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Autore: Emmastory    10/04/2020    2 recensioni
Come sappiamo, le avventure, di Kaleia, Sky e della sua famiglia non sono certo finite, ma vi siete mai chiesti com'è stata la loro infanzia? Cosa sia successo mentre crescevano assieme alla cara Eliza? Scopritelo in questa raccolta, dove umanità e magia si intersecano di nuovo.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Big-Adventures-for-little-pixies
 
Capitolo XI
 
Torna a casa Bucky
 
Dopo giorni e giorni di fredda eppur rinvigorente pioggia, il sole era tornato a splendere, e a Primedia stava spuntando un'alba tutta nuova. Era mattina presto, e mattiniera come sempre, Kaleia era già sveglia. Aveva sette anni, e frequentava la scuola di magia Penderghast come tanti altri bambini che conosceva, ma almeno allora non avrebbe dovuto. Dando uno sguardo al calendario che da poco teneva anche nella sua stanza dopo aver convinto la madre ad appenderlo al muro con un piccolo chiodo, la bambina notò che la data era di colore rosso, il che poteva signficare due sole cose. Domenica, oppure un giorno di festa. Lento, l'ultimo giorno della settimana aveva già iniziato a fare il suo corso, e pervasa dal buonumore, la piccola saltò fuori dal letto, liberandosi subito dalla morbida trappola rappresentata dalle coperte. La scuola le piaceva, e le piacevano anche studiare e far pratica con la sua magia, ma nonostante il suo amore per lo studio, quello per il gioco non svaniva mai, e i giorni di libertà come la domenica erano perfetti per divertirsi, da sola o con la sorella, o anche, quando capitava, con l'unico animaletto che le volesse bene e la capisse davvero. Quattro zampe, una folta coda e due occhietti scuri e vispi, il pelo marrone e una striscia bianca lungo tutta la schiena. Quello era Bucky. All'apparenza uno scoiattolo come tanti, ma in realtà, o almeno agli occhi della bambina, il sorcetto più carino che avesse mai avuto la fortuna d'incontrare. Tenero, giocoso, amante dell'avventura, tutte caratteristiche che lo rendevano unico e speciale, e che allo stesso tempo condivideva con la padroncina. Già in piedi da un pò, la pixie aveva raggiunto la mamma in cucina per la colazione, e ora attendeva di gustare i suoi waffle caldi al miele e cioccolata, mentre Sky, che aveva già mangiato, era ferma e immobile davanti alla televisione, concentrata su un episodio di Woodland Critters, un altro cartone animato iniziato da poco, che in breve aveva catturato l'interesse di entrambe. Semplice e colorato, narrava le avventure di un gruppetto di animali del bosco e la vita di ognuno di loro mentre andavano di giorno in giorno alla ricerca di novità da scoprire, tutte sapientemente nascoste nel verde in cui vivevano. L'episodio che Sky stava guardando si concentrava sul più saggio degli amici, un gufo giovane eppure saggio, rimasto senza casa dopo che alcuni corvi avevano occupato il suo nido e minacciato di distruggerlo se non fosse volato via al più presto, lasciandoli in pace. Spaventato, il gufetto non aveva potuto fare altro, e ora tutti i suoi amici, piumati e pelosi, cercavano di dargli una mano. Fra i tanti, l'ingenuo e goloso orsetto bruno era stato il primo a fargli spazio nella sua tana, seguito dall'energico coniglio e dal mai quieto lupacchiotto, ma per loro sfortuna, nessuna di quelle abitazioni aveva fatto al caso dell'amico senzatetto. In cuor suo, la piccola Kaleia avrebbe voluto continuare a guardare per scoprire come l'episodio terminasse, ma la fame ebbe la meglio su di lei, e così anche la voglia di giocare. "Dov'è Bucky? Stamattina non era con me." Chiese fra un boccone e l'altro, parlando con la bocca piena e adorabilmente sporca di cioccolata. "Non è venuto a svegliarti? Strano." Commentò la mamma in risposta, confusa. In silenzio, la piccola negò con un cenno del capo, e alzandosi, si pulì la bocca, ignorando il resto dei suoi progetti per quella giornata e mettendosi subito alla sua ricerca. Decisa, uscì subito di casa, e immersa sin da subito nel verde, iniziò a chiamarlo per nome. "Bucky! Bucky, dove sei?" tentò, alzando la voce per farsi sentire. Per sua sfortuna, l'unica risposta che ricevette fu il sibilo del vento, e poco più tardi, una voce alle sue spalle la distrasse. "Kia, aspetta, dici sul serio? Bucky è davvero scomparso?" era Sky, che preoccupandosi per la sorellina e per il suo amichetto, aveva spento la televisione, avvicinandosi per darle conforto. "Vieni, andiamo a cercarlo insieme." Le disse infatti, sorridendo e posandole una mano sulla spalla. Ricambiando quel sorriso, la pixie annuì in silenzio, e senza dire altro, prese la mano della sorella. "Andiamo." Ripetè, convinta. Seguendola, Sky non si mise in testa alla marcia, sicura che camminare al suo fianco e non davanti a lei in un momento di quel calibro avrebbe avuto un significato tanto importante quanto profondo. L'aveva imparato a scuola, quando, catturata da un libro che la maestra aveva con sè, si era fermata a leggere quello che più tardi aveva compreso essere un aforisma. "Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, potrei non guidarti. Cammina al mio fianco, e sii mio amico." Parole piene di sentimento e verità, che quella mattina a scuola avevano quasi fatto piangere Sky, che nei suoi nove anni di vita era già stata segnata abbastanza. Così, con quella sola frase in testa, accompagnò la sorella nel suo viaggio alla ricerca dell'animaletto perduto, ma per loro sfortuna, niente. Bucky non si trovava, sembrava essersi volatilizzato, scomparso nel nulla. Scivolando nel silenzio, Kaleia continuò a guardarsi intorno cercando il suo amico, ma con lo scendere della notte, si arrese. "Non lo troveremo mai." Biascicò, sfiduciata. "Mi spiace, Kia, ma è meglio... è meglio tornare." Le rispose Sky, perfino più triste di lei, camminandole accanto e trascinando i piedi sul selciato. "Hai ragione." Replicò la sorella, per poi ridursi nuovamente alla quiete e prenderle ancora la mano per dare inizio al viaggio verso casa. Fra un passo e l'altro, le sorelle tornarono indietro stanche ma illese, e troppo triste per dormire, Kaleia affidò le sue speranze al cielo, pregando fino a scivolare nell'incoscienza. Preoccupata quanto e forse più delle figlie, Eliza rimase sveglia per quasi tutta la notte, e all'improvviso, nell'oscurità e nel silenzio più totali, un suono che avrebbe riconosciuto fra mille. Uno squittio familiare, appartenuto proprio al piccolo Bucky, che stanco e infreddolito, ora cercava rifugio in quella casa. Mossa a compassione, Eliza lo lasciò entrare, e prendendolo in braccio, raggiunse la camera della figlia, e aprendo lentamente la porta, sperò di non svegliarla, per poi lasciar andare lo scoiattolo e restare a guardare mentre quel tenero roditore trovava il suo posto sulla coperta della bambina, facendosi sempre più vicino mentre questa dormiva. "Sono tornato." Sembrava voler dire, squittendo debolmente e rompendo il silenzio presente nella stanza. Pur dormendo, Kaleia dovette sentirlo, poichè per tutta risposta, fece scivolare una mano sotto la coperta per accarezzarlo e stringerlo a sè. Nessuno sapeva cosa gli fosse successo, perchè fosse scappato o perchè tremasse tanto, ma quella notte, finalmente felice, la piccola Kaleia ringraziò ancora le stelle, sicura che queste avessero ascoltato la sua preghiera ed esaudito il suo desiderio, il desiderio di veder tornare a casa il suo dolce e piccolo Bucky. 
 
 
Salve a tutti voi ancora una volta, cari lettori. Come avete visto, la raccolta è sempre più vicina a concludersi, e in questa tenera storia, una mattina come tante altre per la piccola Kaleia, che in genere trascorre il tempo guardando i cartoni animati, giocando con la magia e divertendosi con il suo piccolo Bucky, il suo amico del cuore con un pelo morbido come piume. Per sua sfortuna, sembra scomparire, e nonostante il dolore iniziale, solo l'amicizia che lo lega alla bambina riuscirà a riportarlo indietro. Da amante degli animali, so bene cosa si provi nel perderne uno, e per fortuna, tutto è bene quel che finisce bene. Al prossimo racconto, e grazie ancora del vostro supporto,
 
Emmastory :) 
   
 
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