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Autore: Annette85    05/04/2020    1 recensioni
«Non se ne parla neanche!» sentenziò Ron in direzione del camino.
«Andiamo, Ron, sei l’unico che possa aiutarmi», lo supplicò la testa di Bill solleticata dalle fiamme. «Mamma e papà sono fuori città per qualche giorno; [...]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley, Sorpresa | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nota: Ehm... dopo 6 anni ecco finalmente il 2° capitolo di questa mini long.
Sono pessima, lo so, perché avevo promesso che non ci avrei messo tanto a scriverla, in fondo erano solo pochi capitoli, eppure...
Spero che l'attesa ne sia valsa la pena e stavolta davvero cercherò di finirla, perché anch'io sono curiosa di vedere cosa potrei mai far fare al povero Ronald =D
Ma basta cianciare, vi lascio alla lettura del capitolo!
Buona lettura^^

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Il Ronaldo in difficoltà


Capitolo 2


Ormai la serata romantica che aveva progettato era andata, bruciata come l’arrosto nel forno.

Trasformò una sedia in seggiolone, per tenere d’occhio Victoire mentre lui si dedicava alla pulizia della cucina.

La bambina guardò lo zio interrogativa, prima di dire di nuovo: «Pappa! Pappa!»

Ron la fissò qualche secondo come se non avesse capito cosa volesse, e appellò la borsa che gli aveva lasciato Bill. «Sono sicuro che papà ha messo qui dentro qualcosa di buono da mangiare», le disse.

Iniziò a tirare fuori pannolini, salviettine, vestitini di ricambio,… la borsa sembrava senza fondo, come quella che aveva usato Hermione quando erano in fuga. Sparpagliò il contenuto sul tavolo.

Nulla, neanche un biberon. Anche se ormai Victoire era grande per usare il biberon.

L’unica cosa vagamente commestibile era una confezione di gelatine a forma di unicorni che le aveva regalato George durante l’ultima visita ai Tiri Vispi.

Ron sorrise un po’ incerto alla nipotina: «Piccola, mi dai qualche minuto per sistemare questo disastro e poi preparo qualcosa?»

Victoire per tutta risposta lo guardò in modo ancora più interrogativo e poi, avendo capito che non avrebbe mangiato tanto presto, iniziò a piangere.

Di nuovo i vetri rischiarono di andare in frantumi, mentre Ron cercava di tapparsi le orecchie come meglio poteva.

Dire a una bimba di quasi due anni che non avrebbe mangiato di lì a poco decisamente non era stata una brillante idea. Anzi.

Ron aveva affrontato cose ben peggiori, tra ragni giganti, schiopodi sparacoda, draghi, eppure gli sembrava di avere il cervello completamente vuoto.

Ma perché aveva trattato male Hermione? A quell’ora lui avrebbe ultimato la cena, mentre lei avrebbe giocato con la piccola. Quell’immagine gli mandò una strana sensazione.

Ron si diede uno schiaffo sulla testa, ricacciando la sensazione di pace che aveva avuto pensando a lui, Hermione e Victoire tutti insieme felici, ecco l’idea: giocare!

Prese la coperta con le puffole pigmee che aveva trovato nel fondo della borsa, un paio di peluches di Victoire e sistemò il tutto in salotto, in un punto che avrebbe controllato facilmente dalla cucina.

«Ok, piccola, mentre io finisco di pulire qui e preparo la cena per entrambi, che ne diresti di giocare un po’ con i tuoi peluches?» chiese Ron senza voler ottenere davvero una risposta dalla nipotina.

Victoire ridusse almeno un po’ le urla, quel tanto che bastava per farsi prendere in braccio dallo zio, che intanto aveva iniziato a simulare il volo su un ippogrifo. Ron la adagiò con grazia sulla coperta preparata e per qualche istante animò i peluches con le mani.

«Torno subito», le disse prima di animare davvero con la magia i pupazzi.

La bimba smise di piangere e iniziò a ridere e battere le manine, mentre i peluches si esibivano in salti e capriole.

Ron emise un sospiro di sollievo: era riuscito nell’impresa di distrarla dalla fame. Essendo sua parente e conoscendo l’ingordigia dei Weasley, però, non sarebbe durata ancora a lungo, quindi doveva sbrigarsi.

Appellò secchio, stracci e detersivo e iniziò a pulire il disastro che aveva lasciato in cucina. Odiava dover fare tutto alla maniera Babbana.

Stava cercando di scrostare lo strato di cioccolato che si era solidificato tra i fornelli, quando l’orsacchiotto di peluche gli arrivò dritto dritto sulla nuca.

«Ehi! Ma cos…?» non riuscì a finire la frase che anche il gattino gli arrivò addosso, stavolta in pieno viso, visto che si era girato per controllare che fosse tutto a posto.

La bimba lo fissava con uno strano sguardo, come quando si concentrava per fare… Ron capì al volo: stava facendo la sua prima magia!

Bill gli aveva accennato al fatto che Victoire stesse iniziando a sviluppare i poteri, ma che ancora non riusciva a fare niente di grosso. Ma stavolta, a quanto pareva, ci era riuscita.

I peluches caddero sul pavimento della cucina e la piccola cadde come addormentata.

Ron la fissò ancora qualche istante, prima di precipitarsi da lei, prenderla in braccio e cercare di farla riprendere.

Non si era mai trovato in una situazione del genere e non aveva la più pallida idea di cosa fare.

Ma perché Victoire aveva deciso proprio quella sera di sperimentare la magia? E perché lui non era per nulla preparato a un’evenienza del genere?

Pensa… pensa, Ron, non puoi essere così idiota!, si disse cercando di far funzionare il cervello nuovamente.

L’unica cosa che gli venne in mente fu, ancora una volta, che aveva estremo bisogno di Hermione.

Adagiò la piccola sul divano, tra i cuscini che aveva allestito quando dormiva, si assicurò che stesse respirando ancora e poi prese carta, piuma e chiamò Leo, l’unico che avrebbe potuto trovare Hermione in quel frangente.

Scrisse un messaggio alla fidanzata, lo arrotolò e lo consegnò al gufetto, che partì di corsa.

Ron si sedette sul divano di fianco a Victoire e attese.

Si sentiva così impotente.

Continua...


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Devo dire che questa quarantena è molto ispirante, soprattutto oggi, perché nel pomeriggio ho scritto anche una piccola ff su Gilmore Girls, ma questa è tutt'altra cosa.
Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se forse sono un po' arrugginita. In ogni caso fatemi sapere come vi è sembrato e cosa ne pensate, io intanto vado a cercare di continuare la storia, dovrebbe avere ancora un paio di capitoli ;)
Ciao ciao

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