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Autore: Mr Slytherin    08/04/2020    1 recensioni
Durante Harry Potter e la maledizione dell'erede Draco Malfoy è cambiato in molto, partendo dal legame con il figlio. Ma non sono finiti qua i cambiamenti, Draco tornerà a Hogwarts ma non come studente. Dopo la morte di sua moglie troverà di nuovo l'amore? Scopriamolo insieme!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il giorno dell’incontro con il Ministro era arrivato. Draco scese dal letto e prende il suo abito tutto nero, come era classico per un Malfoy e si vestì già prima di scendere a fare colazione.

In sala da pranzo c’erano sua madre e Scorpius che già stavano mangiando dell’uovo con bacon e draco si sedette in mezzo a loro due.

“Buongiorno! papà?” disse Draco mentre l’elfo domestico serviva anche a lui la colazione.

“Buongiorno caro, è partito circa 30 minuti fa, aveva un appuntamento anche lui a Londra ma non so nulla di più” disse Narcissa mentre stava sorseggiando del succo.

Draco iniziò a mangiare il suo uovo “Dovrò poi parlargli. Sta tramando qualcosa e voglio capire bene. Scorpius, il week end è finito, oggi vero che farai i compiti?”

“Si papà! Oggi farò la relazione di Difesa Contro le Arti Oscure e se avanzo del tempo inizio quella di Erbologia. Ma mi prometti che quando torni facciamo una partita a Gobbiglie o a Scacchi Magici?” chiese Scorpius guardando suo padre.

“Se avrai fatto tutti i compiti si!” disse Draco mentre versava del succo di zucca nel bicchiere.

Fu Scorpius ad abbandonare per primo la cucina dei tre andando in camera per iniziare i compiti.

“Non essere preoccupato, vedrai che non sarà nulla di male” disse Narcissa cercando di calmare il figlio.

Draco annuì “Stamattina scoprirò tutto”.

Una volta pronto Draco percorse il viale che dalla casa andava al cancello di ingresso e una volta superato si concentrò per materializzarsi a Londra, una volta pronto fece un giro su se stesso e con un pop scomparve.

 

Una volta materializzato Draco era a Londra, in un vicolo cieco molto utilizzato dai maghi non dipendenti del ministero, bastava uscire dal vicolo ed a pochi metri eccola, la cabina telefonica in disuso, accesso al Ministero della Magina per i visitatori.

Draco entrò nella cabina e si chiuse dentro, compose sul telefono il numero 6 2 4 4 2 ed ecco che l’ascensore cominciò a scendere per portarlo dentro il Ministero.

Dopo alcuni istanti le luci dell’atrio illuminarono la cabina che si aprì poco dopo mostrando l’atrio semi-deserto non essendo orario di ingresso per i dipendenti del Ministero.

A pochi metri dall’ascensore ecco che l’uomo della vigilanza era pronto a registrarlo.

“Draco Malfoy” disse Draco una volta di fronte all’uomo e pronto a porgere la sua bacchetta come era solito fare.

“Non è necessario signor Malfoy, il Ministro mi ha avvisato del suo arrivo. Mi ha anche informato che sa già dov’è l’ufficio quindi prego, passi pure e buona giornata” disse l’uomo della vigilanza.

Draco era esterrefatto da tutte quelle cose, questo incontro era così importante da avvertire perfino la vigilanza di fargli avere una specie di corsia preferenziale?

Arrivato agli ascensori ne prese uno e rimase dentro a pensare fino a quando non sentì la voce femminile che elencava i piani che diceva “Primo livello, ufficio del Ministro della Magia e del personale di supporto delegato”.

Uscito dall’ascensore percorse quel piano che aveva già percorso negli anni, era già stato anche gli anni scorsi a parlare con Hermione Granger da quando era Ministro della Magia, soprattutto per la preoccupazione riguardo a Scorpius. Erano dello stesso anno e ad Hogwarts si ricordava bene come la trattava e pensava di lei, dopo la battaglia di Hogwarts le cose erano cambiate ma di certo non erano amici, chissa cosa stava per dirgli.

Arrivato di fronte alla porta dell’ufficio si mise a posto gli abiti e bussò due volte.

“Avanti” disse una voce all’interno che riconobbe essere quella del Ministro.

Draco entrò in una stanza in cui era già stato ma con un altro stato d’animo “Buongiorno Ministro”

Hermione Granger era seduta dall’altra parte della scrivania “Buongiorno signor Malfoy, prego si accomodi”.

Draco prese posto in una delle due sedie che erano dall’altra parte della scrivania e guardava Hermione Granger in silenzio, non sapeva cosa lo stava aspettando.

“Posso offrirle un the?” disse Hermione mentre una tazza di the stava levitando dal tavolo contro il muro per posarsi davanti al Ministro.

“No grazie, sono a posto” disse Draco cercando di avere uno tono di voce normale.

“Ho visto i Potter questo fine settimana, mi fa piacere che siano molto amici Albus e Scorpius, ho anche saputo che siete andati negli Stati Uniti tu e tuo figlio quest’estate” disse il Ministro mentre stava mescolando la sua tazza.

“Già, ma spero che non mi abbia convocato solo per sapere come sono andate le mie vacanze. Non ho fatto nulla di male in America, ho solo cambiato aria una settimana” disse Draco convinto che quell’incontro fosse per interrogarlo su possibili malefatte compiute in America.

Hermione sorrise “Si calmi signor Malfoy, era solo per fare due parole. Ammetto che la mia lettera non lasciava trapelare nulla, ma l’invito in verità è per tutt’altro”.

Dopo quelle parole Draco si calmò, forse aveva sbagliato anche lui a innervosirsi alla prima domanda, ma non riusciva ancora a vedere bene Hermione Granger come Ministro della Magia ed avere un rapporto formale con la donna.

Il Ministro si alzò dalla sedia e cominciò a girare “Sa, quest’estate ho pensato molto a quanto accaduto a tuo figlio ed Albus, è andata bene ma poteva finire in catastrofe”.

Draco ricordava bene quei momenti, aveva avuto il terrore di perdere suo figlio.

“Ritengo che la Preside McGranitt faccia il suo lavoro alla grande, ma purtroppo su questo argomento siamo agli opposti, ma come Ministro della Magia intendo andare avanti con un progetto” continuò il Ministro.

“Scusi… non sto capendo può spiegarsi meglio?” disse Draco confuso.

“La Preside è convinta che Hogwarts sia un luogo sicuro, io non metto in dubbio la cosa, voglio solo rafforzare le difese della scuola con i mezzi che ho a disposizione. Il Ministro Shacklebolt ha tolto i Dissennatori da Azkaban e ha messo gli Auror, io voglio mettere Auror come quando facevamo il sesto anno che pattuglino il confine della scuola” disse il Ministro.

“Mi perdoni Ministro, ma quell’anno con mio grande pentimento eseguivo gli ordini di Voldemort e sai benissimo che nessun Auror di pattuglia ha mai visto dei movimenti sospetti…”

Il Ministro non lo fece finire di parlare “Proprio per questo ho bisogno di qualcuno che sappia cosa deve fare. Che sia stato dall’altra parte e conosca i punti deboli della scuola. Qualcuno come te”.

Draco era senza parole da cosa aveva sentito “Io? Cosa servo io in tutto questo?”

“Molto semplice signor Malfoy, la voglio mettere a Capo del distaccamento degli Auror che ha l’obiettivo della difesa di Hogwarts” disse Hermione guardandolo con un sorriso.

 
   
 
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