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Autore: Mew_vale    06/04/2020    1 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 71
 
 
[Lorenzo]
Mi è sembrata pensierosa durante la colazione,una volta finiti gli scherzi. Mi avvicino alla mia ragazza e l’abbraccio da dietro mentre sciacqua i piatti e li ripone in lavastoviglie. Le poso un bacio sulla guancia.
<< Spero tu non stia pensando a quel filmato. Te l’ho confessato perché non voglio che ci siano segreti tra di noi volevo che lo sapessi da me! >> Esclamo, cercando di rassicurarla.
<< Non sto pensando al filmato. In fondo mi dispiace che tu non ti fidi di me abbastanza da dirmi cosa ti aveva chiesto David. >> Mi confessa. Sospiro.
<< Guarda che l’ho capito che la sorpresa riguarda Cami, e non vuoi dirmelo perché temi che io glielo spifferi. >> Si lamenta, voltandosi.
<< Perché so come siete voi donne. Lealtà incondizionata verso le amiche. >> Intervengo suscitando la sua ilarità.
<< Lorenzo Mendoza, il grande esperto dell’animo femminile! >> Mi canzona sollevando un sopracciglio. Reprimo una risata perché non voglio dargliela vinta! Mi allaccia le braccia al collo.
<< Amore mio, non le dirò nulla. Te lo prometto. Sì Camilla è la mia più grande amica ma tu sei importante per me, da sempre. Ora che mi sono guadagnata il tuo amore non lo tradirei mai! >> Mi rassicura prima di baciarmi.
<< Mi devi promettere su quello che hai di più caro che non l’avvertirai. David non mi perdonerebbe mai. >> Mi faccio giurare.
<< Te lo prometto. >> Mi giura.
<< David oggi ha un pranzo con la sua famiglia, e si farà accompagnare da Cami. Mi ha lasciato le chiavi di casa perché mi aveva chiesto durante quelle due orette del pranzo di allestire una sorpresa: farà la proposta a Camilla! >> Confesso. Roberta sorride ampiamente prima di emettere dei gridolini di gioia.
<< Non ci posso credere! Io voglio essere la damigella d’onore, anzi no, la testimone! E poi diventerò zia! >> Inizia a fantasticare.
<< Tesoro mio, calmati! Respira! >> La invito, accarezzandole il viso con le mani.
<< David ha deciso di rimandare la proposta perché Camilla è troppo avvilita per ieri era! >> Le spiego. Il suo entusiasmo si spegne.
<< No, assolutamente no! Questa faccenda del video ci perseguiterà per tanto tempo, vuole aspettare di portare la dentiera? Non si può aspettare! Andiamo. >> Interviene nuovamente in preda ad una crisi di eccitazione. Si avvicina all’ingresso e preleva le sue scarpe da ginnastica dalla scarpiera.
<< Tesoro, David ha rimandato la proposta! >> Le ricordo.
<< David se ne pentirebbe e rimanderebbe in eterno. Ha solo fifa, tutto qui. >> Ipotizza. Terminato di allacciarsi le scarpe indossa sciarpa e giubbino.
<< Bhe, come biasimarlo? Me la farei sotto anche io. >> Rispondo. Mi mordo il labbro. La mia Roby mi guarda sorridendo prima di allacciarmi le in vita.
<< Stai dicendo che hai pensato alla proposta? >> Mi domanda. Le brillano gli occhi.
<< Sono un ragazzo innamorato e come tale sì, ci ho pensato. >> Confesso con una nota di imbarazzo. I suoi occhi diventano sempre più lucidi mentre mi bacia.
<< Dici che dovremmo lo stesso allestire il loro appartamento per la proposta e mettere David davanti al fatto compiuto? >> Mi lascio convincere. Lei annuisce.
<< David ha paura, gli serve una spinta. Vedrai che ci ringraziera… Dopo averci picchiati! >> Esclama. Scoppiamo a ridere.
<< Però ora togliti questo giubbino. Sono solo le nove e mezza e il pranzo è a mezzogiorno! >> Le faccio notare.
 
 
[Paola]
<< Da quello che mi hai raccontato questo Alec mi sembra un bravo ragazzo. >> Commenta mio padre al termine di un altro dei miei sfoghi.
<< Sì, lo è. Ma cosa vuoi che ti dica? Sarà la mia maledizione: essere attratta dai cattivi ragazzi! >> Penso con amarezza. Prima quel traditore di Diego e ora Gonzalo.
<< Quest’altro ragazzo non è una brava persona? >> Mi domanda mio padre. Scuoto il capo.
<< Non con le ragazze. Ha sempre tradito o le ha scambiate per calzini! >> Commento maligna.
<< Bhe non mi andrebbe a genio vedere mia figlia usata e gettata via. Non di nuovo! Magari quella per quest’altro ragazzo è in un’infatuazione passeggera? >> Ipotizza mio padre, accarezzandomi la mano che tengo sul tavolino.
<< Lo spero, papi. >> Rispondo, posando a mia volta la mano sulla sua.
<< E ha un nome questo secondo ragazzo? >> Mi domanda tornando a sorseggiare il suo cappuccino. Ci penso qualche secondo. No, non gli posso dire che si tratta di Gonzalo.
<< Si chiama Jonas. Non lo conosci. >> Mento.
<< Perché non torni a stare a casa? Mamma se ne andrà, spero, e mi sentirò solo in quella casa così grande. >> Mi propone. Sorrido, mi piacerebbe ma non è una buona idea.
<< Papà io oramai sono abituata alla mia indipendenza. E poi immagina se una mattina ti imbattessi nel mio ragazzo che gira in mutande? >> Ipotizzo come scenario per dissuaderlo dall’idea di una convivenza.
<< Touché. >> Conviene con me.
<< Questo non vuol dire che ti lascerò solo papà. Ti verrò a trovare spessissimo! >> Gli prometto.
<< Allora una sera di queste sarebbe il caso che portassi a cena Alec. >> Propone, ammettendo che l’idea che io sia matta di “Jonas” non gli va a genio! Come biasimarlo?
 
 
[Ella]
Ci svegliamo ad un’ora imprecisata, dopo aver passato la notte a fare l’amore. Accarezzo dolcemente il suo petto con le unghie beandomi del suo odore che sa un po’ da sudore un po’ da profumo, ma che mi fa impazzire! Class non dovrà mai sapere che Francesco temeva di essere lasciato perciò si è inventato la storia del finto fidanzato, o tutto quello per cui lo lavorato da quando è piombato da me a Berlino un mese fa andrà a farsi benedire!
<< Buongiorno raggio di sole. >> Lo saluto, quando muove le palpebre.
<< Buongiorno. >> Mi saluta, senza particolari appellativi.
<< Chiamo il servizio in camera, ti va? >> Propongo.
<< Come vuoi. >> Borbotta prima di sbadigliare. Sospiro contrariata.
<< Hai dormito bene? >> Gli domando. Cos’ha,la luna storta stamane?
<< Sì, ho fatto un bel sogno. >> Mi confessa.
<< Uh-uh… e c’ero anche io? >> Gli chiedo. Spalanca gli occhi  quando gli pongo tale domanda.
<< Ovviamente sì. Eravamo su una spiaggia delle Hawaii. >> Risponde. Sto per baciarlo quando il suo cellulare squilla. Mugugno contrariata.
<< Mamma, ciao… Sì, mi sono fermato da Ella… Va bene, la prossima volta manderò un messaggino… Per pranzo?... Sì, perfetto… anche a cena da Diego?... Sì, gli scrivo per confermare la nostra presenza… A più tardi. >> Lo sento dire.
<< Siamo pieni di impegni. Pranzo con i miei, i miei zii e i coniugi Mora e a cena a casa di mio cugino, vuole far vedere a tutti la casa! >> Mi narra.
<< Bene. Alla cena di stasera chi ci sarà? >> Chiedo curiosa. Lui solleva le spalle.
<< Immagino i parenti e gli amici stretti. Vado a fare una doccia. >> Taglia corto prima di alzarsi dal letto. Francesco è il best friend della fidanzata di Diego quindi ovviamente ci sarà anche lui. Devo contattare quel Conrado per sapere in anteprima se sarà presente a questa cena! Deve trovare il modo di farsi invitare! 
 
 
 
[Francesco]
Finalmente una notte tranquillo! Niente Jimmy in mutande per casa la mattina, niente rumori molesti durante la notte, poter dormire fino a tarda mattinata dato che non c’è nessuno che la mattina presto fa rumore con stoviglie, aspirapolvere o quant’altro, come faceva Silvia. L’unica cosa che mi devo ricordare di fare è togliere la suoneria al telefono! Vengo disturbato da una serie di messaggini da parte di Diego.
 
Ciao, stasera cena a casa nostra per inaugurare la casa.
Ci vediamo alle 19!
Ieri sera com’è finita? Di Class ci sono novità?
Fammi sapere se questa sera porterai Conrado.
Class verrà con Ella.
 
Meraviglioso. Mi toccherà portare avanti questa recita… Non avevo pensato al dopo quando ho avuto questa disgraziata idea. Confermo le nostre presenze presenze e cerco la chat di Conrado.
 
 
 
[Armando]
Il vampiro ha la solita aria insofferente questa mattina. Come biasimarlo? Sua figlia ventunenne è incinta di un tale appena conosciuto, ora è su tutti i notiziari in un film hard (anche se la gente non sa che si tratta di lei, ma quanto ci metteranno a scoprirlo?) e… bhe, ha come moglie Patrizia Fernandez.
<< … e questo è tutto. Farò subito partite una querela nei confronti di questa signora. >> Termina Leon, al termine di questa riunione.
<< Se non finisce in prigione ce la spedisco io. A calci in quel suo di dietro rifatto. >> Chiosa Daniele.
<< Hai guardato il sedere a Maria Palola? >> Lo redarguisce la moglie.
<< Io invece avevo pensato di spingerla si con un calcio, ma in una fossa! E di buttarvi dentro con lei quelle orrende pellicce che indossa, così non dovremmo più vederle. L’umanità ce ne sarebbe grata! >> Commento. Che mi venga un colpo, era un sorriso quello di Daniele? Betty ed io ci guardiamo scioccati.
<< Signori, vi prego. Come vostro legale vi vieto ogni azione personale nei confronti di questa donna, compresi colloqui vis-a-vis! >> Ci ordina Leon.
<< Ricevuto. E riguardo la figlia cosa facciamo? >> Interviene Daniele, cambiando posizione. Si protende in avanti appoggiando le braccia sul tavolo ed incrocia le dita delle mani.
<< Bhe stando a quanto mi hanno riferito i miei figli Paola aveva deciso di dissociarsi da ogni azione della madre. >> Intervengo.
<< E si vede che bel risultato ha ottenuto. E’ stata lei ha fornire quel filmato a sua madre. >> Ci fa notare Daniele. Guardo Betty la quale so essere d’accordo con me, le dispiace perseguire Paola. Mi fido della parola dei miei figli e alla festa sembrava veramente afflitta. Stando anche a quanto dice Gonzalo.
 
Continuavo a rotolarmi nel letto, disturbando anche mia moglie, quando squillò il mio telefonino.
<< Ma chi telefonata a quest’ora? >> Si chiede Betty. Afferrai l’apparecchio e lessi il nome di Gonzalo.
<< E’ Gonzalo Torres, mi domando cosa vorrà. Pronto. >> Esordii accettando la comunicazione.
<< Salve Armando, scusa l’ora. Ho dovuto chiamarti adesso perché domani sarebbe stato troppo tardi. E non potevo certo rivolgermi a Daniele, il tale non mi sembra molto incline ai compromessi e poi mi sta sul cazzo. >> Intervenne strappandomi un ghigno divertito. Ho sempre apprezzato la franchezza di questo amico dei miei figli.
<< Cosa posso fare per te? >> Gli ho chiesto.
<< Innanzitutto vorrei scusarmi con te per quell’equivoco che ho creato con Roberta, per aver coperto la sua relazione con Lorenzo. Cercavo di aiutare un amico! >> Esordii.
<< Apprezzo le tue scuse. Detto ciò potresti illuminarmi sul motivo di questa telefonata così che io possa tornare a dormire? Sai, ho avuto una serata pesante! >> Esclamai sprezzante.
<< E’ per il video. Vorrei convincerti a non perseguire Paola. E’ a pezzi per come si è comportata con tutti voi! Ti assicuro che è sconvolta. >> Ha cercato di difendere quella ragazza. Mi sono ravvivato i capelli sospirando.
<< Paola ha fatto una cosa gravissima tramando in questo modo alle nostre spalle! >> Gli feci notare.
<< Ma lei non aveva la minima idea che sua madre avrebbe fornito quel filmato alla stampa. Il piano iniziale era un altro ma sua madre, avvertendo che la figlia voleva sabotarlo, ha modificato le sue intenzioni senza coinvolgerla. Lei voleva impedire che quel filmato venisse diffuso ma non ce l’ha fatta e per questo è a pezzi! Ti prego Armando. Ti dovrò un favore bello grosso! >> Mi ha supplicato.
<< Solo uno? Daniele chi lo convincerà? >> Mi sono chiesto. Non sarebbe stata una battaglia semplice da vincere.
<< Tutti i favori che vorrai. Ti sarò debitore a vita. >> Ha contrattato.
<< Perché hai così a cuore la sorte di Paola? Che io ricordi non vi siete mai piaciuti. >> Gli chiedo. Come dimenticare le frecciatine pungenti che si lanciavano quando erano presenti insieme a feste e sfilate?
<< Armando sto per farti una domanda. Ma prima devo chiederti che questa telefonata e il suo contenuto restino tra di noi! >> Ha negoziato.
<< Un altro favore. Dimmi. >> Commentai.
<< Tu non faresti di tutto per proteggere la donna di cui sei innamorato? >> Mi chiese. Guardai alla mia destra per osservare mia moglie la quale mi dedicò un sorriso.
<< Farò il possibile. Buonanotte. >> Lo congedai.
<< Buonanotte e grazie. >> Concluse, ponendo fine alla telefonata. Gonzalo innamorato… Che sia invidioso di Lorenzo e Diego?
<< Cosa succede amore mio? >> Mi domandò la mia bellissima e intelligentissima moglie.
<< Pare che i nostri figli siano diventati esempi da seguire. Lo avresti mai detto? >>
 
<< Io non voglio perseguire Paola. Per lo meno ha tentato di mettere i bastoni tra le ruote a sua madre…. Come poteva immaginare che lei avrebbe cambiato i suoi piani? >> Faccio notare ai presenti.
<< L’infarto ti ha rammollito. >> Commenta Daniele. Perdo le staffe e mi alzo in piedi, deciso a saltargli addosso. Non accetto che si faccia dell’ironia sulle mie condizioni di salute. Mia moglie mi imita e si alza in piedi.
<< Amore, ti prego, ignoralo! >> Mi supplica accarezzandomi il petto.
<< Daniele! >> Lo redarguisce Patrizia.
<< Sei un bastardo fortunato, perché ci tengo ad esserci per la mia famiglia! Di te non posso dire la stessa cosa, visto che fai di tutto perché ti mettano le mani addosso! >> Esclamo. Leon si porta una mano alla fronte. Stiamo facendo la figura dei pescivendoli babbei! E mia figlia potrebbe diventare la moglie del figlio di questo soggetto… Cos’ho fatto di male per meritare questo?
<< Vi prego di ritrovare un po’ di contegno. >> S’intromette l’ex ragazzo di Roberta. La conversazione viene interrotta quando il suo cellulare emette un trillo che indica l’arrivo di un messaggio.
<< Scusate, pensavo di aver tolto i suoni. >> Si giustifica. Un sorriso compare sul suo volto mentre legge il messaggino. Mia moglie ed io ci scambiamo uno sguardo eloquente.
<< Quella ragazza non può certo passarla liscia. >> Commenta Patrizia.
<< Sono disposto a lasciarla stare. >> Interviene Daniele lasciandoci sorpresi.
<< A qualche condizione. Voglio che collabori con noi, deve testimoniare in tribunale contro sua madre e contro quel suo amico che quell’ingenuo di mio figlio ha avuto la disgraziata idea di assumere per l’intrattenimento della serata. E voglio un ordine restrittivo: quella tipa non deve più avvicinarsi a me,a mia moglie e ai miei figli. Fidanzati e fidanzate compresi. Non voglio ritrovarmela ancora davanti alla porta di casa com’è successo oggi, o non risponderò di me! Ovviamente non dovrà neanche avvicinarsi all’Ecomoda, feste e sfilate comprese. >> Espone le sue condizioni Daniele.
<< Bene, l’ordine restrittivo lo posso presentare oggi stesso al tribunale. Invierò alla figlia un invito per un colloquio durante il quale tenterò di convincerla a testimoniare contro i coinvolti nel complotto. >> Acconsente Loen.
<< No, sarà Armando a parlarci per convincerla. Visto che ha così a cuore le sorti della sua mancata nuora. >> Pone Daniele come ultima condizione alzandosi dalla sedia, imitato dalla sua consorte.
<< Mi domando solo cosa penseranno tuo figlio e quella poverina di Isabella di questo tuo improvviso attaccamento a quella che sarebbe diventata tua nuora, se non fosse arrivata Isabella! >> Esclama come battuta d’uscita.
<< Armando, non lo devi fare per forza. Ci posso parlare io con la signorina Paola. >> Si offre Leon.
<< No. Se è l’unico modo per convincere Daniele a lasciarla stare lo farò. >> Mi offro, mentre mi alzo compiendo gli stessi movimenti eseguiti da Patrizia e Daniele pochi istanti prima. Leon ci imita in segno di rispetto.
<< Vi terrò aggiornati. >> Ci congeda.
<< Prima, quando ti è arrivato quel messaggio, non ho potuto fare a meno di notare quel tuo sorriso. Mi dispiace se nostro figlio ti ha causato sofferenza, spero che tu possa ritrovare l’amore e la serenità perché sei una brava persona. >> Interviene mia moglie, pochi istanti prima di abbandonare la stanza.
<< Non c’è niente di cui dobbiate scusarvi. Arrivederci. >> Ci saluta.
<< Arrivederci. >> Rispondiamo di rimando.
<< Perché hai tanto a cuore la richiesta di Gonzalo? >> Mi chiede mia moglie in ascensore.
<< Quando Lorenzo ha annunciato la relazione con Roberta giurando di essersi innamorato io non gli ho creduto, pensavo che avrebbe fatto lo stronzo come sempre nelle sue precedenti relazioni. Gonzalo ha un padre degenere, suo fratello è lontano. Quel ragazzo non ha nessuno da prendere come esempio! Se ha deciso di maturare è giusto che le persone attorno a lui lo sostengano. >> Spiego. Se potessi tornare indietro eviterei tutte le polemiche fatte sulla storia tra Lorenzo e Roberta! Betty mi accarezza il petto posando un soffice bacio sulle mie labbra.
<< E’ un brav’uomo e un papà fantastico, lo sa Dottor Mendoza? >> Sorrido davanti al suo complimento.
<< Dici che David avrà già fatto la proposta alla mostrilla? >> Mi domando.
<< Non lo so. Se è così lo sapremo stasera alla cena indetta da Diego e Isabella. >> Osserva la mia consorte.
<< Che strana idea quella della cena in un momento come questo. >> Commento quando abbiamo raggiungo l’auto.
<< Andiamo all’azienda di Osvaldo? Ci attende una conversazione difficile. >> Propongo, allacciandomi la cintura di sicurezza.
 
 
 
[Olga]
E’ una bella sensazione quella della sabbia che ti avvolge i piedi quando l’onda arriva a infrangersi sulla spiaggia.
<< Ehi mammina a cosa pensi? Stai già pensando a dei nomi? Queste cose non le dovresti fare con il futuro padre? >> Mi domanda la mia amica cingendomi una spalla, mentre passeggiamo sulla spiaggia.
<< Lui è troppo impegnato per perdere tempo in questo modo. >> Commento intristita.
<< Cosa stai dicendo? Ma se è felicissimo di diventare papà! >> Esclama Donna piena di fiducia.
<< Sarà, ma di recente si è allontanato. A parte i suoi viaggi di lavoro, quando è qui con me è sempre assorto nei suoi pensieri, è assente. E quando gli chiedo di parlarmene evita il discorso. Questo accade quando non esce di casa e non è dato a sapere dove va! >> Narro alla mia amica.
<< Non me ne avevi mai parlato. Cosa pensi che sia accadendo? >> Mi domanda, fermando il nostro incedere e ponendosi di fronte a me.
<< Si è svegliato da un coma convinto di stare con Paige per poi scoprire di aver iniziato una relazione con un’altra ragazza, e poi… diventerai padre, sorpresa! E’ abbastanza chiaro cosa stia succedendo! >> Rispondo con le lacrime agli occhi.
<< Amica mia… stai vaneggiando. E’ l’effetto degli ormoni impazziti? >> Mi domanda strappandomi un sorriso.
<< Tu hai una spiegazione migliore? Cosa fa di così misterioso quasi tutte le sere? Io sono incinta, e passo tanto tempo da sola! Non abbiamo ancora comprato niente per il bambino. Cosa c’è di più importante da occupare tutto il suo tempo? >> Mi chiedo confusa, insicura e avvilita.
<< Io inizialmente questo bambino neanche lo volevo. Non posso avere un figlio da sola. >> La mia amica mi abbraccia.
<< Magari lui è solo spaventato quanto lo sei tu. O magari è ancora provato dall’incidente! >> Ipotizza la mia amica dipingendo scenari meno catastrofici dei miei!
<< Promettimi che ci parlerai. >> Mi fa promettere Olga. Annuisco.
<< Non so molto d’amore o di relazioni stabili ma credo che prima di ogni altra cosa sia importante parlare. Poi, sinceramente, non so come tu faccia a tenerti tutto dentro. Se avessi un ragazzo e sospettassi che si vede alle mie spalle con la sua ex lo appenderei subito al muro al primo sospetto! >> Esclama strappandomi una risata, dopo avermi preso a braccetto per riprendere la nostra passeggiata.
<< Con il suo padre adottivo come va? Hanno fatto pace? >> Mi domanda.
<< No e devo essere sincera, anche se risulterò egoista. Sotto sotto spero che lo lasci soffrire ancora un po’ dopo tutto è colpa sua se quella strega di Paige è rientrata nella sua vita, anche se per un breve periodo. Non avrebbe dovuto parlare col padre di quella. >> Chioso.
<< Esatto… “per un breve periodo”. La tizia si è dissolta perchè vostro amore ha trionfato ed è amore vero! >> Sorrido appoggiando la testa sulla spalla della mia migliore amica.
 
 
[Paola]
Fisso la città fuori dalla finestra del mio ufficio cercando una risposta divina ai miei dubbi. Non ho neanche il coraggio di rispondere alle chiamate di Alec o di tornare a casa da Kelly. Forse l’idea di andare a vivere da mio padre non è così malvagia… come posso vivere con lei sapendo che sono parte delle motivazioni che hanno spinto Gonzalo a lasciarla? Vengo riportata alla realtà quando bussano alla porta.
<< Avanti. >> Invito chi che sia ad entrare. Si tratta della segretaria di mio padre chiamata di Domenica per un extra.
<< Mi scusi. Ci sono i signori Armando e Beatrice Mendoza che vorrebbero essere ricevuti da lei! >> Mi spiega. Rimango sorpresa da tale visita.
<< Certo, falli passare. >> Le do conferma. Cerco di asciugarmi le lacrime sulle mia guance.
<< Salve. >> Saluto formalmente. Queste persone sono state carine con me ed io le ho tradite!
<< Ciao Paola. >> Mi salutano coralmente. Saranno neri di rabbia nei miei confronti ma hanno troppa classe per fare una scenata.
<< Accomodatevi. >> Li invito.
<< Non posso credere che tu ti sia recata a casa di Daniele, mentre a noi neanche una telefonata. >> Esordisce Armando senza peli sulla lingua fissandomi negli occhi. Abbasso lo sguardo dalla vergogna.
<< E cosa avrei dovuto dire? “Grazie per essere stati amorevoli come suoceri, mi scuso per aver smerdato vostro figlio”? Ora più che mai provo vergogna. Non mi sarei mai permessa di mettere ancora piede in casa vostra. >> Rispondo.
<< Contenti di sapere che hai uno straccio di considerazione dei nostri sentimenti. Ma, a quanto pare, non nei confronti di Diego, o di Giulia, o… >> Continua Armando. Lo frena sua moglie mettendogli una mano sul braccio.
<< Paola non siamo qui per cercare le tue scuse. Stamattina abbiamo incontrato l’avvocato. Daniele vuole perseguire anche te. >> Inizia ad esporre Betty.
<< Lo comprendo. Cosa rischio? >> Domando.
<< C’è una via d’uscita per te. Mio marito ed io ci siamo opposti al tuo coinvolgimento nella faccenda. >> Mi spiega Beatrice, lasciandomi interdetta. Perché offrirmi un accordo? Ho contribuito alla rovina della reputazione di Diego, qualora si scoprisse la sua identità nel video, e al sabotaggio della serata di ieri!
<< Perché mi offrite un aiuto? Dovreste essere furiosi con me. >> Obbietto. Non che la prospettiva di evitare un salasso di risarcimento e chissà cos’altro mi faccia schifo.
<< Perché in cambio dovrai testimoniare che è stata tutta un’idea di tua madre e di quel tale che abbiamo disgraziatamente assunto come DJ, che ancora non capisco cosa c’entrasse! Ecco le condizioni poste da noi e dai coniugi Valencia. >> Mi espone. Insomma devo vendere mia madre!
<< Mia madre ha fatto in modo che Alec venisse assunto perché il piano iniziale prevedeva che ad un certo punto della serata Alec abbandonasse la sua postazione, così che mia madre potesse proiettare quel filmato. >> Spiego. Oramai cos’ho da perdere?
<< Poi, quando si è resa conto che io volevo tirarmi indietro, ha scombinato i piani fornendo quel filmato alla stampa. Io l’ho saputo ieri sera, ve lo giuro. >> Garantisco.
<< Non mi sembra un gran piano. Vogliono complottare e neanche lo sanno fare! >> Borbotta Armando verso sua moglie.
<< Vi è sembrato corretto coinvolgere quel poveretto? A chi pensavate che avremmo dato la colpa se il filmato fosse stato proiettato? >> Pone come quesito Betty.
<< Io avrei fornito un alibi ad Alec per quel momento. Ci saremo trovati insieme, lontano dalla sua postazione di lavoro! Noi… abbiamo una relazione. Perciò vi dico sin da subito che non sono disposta a coinvolgerlo. Oltretutto, a conti fatti, non ha fatto niente! >> Obbietto.
<< No, era solo informato sulla faccenda e coinvolto nel complotto ai nostri danni! >> Replica Armando.
<< Daniele è stato categorico. Vuole le teste di quel tale e di tua madre per lasciarti in pace! >> Insiste Betty.
<< Perché lo fate? Questa mattina Daniele è stato sufficientemente chiaro sui suoi sentimenti nei miei confronti. >> Obbietto confusa. I due si guardano tra di loro.
<< Diciamo che non possiamo ignorare il tuo tentativo di fare un passo indietro. >> Presentano come giustificazione.
<< E sia. Ma Alec non ha colpa! Potrei convincerlo a presentare la sua testimonianza riguardo a quanto gli aveva chiesto di fare. >> Propongo come compromesso.
<< Ti faremo sapere. >> Conclude Betty. I due si alzano dalla sedia e raggiungono la porta per indicarmi che il colloquio è finito.
<< Dici di essere pentita ma non ti senti quando parli? “Mia madre ha fatto”, “mia madre ha proposto”… Non ti prendi mai in causa! >> Esclama Armando come battuta d’uscita. Mi siedo a peso morto sulla mia poltrona lottando contro l’istinto di piangere!
 
 
[Roberta]
<< Spero solo che non ti sbagli o David dovrà acquistare un freezer bello grosso per contenere i nostri cadaveri! >> Si lamenta per l’ennesima volta Lorenzo. Ridacchio mentre sono al telefono con l’auricolare con mia sorella.
<< Di cosa si lamenta il tuo fidanzato? >> Mi domanda.
<< Nulla. Allora come sta il mio nipotino? >> Le domando, continuando a dipingere queste decorazioni. Due ore sono un po’ poche per allestire tutto questo, per fortuna Lorenzo ha un piano. Quando presumibilmente saranno al dessert invierà un messaggio a David al quale dirà che stiamo allestendo la sorpresa e di trattenere ancora un po’ fuori Camilla. Almeno non arriverà a casa impreparato!
<< Roby mi passeresti quei palloncini? E poi dovresti tirare quella corda. >> Mi domanda il favore il mio perfetto fidanzato.
<< Palloncini? Ma c’è una festa di compleanno? >> Mi chiede Olga.
<< Niente domande. >> Taglio corto.
<< Comunque il fagiolino sta bene. E’ la mamma ad essere avvilita. >> Mi risponde. Ma non esiste un nomigliolo più carino?
<< Sorellina secondo me ti stai angosciando inutilmente. Non credo che Alex si veda di nascosto con un’altra! >> Cerco di rincuorarla.
<< Disse la campionessa mondiale della paturnie e dei film mentali! >> Mi prende in giro.
<< Molto divertente, marmocchia! >> La canzono di rimando. Ridacchia.
<< La marmocchia che avrà un marmocchio! >> Esclama.
<< Comunque ho una notizia bomba: non sarai l’unica a rendermi zia! >> Esclamo.
<< Camilla?! >> Domanda gasata la mia sorellina. Magari!
<< No. Giulia Valencia, anche se non abbiamo questo gran rapporto da sorella per definirmi zia. Ma biologicamente parlando è quello che sarò. >> Rispondo, proseguendo nel montaggio della sorpresa. Per fortuna a scuola ero bravetta in educazione artistica!
<< Non sarà di Diego spero! >> Interviene, spaventata dall’eventualità.
<< No, non si tratta di Diego. E’ del suo ragazzo, l’ex di Isabella, presente? >> Le chiedo. Probabilmente avrà spidocchiato la sua pagina social per vedere di chi si tratta!
<< Olga? >> Domando non udendo risposta da parte sua. E’ ancora in linea?
<< Di solito se partite per qualche viaggio di lavoro è l’azienda a pagare i conti? Alberghi, ristoranti, etc? >> Mi domanda.
<< Di solito sì. Perché? >> Le domando ammirando il lavoro finito. Verrà una bella sorpresa! Chissà come e dove mi farà la proposta Lorenzo. Sono un po’ invidiosa di Cami!
<< E allora perché Alex ha pagato il conto dell’albergo a Houston con la sua carta personale? E’ arrivata la posta tra cui l’estratto conto. Visto che avevo ragione! >> Singhiozza. Ma davvero gli ormoni fanno questo effetto e causano questi sbalzi di umore repentini?
<< Sorellina non saltare a conclusioni affettate. Alexander è un uomo maturo che sta per diventare padre e ci sarà una spiegazione valida. >> Cerco di rincuorarla.
<< Con l’esempio che ha avuto poi siamo a cavallo! >> Risponde prima di soffiarsi il naso.
<< Calmati ok? Lascia stare qualsiasi cosa tu stia facendo e riposati, rilassati, aspettando che torni a casa. >> Devono capitare cose del genere quando a Miami non ci sono né Marcella né i miei genitori?
<< Non è niente di ciò che io immagino, vero? >> Domanda, per convincere sé stessa a mantenere la calma.
<< Esatto. Quanto vorrei essere lì! Cerca di stare tranquilla. Ti devo lasciare… Baci tesoro, ti richiamo stasera! >> La saluto ponendo fine alla telefonata.
<< Ok. Ti voglio bene zietta! >> Sorrido prima di porre fine alla chiamata. Sospiro in pena per la mia sorellina!
<< Problemi con Alex? >> Borbotta Lorenzo tenendo in bocca della corda con la quale sta cercando di legare meglio che può i palloncini che formano l’arco d’ingresso.
<< Più o meno. Ultimamente passa tanto tempo fuori casa, a fare non si sa cosa, e pare che i suoi viaggi di lavoro a Houston non fossero viaggi di lavoro dato che paga tutte le spese di tasca propria. >> Narro brevemente al mio fidanzato.
<< Bhe di sicuro non si reca in quella città per il dottor Nowzaradan. Primo perché Alex è magro, e secondo perché il dottore è passato a miglior vita! >> Commenta prendendomi in giro perché ultimamente sto guardando le vecchie puntate di “vite al limite” per convincermi a mangiare più sano!  Lo picchio con la corda e lui emette un mugugnino di dolore.
<< Cattiva! >> Si lamenta divertito.
 
 
 
[Giulia]
ECOMODA: LA SERATA DEGLI SCOOP E DEI MISTERI
 
 
Congratulazioni da parte di tutta la nostra redazione alla neo-coppie che hanno annunciato il loro fidanzamento durante la serata di ieri! La prima formata dal giovane rampollo Lorenzo Mendoza, vice presidente delle industrie Ecomoda, e da Roberta Mora, attuale direttore finanziario! La seconda coppia a cui vanno le nostre congratulazioni è formata da Giulio Valencia, figlio di Daniele Valencia (azionista di Ecomoda e Ministro dell’Economia), e da Silvia Duarte, modella emergente, coetanea di Giulio, che lavora per l’azienda. Lo stesso Valencia Junior ha dato l’annuncio in diretta durante un’intervista con Agata Alvarez per Canale 6.
Siamo abituati a vedere l’affascinante Lorenzo accanto a una ragazza diversa ogni settimana, che la dolce Roberta l’abbia convinto a mettere la testa apposto? La notizia di questo fidanzamento è stata data dallo stesso vice presidente ieri sera, durante il discorso di apertura del lancio della nuova collezione.
E non sono stati gli unici scoop della serata… Il dessert è stato quanto amaro per i membri dell’azienda, quanto succulento per tutti coloro che staranno ricamando sul fatto. Verso la fine della serata un tabloid di cui non faremo il nome ha reso noto un filmino hot che ritrae due amanti mentre consumano la loro passione all’interno dei locali dell’azienda Ecomoda. Tuttavia i volti (e non solo quelli!) sono oscurati il che ci porta alla domanda: chi sono i due misteriosi amanti dell’Ecomoda? Un’altra domanda mi sorge spontanea: perché tale filmato è finito su internet?
L’ultimo strano avvenimento riguarda l’abbandono della prestigiosa passerella da parte della giovane modella Colombiana Giulia Valencia, ultimogenita di Daniele Valencia. Giulia, in qualità di modella di punta, avrebbe dovuto sfilare indossando i modelli più prestigiosi ma in passerella non è mai salita. Al suo posto ha calcato la passerella Silvia Duarte. Perché Giulia Valencia ha abbandonato la sfilata dell’azienda dello stesso padre?
Continuate a seguirci e vi terremo aggiornati sugli avvenimenti. Vi ricordo di mettere mi piace alle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
 
 
Il testo dell’ultimo articolo letto l’ho imparato a memoria. Quando la notizia si saprà sarò bombardata di telefonata ed email da parte di giornalisti invadenti, e la stessa cosa accadrà a Massi. Vorranno sapere vita, morte e miracoli dell’uomo a cui sto per dare un figlio.
<< Sto pensando a come intavolare il discorso del bambino questa sera con la mia famiglia! >> Interviene Massi mentre, seduti al bar, attendiamo gli altri commensali invitati a questo pranzo. Ieri sera, dopo la notizia ricevuta, sono stata così male a causa della gravidanza che non ho avuto molto di rapportarmi con Isa. Il mio rapporto con lei è mutato del tutto!
<< Io ho lo stomaco contorto! >> Esclamo tremante.
<< Ancora nausee amore mio? Sono troppe e troppo violente. Non sarebbe il caso di prenotare un controllo? >> Mi propone il mio amore, accarezzandomi la schiena.
<< Domani sarà la prima cosa che farò. E’ a causa della nausee, di quello che è successo ieri era e anche di Isa. Cosa dovrei fare quando entrerà da quella porta? >> Gli domando. Lui sorride.
<< Quanto ti ho conosciuta tutto avrei mai immaginato di te tranne che si nascondesse questo velo di insicurezza. >> Commenta prima di baciarmi.
<< Ringrazia Polly! Mi sento così inadeguata. Come madre, e adesso anche come sorella. In più ho l’impressione che tutti qui mi osservino! >> Esclamo, guardandomi in giro. Chi immaginava che una donna in gravidanza fosse così fragile?
<< Tesoro mio nessuno sa chi siano i protagonisti di quel video! >> Mi rammenta l’amore della mia vita. Ma io per sicurezza ho gettato il vestito che indossavo quella sera. Peccato, era un bel vestito! Ma tanto non lo potrà più indossare per tanto tempo!
<< Secondo te tornerò in forma? >> Domando assalita da una nuova preoccupazione. Massimiliano sorride prima di porsi in piedi davanti a me.
<< Piccola cosa ti prende? Salti di palo in frasca assalita da mille pensieri! >> Esclama accarezzandomi le gambe.
<< Non lo so, mi sento così agitata. >> Rispondo. E’ come se fossi stata catapultata in un mondo totalmente nuovo e la cosa mi preoccupa!
<< Piccola non sarà il caso di rimandare la videochiamata con i miei? >> Propone in ansia per me.
<< No, abbiamo già aspettato troppo. E poi non vorrei che leggessero la notizia in internet! >> Esclamo. La mia ansia cresce a livelli smisurati quando fanno il loro ingresso nel ristorante Isabella e Diego. Ci guardiamo negli occhi per brevi istanti e lei esita prima di essere incitata dal suo fidanzato ad avvicinarsi.
<< Stai tranquilla. >> Mi tranquillizza Massi.
<< Ciao ragazzi. >> Ci saluta Diego.
<< Ciao, tutto bene? >> Risponde di rimando Massi. I due si stringono la mano. E’ un gesto istintivo che mi spinge da abbracciarla, anche perché non so cosa dirle. Convivo da poco con il mio lato sentimentale! Da quando sono incinta piango per un non nulla quindi, ovviamente, non potevo non trasformarmi in una fontana in un momento del genere! L’abbraccio viene ricambiato. Sento la sua stretta dolce ma salda.
<< Quando sei rimasta con me a fare il test di gravidanza nel bagno in azienda sapevi che eravamo… sorelle? >> Le domando a pochi centimetri dal suo orecchio.
<< Sì. Lo avevo scoperto da pochi giorni. E lo stesso giorno ho avuto il primo colloquio vis-a-vis con papà, poco prima che entrassi in quel bagno. >> Mi racconta. Si separa da me quando si accorge che papà da il suo ingresso nel locale. E’ da solo.
<< Patrizia non è venuta? >> Gli domanda Isabella. Se la “delusione” non fosse uno stato animo astratto ma una persona avrebbe la sua faccia!
 
 
[Giulio]
Per tutto il viaggio in taxi non ha mai lasciato andare il mio braccio.
<< Un peso per i tuoi pensieri! >> Intervengo.
<< A cosa vuoi che stia pensando? Alla casa dei nostri sogni. Fatico ancora a credere che tu l’abbia acquistata per noi! Ti amo Giulio! >> Esclama prima di cercare le mie labbra.
<< Ti amo bellissima! Una sorpresa positiva ci voleva oggi,no? >> Domando retoricamente, guadagnandomi un dolce e seducente bacio sulla mascella.
<< Piccola, a meno che tu non voglia fare l’esperienza di farlo su un taxi davanti a uno sconosciuto cinquantenne ti conviene finirla! >> Le sussurro. Evidentemente non abbastanza piano perché il tassista ridacchia.
<< Fate pure con calma, farò finta di non essere qui! >> Esclama con nonchalance quando si rende conto che lo abbiamo sentito ridacchiare. Silvia ed io ci guardiamo e sorridiamo. Per carità, basta già mia sorella su internet in un filmato hard! Nel frattempo giungiamo a destinazione.
<< Ma cosa sta accadendo? >> Domanda la mia fidanzata, osservando mia madre e le mie zie all’esterno del ristorante. Se fossero le prime ad arrivare ci sarebbe anche mio padre e poi sarebbero entrate. Mi rendo conto che ho ragione quando noto la mini di mia sorella e l’auto sportiva di Diego parcheggiate nei pressi del ristorante.
<< Sarà mia madre che fa la lagna. Tenga pure il resto. >> Rispondo, porgendo le banconote al tassista.
<< Grazie. A disposizione per altre corse! >> Interviene. Scuoto il capo mentre scendo dall’automezzo. Sopraggiungono anche Cami e David che raggiungono mia madre e le mie zie. Attraversiamo la strada anche noi.
 
 
[Roberta]
<< A cosa pensi? >> Mi domanda Lorenzo mentre siamo seduti sul divano di Cami e David, che abbiamo spostato in un angolo per far spazio alle decorazioni. Ho la testa accoccolata al suo petto.
<< Stavo pensando a Daniele e Patrizia. Io che sono nata dal ventre di quest’ultima mi hanno abbandonata come una scarpa vecchia e per Isa organizzano un pranzo di benvenuto in famiglia. Io non gli capisco quel due mentecatti! >> Confesso. Possibile che la mia nascita sia stata così sbagliata?
<< Non ci pensare. E poi, come hai sottolineato più volte, è stata una fortuna non crescere con loro. Pensaci: oggi saresti come Giulia! >> Cerca di rincuorarmi il mio amore. Questo è poco ma sicuro! Non sarei la bella persona che fossi oggi se mi avessero cresciuta quei due debosciati.
<< Inoltre tu ed io non avremmo avuto lo stesso rapporto che abbiamo avuto. >> Magari oggi non staremo insieme! Lorenzo mi bacia la testa.
<< Perché Isabella ci tiene tanto ad entrare in quella famiglia è un mistero divino! >> Commento prima che il cellulare di Lorenzo squilli.
<< Ciao papà… Com’è andata dall’avvocato?... A pranzo dici?... >> Lo sento dire. Cerca il mio sguardo per sapere se mi va di pranzare con loro. Annuisco.
<< Certo… Ah, sarà un pranzo affollato allora!... Certo ci vediamo alle 13 e 30! A dopo! >> Conclude ponendo fine alla telefonata.
<< Affollato quanto? >> Chiedo curiosa di sapere chi si sarà.
<< Ci sono i tuoi, i miei zii con i miei cugini e la fidanzata di Class. Per fortuna qui abbiamo quasi finito prima del previsto. Siamo stati proprio bravi! >>
 
 
 
[Patrizia]
Dovrei entrare lì dentro e dirle cosa? Ok, ha avuto un’infanzia difficile e non si merita di essere rifiutata dalla moglie di suo padre perché è la prova in carne ed ossa di un tradimento ma come posso entrare lì dentro e abbracciarla? Aspetto che mia cognata Marcella finisca la sua telefonata con suo figlio per aspettare un suo consiglio, mentre Bea cerca di tirarmi su invitandomi a sue spese a passare una giornata alla spa. Non è una cattiva idea, comunque! Sono così stressata!
<< … Sì tesoro mio, è una situazione complicata… no, zio Daniele non sapeva dell’esistenza di questa figlia! >> La sento dire, autorizzata a raccontarlo a mio nipote. E’ giusto che lo sappia da noi e non dalla conferenza stampa della settimana prossima, così come quella ragazza che presto gli darà un figlio e di conseguenza entrerà a far parte della famiglia.
<< … Tra poco entreremo nel ristorante. C’è anche un’ulteriore novità. Giulia è incinta di sette settimane… Sì, amore, i vostri bimbi nasceranno più o meno nello stesso periodo… Non farti sentire da tua zia che la chiami con quell’appellativo! >> La sento scherzare. Obbligherò mio nipote a chiamarmi per nome, quando imparerà a parlare avrò più o meno 55 anni, sono troppo giovane per essere chiamata nonna!
<< Sì mi fa uno strano effetto acquisire una nipote alla mia età, soprattutto perché ha venticinque anni quindi è una donna fatta e finita…. Amore, ci chiediamo tutti se andremo d’accordo!... Sì, ho sentito papà durante una breve telefonata, dopo tutto è ancora mio marito legalmente… Certo, buon rientro dalla tua passeggiata! E saluta Olga e il bambino. Un bacio! >> La sento dire prima di porre fine alla telefonata. Tra poco anche lei proverà l’ebbrezza di compare tutine minuscole per il suo primo nipote!
<< Patty, nessuno si aspetta che tu entri lì dentro e che l’abbracci. Basterà un po’ di cordialità, tanto per cominciare! Ti ricordo che anche io non la conosco e come te non so come comportarmi! >> Mi consiglia Marcella.
<< Io potrei invitare anche lei alla spa! Poverina, non ci sarà mai stata! >> Chiosa Bea.
<< Bea, invitarla per un week end intimo non mi sembra un modo geniale per rompere il ghiaccio!  Magari teniamo quest’idea per il futuro, ok? Forza Patty. Ci siamo noi con te. Ti tirerò un calcio sotto al tavolo quando ti comporterai in modo poco consono! >> Mi minaccia.
<< Marce! Sai quanto costa questo completo?! >> La redarguisco, indicando i pantaloni dei tailleur che indosso. Non le permetterò di segnarlo con le sue scarpe! Veniamo raggiungi da Camilla, Silvia, Cèsar e i miei figli, tutti in contemporanea. Iniziano i saluti di rito, i miei figli salutano le loro zie con un bacio sulla guancia.
<< Mamma vedo che sei a tuo agio! La notte ti ha giovato! >> Mi prende in giro Giulio.
<< Giulio Felipe Valencia, ti sembra il caso di scherzare?! >> Lo ammonisco.
<< Felipe? Non sapevo avessi un secondo nome. >> Interviene la sua ragazza guardandolo come se stesse ammirando una sfilata di Valentino.
<< Era il nome del mio bisnonno paterno. Il secondo nome di David invece è il nome del nonno di nostra madre! >> Spiega Giulio alla sua ragazza.
<< Esatto, Enrique. >> Aggiunge mio figlio David.
<< David Enrique Valencia. Adesso che lo so mi piacerà molto chiamarti così! >> Esclama Camilla. I due si baciano castamente. Tiro un respiro profondo prima di seguire le mie cognate, i miei figli e le i loro accompagnatori all’interno del locale.
 
 
 
[Daniele]
Sorrido quando entro nel ristorante e vedo le mie figlie abbracciate e commosse. Isabella, quando nota la mia presenza, si separa dalla sorella.
<< Patrizia non è venuta? >> Domanda con la delusione dipinta in volto.
<< E’ qui fuori, tranquilla. Le serviva qualche minuto. Salve ragazzi. >> Mi prodigo a spiegarle prima di le venga un colpo dal dispiacere.
<< Salve Daniele. >> Mi salutano di rimando coralmente Massimiliano e Diego.
<< Ciao papi. >> Mi saluta Giulia, abbracciandomi. Le bacio il capo.
<< Tutto bene? >> Le domando.
<< Insomma. Le nausee sono insopportabili! >> Esclama quando fanno il loro ingresso mia moglie, le mie sorelle e i miei figli Giulio, David e Michael accompagnati dalle loro fidanzate... e fidanzati! Mi ci abituerò mai?
<< Ciao a tutti. >> Salutano Giulio, David, Camilla, Cèsar e Silvia.
<< Il dottore risolverà facilmente il problema con un antinausea. Ciao cara. >> La saluta sua madre. Isabella abbassa lo sguardo imbarazzata.
<< Buongiorno Isabella. >> La saluta mia moglie facendo il primo passo.
<< B-buongiorno. >> Borbotta mia figlia imbarazzata, salutando le sue zie e mia moglie.
<< Puoi chiamarmi Marcella. >> Interviene mia sorella. Isabella le sorride debolmente.
<< Io invece sono zia Bea! Senti, pensavo che potremmo passare una giornata alla spa. Ci sei mai stata? >> Interviene Bea, rompendo il ghiaccio. E’ la sua specialità prendere tutto come un gioco! Cinge Isabella per una spalla.
<< No, veramente… >> Risponde Isabella.
<< Bea! >> La redarguisce Marcella. I presenti, tutti un po’ in imbarazzo trattengono un sorriso. Noto troppo bene che Isabella e mia moglie si scrutano a vicenda, tra loro aleggia un leggero imbarazzo!
<< Ho comprato una casa, per me e Silvia! >> Interviene Giulio a bruciapelo.
<< Però, complimenti! Che tipo di casa è? >> Domanda loro Camilla mentre parte un coro di complimenti generali.
<< Casa… Giulio è un pazzo totale, ha comprato una mega villa! >> Specifica colei che diventerà mia nuora.
<< Vuole sempre essere al centro dell’attenzione! >> Commenta mordace Diego. Giulio lo fulmina con lo sguardo.
<< Vi farò vedere le foto. E’ da ristrutturare, ma una volta terminata diventerà una vera perla. >> Ci spiega Giulio, abbracciando la sua ragazza. I due si scambiano un leggero bacio.
<< Anche noi dovremmo cercare una casa più grande. >> Interviene Massimiliano, rivolgendosi a mia figlia. Vorrei vedere! O pensa ti farla vivere in quel tugurio per tutta la vita? E’ una Valencia e sarà un Valencia il bimbo che nascerà e come tali meritano una casa degna del cognome che portano!
<< Dici amore? Io aspetterei almeno un anno dalla sua nascita… Sinceramente non me la sento ora come ora di girare in cerca di case e si sobbarcarmi un trasloco!  >> Risponde pragmatica Giulia. Ma questa ragazza è mia figlia? Quella che complottava vedendo false notizie a qualche rivista da due soldi?
<< Bhe di sicuro il trasloco non sarebbe compito tuo. Questo bimbo la due mila zii giovani e aitanti! Il tuo unico compito sarebbe impartirci ordini e non credo che ti verrà tanto difficile! >> Chiosa Diego, beccandosi una linguaccia da mia figlia. Mi sorprende che i due siano in così buoni rapporti. Come cambiano le cose.
<< Cosa dite di accomodarci? >> Propone David. Chiediamo al maitre, il quale si prodiga a salutarci calorosamente, di farci strada al nostro tavolo.
<< Ti posso parlare in privato? >> Chiedo a Massimiliano poggiano una mano sulla sua spalla. Mia figlia si ferma a guardarci.
<< Vai a sederti piccola. Non voglio che tu stia tanto in piedi! >> Le propone. I due scambiano sguardi d’intesa e mia figlia ne lancia uno abbastanza eloquente a me! Ci accomodiamo al bar.
<< Per favore, due americani. Per te va bene? >> Ordino, chiedendo a Massimiliano se può andare quanto ho ordinato. Lui annuisce.
<< Certo Dottor Valencia. >> Risponde il barman.
<< Senta Dottor Valencia… So che il modo in cui l’ha saputo non gioca a mio favore! Giulia non sapeva come dirglielo. Sa che lei ha grandi aspettative su di lei, per esempio ci teneva che facesse quel film. E che non avrebbe fatto i salti di gioia sapendo che avrebbe avuto un bimbo così giovane specialmente da me visto che non le piaccio! >> Interviene franco.
<< La fase di ribrezzo nei tuoi confronti l’ho superata per il bene dei rapporti con mia figlia! Vorrei solo assicurarmi che tu non faccia parte della mi specie. >> Rispondo. Vorrei che il mio nipotino avesse un padre presente.
<< La sua specie? >> Domanda confuso il tale.
<< Sì. Quando Patrizia mi annunciò di essere incinta del nostro primogenito non la presi bene! >> Narro.
<< Io amo da morire sua figlia e Polly! >> Mi risponde. Aggrotto le sopracciglia.
<< Polly? >> Domando.
<< E’ l’appellativo che ho dato al bebè, visto che è grande quanto il pollice. >> Mi spiega. Oh Signore!  
<< Io sono felicissimo di diventare papà e mi prenderò cura di Giulia. >> Mi risponde.
<< Sarà meglio per te ragazzo. Non mi hai mai visto arrabbiato. Comunque sarà meglio che tu mi chiami Daniele, visto che ci vedremo spesso! >> Concludo. Afferro il mio bicchiere e raggiungo gli altri al tavolo.
 
 
 
[Olga]
Una lacrima sfugge al mio controllo. Dannati ormoni! E’ oramai ora di pranzo e mi toccherà pranzare da sola. Non posso più vivere con i dubbi che mi hanno accompagnata in questa settimana. Dovrei preoccuparmi di quale nome dare a mio figlio, non domandarmi se suo padre ha una doppia vita!
<< Piccola, sono a casa! Dove sei? >> Lo sento dire dal salotto.
<< Sono in camera. >> Rispondo. Ho risposto talmente sotto voce che non so neanche se mi ha sentito. Evidentemente sì, perché sento i suoi passi avvicinarsi alla stanza.
<< Mi ha chiamata mio padre.  A quanto pare ieri sera è stata una serata molto più movimentata di quanto pensiamo. Zio Daniele ha scoperto che diventerà nonno, più o meno quando partorirai tu! Inoltre ha scoperto di avere un’altra figlia. E’ Isabella, la fidanzata di… Ma cosa ci fa una valigia per terra? >> Mi domanda, notando il bagaglio e ponendo fine alla sua narrazione.
<< Penso che andrò a stare dai miei per un po’. Per schiarirmi le idee. O forse sei tu che devi schiarirtele. >> Rispondo, alzandomi in piedi e infilandomi una felpa.
<< Ma di cosa stai parlando? Perché vuoi andare via? >> Mi domanda. Mi posa una mano sulla spalla costringendomi a voltarmi per ammirare quei suoi occhioni verdi. Quanto vorrei che questo bimbo ereditasse il colore degli occhi da suo padre!
<< Vorrei lasciarti il tempo di pensare. >> Ammetto, con le lacrime agli occhi. Se mi guarda così non riuscirò ad andarmene!
<< Pensare a cosa? Mi dici cosa sta accadendo? >> Mi domanda, cingendomi le spalle. Estraggo dalla tasca l’estratto conto tutto spiegazzato.
<< E’ arrivato mentre eri fuori, come tante altre volte, a fare non è dato a sapere che cosa. Non ti rechi a Houston per lavoro! >> Esclamo scoprendo le carte. Alex sospira profondamente prima di appoggiare il figlio sul letto.
<< Senti, ti devo dire una cosa! >> Esclama accarezzandomi le spalle. Il pianto oramai è irrefrenabile!
<< Lo sapevo… Hai un’altra? Ti sei reso conto che è accaduto tutto in fretta! >> Balbetto tra le lacrime.
<< Cosa? E’ questo che pensi? Piccola, io amo solo te! Amo solo voi! >> Esclama, accarezzando dolcemente la mia pancia, ancora piatta.
<< E allora voglio sapere dove vai quando non lavori e cosa vai a fare in Texas. Io sono incinta e passo le mie giornate da sola! >> Mi lamento, passando dallo sconforto all’irritazione, liberandomi della sua stretta. Maledetti ormoni!
<< Io te ne volevo parlare a risultati ottenuti per non illuderti! A Houston c’è una dottoressa specializzata in danni alla memoria che ha elaborato una tecnica di ipnosi che è diventata popolare. Ho voluto fare un tentativo! Per questo mi sto recando in quella città. >> Mi confessa. Sento una fitta attraversarmi il cuore e torno prenda dello sconforto! Mi siedo sul letto e mi copro il volto con le mani mentre inizio a piangere.
<< Quanto sono stata stupida! >> Singhiozzo. Lui si inginocchia di fronte a me e mi prende dolcemente le mani.
<< Mi dispiace per aver dubitato! >> Esclamo.
<< E a me dispiace di averti esclusa e lasciata da sola. Non volevo dare false speranze a nessuno! Ve lo avrei detto qualora avessi ottenuto dei risultati. >> Si giustifica.
<< E come procede? >> Chiedo speranzosa.
<< Non bene quanto speravo. Mi ero fatto troppe illusioni! In compenso oggi ho avuto in flash. Ero fermo nel traffico e una coppia nell’auto di fronte alla mia stava litigando. Lei gli ha tirato un ceffone ed è scesa dall’auto. Ti ricorda qualcosa? Perché a me sì. >> Mi racconta, sollevando un sopracciglio sul finale. Sorrido commossa prima di baciarlo.
<< I ricordi stanno tornando! >> Gioisco.
<< E’ quello che spero. Nelle ultime settimane ho imparato a memoria le nostre chat, ho guardato milioni di volte le nostre foto e i nostri video, sono stato nei luoghi che abbiamo frequentato insieme durante quelle settimane per cercare di recuperare qualche ricordo! >> Esclama.
<< Tipo il carcere o il tribunale? >> Sdrammatizzo, strappando una risata anche a lui.
<< Amore mio mi dispiace di averti fatta soffrire. L’ho fatto per voi! >> Si scusa nuovamente, dopo qualche secondo di silenzio.
<< Vorrei raccontare in prima persona a nostro figlio i ricordi riguardanti la nostra vita. Quando mi chiederà come ho conosciuto la mamma vorrei saperglielo raccontare nei minimi dettagli perché me lo ricordo, non per sentito dire! >> Mi accarezza la guancia con gli occhi che brillano mentre dichiara il suo immenso amore per questo bambino!
<< Non c’è stato niente di romantico nel nostro incontro. >> Commento. No, non è stato romantico, ma ha cambiato le nostre vite per sempre!
 
 
<< Al tre, giù tutto d’un fiato! Uno, due, tre! >> Urlò la mia amica Donna, di fronte a una fila di shottini di vodka. Emise un urlo dopo averli mandati giù tutti.
<< Ehilà, è il bel tipo dell’entrata! >> Mi fece notare, indicando un ragazzo che avevamo notato all’entrata del locale.
<< Donna! Non indicare con il dito, non è elegante! >> La ammonì barcollando. Ci mettemmo a ridere prima di renderci conto che il bel tipo stava venendo verso di noi. Che figuraccia, pensai! Il tale, che reggeva un drink, puntò dritto verso di me.
<< Ciao, come ti chiami? >> Mi chiese, urlandomi nell’orecchio. Provai un brivido, respirando il suo profumo.
<< Olga, e tu? >> Risposi di rimando.
<< Alexander. Sai, ero seduto al bar e ti stavo notando! >> Confessò. Certo, dopo che Donna l’aveva indicato ci eravamo fatte notare eccome! La mia amica nel frattempo si era buttata in pista.
<< Grazie! >> Esclamai, senza aver capito quello che aveva detto, tantomeno il suo nome! Mentii quando mi chiese quanti anni avessi, visto che non avevo l’età per stare lì. Lui mi disse di avere ventisette anni prima di invitarmi a ballare. Iniziammo a muoverci lentamente, strusciandoci uno sull’altro. Gli sorrisi sotto il suo sexy sguardo. Mi misi a ridere quando, con un gesto maldestro, mi rovesciò il suo cocktail sul mio giubbetto di jeans.
<< Scusami! >> Lessi sulle sue labbra.
<< Che problema c’è? >> Urlai di rimando. Mi tolsi il giubbetto, restando con un top striminzito che mi copriva a stendo l’ombelico. Sorrisi maliziosa e venni ricambiata.
 
 
<< No, stando a ciò che mi hai narrato, ma il nostro incontro è la prova che l’amore arriva quando meno te lo aspetti. E’ questo il messaggio che voglio trasmettere a nostro figlio. >> Ascolto le sue parole incantata e con il cuore pieno d’amore!
<< Certo, non mi sarei mai aspettato che sarei diventato un papà ed un marito così presto! >> Aggiunge.
<< Certo, nemmeno io che sarei diventata mamma… Cos-cos’hai detto? >> Gli domando accorgendomi improvvisamente di ciò che ha detto e lasciando la frase a metà. Il cuore mi batte forte mentre si porta una mano alla tasca ed estrae una scatoletta piccola e quadrata. Mi manca il fiato!
<< Me lo porto dietro da una settimana pensando a come fare a dartelo. Volevo che fosse tutto speciale… Mi sono rampicato il cervello per far sì che fosse memorabile, credimi! Ma questo momento… siamo io, te, nostro figlio e ti ho appena aperto il mio cuore! E’ il momento perfetto! >> Afferma con enfasi. I suoi occhioni verdi si velano di lacrime. Mi porto una mano alla bocca quando apre la scatoletta.
<< Olga Mora, vita mia, mi vuoi sposare? >> Scoppio a piangere quanto sento quelle tre parole magiche e spiazzanti al tempo stesso! Annuisco con il capo incapace di proferire parola per poi allungargli la mia mano sinistra, tremante. Alex infila al mio anulare sinistro quel bellissimo anello che proietta giochi di luce sul muro per quanto brilla!
<< Sì che ti sposo! Ti amo così tanto! >> Gli rivelo inginocchiandomi di fronte a lui.
<< Ti amo principessa mia! Hai cancellato tutti i miei timori! >> Mi ringrazia.
<< No, tu lo hai fatto. Non dubiterò mai più di te! >> Gli prometto. La prossima promessa che gli farò sarà fedeltà fino alla morte! In buona e in cattiva sorte! 
 
 
 
[Armando]
Dopo i saluti di rito fra tutti gli inviati a questo pranzo improvvisato, un gentile cameriere che ci fa strada al nostro tavolo.
<< Come mai Cèsar non si è unito a noi? >> Domando al mio amico mentre apro il menu per iniziare a consultarlo.
<< Ha detto che aveva già preso un impegno in precedenza con un suo amico. Gli aveva promesso di accompagnarlo in un posto. >> Risponde il mio amico.
<< César è fatto così. Non verrebbe mai meno ad una promessa. >> Commenta Lorenzo.
<< Tesoro mio secondo te i ravioli veggie come sono? Non sono mai stata in questo ristorante. >> Chiede Roberta a mio figlio.
<< Neanche io ci sono mai stato tesoro, quindi non saprei risponderti. >> Le risponde il fidanzato.
<< Tesoro perché non ordini qualcosa di più sostanzioso? Ci sono delle lasagne che non sembrano niente male! >> S’intromette Nicola rivolgendosi a sua figlia.
<< Sono a dieta papi. >> Risponde Roberta. Nicola scuote il capo.
<< L’avvocato cos’ha detto? >> Ci domanda Leonora, versandosi un bicchiere d’acqua.
<< Papà, ma hai già finito al tua pagnotta di pane?! >> Interviene Roberta redarguendo suo padre. I presenti ridacchiano.
<< Ho fame, che problema c’è? >> Risponde Nicola. Lo sappiamo che ha fame!
<< Devo dire a Diego di fare da mangiare per cinque persone in più? >> Commento mordace.
<< No. Fai sette! >> Risponde auto sarcastico il mio amico.
<< Comunque sia l’avvocato procederà quanto prima con la querela contro quella strega. >> Rispondo sbrigativamente.
<< E contro Paola. Quella ragazza avrebbe dovuto contare fino a cento… no anzi, fino a un milione prima di fare quello che ha fatto, e magari si sarebbe accorta che era una cavolata! >> Commenta mia sorella.
<< Paola non verrà perseguita. Si è offerta di testimoniare contro sua madre. >> Narro, omettendo il fatto che sono stato io a insistere perché ciò avvenisse. Come mi giustificherò con mio figlio? Di sicuro quella serpe di Daniele glielo avrà già raccontato!
<< Cosa dite, chiamo un cameriere? Siamo pronti per ordinare? >> Chiede mia moglie per cambiare discorso.
 
 
[Patrizia]
Perfino ad un funerale si chiacchiera di più!
<< Allora… So che avete traslocato. Vi piace la casa nuova? >> Domanda Marce a Isabella e Diego per rompere il ghiaccio. Diego lascia che sia la sua fidanzata a rispondere a tale domanda di sua zia.
<< Sì, molto. Me ne ero già innamorata durante la prima visita! >> Esclama la ragazzina.
<< Abbiamo svuotato quasi tutti gli scatoloni. Bhe, per la verità gli ha svuotati Isa per la maggior parte. Le dovrò rompere le scatole ogni volta per sapere dove si trova un determinato oggetto, fino a che non ne imparerò la posizione. >> Risponde Diego cercando di inserire una nota di ironia nella conversazione.
<< Cioè mai. Anche dopo quasi 30 anni andrai da lei a chiederle “cara, dove sono i fazzoletti?”, come fanno tutti gli uomini! >> Mi inserisco, gettando un’occhiata a mio marito il quale mi sorride.
<< Mmmmh, mi ricorda qualcuno! >> Interviene sarcastica Silvia riferendosi a mio figlio. << La cosa grave è che la casa è la sua e chiede a me dove sono le cose! >> Lo prende in giro suscitando le risate dei presenti.
<< Ah ma parlavi di mio fratello? Pensavo ti riferissi a Massimiliano! >> Lo canzona la mia ultimogenita.
<< Allora sono davvero fortunata! David è l’eccezione che conferma la regola! >> Interviene Camilla guadagnandosi un casto bacio da mio figlio.
<< Lo ammetto, le prime notti dopo essermi trasferito da te mi alzavo per aprire tutti gli armadi e i cassetti per imparare dove sono le cose! Tutto questo per stupire la più bella stilista! >> La coccola mio figlio.
<< Quante smancerie! >> Lo prende in giro Giulio.
<< Il vostro nuovo appartamento? >> Domanda Isabella a Michael e al suo ragazzo. Il fatto che Isabella va tanto d’accordo con i suoi fratelli sarà un incentivo per mio marito ad accettare la relazione tra Michael e Cèsar, spero!
<< E’ piccolo, ma è tutto ciò che abbiamo sempre desiderato! Per ora va bene così! >> Risponde Michael. I due si prendono la mano sopra al tavolo.
<< Questa sera abbiamo inviato a cena la mia famiglia e alcuni amici, magari un giorno di questi potremmo organizzare una cena con voi. >> Propone Diego a me e mio marito.
<< Volentieri. Aspettiamo l’invito ufficiale allora! >> Acconsente mio marito.
<< Signori, i quattro risotti ai funghi? >> Chiedono due cameriere avvicinandosi con i 4 piatti. Alzano le mani mio marito, Diego, Isabella e Giulio. Arrivano altri due camerieri con altri quattro piatti. Le tre insalatone per Silvia, Camilla e Giulia. Poco dopo arrivano i miei ravioli al salmone, le due linguine ai frutti di mare per Bea e Marce, le tagliate di David e Massimiliano, i calamari ripieni di Michael e il salmone in crosta di Cèsar, i quali dopo il primo assaggio si scambiano i piatti.
<< Cambiando discorso, papà com’è andata dall’avvocato? >> Domanda mio figlio David a suo padre.
<< Tuo padre non ti ha detto niente? >> Domanda mio marito a Diego, il quale risponde con diniego scuotendo la testa poiché ha la bocca piena.
<< Non mi stupisce. Tuo padre e tua madre hanno insistito fino allo sfinimento perché Paola venga lasciata fuori da questa storia, proponendole una collaborazione! >> Gli confessa Daniele. Scommetto che non vedeva l’ora di sbatterglielo in faccia. Diego è perplesso ma anche scioccato da tale notizia.
<< Ma è uscito di testa?! >> Chiosa mia figlia Giulia.
<< Tesoro, non ti agitare! >> Le rammento.
<< Sì, giusto… Ha perso il senno? Quella serpe ha fornito il filmato a sua madre! E’ tutta colpa sua questo casino e lui prende decisioni del genere senza prima consultarsi con me?! >> Tuona Diego.
<< Fratellino, contegno, please! >> Lo redarguisce sua sorella.
<< Sorella, non è il caso di fare… >> Cerca di intervenire Diego.
<< Tua sorella ha ragione, Diego. Non mi sembra il caso di attirare tanto l’attenzione. >> Lo ammonisce mio marito. Sembra che lo tratti come un figlio.
<< Che periodo assurdo… Prima vi becco nudi sotto la doccia, e poi devo vedere un’altra delle mie sorelle in un filmino hard! >> Interviene mio figlio David rivolgendosi a Diego ed Isabella i quali si nascondono il viso tra le mani dalla vergogna. Sono consapevole che nell’espressione “le mie sorelle” ha incluso anche Roberta. Mi domando se abbia già saputo di Isabella e come l’abbia presa. Assisto a questo pranzo come se fossi una presenza trasparente, in visita!
<< Eh? Cosa vuol dire che David vi ha beccati nudi sotto la doccia?! >> Domanda divertita Silvia. Tutti al tavolo ridacchiano.
<< Che orrore. Io avrei fatto gli incubi per tutta la vita! >> Commenta Giulio.
<< Chi dice che non abbia ancora gli incubi? >> Gli domanda David.
<< Un giorno era andata via la luce nel nostro palazzo, eravamo ancora nel mio vecchio appartamento. Isa ed io eravamo sotto la doccia quando sono arrivati Cami e David, i quali hanno provato a suonare ma ovviamente niente corrente e niente citofono! Il portiere ha dato loro il passpartout e sono entrati in casa. Il genio qui presente ha pensato bene di entrare in bagno nonostante sentisse l’acqua scorrere! >> Racconta Diego mentre le risate diventano più sincere e l’atmosfera di distende. Persino io non riesco a trattenere il divertimento!
<< Quando sono stato da te per la festa di compleanno di Silvia ho notato che hai i vetri del box doccia opachi. Per lo meno quello! >> Esclama Giulio.
<< Ti assicuro fratellino che è stato lo stesso traumatico. >> Risponde David.
<< Ora non avremmo più di questi inconvenienti, vivendo in una casa indipendente. Comunque sia cosa ne dite di cambiare argomento?! >> Propone Isabella rossa in viso.
<< A quanto pare non siamo gli unici a cui capitano queste spiacevoli cose. Mi ricordo ancora l’imbarazzo che ho provato quando ho beccato Giulio con quella nella taverna. Scusa Silvia! >> Intervengo.
<< Patrizia, immagino quanto sia stato traumatico. Non tanto per l’aver visto Giulio nudo il quale è uno spettacolo, quanto per aver visto quella sgualdrina in déshabillé! >> Mi risponde mia nuora. Camilla, David e altri commensali che stavano sorseggiando la loro bevanda per poco non si strozzano.
<< Devo dire che fra tutti gli argomenti che pensavo avremmo toccato durante questo pranzo, questo non lo avevo considerato! >> Commenta Marcella perplessa, suscitando altre risate.
<< Perché Marce? A me questa conversazione piace molto! >> Squittisce Bea. Mio marito a mia cognata scuotono il capo.
 
 
 
[Lena]
Non avrei mai pensato che questo pranzo sarebbe diventato così interessante. Mi stavo annoiando a morte prima che quella megera di Alma si avvicinasse al nostro tavolo con tablet alla mano per prendere l’ordinazione!
<< Lena, pensi di ordinare entro l’anno?! Ho fame! >> Mi redarguisce mio cugino mentre Alma sospira spazientita.
<< Torno dopo? >> Domanda.
<< Perché? Il tuo lavoro non sarebbe consigliare i clienti in caso di indecisione? Non mi sembra che tuo lo stia facendo tanto bene. >> Rispondo mordace. Lei serra la mascella e sospira resistendo all’istinto di mandarmi a quel paese!
<< Lena! Piantale di fare la bambina come tuo solito e ordina qualsiasi cosa! >> Mi redarguisce mia madre.
<< Perché cel’ha tanto con quella tipa? >> Sento che chiede Ella sotto voce a mio fratello.
<< Non mi sembra il momento adatto per certe domande! >> La liquida mio fratello.
<< Alma, lavori qui da tanto tempo? >> Le domanda zia Betty.
<< Non da molto, da una settimana. >> Risponde la tipa.
<< Ho deciso. Prenderei un insalatona misto verde, con pomodori, carote e cetrioli! Mi raccomando poco condita, con pane integrale e niente latticini, nella maniera più assoluta. Sai, ci tengo a restare il linea. Agli uomini piacciono magre… e possibilmente giovani! >> La provoco, rendendole il menu. Lorenzo, seduto accanto a me, si copre la fronte una mano.
<< Bene, dopo questa figura di merda possiamo alzarci e andarcene, per non tornare mai più! >> Chiosa Nicola Mora provocando la risata del suo amico del cuore ovvero mio zio e di mio cugino!
<< Lena sei stata scortese. E poi piantala con questo Jimmy, non ti sono bastati i guai che hai causato in passato?! >> Mi redarguisce mia madre. Alzo gli occhi al cielo. Armando solleva la bottiglia di vino e sta per chiedere chi ne vuole quando un tale si avvicina al nostro tavolo.
<< Lei è Nicola Mora, non è vero? >> Domanda il tipo a Nicola il quale risponde affermativamente. Si alza per stringere la mano al tale.
<< Sono Martin Pasda, molto piacere. >> Si presenta il tale.
<< Il tuo nome non mi suona nuovo. Sei il tipo con cui mio figlio stava elaborando quel videogioco all’estero? >> Gli domanda Nicola e il tale risponde affermativamente.
<< Mi è dispiaciuto che mio figlio abbia abbandonato il progetto. Di solito porta sempre a termine i suoi compiti lavorativi inoltre l’informatica è una sua passione. Ma il corso degli eventi non gli ha permesso di trattenersi in Spagna! >> Risponde Nicola. E’ Roberta ad intromettersi nella conversazione.
<< Già, che peccato. Bene, piacere di averti visto! Buona giornata! >> Lo congeda Roberta.
<< E poi la maleducata sarei io. >> Borbotto.
< < Già! Bhe, come dargli torto? Quando il vero amore bussa alla porta non si può far altro che rispondere. Sarà per questo che non ha funzionato tra di noi! >> Interviene il tipo. Nicola ha uno guardo al quanto perplesso.
<< Cosa sta dicendo questo tipo? >> Chiede alla moglie seduta accanto a lui la quale scuote il capo perplessa almeno quanto lui!
<< Ed io che non volevo neanche venire a questo pranzo. >> Borbotto, beccandomi uno scappellotto sulla nuca da Lorenzo.
<< Cavernicolo! Cosa ci troverà in te Roberta? >> Lo redarguisco.
<< Bhe, io vi lascio. Buon pranzo e buona Domenica, mi saluti Cèsar! >> Si congeda il tipo dopo aver sparso il suo veleno. Mi sa che il paparino non sapeva che suo figlio è gay, vista la sua espressione!
<< Ecco, vai fuori dalle balle! >> Esclama Lorenzo riferendosi al tale che nel frattempo si è allontanato.
<< Nicola sei diventato bianco come un lenzuolo! Non sai cosa volesse quel tipo, magari scherzava! >> Esclama Betty per cercare di tranquillizzarlo.
<< Roby cosa diamine voleva dire quel tale?! >> Chiede spiegazioni Nicola alla figlia maggiore. Nel frattempo noto Ella sorridere mentre guarda il suo telefonino.
<< Buone notizie? >> Le domanda mio fratello.
<< Sì, ottime! >> Squittisce quella, facendo tintinnare il suo calice con quello di mio fratello prima di bere un sorso di vino.
<< Che problemi hai? Ti sembra il momento di brindare? >> La sgrido. Ma questa qui dove l’ha pescata fuori mio fratello?
 
 
 
[Alexander]
Per giorni e giorni sono andato alla ricerca di una formula magica per farle la proposta. L’unica cosa di cui avevo bisogno era un po’ di coraggio! La mia futura moglie, con la testa appoggiata al mio petto, stesi a letto, ammira la pietra al suo anulare sinistro con un bel sorriso in volto.
<< Vorrei che la cerimonia avvenisse sulla spiaggia al tramonto! Non sarebbe romantico? >> Fantastica a voce alta. Poso un bacio sulla sua testa.
<< Questo vuol dire che dovremmo sposarci prima di lasciare Miami, ovvero entro Giugno, fra tre mesi! >> Le rammento. Si mette seduta e mi guarda.
<< Sto correndo troppo? >> Mi domanda. Mi metto seduto anche io e la bacio.
<< No. Maggio va bene? Avremo il tempo di fare tutto con calma. Le nozze e il trasloco! >> Propongo. In risposta ricevo un bel bacio appassionato.
<< C’è solo un piccolo problema! Non possiamo domani andare dai miei e dire loro che ci sposiamo, lo sai com’è fatto mio padre! >> Mi rammenta.
<< Non gradirebbe che io ti abbia chiesto di sposarmi prima di discuterne con lui. >> Ne deduco.
<< Tutta colpa di nonno Hermes! >> Scherza la mia futura moglie.
<< Sai cosa facciamo? Domani darò loro il tempo di disfare le valigie e verso sera andrò da lui e glielo chiederò! >> Le prometto. Lei sorride.
<< Sarà uno strazio dovermi togliere questa meraviglia di anello finché non ti avrà dato il permesso! >> Chiosa. In effetti non potrà indossarlo domani all’aeroporto quando andremo a prenderli!
<< Sarò il nostro piccolo segreto. Resterà fra noi tre! >> Le giuro, baciandole la punta del naso.
 
 
[David]
Certo, non mi aspettavo che mia madre le avrebbe allacciato le braccia al collo o che l’avrebbe chiamata figliola, ma almeno avrebbe potuto dire più di due parole in croce. Le mie riflessioni vengono interrotte da un messaggino whastapp. Mia sorella Roberta mi invia un suo selfie con Lorenzo a casa mia e di Cami. La cosa strana è che la nostra casa è decorata come una sala da ballo. Non ci posso credere! Avevo detto a Lorenzo niente sorpresa!  La foto è accompagnata da un messaggio:
 
Ciao fratellone, so che avevi detto a Lorenzo che la sorpresa non si faceva più, ma non mi sembrava giusto che tu dovevi rinunciare ai tuoi sogni per colpa di quella megera di MariaPaola! Il suo scopo era rovinarci la vita? Ebbene dimostriamole che ha perso la guerra! So che probabilmente vorrai uccidermi ma pensaci bene: vuoi lasciare la tua futura sposa senza damigella d’onore? In bocca al lupo fratellone! Non avercela con Lorenzo, ho insistito io!
 
<< Se è per quello a Lorenzo avevo anche detto di non dirti niente. >> Penso a voce alta.
<< Cosa borbotti tesoro? >> Mi domanda la mi fidanzata.
<< Niente. >> Rispondo, versandomi un altro bicchiere di vino. L’alcol può darmi coraggio ma non posso certo essere ubriaco mentre farò la proposta a Cami! Meglio l’acqua!
 
 
 
FINE CAPITOLO 71.
 
Allora, quanto odiate quell’antipatica di Lena e Martin? E il bello deve ancora arrivare! Come gestirà questo imprevisto Roberta? Nicola come prenderà la cosa?
Diego che reazione avrà affrontando “l’argomento Paola” con i suoi? Quest’ultima si trasferirà da suo padre? E cosa deciderà circa Alec? Del pranzo Valencia cosa mi dite? Patrizia sta partecipando al pranzo con passività, un’ameba sarebbe più coinvolgente! La situazione cambierà? Quale sarà la sorpresa allestita a casa di David e come avverrà la proposta?
Alla prossima e buona quarantena!
 
   
 
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