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Autore: Juriaka    05/04/2020    3 recensioni
La mia prima storia sui Nothing But Thieves, imploro clemenza. Scritta per il compleanno efpiano di Kim (auguri carissima!), una piccola (in tutti i sensi, visto che i protagonisti sono bambini) Price/Joe, che spero possa piacerti!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Price, Joe Langridge-Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: James Price; Joe Langridge-Brown
Raiting: verde
Coppia: Price/Joe (cioè più o meno, son piccoli ahah)
Avvertimenti: Child!AU
Note: a fine testo

Per Kim
Auguri di buon compleanno! ♥


Fra i pezzi di un puzzle, prende forma un sogno



«Facciamo un puzzle?» propone Joe di punto in bianco, puntellandosi sui gomiti.
Price inarca le sopracciglia, come se non avesse afferrato. «Come?»
«Un puzzle. Sai, quel gioco dove devi appiccicare i pezzi fra di loro...»
«Lo so cos'è un puzzle!» esclama offeso, colpendolo alla nuca. « É che non capisco come ti sia venuto in mente.»
«Beh, hai idee migliori?»
Price apre la bocca per ribattere, ma la richiude l'istante seguente. In effetti, non è che abbiano molte alternative. La pioggia scroscia a catinelle, e andare a giocare in giardino è fuori discussione. Sono entrambi sdraiati sul letto di Joe, con il ventilatore acceso che prova a rinfrescare l'ambiente accaldato. Nonostante il temporale, la temperatura di agosto è quasi asfissiante.
«Va bene, facciamolo.»
Joe sorride, prima di alzarsi e iniziare a rovistare fra gli scaffali. Dopo qualche minuto tira fuori una scatola di cartone ammaccata e polverosa. Si spostano entrambi sul tappeto colorato ai piedi del letto, e rovesciano tutti i pezzi. Secondo il disegno sulla custodia, l'immagine che dovrebbero ricomporre è quella di un dipinto. Price crede che sia un quadro di Van Gogh -sua madre è una grande appassionata-, ma non ne è troppo sicuro.
«Beh, da dove iniziamo?»
«Dagli angoli. Dobbiamo trovare prima quelli.»
Mentre rovistano fra i vari tasselli, le loro mani si sfiorano più volte. Price si chiede se anche Joe senta quell'elettricità che gli attraversa le dita ogni volta che si toccano, e se anche il suo cuore stia battendo più veloce. Ogni volta che sono vicini, Price ricorda il suo primo giro sulle montagne russe, e il vuoto allo stomaco scaturito dalla paura e dall'adrenalina. Non riesce ancora a capire se quella sensazione gli piaccia, oppure no.
Dopo circa mezz'ora di lavoro, si arrendono. Hanno unito la metà dei pezzi, ma il loro puzzle è totalmente sbagliato. Non c'è niente che ricordi -neanche vagamente- l'immagine proposta dalla confezione.
Restano in silenzio per qualche istante, cercando di capire come procedere. Price si sente improvvisamente abbattuto: non riesce a risolvere il puzzle di cartone che ha davanti agli occhi, figuriamoci il rompicapo dei propri sentimenti nei confronti dell'amico.
«Lasciamo perdere» dice Joe, rompendo il silenzio con un sospiro. «Mi sta venendo mal di testa. E' peggio della matematica.»
Price annuisce in risposta, senza distogliere però lo sguardo dai tasselli sparsi sul pavimento. E così concentrato sui suoi pensieri che non percepisce nemmeno Joe alzarsi, finché qualcosa non gli colpisce la testa.
«Ahi! Ma che cavolo...»
Joe è in piedi, e stringe un cuscino fra le braccia con un sorriso che gli va da un orecchio all'altro. Price non ha il tempo di reagire, ché un'altra cuscinata lo centra dritto sul petto. Con un'esclamazione a metà fra il divertito e l'irritato, si catapulta verso il letto di Joe afferrando un secondo cuscino, dando inizio a una lotta senza esclusione di colpi. Dopo dieci minuti si ritrovano ansimanti e fradici di sudore, vicini al ventilatore che rinfresca loro il viso e il collo bollenti. Probabilmente il giorno dopo avranno la febbre a quaranta, ma in quel momento non importa a nessuno dei due.
«Sai Price, pensavo che mi piacerebbe suonare la chitarra.»
Il sussurro di Joe è così sottile che Price, per un momento, crede di esserselo immaginato. Si volta a guardarlo confuso, ma la luce determinata che gli lampeggia negli occhi non è un'illusione. Sente nuovamente il proprio cuore accelerare, e la familiare sensazione di vuoto si appropria del suo stomaco. Poi, d'improvviso, scoppia a ridere.
«Che ti prende? Guarda che sono serio!» borbotta Joe, mentre le guance gli si colorano di rosso.
«Non ti sto prendendo in giro!» si affretta a spiegare Price, pur mantenendo un largo sorriso. «Anzi, credo sia un'idea stupenda.»
Joe lo guarda dritto negli occhi, come per cercare qualche traccia beffarda fra le sue iridi. Quando capisce che è sincero, piega soddisfatto le labbra all'insù, sussurrando qualcosa che Price non afferra. Prima che riesca a rendersi conto delle sue azioni, ha già allungato un braccio intorno alle spalle dell'amico, tirandolo verso di sè. Joe sgrana gli occhi, come se non se l'aspettasse, ma non si tira indietro  e si lascia trascinare docilmente. Restano così, stretti l'uno all'altro, con le nuche che si sfiorano mentre l'aria del ventilatore continua a soffiare su di loro, e il cuore di Price che pulsa forte nelle orecchie.
«Sarebbe figo se formassimo un gruppo» propone dopo un po', spezzando il silenzio. «Io potrei suonare la batteria!»
Il sorriso di Joe si fa più largo, e annuisce convinto. Price, per un momento, s'immagina loro due con le bacchette fra le dita  e la chitarra in braccio, su un palco gremito di gente.
Non è affatto male, come futuro.

Note d'autrice
AHAHHAHHA, Kim scusami per questa cosa oscena ma sii clemente, è la mia prima fic su di loro! Spero di non averti rovinato il compleanno! XD
Innanzitutto, grazie a tutti per essere arrivati sin qui (coraggiosi, vi meritate tanti biscotti e pasticcini), e fatemi ringraziare un momento due persone (anzi, due persone e una cosa): Tabetha, Soul Dolmayan e il manga di Haikyuu. La prima, mi ha ispirato con il prompt 'puzzle' da cui è nato tutto ciò, Soul invece mi ha sopportato/supportato dandomi delle dritte per la caratterizzazione dei personaggi e consigliandomi la ship (per me le nozze vanno bene, quando vuoi ♥).  Haikyuu, invece, la costante della mia vita sempre presente, mi ha aiutato perchè inizialmente questa storia era nata per due personaggi di quel fandom, ma era rimasta bloccata a nemmeno un terzo dopo sei ore di word (praticamente il foglio lasciato in bianco). E invece, Price e Joe si sono praticamente impossessati della storia ed è venuta giù da sola con una facilità estrema, evento più unico che raro. Quindi grazie, NBT, siete la salvezza per i blocchi, scriverò assolutamente più spesso su di voi!
Tornando a Kim (si è capito che non ho il dono della sintesi?), auguri di nuovo carissima, perdonami davvero questa... ehm... cosa, ma spero che un minimo ti abbia fatto sorridere! Non so nemmeno se ti piacciano le child fiction, ma è stato il mio modo per rendere più 'miei' i personaggi (della serie: sono piccoli, se faccio strombolate con la caratterizzazione posso sempre dare la colpa all'età XD).
E niente, spero davvero che tu passi una bella giornata (ehm, coronavirus/quarantena/finedelmondo premettendo) e sono contentissima che tu ti sia iscritta su EFP, in questo modo ho conosciuto un'autrice davvero dotata e straordinaria, che -almeno per me- è veramente un esempio a cui ispirarsi, non solo per la trama delle tue storie ma anche per lo stile meraviglioso che ti caratterizza.
Un abbraccio fortissimo ♥
P.S.: faccio schifo con i finali e pure con i titoli, chiedo venia
  
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