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Autore: Miyu    07/08/2009    3 recensioni
Ricordati che ti abbiamo pensato ogni giorno durante questi vent’anni. Ti amiamo e non ti avremmo mai abbandonata se non fossi stati rinchiusi qui dalle tre guardiane. Solo tu potevi venire a liberarci. Solo tu avevi il potere, ma purtroppo anche se siamo essere immortali siamo stati maledetti e nel momento in cui ci avresti visto avremmo iniziato a dissolverci. Ricorda che ti amiamo e lo faremo sempre. Addio Isabella-
E se Edward non fosse il solo ad essere un'immortale? E se il destino li dovesse far incontrare per compiere qualcosa di più grande? E se Bella fosse rimasta orfana e fosse una Mezzosangue? Non vi resta che leggere =D
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11: Spotlight

 

-          Poso sedermi?-

-          Certo Alice-

-          Grazie-

-          Allora, come mai da queste parti?-

-          Volevo conoscere la nuova fiamma di mio fratello e scambiarci due chiacchiere-

-          Ah-

-          Allora come stai?-

-          Bene,tu?-

-          Tutto bene. Ma non sono convinta che tu stia così bene come dici-

-          E tu che ne sai?-

-          Diciamo che ho visto il litigio con una persona a te importante-

-          ???-

-          Vedi io ho delle visioni su quello che accadrà che però sono influenzate dalle decisioni prese da una persona. Questo significa che se tu decidi di fare qualcosa io la vedrò e se tu cambierai idea la visione cambierà-

-          In poche parole mi stai dicendo che mi controlli?-

-          Non di proposito. Alcune volte vengono da sole, altre volte mi viene chiesto in modo esplicito di sbirciare nel futuro-

-          Una veggente, che cosa carina- dissi sbuffando. Mi irritava un poco l’idea che ci fosse qualcuno che sapesse ancora prima di me cosa mi sarebbe successo. Soprattutto se poi pensavo che lei sapeva che io e Jake avremmo litigato, non poteva avvisarmi?

-          Però bella per le reazioni istintive posso solo vederle dopo che sono già accadute, quindi il tuo litigio con Jake l’ho visto solo dopo che era accaduto-

-          Oh- risposi. A questo punto non avevo più alcun motivo per essere arrabbiata con lei. Però sentivo che quel folletto mi stava nascondendo qualcosa e avevo intenzione di scoprire cosa.

-          Cosa ti porta qui Alice?-

-          Volevo solo sapere se avevi bisogno di aiuto-

-          Alice, non sono certo nata ieri; sputa il rospo-

-          Ok…quando hai intenzione di dire ad Edward che sei l’erede al trono delle ninfe? Soprattutto se consideri il fatto che lui sarà tuo marito forse è il caso che lo informi- mi disse sorridente.

Dannazione! Ora si che ero nei guai, ci mancava solo che Edward lo venisse a scoprire e potevo dire addio a lui e a tutto il mio futuro. Dovevo trovare un modo per evitare che lei gli raccontasse qualcosa.

-          Alice gradirei che tu non gli dicessi nulla-

-          E perché?-

-          Perché se gli svelerò che sarà il mio futuro marito non che principe dei vampiri perderebbe la memoria. Si dimenticherebbe di me e di ciò che ci legava, e scusami ma è l’ultima cosa che voglio. Per cui ti chiedo di tenerti la cosa per te-

-          Ma questo lo so anche io, per chi mi hai presa?! Mi chiedevo quando gli avresti detto che eri una ninfa tutto li-

-          Penso di parlargliene nei prossimi giorni, anche perché io so chi è lui-

-          Appunto-

-          Ora che questa cosa è chiarita, ti serve altro?-

-          Non capisco tutta questa ostilità nei miei confronti Bella. Che ti ho fatto?- mi chiese triste. Effettivamente lei non mi aveva fatto nulla di male, ma era una reazione istintiva che avevo nei confronti delle persone che non conoscevo. L’unica eccezione era stata Edward, ovviamente.

-          Niente Alice. Scusami, è che mi comporto sempre così quando non conosco una persona-

-          Ma di me ti puoi fidare Bellina! Diventeremo sorelle oltre che cognate. A proposito sono tutti ansiosi di conoscerti. Quand’è che verrai a casa Cullen?-

-          Alice! Una cosa alla volta. Prima fammi dire a Edward che sono una ninfa e poi vedrò di venirvi a trovare. Ma penso di avervi conosciuti tutti ormai: te, Ed e Emmet.-

-          Veramente mancano: Carlisle, Esme, Rosalie e Jasper-

-          Ma quanti siete!?-

-          Eheheh. Sai qual è la cosa più divertente?-

-          No, cosa?-

-          Carlisle sta con Esme e sono i nostri genitori, Rosalie sta con Emmet e Jasper con me-

-          Mi stai dicendo che l’unico senza una compagnia era Edward?-

-          Si-

-          Perché?- chiesi veramente curiosa.

-          Ha avuto qualche avventura ma nulla di più. Non ha mai trovato nessuna che gli facesse battere il cuore morto. Sei stata tu la prima e l’unica. Devi sapere che quando un vampiro s’innamora il suo mondo inizia a girare intorno alla persona amata e tutto il resto passa in secondo piano-

-          Una sorta di imprinting per vampiri-

-          Il concetto è lo stesso, ma gradirei che non ci paragonassi più ai quei sacchi di pulci-

-          EHI!-

-          Scusa, scusa- mi disse sbuffando.

-          Meglio- le dissi io prima che lei mi facesse una linguaccia.

-          Che stupida!-

-          Eh?- le dissi senza capire

-          Mi ero completamente dimenticata! Conoscerai tutti oggi stesso!-

-          Cosa stai blaterando Alice?-

-          Non crederai che ti lascerò dormire per strada!- mi disse sconcertata.

-          Me ne ero dimenticata anche io- le dissi imbarazzata.

-          Vieni che andiamo a casa prima che gli altri tornino. Chissà che faccia faranno. Hihihi- mi disse alzandosi.

Lasciai dei soldi per pagare la cioccolata e la seguii alla macchina. Come l’avrebbe presa Edward? Non ero poi tanto sicura che lui fosse pronto per presentarmi alla sua famiglia e tanto meno per farmi rimanere a vivere con loro fino a tempo indeterminato. Sbuffai scuotendo la testa, Alice mi aveva già incastrata. Quella piccola peste ne sapeva una più del diavolo, anche se non fosse stato per lei non avrei avuto un posto dove passare la notte. Non sapevo se essere felice o preoccupata per la reazione che avrebbe avuto Edward. Incerta mi sedetti in macchina.

 

-          Tranquilla Bella, andrà tutto bene- mi disse per rassicurarmi. Mi limitai ad annuire mentre la macchina partiva alla volta di casa Cullen

-          Posso farti una domanda personale Bella?-

-          Spara- le dissi

-          Edward è il tuo primo ragazzo?- mi chiese innocentemente, come se lei non lo sapesse. Sorrisi incerta e le risposi.

-          Se ti devo dire la verità si. Non ho mai avuto un ragazzo prima, nemmeno avventure-

-          Stai dicendo che sei….?- non le lasciai finire la frase, diventai rossa e mormorai un flebile si, un si che solo lei avrebbe potuto sentire. La vidi sorridere felice. Cosa stava macchinando la sua testolina?

-          Sono contenta sai? Non ti devi preoccupare comunque, penserò io a tutto- mi disse sorridendo felice come una pasqua. Decisi di non stare a indagare, sapevo che in caso contrario me ne sarei pentita amaramente. Era strano seppure fino a qualche minuto prima ero fredda e distaccata ora le rispondevo con più tranquillità, più serenamente e per di più le raccontavo fatti personali. Iniziavo a pensare di avere un problema con la famiglia Cullen, mi sembrava di conoscere da sempre sia Alice che Edward e potevo scommetterci che sarebbe stata la stessa cosa anche con gli altri componenti della famiglia. Ciò nonostante ero felice, perché mi sentivo meno sola e abbandonata a un destino di cui solo Jake era a conoscenza, almeno ora avrei avuto altri alleati. Una lacrima dispettosa scese lungo la guancia, arrestai la sua corsa prima che Alice se ne potesse accorgere, anche se ero certa che il movimento della mia mano non le era sfuggito. Come potevo pretendere di nascondere qualcosa a un vampiro? “Che stupida” pensai scuotendo la testa. Quel giorno non facevo altro che insultarmi mentalmente, che diavolo di problema avevo? Mentre ci dirigevamo verso casa Cullen il Sole tramontava lento all'orizzonte e la parte della giornata che preferivo faceva capolinea. Lentamente il buio scendeva e oscurava tutto. Mettendo un freno ai pensieri e lasciando spazio alla pazzia umana; avevo sempre creduto che se qualcosa doveva accadere sarebbe stato durante la sera. E allora io sono qui che aspetto, aspetto di sapere come andrà a finire questa giornata, come mi accoglieranno i Cullen, se gli piacerò o meno e soprattutto se Edward sarà felice di presentarmi alla sua famiglia. La sera per me aveva sempre rappresentato l'assenza di luce e come diceva sempre il mio professore di italiano la luce è la provvidenza, senza di essa nulla di positivo o miracoloso può succedere, ma ora, durante le giornate assolate non vedo l’ora che arrivi per farmi rivedere Edward, costretto a nascondersi per non rivelare la sua natura a tutti.
Quando tutto intorno appare come addormentato, la gente per strada più diventa tardi più diminuisce e tu vaghi con lui al tuo fianco, lui che ora non si deve nascondere e che può andare in giro senza paura di essere scoperto.
Ci limitiamo a vivere nell'inconsapevolezza, nell'incertezza del domani, cercando di vivere giorno dopo giorno come viene, ma non sempre ne siamo in grado, ma quando ci riusciamo lo ricorderemo come uno dei giorni più belli della nostra vita, uno senza rimpianti, uno che potremo dire di aver vissuto a pieno. Ed è quello che io ho intenzione di fare questa sera, sebbene tema la reazione di Edward e della sua famiglia, ho deciso che non mi importerà, che me ne fregherò, vivrò la cosa come viene, prendendone sia il buono che il cattivo, e quello che sarà sarà.

Dopo una decina di minuti di guida spericolata di Alice arrivammo davanti a casa Cullen. L’edificio si ergeva in tutta la sua magnificenza in un piccolo boschetto non molto lontano da Forks. L’edificio era interamente bianco, costruito in legno e con grandi vetrate. Scesi dalla macchina e rimasi a fissare la villa a tre piani a bocca aperta.

-          Non ti hanno mai detto che se con chiudi la bocca ti entrano le mosche?- mi chiese Alice

-          Si- le risposi facendole la linguaccia

-          Entriamo dai-

Mi fece strada verso l’ingresso principale. Quando aprì la porta rimasi ancora più scioccata: il piano terra era quasi totalmente un openspace fatta eccezione per una parte che era occupata dalla cucina, che sicuramente non usavano, mi chiesi perché l’avessero addirittura messa…apparenze, ovvio. Il salone presentava sul lato sinistro un pianoforte a coda nero, al centro della stanza invece vi era il divano con davanti la televisione o meglio un plasma gigantesco, sulla destra invece c’era un tavolo e tutte le pareti erano occupate con scaffali o fotografie.

 

-          Whou- dissi solo

-          Ti piace?-

-          Puoi dirlo forte!-

Mi fece fare il giro del resto della casa: al primo piano c’erano tre camere con i rispettivi bagni e all’ultimo c’era una camera mansardata e un bagno. Alice mi spiegò che per evitare ad Edward di sentire certi rumori la notte e per evitare che anche i nostri pensieri lo distraessero troppo la sua stanza era stata messa all’ultimo piano e le altre erano state insonorizzate per precauzione. Non osavo immaginare i rumori che producevano se erano dovuti arrivare a tanto, ma il viso sognante di Alice mi rispose ampiamente. Chissà se…

-          Alice, scusami, ma io dove dormo?-

-          Bella, ma ti sembrano domande da fare?-

-          Direi di si!?-

-          Il camera di Ed ovviamente! Adesso dammi la valigia che te la vado a posare-

Le passai la valigia e la vidi sparire su per le scale, non volevo entrare in camera Sua senza avere avuto prima il suo consenso. Non feci in tempo a sedermi sul divano in pelle nera che Alice era al mio fianco.

-          Allora, cosa vuoi fare?-

-          Avete qualcosa da mangiare in casa?-

-          Certo, sono andata apposta a fare la spesa- mi disse sorridendo.

-          Ok-

-          Cucino io non ti preoccupare, tu guarda pure la televisione-

-          Sei sicura?-

-          Certo!-

Accesi la tv e presi a fare zapping, non ero particolarmente interessata a quello che davano, così decisi di chiudere gli occhi per distendere i nervi e riposarmi un poco. Non so per quanto dormii ma quando Alice mi venne a svegliare la cena era già pronta. Annusai l’aria inebriata da quel profumino.

Quando entrai in cucina sorrisi felice: pizza fatta in casa con speck e provola e una torta al cioccolato.

-          Hai intenzione di farmi ingrassare Alice?-

-          Ma certo che no! E poi un chiletto in più non ti farebbe poi così male, sai?-

-          Mi vado bene così- le dissi innervosendomi.

-          Ok,ok. Era solo un’idea la mia-

Non le risposi e mi sedetti a mangiare. All’inizio ero stata un po’ scettica e di conseguenza titubante ma dopo il primo morso mi ero dovuta ricredere. Era dannatamente brava in cucina, possibile che non ci fosse nulla che i Cullen non sapessero fare? E chissà poi quelli che ancora non ho conosciuto con cosa se ne verranno fuori. Pensai scuotendo la testa.

-          Allora?- mi chiese Alice speranzosa.

-          E’ tutto squisito Ali, possibile che voi Cullen sappiate fare tutto meglio degli altri?-

-          Ovvio che si!- mi rispose ridendo.

-          Senti Alice, ma sei sicura che non sarà un problema il fatto che io rimanga qui per tempo indeterminato?-

-          Figurati! Poi a Ed serviva un po’ di compagnia.- mi disse facendomi l’occhiolino.

-          Senti, dato che tu avrai visto cos’è successo l’altra sera, mi potresti spiegare perché diavolo me ne sono uscita con quel Mordimi?- le chiesi senza alcun imbarazzo. Ma che diavolo mi stava succedendo?

-          Uhm, secondo me semplicemente è stato il tuo inconscio che voleva far capire a lui che sapeva cos’era in realtà e a te di darti una mossa. Tuttavia un’altra ipotesi potrebbe essere che considerando che secondo tua madre voi due siete predestinati è stato un qualcosa per far scattare la memoria di Edward. Non dovrei dirtelo ma rischi di non capirci nulla altrimenti. Quando tu eri ancora piccola e Edward era già il vampiro erede al trono, gli chiesero di morderti: lui avrebbe bevuto il tuo sangue e tu il suo, così che vi sareste ritrovati in qualsiasi parte del mondo e vi sareste amati, perché legati anche all’interno. Tuttavia Edward perse la memoria, non sappiamo nemmeno noi come e si unì alla nostra famiglia, rendendo solo contenti i Volturi che regnavano ai tempi. Un vampiro al loro servizio fece si che la memoria di Edward gli fosse preclusa così da non venirti a cercare di sua spontanea volontà e l’unico modo per sbloccarla era rincontrando te e creando la situazione che hai creato tu l’altra sera. Dicendogli di morderti hai fatto scattare qualcosa in lui, ora però ci vorrà un po’ prima che si ricordi tutto quanto.-

Rimasi totalmente scioccata e stordita dopo aver sentito quelle parole. Quindi io Edward lo conoscevo già e quindi era normale che non avessi paura di lui. Perché però non mi era rimasto il segno del suo morso? Perché invece ora rimaneva lì in bella vista? Cosa era cambiato? Avrei dovuto aspettare che Edward recuperasse la memoria prima di poter ricevere una risposta.

-          Sono un po’ sconvolta sai…-

-          Perché?- mi chiese innocentemente lei.

-          Non mi aspettavo una cosa simile. La mia vita sembra più quella di un film fantasy che altro-

-          E ti lamenti? Pensa che c’è gente che ha una vita piatta e monotona!-

-          Forse hai ragione-

Scoppiammo entrambe a ridere quando sentimmo delle macchine entrare nel vialetto di casa. Guardai l’ora: le 22,30. Fra una cosa e l’altra si era fatto tardi.

-          Sono arrivati- mi disse Alice prendendo a saltellare di qua e di là.

-          ….-

Il momento della verità era arrivato ed era inutile che fingessi di non avere paura, perchè entrambe sapevamo che me la stavo letteralmente facendo sotto.

Passarono forse una manciata di secondi prima che la parte mancante della famiglia Cullen entrasse in casa.

-          C’è odore di umano- disse una voce femminile a me sconosciuta.

-          Bella…- disse Edward senza preoccuparsi di abbassare il tono della voce.

Dopo nemmeno un secondo mi trovai accerchiata insieme ad Alice dall’intera famiglia Cullen.

-          Sorpresa!- tentai di dire.

-          Cosa ci fai qui?- mi chiese Edward.

-          Ehm…Ecco…io…veramente…-

-          Bella soggetto, verbo, complemento oggetto se c’è altrimenti complementi indiretti.- mi disse Alice.

-          Ma cosa?- le risposi

-          Lascia stare, ci penso io- mi disse Alice scuotendo la testa.

-          Era lei l’impegno inderogabile che avevi allora?!-

-          Si, Jasper-

-          Vuoi spiegarci o aspetti l’invito scritto?-

-          Ho avuto una visione e ho raggiunto Bella alla tavola calda. Nulla di più, nulla di meno-

-          Saresti così gentile da smettere di tradurre l’inno italiano in arabo e dirci perché lei è qui?-

-          Posso?- mi chiese Alice prima di procedere.

-          Prima o dopo lo sarebbe venuto a sapere da me per cui sentiti libera-

-          Ok. Bella ha litigato con Jacob per una faccenda stupida direi…-

-          Alice…-

-          Ok,ok. Hanno litigato per Edward e per quello che è successo ieri notte-

-          Hai capito Bellina?! Fa tanto l’innocente e poi fa le cose sconce con Edward…Brava, brava! Non dire nulla allo zio Emmet!-

-          EMMET!- urlammo in coro Edward, io e Alice.

-          Stavo dicendo…hanno litigato e lei ha fatto armi e bagagli e se ne è andata perché lui voleva vietarle di frequentare Eddy, anche se sa benissimo che non potrà mai evi….-

-          Basta così Alice, hai detto quello che dovevi- La bloccai prima che potesse aggiungere dell’altro.

Cercai Edward con lo sguardo e quando lo trovai il suo viso era contratto in una smorfia fra l’incazzato e il disperato.

-          Bella…io…mi dispiace- mi disse

-          E di cosa?-

-          Per tutto quello che è successo. Forse Jacob ha ragione…-

-          EDWARD CULLEN VEDI DÌ NON FARMI PERDERE LA PAZIENZA!! LUI NON HA RAGIONE E TU LO SAI MEGLIO DÌ ME, QUINDI EVITATA LA SCENATA DEL FRIGNONE E TIRA FUORI GLI ATTRIBUTI!-

Si girarono tutti a guardarmi sbalorditi, Emmet ridacchiava, Alice mi guarda orgogliosa di me mentre Edward era sconvolto così come il resto della famiglia.

-          Eddy finalmente hai trovato qualcuno che ti darà una svegliata- disse Emmet.

-          Bella?- mi disse Edward. Prima di rispondergli sbuffai sonoramente.

-          Che c’è? Ero ancora incavolata per colpa di Jacob e sentirti dire che aveva ragione lui mi ha fatto venire i cinque minuti.-

-          Sc…-

-          Non provare a scusarti Edward altrimenti giuro che chiedo ad Emmet di prenderti a calci al posto mio!-

-          Sisisi, Eddino bello scusati che ho voglia di fare a botte =D-

-          Crescerai prima o poi- disse la stessa voce che aveva dichiarato la mia presenza qualche minuti fa.

-          Forse è il caso che ti presenti la famiglia- mi disse Alice.

-          Forse si…- le risposi io un poco titubante. Era comunque la famiglia di Edward…e se non gli fossi piaciuta? Dopo la scenata di prima poi le possibilità erano veramente alte.

-          Allora lei è Esme, la nostra mamma. Lui è Carlisle, nostro padre. Emmet lo conosci, Rosalie è la sua compagnia, mentre Jasper è mio marito-

-          Piacere- dissi arrossendo.

-          Piacere nostro- mi rispose cortese Esme.

-          Avrai sonno immagino- mi disse Esme rompendo in ghiaccio.

-          Un pochino effettivamente-

-          Vai pure a riposarti in camera di Edward, sei la benvenuta- mi disse abbracciandomi. Inizialmente rimasi un po’ spiazzata ma poi risposi all’abbraccio. Sentii un calore nascere intorno al mio cuore e una sensazione di felicità e tranquillità mi invase. Era quello che si provava quando si abbracciava la propria madre? Ci staccammo e le sorrisi sincera.

-          Grazie-

-          Di nulla cara-

Presi a salire le scale diretta alla camera di Edward, quando mi ricordai che non avevo ricevuto il suo consenso.

-          Ti dispiace dividere la camera con me?-

-          Certo che no Bella! Ma che domande sono?! Solo non so quanto troverai comodo il divano…-

-          A quello ci ho già pensato io Ed! Non preoccuparti. Ho comprato un letto matrimoniale di tutto rispetto, per cui la nostra Bellina potrà dormire comodamente.-

-          Sempre che dormiate…- disse Emmet

-          Emmet piantala- mi limitai a dire.

-          Uffi! Stavo scherzando Bellina-

-          Buona notte- dissi congedandomi da tutti.

Salii le scale lentamente. Avevo un po’ di paura, ma era normale, no? Stavo per entrare nella camera del mio ragazzo e non avevo la più pallida idea di come sarebbe stata, di cosa vi avrei trovato all’interno…di una cosa ero certa non ci sarebbe stata nessuna bara.

Varcai la soglia un po’ titubante ma anche estremamente eccitata. Mi guardai intorno e quello che mi colpì fu la presenza di una parente che era stata sostituita con una grande vetrata. La luna brillava alta nel cielo illuminando in modo magico e un poco innaturale l’interno della stanza. Lo stesso valeva per il soffitto che non era ricoperto da travi a vista in legno come i sarei aspettata ma da uno strano di vetro che avrebbe permesso a una persona di guardare le stelle anche d’inverno senza paura di morire congelato. Mi ero dimenticata però che per gli abitanti di questa casa non cambiava molto se era inverno o estate.

“ I have a feeling that tonight is gonna be a good night”

Le tre pareti rimanenti erano occupate o per meglio dire coperte da scaffali pieni di cd e libri. Il letto grande letto matrimoniale era posto al centro della stanza. C’era da dire che Alice non aveva badato a spese e tanto meno si era preoccupata della dimensioni colossali. Mi voltai quando sentii una presenza alle mie spalle. Sapevo che era Edward quindi perché girarsi? Feci finta di non essermi accorta di lui e mi avvicinai al letto su cui Alice aveva appoggiato il mio borsone. Con innocenza lo aprii e tirai fuori una maglietta e un paio di pantaloncini. Sentivo i suoi occhi puntati sulla mia schiena e iniziavo a chiedermi perché non avesse ancora detto una parola. Bene, l’avrei fatto parlare io! Afferrai il bordo della maglietta con entrambe le mani e con una mossa sensuale me la sfilai dalla testa. Ridacchiai fra me e me quando mi tolsi anche i jeans. Quanto avrebbe resistito ancora?! Sapevo cosa l’avrebbe fatto cedere…presi ad armeggiare con il gancio del reggiseno. Non avevo mai dormito con il reggiseno addosso e di sicuro non avrei iniziato oggi solo perché un vampiro spione rischiava di morire seduta stante, ma poi di cosa mi preoccupavo? In fondo lui era già morto per cui non ci sarebbe stato nessun tipo di problema. Proprio mentre sentivo il reggiseno sganciarsi sentii le sue mani ghiacciate sulla mia schiena.

 (Turn the lights on!)
Every night I rush to my bed
With hopes that maybe I'll get a chance to see you when I close my eyes
I'm going outta my head
Lost in a fairytale
Can you hold my hands and be my guide?

-          Stai decisamente minando il mio autocontrollo Bella-

-          Davvero?-

-          Si tesoro-

-          Vorrei dire che mi dispiace ma sarebbe una bugia-

-          E a me dovrebbe dispiacere che a te non dispiaccia ma anche quella sarebbe una bugia- Mi disse riagganciando il mio reggiseno e facendomi voltare verso di lui. Ci guardammo negli occhi per no so quanto tempo, i suoi occhi ambra erano capaci di ipnotizzarmi, tanto che non mi accorsi quando mi prese entrambe le mani e se le portò dove ci sarebbe dovuto essere il suo cuore.

-          Non hai paura?-

-          Dovrei?-

-          Potrei ucciderti- mi disse con un sorriso triste

-          Non lo faresti mai oltre al fatto che non puoi uccidermi-

-          A no?-

-          No-

-          Mi stai sfidando?!-

-          Non sia mai!- gli dissi sorridendo maliziosa e baciandolo. Rispose al bacio senza troppe cerimonie e tenendomi per mano mi fece stendere sul letto.

Clouds filled with stars cover your skies
And I hope it rains
You're the perfect lullaby
What kind of dream is this?

Aprii gli occhi quando lo sentii baciarmi il collo, sorrisi vedendo le nuvole che fino a poco prima coprivano in parte il cielo se ne stavano andando, facendo sì che i nostri corpi sarebbe stati illuminati completamente dalle stelle, testimoni silenziose, spettatrici discrete del nostro amore. Gli afferrai i capelli e lo costrinsi a guardarmi. Mi persi di nuovo in quegli occhi e lo baciai con una passione sempre crescente mentre lui sapevo che in parte era rimasto stupito dal fatto che io piccola e fragile umana, per quanto ne sapeva lui, ero riuscita a spostarlo contro la sua volontà.


You can be a sweet dream or a beautiful nightmare
Either way I, don't wanna wake up from you
(Turn the lights on!)
Sweet dream or a beautiful nightmare
Somebody pinch me, your loves to good to be true

Ribaltai le posizioni e mi misi a cavalcioni su di lui, nei suoi occhi potevo scorgere la passione crescente insieme alla sua incredulità. Gli baciai il collo e piano scesi verso il petto, ma quando incontrai un ostacolo al mio piano mi alzai un poco sbuffando, con entrambe le mani afferrai la sua maglietta e gliela sfilai senza troppe cerimonie. Rimasi imbambolata per qualche minuto, avevo già visto Edward senza maglietta ma ero comunque rimasta senza fiato. Come diavolo faceva ad essere così bello? Bello da far paura anche solo con la luce della luna e delle stelle?


(Turn the lights on!)
My guilty pleasure I ain't goin’ nowhere
Baby, long as you're here
I'll be floating on air cause you're my, you're my....
You can be a sweet dream or a beautiful nightmare
Either way I, don't wanna wake up from you

Edward approfittò del mio attimo di distrazione per tornare a condurre il nostro innocente gioco. Si avvicino al mio orecchio e mi mordicchiò un po’ il lobo prima di soffiarci dentro due parole inaspettate, che mi fecero arrossire all’invero simile e che sapevo avrebbero portato la nostra relazione al livello successivo.



 

 

 

I mention you when I say my prayers
I wrap you around all of my thoughts
Boy, you're my temporary high
I wish that when I wake up you're there
To wrap your arms around me for real and tell me you'll stay by my side

Clouds filled with stars cover the skies
And I hope it rains
You're the perfect lullaby
What kind of dream is this?

Avevo paura? No. Era quello che volevo con tutta me stessa e quello che sarebbe accaduto irrimediabilmente. Lo sapevo, per cui perché opporsi? Dovevo solo ringraziare che tutta quella faccenda non mi dispiaceva affatto ma al contrario aveva iniziato a far battere il mio cuore, in fondo Edward non era l’unico che possedeva un cuore morto, un cuore che batteva solo per abitudine. Sapevo che entrambi avevamo iniziato a vivere il giorno che ci eravamo incontrati per la prima volta. Non mi importava se era tutto un sogno, anche se l’idea che lui mi potesse amare mi sembrava un sogno. Non mi importava se in parte era stato il destino a farci innamorare, quasi fossimo costretti. Sapevo che lui era la mia anima gemella come io ero la sua, o almeno speravo. No, in definitiva non mi sarei mai voluta svegliare da quel dolcissimo sogno che qualcuno avrebbe potuto considerare come un incubo a causa della presenza dei mostri, vampiri, ma l’essere umano sapeva essere molto più mostruoso del vampiro che ora era su di me e mi faceva toccare il cielo con un dito solamente guardandomi.


You can be a sweet dream or a beautiful nightmare
Either way I, don't wanna wake up from you
(Turn the lights on!)
Sweet dream or a beautiful nightmare
Somebody pinch me, your loves to good to be true

-          Ti amo- mi disse con una semplicità che mi fece sussultare, come se fosse la cosa più naturale del mondo e come se lui non mi avesse detto altro da quando ci eravamo conosciuti.

Gli accarezzai una guancia e sorrisi.

-          Anche io – risposi semplicemente. Vidi i suoi occhi illuminarsi di una nuova luce. Fu un momento, un attimo ma vidi i suoi occhi tingersi di verde. Cosa stava succedendo? Che in realtà i suoi occhi seppure fosse un vampiro in realtà fossero verdi perché era il principe? Scossi la testa cercando di scacciare quei pensieri.


(Turn the lights on!)
My guilty pleasure I ain't goin nowhere
Baby, long as you're here
I'll be floating on air cause you're my, you're my....
You can be a sweet dream or a beautiful nightmare
Either way I, don't wanna wake up from you

“No, ma dico è il momento di pensare a certe cose Isabella Swan?!?”

Tornò a baciarmi con più passione di prima e io persi totalmente la ragione. Mi sentivo galleggiare, non potevo fare a meno di pensare che in realtà non eravamo in una casa piena di vampiri, perché quel cielo stellato così vicino e vivido non faceva altro che far partire la mia fantasia.

Piano mi sfilò il reggiseno e iniziò a giocare con i miei capezzoli provocandomi brividi di piacere, brividi che pensavo mi avrebbero mandato a fuoco di lì a poco. Gli strinsi i capelli nelle mani e inizia a invocare il suo nome, fra un sospiro e l’altro.


Tattoo your name across my heart
So it will remain....
Not even death can make us part
What kind of dream is this?

Non c’era un lembo di pelle che non fosse stato raggiunto dalle sue labbra ghiacciate, dal suo amore, era come se volesse lasciare un piccolo segno ovunque su di me, come se già non l’avesse fatto. Come se già il suo nome non fosse tatuato sul mio cuore, come se avesse paura che qualcuno si sarebbe avvicinato a me così tanto, come se temesse che avrei potuto permettere a qualcun altro di amarmi come mi stava amando lui quella sera piena di stelle. E respirare, vivere la vita con la stessa inquietudine, con la stessa paura di perdere l'altro e ritrovarsi da soli, a combattere fino alla fine contro un mondo ostile capace solamente di infliggere dolori e cancellare le speranze. La fortuna però era dalla nostra parte: nemmeno la morta avrebbe potuto dividerci. Dopo tutto essere delle creature immortali portava con sé dei vantaggi.

 

 

You can be a sweet dream or a beautiful nightmare
Either way I, don't wanna wake up from you
(Turn the lights on!)

Scese sulla pancia fino ad arrivare alle mie mutandine, sentivo che anche lui era arrivato al limite sebbene io non avessi fatto nulla di particolare. Mi guardò. Una domanda muta nei suoi occhi. Una risposta muta ma affermativa nei miei.

Sweet dream or a beautiful nightmare
Somebody pinch me, your loves to good to be true
(Turn the lights on!)
My guilty pleasure I ain't goin nowhere

Fu dopo quella piccola conferma che le mie mutandine finirono in una parte nascosta della stanza insieme al resto dei suoi vestiti.
Fu allora che divenimmo una cosa sola, un unico corpo, un’unica anima, un unico amore.
Legati per sempre.
Fu allora che ci amammo completamente.
Fu allora che non ci import di nulla, esistevamo io e lui e le stelle ad illuminarci.
Io, lui e quello che ci legava.

Stanca, felice e amata mi addormentai sul suo cuore muto, mentre il mio batteva frenetico, mentre il mio batteva per entrambi, sperando di trovarlo di fianco a me il mattino seguente. Sperando che mi avrebbe tenuta stretta a se per sempre.


Baby, long as you're here
I'll be floating on air cause you're my, you're my....

You can be a sweet dream or a beautiful nightmare
Either way I, don't wanna wake up from you

(Beyonce – Sweet Dreams)

 

Finché lui fosse rimasto al mio fianco non mi sarei mai voluta svegliare da questo bellissimo sogno.
Chiuse gli occhi anche lui.
Le uniche testimoni di quella notte di passione, di quella notte di amore incontrollato, furono le stelle e speravo che per qualche strano motivo ci avrebbero protetto. Perché si sa: dovunque tu sia, qualunque cosa sia successa non devi temere. Alza lo sguardo verso il cielo stellato, perché è lo stesso che sta fissando la persona che ami.

 

 

Quella fu la prima sera che dormii a casa Cullen…

 

 

 

Hola gente!

Lo so che mi starete insultando, ma ero in vacanza e il tempo per scrivere il capitolo era proprio scarso u.u Spero però di essermi fatta perdonare con questo capitolo. Direi che è abbastanza lunghetto soprattutto se lo paragonate agli altri che ho scritto…sono perdonata vero?!?!?

Rorò
: Sono contenta di sapere che hai finito con gli esami! Immagino ti starai dando alla pazza gioia in vacanza *.* Voglio proprio sapere il tuo parere su questo capitoloooo. Aspetto la tua recensione ovviamente, anche se ho idea che dovrò aspettare Settembre visto che sono partiti tutti =(

Confusina_94: ahahha bella la metafora eh?!? Sono contenta che ti sia piaciuta ^^ fammi sapere se ti è piaciuto anche questo capitolo. Baci

 

Per tutti gli altri che leggono, per favore lasciate una recensione! Anche per dirmi che fa schifo, ma almeno scrivete qual cosina ç_ç

Grazie comunque ai 27 che hanno messo la mia storia fra i preferiti e ai 15 che l’hanno messa fra le seguite

Baci e buone vacanze per quelli che sono partiti

Miyu

 

  
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