Anime & Manga > Boku no Hero Academia
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Autore: Mary Kilary Tenei    04/04/2020    0 recensioni
" Dio ti prego, se tu sei davvero lassù dimmi perché... perché io?
Che cosa ho fatto per meritare questa disgrazia?
Che nella mia vita precedente ti ho fatto qualche torto?
Che cosa ho combinato di così orrendo da nascere in questa vita, in questo mondo e in questo modo?
Qual'è il peccato che ho commesso?
Non capisco, ti prego rispondi.
Se ho fatto qualcosa di sbagliato, allora mi dispiace... Qualsiasi cosa abbia mai fatto mi dispiace. Se ciò non può bastare allora prendi la mia vita, fai di me ciò che vuoi! Ma ti prego...ti supplico non farmelo fare.
Ti prego ferma questa idiozia!
Fermali! Impedisci a loro di usarmi per far del male alle persone che ora ho capito di amare.
Io non voglio, non voglio perdere tutto quello per cui ho lottato fin'ora.
Gli amici, la famiglia...l'amore.
Fai di me ciò che vuoi, ma per favore... ti supplico salvali.
Salva i miei amici...
Salva All Might."
La vita spesso è ingiusta e messa spesso alla prova, non sempre le cose vanno come tu speri. Non sempre le cose sono come tu credi o almeno come tu ricordi.
22/06/19
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Nei seguenti giorni, in confronto agli altri anni e al primo giorno di scuola. Le giornate erano stranamente molto calme e tranquille, cos’è che era cambiato vi chiederete. Beh tutto, partendo da Bakugou che dopo a quel pericoloso incontro con il Villan Melma, aveva preso ad ignorare il giovane Midorya. Non gli parlava, non tentava nemmeno di insultarlo tutto grazie a quel giorno, il giorno in cui Izuku mostrò al mondo che non serve un Quark per essere un Hero, no, serve coraggio e senso di giustizia, il sacrificare la propria vita per aiutare qualcun altro senza pensarci due volte rende una persona un Hero e questo Bakugou non lo sopportava, essere stato quasi salvato da colui che lo considerava una nullità era umiliante. Ma nonostante ciò le numerose occhiatacce da parte sua non mancavano mai e questo infastidì l’amica che gli faceva di rimando, nonostante non fossero indirizzate a lei si permise di rispondere con altrettanto occhiatacce, delle volte anche strane e buffe, infastidendolo solo.
<< Questa nuova situazione… mi gasa troppo sai? >> fece la ragazza gustandosi il pranzo insieme al suo amico, Izuku sorrise appena mangiando anche lui il pranzo da lei preparato << Si… >> disse semplicemente con la testa altrove, era da quel giorno che non sapeva che fare aveva in testa un sacco di cose in particolare un pensiero rivolto alla sua unica amica: - Come faccio a dirglielo ciò che mi sta succedendo? – sospirò pesantemente cercando diversi modi su come entrare nel discorso mentre lo sguardo attento era furtivamente puntata su di lui, lo trovava teso, preso per qualcosa di cui forse aveva a che fare con la U.A. e stava cambiando un sacco, avrebbe voluto farglielo notare ma preferì che decidesse lui dirgli quando e cosa dirle : << Ehy Izu! Sai ho una grande notizia! >> esclamò lei portandolo tra i vivi, Izuku puntò la sua attenzione su di lei decidendo di nuovo, per la sesta volta di non dire nulla: << che succede? >> gli chiese mangiando un involtino di pesce contagiato dalla sua allegria, la ragazza saltello sul posto facendosi quasi male alle caviglie posando le bacchette nere all’interno del bento: << Sai che negli ultimi giorni ho lavorato per un locale come lavapiatti no? >> fece lei tutta felice e Izuku annuì solo posando anche lui le bacchette blu vicino a quelle della ragazza aspettando che continuasse, la ragazza sorrise talmente tanto che sembrava che il suo sorriso potesse raggiungere entrambe le proprie orecchie: << L’altro giorno la loro pasticcera-aiuto cuoco, se n’è andata di punto in bianco lasciando il locale in caos con un sacco di ordinazioni che arrivavano uno dietro l’altro. Allora mentre loro stavano discutendo mi sono messa il grembiule e mi sono data ai fornelli preparando anche altro correndo dalla cucina fino la sala servendo tutti. All’inizio non sono rimasti contenti della mia iniziativa essendo ancora minorenne, però poi sono arrivati un sacco di complimenti da tutti, dicendo che non avevano mangiato nulla di più buono. Ebbene notizia notiziona! Mi assumono part-time come seconda cuoca e cameriera! >> esclamò felice, Izuku sorrise congratulandosi con lei per l’ottima notizia: << Mary-chan è fantastico! Sono felice per te! Vorrà dire che verrò spesso a trovarti! >> esclamò lui sorridendo, mentre la ragazza versava un po’ di thè ancora caldo in due bicchieri: << si, durante la settimana quando c’è scuola farò dalle 14,30 fino le 18,40. Mentre il sabato se non ho impegni tutta la giornata e la domenica riposo assoluto >> esclamò lei felicissima, Izuku sorrise bevendo un sorso di thè per poi prendere le bacchette riprendendo a mangiare: << Sono felicissimo per te Mary-chan. Scommetto che conquisterai tutti con la tua cucina o almeno a me piace molto >> disse mentre metteva in bocca un gamberetto, la ragazza sorrise ridacchiando: << Si l’ho notato…stai persino mangiando con le mie bacchette >> disse ridendo, Izuku la guardò per poi guardare le bacchette che aveva in mano trovandole notando che le bacchette che aveva erano nere e non blu scuro come le sue. Rimase un bel po’ in silenzio prima di capire una cosa che lo fece diventare completamente rosso, talmente tanto da svenire: << Oh cielo! Izu! >> esclamò lei scuotendolo un po’ non capendo il motivo di quella reazione.


 

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Il rumore dei suoi passi echeggiavano lungo il corridoio, era appena uscita dall’infermeria dopo aver trasportato un Izuku fuori uso, era la prima volta che qualcuno andasse in infermeria senza che lei alzasse un solo dito ed era la prima volta che aveva messo K.O. qualcuno senza volerlo, sospirò cercando di capire meglio come fosse stato possibile una cosa del genere, ma niente non trovava la soluzione, o meglio dire: era troppo stupida per capirlo<< Non riesco proprio a capire, febbre non ne ha e sembra in ottima salute. Forse devono essere state le mie bacchette, dovrà esserci rimasto del piccante e non è riuscito a sopportarlo…credo. Bah!>> esclamò lei percorrendo il corridoi per raggiungere la sua classe mugugnando tra sé grattandosi la testa un po’ stressata, non fece in tempo di lamentarsi di nuovo che batté la faccia contro qualcosa, o meglio qualcuno: << Ehy deficiente guarda dove metti i piedi >> esclamò Bakugou fissandola male, la ragazza lo guardò infastidita spostandosi di lato per riprendere a camminare, Bakugou si arrabbiò per il comportamento della compagna e le afferrò il polso stringendolo forte << Ehy ! come minimo scusati stronza ! >> esclamò urlando il biondo strattonandola per riportarla vicino, la ragazza lo fulminò con lo sguardo cercando di liberarsi dalla presa: << Perché mai! Tu bullizzi Izuku solo perché è senza Quark e tu pretendi delle scuse da me! Ah. Ah scordatelo mio caro non mi abbasserò a questo livello con te! >> esclamò lei cercando di tirare via la mano, Bakugou mollò la presa della mano per poi posarla sulla sua spalla spingendola contro il muro bloccandole il passaggio << Mi pare di far notare, che ultimamente non degno la minima attenzione a quel Nerd di Merda o sbaglio? Quindi questo non è bullismo, perciò scusati >> ringhiò lui aggrottando le sopracciglia molto arrabbiato, la ragazza lo fissò seria e voltò la testa altrove incrociando le braccia al petto emettendo un verso di disapprovazione: << Perché non inizi prima tu, scusandoti con Izuku e smettendola di chiamarlo con nomi offensivi. Se lo farai allora lo dirò >> disse lei voltando il volto verso lui ghignando, Bakugou si infuriò e istintivamente le prese le guance con una mano sola e le stringe facendole assumere la bocca a pesce: << Come osi pretendere una cosa del genere! Te lo puoi solo sognare che io faccia una cosa del genere dannata donna! Non ho intenzione di piegarmi a questo punto né con te né con quel Deku! >> esclamò stringendo le guance di lei che cercava a fatica di parlare cercando anche di toglierselo di dosso spingendolo come meglio poteva fare, cercò di essere più femminile che poteva per mandarlo via ma sembrava non cedere, così dopo varie riflessioni dovette cedere a quella più facile, e di sicuro le conseguenze non sarebbero state buone per lei.

 

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<<  Quella stronza… >> sussurrò seduto al banco fissando la lavagna davanti a sé infuriato mentre dietro di sé poteva sentire chiaramente lo sguardo divertito della ragazza su di lui, molto probabilmente se la stava ancora ridendo vedendolo soffrire, avrebbe tanto voluto strozzarla con le proprie mani dopo quello che le aveva fatto, non solo si ostinava a fargli chiedere scusa a Izuku, si era anche permessa di colpirlo nei testicoli facendolo sopportare quel dolore fino la classe, obbligandolo a stare fermo, tranquillo seduto al suo posto. Guardò altrove cercando di distrarsi portando alla mente il ricordo delle loro vicinanza, si fissò la mano stringendola per poi sbuffare sonoramente << dannata donna problematica >> sussurrò cercando di concentrarsi sullo studio.
Le spiegazioni del professore di letteratura erano veramente interessanti, le parole con cui lo scrittore riusciva a trasmettere descrivendo il tramonto che lentamente svaniva tra le onde del mare, la descrizione di ogni colore, di ogni suono o profumo erano così sublimi da far venire la pelle d’oca solo a chi ne apprezzava, avrebbe ascoltato per ore quelle dolci parole ma la sua attenzione era rivolta solo ed esclusivamente al suo miglior amico che faceva esercizio fisico con un mano sola mentre prendeva appunti cercando di far massima attenzione, da quando era ritornato in classe l’unica cosa che gli disse che era dispiaciuto di averla fatta preoccupare inutilmente dicendo che aveva avuto un colpo di caldo, anche se lei non era proprio convinta ma decise di non insistere oltre, l’importante era che si fosse ripreso.
<< Bene ragazzi, per oggi è tutto. Vi ricordo che la prossima settimana avete la verifica su storia vedete di studiare, se volete uscire da questa scuola >> disse il professore chiudendo i libri e prendendo la propria borsa mentre gli studenti si prestavano a pulire e a riordinare le proprie cose per poi uscire pochi alla volta per raggiungere le proprie case o a raggiungere i loro club: << Sei impegnato questo pomeriggio? Mi piacerebbe andare insieme a te in libreria prima di andare nel mio bellissimo regno. >> disse percorrendo i corridoio insieme a Izuku che sorrise alla proposta ma poi si ricordò una cosa. Doveva incontrare All Might, doveva allenarsi duramente per l’esame d’amissione e 10 mesi passano in fretta e non aveva tempo per queste cose, anche se il pensiero del dopo, di quando affronterà l’esame per la U.A., se ci fosse stato la possibilità di essere ammesso, c’erano le possibilità che loro, che lei non l’avrebbe più rivista se non di rado. La paura che non si sarebbero più frequentati, non avrebbero più potuto condividere le divertentissime maratone di videogiochi, non sarebbero più andati insieme alle convention sugli Hero – Beh lei ci andava solo per fargli compagnia, non è che le interessasse molto- le risate, i segreti, i momenti involontariamente imbarazzanti. Izuku strinse lo zaino sentendo già gli occhi pizzicare minacciando di uscire, Mary lo guardò con la coda dell’occhio notando il notevole cambiamento da quando gli aveva fatto la domanda, era visibilmente triste e questo era comprensibile, sarebbe stato il loro ultimo anno insieme e chissà quando avrebbero avuto la possibilità di rivedersi era anche vero che era colpa sua, si era presa la briga di trovare qualcosa per mettersi dei soldi da parte e anche per aiutare la sua famiglia, anche se non ce n’era bisogno. Si morse il labbro e sospirò sfoggiando un piccolo e dolce sorriso, lo sorpassò e si voltò verso di lui: << Izu! Se hai un impegno non ti devi preoccupare, troveremo un giorno per passarlo insieme che non sia a scuola. Sta tranquillo okay? >> fece lei dandogli un bacio sulla guancia per poi correre via salutandolo da lontano, lasciandolo da solo in balia dei suoi pensieri.   


 

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Le dolci note di un piano forte accompagnate dalla incantevole voce italiana di Giorgia una donna vissuta negli anni 2000 echeggiava all’interno di quel grazioso locale in centro città di Tokyo dove la maggior parte dei clienti si sedevano in compagnia o in beata solitudine, gustandosi un delizioso thè caldo accompagnato ad un dolce della casa. La Mew Coffee – un locale fusion cucine- era un posto molto tranquillo e molto frequentato da giovani coppie, ragazzi, uomini d’affari e anche Hero che venivano lì per gustarsi la calma e l’ottima cucina italiana e giapponese, trovando un personale molto disponibile ed accogliente, governato maggiormente da ragazze di tutte le età che rivolgevano spesso e volentieri un sorriso gentile e caloroso tutti i giorni. Beh quasi sempre.
<< Non è giusto! Sono così carina e adorabile! Come può lasciarmi così! >> esclamò in lacrime una delle cameriere dalla pelle rosa, i capelli rossi e gli occhi azzurri all’interno del loro spogliatoio seduta davanti ai armadietti piangendo disperatamente mentre la titolare sospirava e cercava di consolarla insieme ad una collega mentre le altre lavoravano correndo avanti e indietro << Rouje non devi piangere vedrai che si sistemerà tutto >> disse la proprietaria abbassando le sue orecchie da coniglio mentre la ragazza continuava a singhiozzare in continuo << Maura mi spiace disturbare ma avremmo bisogno di una zampa >> esclamò una donna con le corna entrando nella stanza, la proprietaria annuì e guardò la collega seduta a Rouje non che amica di quest’ultima << Akane pensaci tu qui, se è necessario chiama qualcuno per portarla a casa >> fece lei alzandosi e lasciando le due da sole tornando in sala dove per poco non veniva investita da una piccola sagoma dalla chioma marrone, erano passate un paio di settimane da quando decise di prenderla sotto la sua ala permettendo a una studentesse delle medie di venire a lavorare con lei, erano da un paio di settimane che la vedeva dar il meglio di sé facendo un sacco di cose senza quasi mai fermarsi dando una mano in entrambe le mansioni: << Quanto vorrei aver tutta la sua energia, è così giovane eppure eccola qui a tirarsi su le maniche per aiutare la sua famiglia. E’ così virile! Se non fosse così piccola la sposerei >> esclamò Loli facendo ridere la proprietaria che appena la vide arrivare la fermò immediatamente stringendole le spalle prendendo il vassoio e passandolo alla collega vicino, Mary la guardò preoccupata, se l’aveva fermata voleva dire che aveva sbagliato qualcosa e questo non poteva permetterselo << H-ho fatto qualcosa che non dovevo signorina Rossi? >> chiese timidamente la ragazza accorgendosi che era la prima volta che si comportava così – mio dio mi sembra di essere Izu- pensò sospirando un po’, Maura sorrise e la trascinò in cucina dove un’altra ragazza dalla pelle azzurrina, i capelli rossi e occhi dello stesso colore stava cucinando un omelette e stava contemporaneamente impattando due fette di torta al cioccolato, Maura sorrise alla collega e prese due tazze vuote e si versò del thè caldo passandone uno alla giovane ragazza che timidamente lo prese fissando il contenuto preoccupata : << Tesoro, non hai fatto nulla di sbagliato. Anzi al contrario, stai facendo un ottimo lavoro, fin troppo bene per la tua età >> disse Maura sorseggiando e incitando la ragazza a far lo stesso che ne bevve un piccolo sorso stringendo la tazza preoccupata: << Ascolta, apprezzo che tu ti stia dimostrando di essere capace a far tutto. Ma devi darti una regolata, questo locale è un posto tranquillo e la tranquillità deve esserla grazie al personale cioè a te. Devi star tranquilla e prenderti una pausa di tanto in tanto altrimenti arrivi a casa sfinita e per quanto ne ho capito anche laggiù ne hai da fare. Devi rilassarti, non troppo ma il giusto. Credimi il fatto di vedere una giovane ragazza come te e della tua età che mette tutta questa passione nel far le cose mi piace, ma devi dosarti un po’. Lascia un po’ di lavoro anche a noi. Capito >> fece lei posando una mano sulla nuca della giovane che ascoltò in silenzio il suo discorso annuendo in seguito, doveva calmarsi un po’ e dividere il peso con tutti e non solo nell’ambito lavorativo: << Farò del mio meglio per non recare più disturbo >> esclamò lei seria, Maura sorrise disperata ridacchiando un po’ – non è praticamente quello che ho detto ma va bene- pensò lei posando la tazza nel lavandino prendendo i piatti pronti per portarli in sala : << Va a prendere una boccata d’aria nel retro, 5 minuti e poi torni okay? >> fece lei andando via, la ragazza sospirò e seguì il consiglio entrando nello spogliatoio trovando le due college abbracciate, solitamente qualcuno si sarebbe preoccupato ma il fatto che lei non sopportasse le persone con un Quark aveva avuto la meglio su di lei e in silenzio uscì prendendo un respiro profondo guardando il cielo: << Mi chiedo cosa stia facendo adesso quel dannato idiota >> si chiese lei sospirando guardando il suo dispositivo piccolo nero era un vecchio cercapersone grande quasi quanto la sua mano con scritto 0 chiamate 0 messaggi, normalmente qualcuno l’avrebbe derisa vedendo con cosa andava in giro, ma dicerto non poteva pretendere di avere uno oggetto elettronico come il telefono poi, senza contare che non ne sarebbe stata capace di utilizzarlo, è già tanto che sa usare gli apparecchi da cucina!
Con un ultimo sospiro rientrò dentro il locale trovando però stavolta solo la ragazza dalla pelle rosa che ancora piangeva che appena la sentì entrare la guardò malissimo << Che hai da guardare stupida bambina! >> esclamò lei, la giovane Mary la guardò sorridendo cercando di mascherare il nervosismo- prevedo una giornata lunga- pensò e con un grosso respiro profondo si avvicinò ad ella sedendosi vicino a lei.
 
I loro occhi erano letteralmente spalancati e la bocca poteva quasi arrivare a terra, anzi a dir la verità una l’aveva letteralmente a terra a causa del suo Quark che le consentiva di allungare e accorciare parti del suo corpo, Rouje era lì davanti a loro che serviva i tavoli con un grosso sorriso come se nulla fosse successo, dopo aver posato un piatto si avvicinò alla nuova arrivata abbracciandola stampandogli un bacio sulla guancia: << Nee-chan non baciarla!!! >> urlò Akane riprendendosi dal suo stato di trans correndole incontro cercando di dividerla dalla ragazza con gelosia, Mary guardò Maura e le altre disperatamente e sussurrò un aiuto disperato facendo scoppiare a ridere tutte.

 

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<< Cavoli che giornata, pensare che devo ancora ritirare i panni e stirare mi strazia >> sussurrò lei camminando per strada lungo la via vicino la spiaggia sospirando pesantemente: << Coraggio ragazzo! Ricordati di respirare di tanto in tanto altrimenti crolli >> urlò una voce attirando la sua attenzione, essa arrivava proprio su quella spiaggia dove in un angolo c’era una grossa quantità di immondizia che giaceva lì da chissà quanto tempo, ovviamente non fu’ quello che attirò particolarmente la sua attenzione tanto quando da lasciarla a bocca aperta, ma bensì vedere la figura del suo amico che trasportava tutta quella roba su un furgone facendo avanti e indietro senza mai fermarsi, vicino a lui c’era un tipo strano dall’aspetto scheletrico molto particolare che stava lì fermo a guardarlo correre. Per qualche ragione la ragazza si trovò a sorridere vedere che il suo amico aveva preso a cuore il suo futuro talmente tanto da decidere finalmente di migliorarsi, ora capiva perché da qualche giorno lo trovava impegnato e rifiutava a malincuore le sue richieste di uscita << Vai così Izu! >> sussurrò guardandolo per un po’.
 
Con un grosso respiro Izuku si diresse un attimo verso il proprio zaino, per fortuna All Might era comprensivo e lo faceva riposare un po’ giusto per bere un po’ d’acqua e riprendere fino l’ora di cena, corse un po’ affaticato trovando qualcosa di inaspettato, un asciugamano e due grosse bibite fresche. All’iniziò pensò fosse opera di All Might ma era stato tutto il tempo con lui, quindi chi era stato?
Delicatamente prese l’asciugamano e un inconfondibile profumo di frutti rossi invase le sue narici facendolo sorridere, avrebbe riconosciuto quel profumo tra mille, si avvolse intorno al collo l’asciugamano togliendo i residui di sudore << Grazie mille Mary-chan >> sussurrò bevendo la bevanda << Giovane Midorya si torna al lavoro! >> esclamò All Might avvicinandosi a lui, il ragazzo annuì ripatendo all’allenamento con un po’ più di carica.

 

   
 
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