul trattore. “Sai, anche io ho quasi fatto il provino per X-Factor.”

 

Le sopracciglia di Harry schizzano in alto, e ride incredulo. “Cosa? Non ci credo.”

 

Louis ride. “Sì, giuro. Mi ero appena diplomato e cercavo qualcosa che non richiedesse trovare un lavoro da adulti.” Harry scuote la testa sconvolto, e Louis borbotta offeso. “Sono serio! Mi ero anche preparato per il giorno!” Harry alza le mani per la resa e appoggia la schiena al vagone con le braccia incrociate.

 

“E che cos’è successo?”

 

“Ah, sai,” Louis alza le spalle, e guarda le sue mani. “L’ansia e la realtà hanno avuto la meglio, mi sono convinto a…non andarci? Inoltre non l’avevo detto a mia madre, o lei mi avrebbe sicuramente obbligato a portare a termine quella decisione.”

 

Alza lo sguardo per vedere che Harry lo sta fissando, con uno sguardo dolce e affettuoso. “In che anno avresti dovuto provare?”

 

“Mh, penso il duemiladieci? Avevo diciotto anni, Cristo. Sembra un secolo fa.” Gli occhi di Harry si spalancano. “Che c’è?”

 

Harry scuote ancora la testa, ora divertito. “Niente è che,” ridacchia. “È quando anche io e Z dovevamo andare.”

 

Louis batte le palpebre. “Eh?”

 

“Sì.” Un’altra risatina. “Avremo potuto incontrarci, quasi dieci anni prima.”

 

Louis fa di no con la testa. “Beh, cazzo.”

 

Harry ride, e gli lancia una bottiglia d’acqua prima di prenderne una per sé e bere. Quando finisce, la ripone nel trattore ancora sconvolto. Poi sorride a Louis.

 

“La vita, eh?”

 

Ridono, e continuano a lavorare in silenzio.


Quando hanno concluso, Harry entra nell’abitacolo del trattore e tira fuori una busta con dei panini e un paio di lattine di soda; perché non importa quanta gente gli dica che si chiami coca-cola, sarà sempre soda.

 

Si siedono sull’erba al bordo del campo per mangiare. È sorprendentemente bel tempo, anche se la settimana precedente era un freddo cane; Harry gli aveva già assicurato che quel sole non sarebbe durato, e di aspettarsi un peggioramento nelle condizioni meteo. Louis sperava di vedere la neve, visto che non era una cosa comune a casa.

 

A metà pasto, Harry si schiarisce la voce.

 

“Hey, allora..vuoi venire ad una festa venerdì sera?”

 

“Che tipo di festa? Dove?”

 

Harry alza le spalle rilassato. “Sai chi è Nick Grimshaw?”

 

Louis annuisce. “Quell’odioso bastardo della BBC?”

 

Harry sbuffa, e si allunga per prendere una mala che aveva con sé. “Sì, lui. Dà un festa in ogni città che ospita l’iHeartRadio per il Jingle Ball, credo. Non stavo prestando attenzione.”

 

Louis non dice nulla, rimane in silenzio mentre aspetta che Harry scoppi a ridere e dica che lo sta prendendo in giro. Quando non lo fa, e continua a fissarlo aspettando una risposta mentre mastica la mela, è Louis a ridere.

 

“Beh, dimmi…come facciamo ad andare? Offri anche servizio di catering?”

 

Ora Harry ride di gusto, prendendo un altro morso dalla mela, con un ghigno sul volto. “No, niente del genere. Credo di essere l’ospite d’onore. Sono praticamente il motivo per cui quest’anno darà una festa qui e non a Los Angeles. È stanco di sentire le mie scuse per non andarci, quindi porta la festa da me.” Louis alza gli occhi al cielo, e gli tira la crosta del panino sulla testa.

 

“Oh, per favore, sii serio. A che festa mi vuoi portare davvero? Le signore della chiesa organizzano una festa dove ognuno porta qualcosa?”

 

Harry ora sembra offeso, e mette il broncio mentre si toglie le molliche dai capelli. “Ma sono serio, Lou!”

 

Louis scuote la testa e si sdraia sull’erba. “Non sei così famoso come credi, riccio!” Harry emette un verso di affronto e sghignazza.

 

Dopo alcuni secondi, Harry gli da un colpetto sul naso. Quando Louis apre gli occhi, Harry è sdraiato di fianco a lui e ha in mano il proprio cellulare. Louis arriccia il naso, e grugnisce. Harry ride, e gli indica il telefono.

 

“Qui, gattino, guarda.” Louis lo scaccia via, poi prende il cellulare.

 

“Come fai ad avere così tanti nomign-oh.”

 

Oh. Sul telefono di Harry c’è una foto di lui e Nick Grimshaw. Direttamente sul profilo di quest’ultimo.

 

Hanno entrambi un sorrisone e indossano camice floreali complementari.

 

Louis grugnisce di nuovo, e riconsegna il cellulare ad Harry, leggermente in imbarazzo.

 

“Beh, quand’è la festa?” Harry inizia a ridere, e Louis arrossisce ancora di più. Si porta una mano sul volto per coprire l’imbarazzo, lamentandosi, “Harry, smettila, come cazzo facevo a sapere che eri serio e conosci gente famosa?”

 

Harry ride di nuovo, e toglie le mani dal volto di Louis, mentre gli rotola sopra. È a cavalcioni su Louis, con una mano appoggiata al petto e l’altra che gli accarezza la guancia. Le labbra di Louis sono leggermente socchiuse, e sospira appena.

 

“Harry…”

 

Harry mormora, e abbassa la testa. Inizia a lasciare baci lungo la mandibola di Louis, e questo sospira di nuovo, inclinando la testa di lato così che Harry abbia migliore accesso. Harry afferra il suggerimento, e inizia a baciare più in basso, lungo il collo, mentre lo succhia e lo mordicchia. Louis geme e si divincola sotto Harry. Harry sorride contro la gola dell’altro, e mette più pressione sui fianchi.

 

“Sei un po’ impaziente tesoro?” Louis borbotta.

 

“Non impaziente, sei tu che provochi.”

 

Harry ride. “Penso che tu debba imparare un po’ di pazienza, forse hai bisogno di qualcuno che ti faccia aspettare, eh?” Louis trattiene il fiato. Sono troppo vicini. Harry alza un sopracciglio, e gli stringe i polsi forte. “Va bene, principessa? Hai bisogno che ti tenga fermo? Insegnarti a fare il bravo?”

 

Louis si lamenta, e spinge appena i fianchi verso l’alto. “Sì, Da-ah-Harry, io-“ si trattiene, scosso da un gemito.

 

Harry gli accarezza i capelli. “Sei già perfetto per me, dolcezza, aspetta che ti abbia nel mio letto, nudo. Sarai così bravo, così bello…” Morde il labbro inferiore di Louis, e poi lo bacia.

 

Quando si staccano, Louis si lamenta, e si divincola dalla presa di Harry. “Harry, I-io ti voglio. Per favore?”

 

Harry geme, e lascia un leggero bacio sulla mandibola di Louis. “Merda, dolcezza, vuoi farmi stare bene? Farmi vedere quanto bravo sai essere?” Louis annuisce, vigorosamente.

 

Ti prego, Harry, sarò così bravo, solo per te.”

 

“Merda, sì, principessa, toccami.” Si toglie da sopra Louis, e invertono i ruoli. Un brivido di eccitazione attraversa il corpo di Louis mentre pensa a quanto facile sia per Harry manovrarlo in giro, nel frattempo sbottona i jeans di Harry, velocemente.

 

Quando li slaccia, e avvolge una mano intorno al membro di Harry, geme. “Cazzo, Haz…sei così-“ si interrompe, e guarda Harry.

 

Il riccio si sta mordendo un labbro, e le sue mani si intrecciano dietro la nuca di Louis. “Sì, tesoro, tutto per te, forza…” Tira appena i capelli di Louis, il quale geme e si abbassa per prendere Harry in bocca.

 

Harry geme forte, e stringe la presa sui capelli di Louis. Lascia che sia Louis a impostare il ritmo per alcuni minuti, prima di iniziare a muovere i fianchi.

 

È meraviglioso, e tutto ciò che Louis vorrebbe fare è allungare una mano sulla propria erezione e masturbarsi in contemporanea.

 

“Cazzo Lou, tesoro, sei così dannatamente-.” Un gemito lo fa bloccare mentre Louis affonda più in profondità. “Merda, sei bravo, una brava principessa per me, sì?” Louis mugola, e inizia a muovere anche i propri fianchi a tempo con quelli di Harry.

 

Percepisce che i movimenti di Harry si fanno più frenetici, e la voce del riccio più affannosa. “Cazzo angelo, mi desideri dentro di te, vero? Mi vuoi dentro il tuo stretto culo? Per farti stare bene?”

 

Louis non ce la fa più, geme e si porta una mano al suo membro, e si tocca un paio di volte prima di venire.

 

Dopo poco, Harry spinge contro la bocca di Louis, e gli viene in bocca.

 

Louis vuole essere perfetto, e ingoia.

 

Harry prende una grossa boccata d’aria, e si risistema i jeans non appena Louis si stacca da lui, così può prendere il ragazzo e trascinarlo in un bacio. Louis lo lascia fare, lascia che Harry senta il proprio sapore sulla sua lingua, e sospira felicemente quando Harry li fa tornare nella posizione iniziare, e in qualche modo i polsi di Louis tornano intrappolati tra le mani di Harry.

 

Si stanno baciando; il corpo di Louis completamente sommerso in quello di Harry, quando sentono qualcuno urlare dalla zona del negozio. Si bloccano, Harry rimane fermo per nascondere Louis. Lentamente, le grida si fanno più forti, finché non capiscono chi e cosa stia dicendo.

 

È Liam, che urla come un ossesso. “-scopare di fronte al mio trattore, pipponi! C’è del lavoro da fare!2

 

Harry grugnisce e si alza, lasciando che la presa sui polsi di Louis si allenti. “Fanculo Lima Bean! Non far finta che tu e Zayn non stavate deflorando le mie honeycrisp proprio questa mattina!”

 

C’è una grossa risata che non può essere altro che Niall, e poi Liam inizia ad imprecargli contro.

 

Harry scuote la testa, ridendo, e torna a guardare Louis che sorride; il volto di Harry si rilassa immediatamente.

 

“I nostri amici sono i peggiori.”

 

Louis ridacchia. “Sto iniziando a pensare che stiano complottando contro di noi.”

 

Con una risata, che sembra più un abbaio, Harry bacia il dorso della mano di Louis mentre si scosta da lui, tornando a distendersi sulla schiena, e sospirando soddisfatto.

 

“Quindi, vuoi venire alla festa venerdì?”

 

Louis ride, una risata profonda e di gusto. “Oh mio Dio, sì, verrò alla tua dannata festa con le celebrità, idiota.”

 

Harry ride ancora, e rimangono lì per qualche altro minuto, prima che il cellulare del riccio non inizi a vibrare per una chiamata di Zayn.

 

E insieme, tornano al lavoro.

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