"l'amore avvolte può rendere ciechi.." *** **Draco's pov** Dopo essermene andato ed aver lasciato sola la Granger, mi diressi sul treno a cercare i miei amici, Theodore Nott, Blaise Zabini, Pansy Parkinson, Vincent Tiger e Gregory Goyle. "Sono un idiota" pensai tra me e me. "Ebbene sì, lo sei" rispose la mia coscienza. "Grazie..c'ero arrivato anche io.. sono un idiota che è stato gentile con una mezzosangue" ripetei a me stesso. "E che problema c'è lei ti è sempre piaciuta" rispose ancora una volta la mia coscienza. "Il mio problema? È che mi sono sempre fatto odiare e comunque gli altri non devono saperlo, la metterei solo in pericolo" ripetei ancora a me stesso. "Sei un idiota, ma comunque non avevi scelta, tuo padre non approverebbe se sapesse.." disse ancora una volta la mia coscienza. Arrivato allo scompartimento mi sedetti senza proferire parola con nessuno. Ero ancora assorto nei miei pensieri quando qualcuno li interruppe. - Come mai così silenzioso, Draco?- chiese Pansy con aria interrogativa. - Che ti importa?- chiesi io scocciato. - Sempre così irascibile, eh Draco? - rispose Pansy con aria scocciata. - Non vedo l'ora che sia l'anno prossimo così non mi vedrete più - risposi freddamente. - Non c'è bisogno di essere così irrascibile, ne parliamo dopo con più calma- intervenne Blaise guardandomi. Lasciato ai miei pensieri, mi trovai per un momento a guardare il soffitto, qualcosa si mosse, ma non detti molto peso alla cosa. Continuammo a ridere e scherzare fino a quando non arrivammo alla stazione di Hogsmeade. I miei amici fecero per alzarsi e, dopo avere preso le loro cose, fecero per dirigersi all'uscita del treno. - Tu non vieni con noi, Draco?- chiese Theodore con aria interrogativa. - Vi raggiungo dopo- dissi io tranquillizzandoli. -Va bene, a dopo allora- disse Theodore per poi dirigersi all'uscita. Mi fermai sul treno abbassando tutte le tendine, e tirai fuori la bacchetta. -Petrificus Totalus- dissi agitando la bacchetta e qualcosa cadde. - Non ti hanno insegnato a non origliare le conversazioni, eh Potter?- dissi alzando il mantello dell'invisibilità che copriva Potter. Mi alzai sollevando il mantello e gli detti un calcio sul naso. -Questo è per mio padre- dissi infine e con un gesto di disgusto lo coprí con il mantello. -Felice ritorno a Londra- dissi infine. Scesi dal treno e mi diressi al castello da solo. Ero ancora incentrato sui miei pensieri non accorgendomi di essere quasi arrivato. "Tu hai un compito, devi farlo" pensai tra me e me. "Come posso scordarlo, lo devo fare sennò morirò io." Pensai ancora. Arrivato ad Hogwarts, l'entrata pullulava di Auror. Entrai nel cancello dove il professore Vitious era di guardia. -Nome prego- disse il professor Vitious. -Draco Malfoy - dissi senza battere ciglio. -Può andare- disse il professore infine. Mi incamminai dove c'era Gazza con tutti i miei bagagli. -Cos'è questa una canna?- disse Gazza guardandomi male. -No è un bastone da passeggio- risposi infine. Nel frattempo arrivò anche il professor Piton. -Tutto apposto signor Gazza, garantisco io per il signor Malfoy- disse Piton guardando Gazza. Nel frattempo era arrivato anche Potter con la sua amichetta bionda. -Bella faccia, Potter- dissi con un ghigno stampato in volto. Entrai dentro il castello, posai la roba, mi andai a cambiare e scesi per andare nella Sala Grande. Mi sedetti vicino ai miei amici ed ecco che Silente iniziò i suoi avvisi di inizio anno, per poi iniziare il banchetto. -Dra, dove sei stato? - chiese Pansy preoccupata. -Avevo una faccenda da sbrigare- dissi io guardando la tavolata dei grifondoro, verso Potter. -La facciamo una scommessa?- sussurrò Blaise ghignando. -Di che si tratta?- sussurrai incuriosito. -Lo saprai dopo nel dormitorio- sussurrò ancora Blaise. "Se fosse un'altro scherzo di Blaise?" Pensai tra me e me. "Adesso mi incuriosisce, dopo tutto è l'unico che sa di questa cosa." Pensai ancora tra me e me. Di tanto in tanto mi capitò di dare una veloce occhiata verso la tavolata dei Grifondoro, per guardare la Granger. -È carina- disse Theodore Nott guardandomi. -Chi? La Sanguesporco?- risposi con un ghigno. -Allora perchè la stavi guardando?- chiese ancora Nott con aria interrogativa. -Ovviamente per studiare un modo per renderle la vita impossibile- mentì con un ghigno stampato in volto. Mi tenni la curiosità della scommessa fino a fine cena. Nel frattempo ci mettemmo a parlare del più e del meno confabulando sulla 'Golden Trio' e gli scherzi che avremmo fatto durante l'anno. Finita la cena, ci dirigemmo verso la sala comune Serpeverde a passare la serata. Con un colpo di bacchetta feci apparire del whiskey incendiario e dei bicchieri. Iniziammo a fare obbligo o verità tra amici ed a divertirci fino a che non fu l'ora di andare a dormire. Mentre dirigemmo nei rispettivi dormitori, intimai a Blaise di seguirmi nella mia stanza dei prefetti, entrammo e chiusi la porta a chiave. -Dimmi, Blaise, di che si tratta?- dissi incuriosito. -Visto che so che ti piace la Granger, perchè non cercare di farla innamorare di te?- rispose Blaise con un ghigno. -Tu sei fuori di testa, ho una cosa più importante da fare- dissi io scioccato. -Beh perchè no, provaci almeno- disse Blaise infine. -Qual è il prezzo?- chiesi guardandolo. -Non lo so, se perdo la scommessa con la Greengrass- disse infine Blaise. -E se perdo io?- chiesi con aria incuriosita. -Perchè ti interessa?- chiese Blaise guardandomi. -Non realmente, ma non ho scelta, mi conosci non mi tiro indietro- dissi con un ghigno. -Beh mi farai i compiti per un mese.- disse infine Blaise. -Andata- dissi infine.