Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Annette85    08/04/2020    1 recensioni
«Non se ne parla neanche!» sentenziò Ron in direzione del camino.
«Andiamo, Ron, sei l’unico che possa aiutarmi», lo supplicò la testa di Bill solleticata dalle fiamme. «Mamma e papà sono fuori città per qualche giorno; [...]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley, Sorpresa | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota: Nuovo giorno, nuovo capitolo.
Sì, sto scrivendo come un treno per poter finire almeno una delle mie tante long incomplete.
Quindi ecco qui un nuovo capitolo...
Buona lettura^^

________________________________________


Il Ronaldo in difficoltà


Capitolo 4


Ron si diresse in cucina con passo lento e testa bassa. Quando entrò nella stanza diede un’occhiata in giro e si rattristò ancora di più vedendo il disastro che vi regnava.

Agguantò di nuovo la spugna, la immerse nel secchio di acqua saponata e la strizzò.

Prima finiva quel lavoro, prima avrebbe potuto preparare qualcos’altro per cena con gli avanzi che aveva in dispensa e mangiare, finalmente.

Eppure, più puliva, più lo sporco sembrava riformarsi: aveva già tolto molto cioccolato dai fornelli, più di quello che ce n’era nel pentolino che aveva messo sul fuoco un’ora prima.

Alzò la testa dal fornello e si guardò in giro: Victoire riposava ancora sul divano e dalla camera da letto provenivano rumori sommessi, segno che Hermione si stava cambiando. Nessun altro era presente in casa.

E allora perché diavolo il cioccolato – e ci avrebbe scommesso anche il fondo bruciato dell’arrosto nella teglia avrebbe fatto lo stesso – non voleva saperne di andare via?

Provò a imprimere più forza sulla spugna contro il piano e la cosa sembrava funzionare.

«Ok, caro cioccolato, vuoi la guerra?» mugugnò continuando a grattare la superficie del fornello.

Finalmente, dopo quelli che parvero moltissimi minuti, Ron guardò il fornello pulito e splendente. Buttò la spugna nel secchio ed esultò vittorioso.

Il fornello era lì, forse non era mai stato pulito con così tanto impegno e vigore, ma dopo due secondi ecco ricomparire un’altra chiazza di cioccolato.

Ron ringhiò.

Afferrò la spugna, di nuovo, e grattò la macchia con molta più forza della volta precedente.

Di nuovo il fornello apparve pulito e splendente. E di nuovo un’altra macchia si formò.

«Miseriaccia!» ringhiò Ron stufo di quel gioco per nulla divertente.

Hermione comparve sulla soglia della cucina e notò quanto il fidanzato stesse pulendo con impegno. Troppo impegno.

«Ron, ma che stai facendo?» chiese stupita guardando il viso tutto rosso dell’altro.

«Sto. Provando. A. Pulire. Questa. Dannata. Macchia», rispose lui sempre più arrabbiato.

Hermione alzò gli occhi al cielo.

«Oh, spostati», disse lei spazientita con la bacchetta in mano, in fondo anche lei iniziava ad avere fame e non voleva che Ron ci mettesse troppo. «Gratta e netta».

In un attimo la macchia svanì.

Hermione sorrise soddisfatta.

Ron la guardò corrucciato.

«Che c’è?» chiese lei alzando le spalle.

E in quell’istante la macchia ricomparve.

Hermione restò allibita: i suoi incantesimi di pulizia erano impeccabili, non era possibile che la macchia fosse ricomparsa.

«Se è un tuo scherzo, Ron, non è divertente», disse Hermione sibillina.

«Ti assicuro che non lo è», rispose l’altro con estrema calma, assolutamente non da lui, ma voleva capire quale fosse il problema. «È mezz’ora che ci sto provando e ogni volta che sembra pulito, ricompare la macchia».

«Non credo che la cucina sia posseduta», constatò lei con logica. «Hai fatto qualche magia che non ti è riuscita?»

«Sai che non sono bravo con gli incantesimi di pulizia, quindi non li uso», iniziò a elencare Ron soprappensiero. «L’unica cosa strana che c’è stata stasera è…».

«Victoire!» risposero in coro guardandosi.

Contemporaneamente si diressero verso il divano, dove la bambina stava ancora riposando, tranquilla e beata tra i cuscini.

«C-che facciamo?» chiese Ron con una lieve nota isterica nella voce.

«Lasciami riflettere», rispose Hermione assorta, mentre il suo cervello si metteva in moto per trovare una possibile soluzione.

Non potevano svegliare la bambina, avrebbe dovuto riprendersi da sola.

Ma erano proprio sicuri che stesse dormendo e non stesse facendo… finta?

Ok, era piccola e in genere i bambini tanto piccoli non lo fanno, perché non sono del tutto consapevoli, ma quella sera oltre a far levitare i peluches aveva anche imposto un qualche incantesimo al fornello, che non voleva saperne di farsi pulire. In più era per un ottavo veela, quindi tutto era possibile.

«Victoire», Hermione iniziò a chiamarla con voce estremamente dolce accovacciandosi davanti al divano.

Ron la guardò sorpreso: «Ma non hai appena detto che non dobbiamo svegliarla?» chiese a voce bassa.

«Sh, Ronald, lasciami fare», rispose Hermione tra i denti. «Victoire, tesoro», continuò rivolta alla bambina, accarezzandole piano i capelli. «Lo zio Ron ti ha preparato una buona cenetta».

Victoire era un ottavo veela, vero, ma era anche metà Weasley, quindi non avrebbe saputo resistere al cibo. E lei lo sapeva fin troppo bene.

Le palpebre della piccola iniziarono a muoversi, segno che il metodo di Hermione stava funzionando.

«Ti conviene inventare qualcosa di là, perché se non vedrà qualcosa sul tavolo, non farà volare solo i peluches, stavolta», suggerì la strega al fidanzato.

Ron non se lo fece ripetere due volte, si diresse in cucina e appellò gli avanzi che aveva in dispensa, dopodiché questi si disposero ordinatamente in fila sul tavolo e il mago non fece altro che agitare la bacchetta.

Le carote si sbucciarono e affettarono da sole prima di ricadere in un piatto, gli hamburger si tuffarono nella padella sistemata sul fornello – ancora sporco – e iniziarono a sfrigolare felici. Alcune coppe si riempirono di gelato alla panna con tanto di ciliegina sulla cima.

Piatti e posate presero ben presto posto sul tavolo e sul seggiolone che Ron aveva trasfigurato quando preparava la prima cena.

Victoire finalmente aprì gli occhietti, si guardò un attimo in giro e vide la sua quasi zia che le sorrideva. Sbadigliò sonoramente. Era proprio una Weasley.

«Pappa?» chiese ricambiando lo sguardo di Hermione.

«Ma certo, piccola», rispose lei prendendola in braccio e portandola in cucina. «Sai, ci hai fatto prendere un bello spavento».

Hermione posizionò Victoire sul seggiolone e Ron le servì l’hamburger con le carote, che per l’occasione era stato decorato a dovere a mo’ di faccia sorridente.

La bimba batté le mani felice finalmente di poter mangiare qualcosa, dopo quella giornata alquanto movimentata.

Ron e Hermione si scambiarono un’occhiata: il problema “sveglia Victoire” era stato risolto, bisognava solo capire come fare per riuscire a pulire il fornello.

Continua...


________________________________________

Bene, Victoire ne ha combinata un'altra delle sue =D
Devo dire che sono molto soddisfatta di com'è venuto questo capitolo e un po' mi dispiace che il prossimo sarà l'ultimo, ma in fondo l'avevo detto che non sarebbe stata una long lunghissima.
Spero che sia piaciuto anche a voi ;)
Buona serata!
Ciao ciao

________________________________________

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni. Farai felice milioni di scrittori.


(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
(© elyxyz)

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Annette85