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Autore: EleAB98    07/04/2020    6 recensioni
(SERIE 1*) Hollywood U è una delle università più prestigiose della California.
Jane McMiller, ragazza ambiziosa dotata di grande talento, ha un sogno: diventare un'affermata regista. C'è solamente un ostacolo che s’interpone tra lei e il suo sogno. Thomas Hunt, infatti, il professore più in gamba dell'università, non le darà certo vita facile.
E come se non bastasse, la giovane ragazza si ritroverà, ancora una volta, a scegliere tra l'amore e la carriera.
Due mondi apparentemente inconciliabili, uniti da un filo sottile. Due mondi destinati a scontrarsi con la forza più misteriosa e allo stesso tempo più potente. La forza dell'amore.
Di un amore proibito che li sconvolgerà totalmente...
NOTA: Sono presenti delle citazioni tratte dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alunna e Il Professore'
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Malcolm continuò a fissare la scrivania per qualche secondo.

“Non dirmi che...”

“Credo proprio di sì, amico mio... Ho trovato il diario segreto del nostro regista.”

“Thomas Hunt ha un diario? Un diario segreto?” ribatté Malcom, sempre più stupito.

“A quanto pare...”

“Ma sei impazzito!” esclamò Stone. “E se ti scoprisse?”

“Mi credi forse uno stupido? Ovviamente ne ho fatta una copia. L’originale è nel suo ufficio, perfettamente integro e al suo posto.”

“Dove lo aveva nascosto?”

“Dietro un quadro. Il solito vecchio trucchetto che ormai non funziona. Quanto alla combinazione della cassaforte, ho provveduto a disattivarla con l’ausilio delle mie conoscenze informatiche.”

“C’è scritto qualcosa di interessante?”

“Beh, non come speravo. Solamente delle insulse riflessioni riguardanti le sue precedenti storie d’amore o idee mai andate in porto concernenti il suo lavoro.”

“Ne sei sicuro? Fa’ vedere.”

“Se proprio ci tieni...”

Wilson porse a Malcom la copia del diario ed egli cominciò ad analizzarlo avidamente.

“Touché! Guarda guarda guarda... L’ultimo scritto risale esattamente a una settimana fa.”

 
08/01/19
 
Non riuscirei mai a definire con parole semplici - né tantomeno con spiegazioni precise e rigorose - quanto è accaduto ieri sera. So soltanto che il tutto è successo inaspettatamente, e ancora fatico a crederci. Da molto tempo non accadeva e per moltissimo tempo non ne ho parlato su questo diario. No, non posso ancora credere che sia successo a me. Probabilmente, se me lo avessero raccontato, non avrei mai dato credito alla cosa e mi sarei limitato a riderci su. Invece, è successo davvero. Ho avuto la presunzione e il coraggio di baciare quella ragazza senza nemmeno rifletterci un attimo... Ho avuto la brillante idea di farmi influenzare dalle circostanze e lasciare che la ragione e il mio solito autocontrollo mi abbandonassero per un istante. Un istante che si è a me rivelato fatale. Un istante in cui avevo persino dimenticato il mio nome; quel buon nome che da sempre identifica la Hollywood U e i suoi benefattori, tra i quali spicca indubbiamente mio padre.

 
“Bah, a quanto pare avevi ragione tu.” disse Malcom interrompendo la lettura. “Si tratta indubbiamente della solita storia melensa raccontata da un uomo alquanto disperato.”

“No, aspetta...” rispose Wilson, con aria sorpresa. “Continua. Ho l’impressione che il tutto si rivelerà davvero molto interessante.”

“D’accordo, come vuoi.”
 
In effetti, nonostante io non abbia più alcun rapporto con lui, non posso non sentire su di me il peso di quel senso di responsabilità da lui impartitomi fin dagli anni della mia adolescenza e che continua a gravare sulle mie spalle. Ho una missione da compiere: non posso perdermi dietro a delle sciocchezze, né tantomeno sottopormi ai capricci di una ragazzina viziata che afferma di aver provato, in quel momento, dei sentimenti per me. No, lei sa molto bene che non è affatto così. Anche lei sa benissimo che, in fondo, si è trattato soltanto di un semplice errore; un errore frutto di una suggestione provata da parte di entrambi. Ammetto di essere, in questo momento, leggermente confuso al riguardo. Ma so anche, con estrema certezza, che ciò che si è verificato quella sera non avrà più alcuna ragione di esistere, né di accadere.

 
Non appena Malcom terminò la lettura, Jack esultò tacitamente.

“Ma non mi dire... Hunt è sentimentalmente coinvolto con una ragazzina? Questa sì che è una bella notizia.”

“Una notizia che non gioverà di certo al suo buon nome, se dovesse in qualche modo venir fuori.” continuò Stone.

“Dobbiamo assolutamente scoprire l’età di questa ragazza. Possibile che non ci sia scritto nulla di più in questo paragrafo?”

“Purtroppo no. Ma deve sicuramente trattarsi di una situazione scomoda, se Hunt non ne ha parlato direttamente. Il suo scritto mi sembra piuttosto criptico...”

Wilson prese a girovagare per la stanza. Non riusciva davvero a contenersi.

“Esatto... E così il nostro regista ha baciato una ragazza, eh? A quanto pare non è poi così stupido come credevo...”

“Non penserai che Hunt abbia a che fare con una minorenne? Avanti, non mi sembra il tipo.” disse Stone, cercando inutilmente di spegnere i sospetti di Wilson.

“Tutto può essere nella vita, caro Malcom. E finché non riusciremo a conoscere l’età di questa ragazza, considererò ogni possibile ipotesi associata al caso.”

“Sarà, ma io mi sento vivamente di escludere tale ipotesi. Insomma, nella sua prima gioventù, Hunt ha avuto flirt di ogni tipo, anche con donne molto più mature della sua età.”

“Appunto. Può darsi che le carte si siano invertite... A ogni modo, farò di tutto per scoprire di chi si tratta. Sei con me?”

“Ovviamente.” rispose Stone, stringendogli la mano e pregustando ciò che sarebbe accaduto in futuro.
 

 
***

 
“Carissimi studenti, vi presento uno dei membri della commissione della nuova edizione del Festival del Cinema. Il signor Malcom Stone.”

Non appena l’uomo fece il suo ingresso in aula, gli studenti gli proferirono un caloroso saluto. Conoscevano il signor Malcom come un uomo estremamente dedito al lavoro, nonché all’attenta direzione di alcune prestigiose case cinematografiche. Non appena Stone fece un cenno di saluto al professor Hunt ringraziandolo implicitamente per la presentazione che gli aveva riservato, l’uomo cominciò a propugnare i principi essenziali secondo i quali un aspirante regista o un regista già affermato avrebbe dovuto partecipare al suddetto Festival.

“Per voi studenti risulterà estremamente interessante, se non vitale importanza, partecipare come spettatori a questo evento che vanta ormai una tradizione decennale. Mi auguro, pertanto, che gli studenti che abbiano accumulato delle lacune possano quanto prima recuperare tali mancanze, conseguendo una discreta valutazione nelle prove parziali che vi somministrerò durante il mio corso di recupero.”

A quelle parole, Hunt storse leggermente la bocca. Non aveva ancora digerito il fatto che Stone dovesse occuparsi di gestire quel corso. Purtroppo, però, il preside Cook non aveva avuto scelta: il collega Jonas non sarebbe stato infatti disponibile a causa della sua partecipazione al Festival.
Già, sembrava proprio che tutti, colleghi e studenti, fossero in fermento per questo evento. Tutti, tranne lui. Ma Lennard gli era ormai alle calcagna, e Thomas non poteva tirarsi indietro. Doveva prendere una decisione definitiva il prima possibile.
 

 
***

 
Non appena Hunt tornò nel suo ufficio, aprì il suo cassetto per stilare un rapporto inerente la lezione tenuta da Malcom Stone. Ciò che vide davanti a sé lo lascio completamente interdetto. La fotografia che cercava soltanto poche ore prima si trovava proprio lì, nell’angolo del cassetto. L’uomo strabuzzò gli occhi.
Come era possibile che non se ne fosse accorto?

Hunt la prese tra le mani: se fosse stato un maniaco della scienza, si direbbe che l’avrebbe fatta analizzare soltanto per risalire alle impronte digitali di colui che l’aveva rubata. Scuotendo la testa, Thomas ripose la foto nel suo cassetto e, non appena terminò di stilare il rapporto, si avviò presso il cortile al fine di prendere una boccata d’aria.

Casualmente, il suo sguardo si posò sulla figura della signorina McMiller, in procinto di riprendere il meraviglioso scenario Hollywoodiano che si stagliava dalla terrazza che conduceva al fiorente giardino che costeggiava l’università. Nonostante la studentessa si trovasse ben lungi dal professore, egli non poté fare a meno di osservare il suo strano modo di ‘rapportarsi’ con la telecamera. D’improvviso, però, qualcuno distolse la sua attenzione da lei.

“Professor Hunt... Come sta?”

“Signor Stone...” rispose lui con perfetta indifferenza, cercando di mantenere il controllo. “Tutto bene, la ringrazio. Lei, piuttosto? O meglio, come sta il suo collega? Immagino quanto vi siate divertiti a rovistare tra le mie cose non appena sono partito per San Francisco. Non è così?”

Hunt guardò Stone dall’alto in basso, tentando di cogliere la sua possibile reazione. Come c’era da aspettarsi, Stone rimase perfettamente neutrale, spostando l’attenzione sui preparati connessi al Festival del Cinema.

“Carissimo Hunt, così offende la mia intelligenza! Sa benissimo che non mi azzarderei mai a promuovere iniziative di tal genere... Quanto al Festival, contiamo ancora fermamente sulla sua presenza. Ho saputo che il signor Lennard le ha fatto molta pressione al riguardo. Ed è proprio quello che intendo fare anch’io.”

“Posso chiederle il motivo di questo suo sincero interesse?” rispose Hunt con malcelato sarcasmo. “In fondo, io ormai non sono che un semplicissimo insegnante.”

“Un insegnante che ha bisogno, esattamente come tutti, di coltivare le proprie passioni. Ci pensi Hunt... Ma mi raccomando: ci dia al più presto una risposta. Non si faccia scappare questa occasione. Come le ho già detto, potrebbe essere l’ultima.”

Non appena Stone rientrò alla Hollywood U, lo sguardo di Hunt si perse nuovamente nella silente contemplazione della sua studentessa. Chissà, magari Malcom aveva ragione. Magari doveva realmente concedersi un’altra possibilità. In fondo lo doveva a se stesso.
E in fondo, molte persone contavano su di lui. Persino quella testa calda di Jane McMiller.
   
 
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