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Autore: Switch    10/04/2020    4 recensioni
Ultima storia della serie "Heart's Mutation" (tmnt 2003)
Le vite di tutti stanno per cambiare, radicalmente e totalmente. Stravolte più di quanto pensassero possibile, in bene o in male, e niente sarà più come prima.
Vecchie facce torneranno dal passato, si troveranno ad affrontare sfide ardue e scelte, perché per arrivare alla felicità a volte bisogna passare attraverso il dolore più cupo.
Bisogna solo ricordarsi che il meglio deve ancora venire.
Genere: Azione, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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La corsa al rifugio fu veloce, Raph prese Isabel dalle braccia di Mikey e la strinse a sé per tutto il tragitto, cercando di scaldare la sua pelle fredda col calore del proprio corpo: lei non si svegliò, nonostante i sussulti e i balzi, gli avvitamenti e le capriole.
Donnie aveva insistito che la portasse nella loro vecchia casa, dove lui avrebbe potuto visitarla con attenzione. Angel aveva detto che Isabel era incredibilmente stanca per il troppo lavoro e le ronde e forse per quello era svenuta. Michelangelo aveva aggiunto che era inverno e i poteri di Isabel erano più deboli e forse lei si era confusa.
Raphael non ascoltava nessuno, voleva solo che lei si svegliasse.
Splinter e Leatherhead li accolsero con gioia e sorpresa, che si tramutarono all'istante in preoccupazione al vedere la giovane svenuta tra le braccia di Raphael: lui corse al laboratorio subito dietro Don, poggiandola sul lettino con premura, incurante di tutti gli altri.
Era pallida da morire.

Raph. Raph!”
Un tocco lo riscosse e si accorse di essere rimasto imbambolato a guardarla per tanto, come in trance, senza sentire la voce di Donnie che lo chiamava con apprensione.

Stai calmo, ok? Sei molto stanco e se continui così potresti svenire anche tu per un nonnulla.”
Annuì, meccanicamente, senza prestare davvero attenzione.

Cosa ha?” gracchiò, la gola improvvisamente secca.

Donatello volava da una parte all'altra del laboratorio, raccogliendo arnesi e alambicchi, in fretta e precisione.
Non lo so. Non ho idea del perché una strega possa perdere i suoi poteri. Per adesso voglio solo farle una flebo ricostituente, poi la sveglieremo e lo chiederemo a lei. E cerca di non stressarti, Raph, o ne faccio una anche a te.”
Rimase in silenzio ad osservare il fratello sollevare la manica della tuta di Isabel e poi con gentilezza e sicurezza infilare l'ago a farfalla nel suo braccio, attaccandolo alla sacca di liquido trasparente.
Non era scappata nemmeno una goccia di sangue e Isabel non si era mossa nemmeno al pizzico dell'ago.
Raphael strinse la sua mano, in attesa, e solo quando udì il basso mormorio nella stanza si ricordò che erano tutti lì: Leo stava spiegando a Leatherhead e Splinter cos'era successo, Mikey e Sam erano abbracciati e non staccavano gli occhi da Isabel, Steve sembrava smarrito e Angel si era avvicinata per chiedere loro se desiderassero bere qualcosa di caldo, mentre aspettavano.
Raph rifiutò, Donnie chiese un caffè, ringraziando.

Ci volle almeno un quarto d'ora perché la sacca si svuotasse, nel frattempo tutti bevvero una bevanda calda che li ristorò un poco, facendo congetture lievi sul perché Isabel potesse aver perso i poteri.
Sarà un effetto dell'inverno” ripeté ancora Mikey, che favoriva quella teoria rispetto ad altre più catastrofiche.
Ma non ha mai perso completamente i poteri prima. E con gli shisho ha perfino imparato a controllarli per non subire un calo così drastico, non ha senso” ribatté Leonardo un po' spazientito.
Magari è stato quello più la stanchezza accumulata, non ha dormito per trentasei ore di fila! Se sommiamo la stanchezza, al calo anche se minore in inverno e allo stress perché voi eravate lontani... può essere che i suoi poteri si siano come bloccati” teorizzò Angel con sussiego, provando a pacare gli animi.
Alcuni annuirono, altri piegarono la testa come se stessero valutando l'ipotesi.
Donatello si avvicinò a Isabel e tolse con delicatezza la flebo e l'ago.

Premi qui” disse a Raphael, indicando il batuffolo imbevuto che fissò poi al braccio con un pezzo di cerotto.
Dobbiamo svegliarla.”
Raph annuì lentamente, continuando a stringere la mano di Isabel con forza, come fosse la sua ancora.

Don si decise ad usare un leggero schiaffetto, non aveva senso usare i sali in quel caso, e alla terza volta in cui chiamò il suo nome, Isabel aprì gli occhi, torbidi e confusi, puntandoli sul cognato.
Cos'è- Donnie, cosa-”
È tutto ok, Isa, siamo al rifugio. Sei svenuta sul tetto, hai detto che i tuoi poteri sono spari-”
Isabel si tirò su di colpo, mancando per un soffio la testa di Donnie, il volto di un insano verde acido, il respiro corto, strizzando gli occhi continuamente.

I- i miei poteri. I miei poteri, io non so-”
Raph si alzò di scatto, portandosi nel suo campo visivo, circondandole il viso con le mani. “Isa, guardami. Isa! Sono Raffaello. Respira piano, segui il mio respiro, è tutto ok, sei al sicuro, respira con me.”
La guidò con calma in respiri sempre più lenti, sempre più controllati, cercando di ignorare il modo in cui tremava, in cui i suoi occhi scintillavano di paura.
La sua pelle bruciava tanto quanto prima era stata fredda.
Isabel non aveva mai avuto un attacco di panico, prima, e quello faceva suonare un grossissimo campanello di allarme nella sua testa.
Quando lei si fu calmata, Raph l'abbracciò con forza e dolcezza assieme, e si rincuorò nel sentirla rilassarsi un poco. Lei si deterse le lacrime sfuggite all'ansia, sulla sua tuta.

Isabel, come stai?” domandò la voce premurosa di Donatello, dopo qualche istante.

Isabel si staccò leggermente da Raph e guardò il cognato e poi tutti gli altri che attendevano in silenzio e timore nella stanza, spettatori discreti e preoccupati.
Mi sento la pelle bruciare e le gambe molli” rispose lei stanca, poggiando la testa contro la spalla di Raphael.
Donnie era già partito a razzo per cercare un termometro.

E mi sento... vuota. Come se- come te lo spiego? I miei poteri sono come un pizzicorino nel petto, un caldo solletico proprio sotto il plesso solare. Io so che sono lì, li sento costantemente, ma adesso non sento... niente.”
Ti era mai successo?”
Don le porse la domanda e il termometro con gentilezza.

No, mai. Non so nemmeno se sia possibile, non so se qualche strega o mago abbia mai perso naturalmente i poteri... Raffaello lo diceva sempre e anche io ci scherzavo, sul non fare troppo affidamento su di loro nel caso poi fossero scomparsi, ma non è naturale, non mi sento come se fosse naturale. Non so che fine abbiano fatto e mi sento spaventata.”
Il cognato le accarezzò la testa, impressionato dalla fragilità che lei mostrava, senza sapere davvero che fare.
Lui era uno scienziato, ora perfino un dottore, e per quanto negli anni avesse studiato i poteri di Isabel assieme a lei, non era per nulla ferrato sull'argomento.
C'era solo una persona da contattare.

Penso che sappiamo tutti a chi domandare delle risposte” esclamò infatti, attirando la sua attenzione.

Isabel non se lo fece ripetere due volte e tolto il telefonino dalla tasca, digitò immediatamente il contatto desiderato e rimase in attesa con nervosismo.
Il silenzio nel laboratorio si poteva palpare, tanto era denso.

Pronto? Sono Isabel. No, no, niente convenevoli, è una cosa importante! Ho perso i miei poteri, com'è possibi-”
Isabel allontanò il telefono dall'orecchio, l'espressione a metà tra l'offeso e l'attonito, lo sguardo perso nel nulla.

Mi ha chiuso il telefono in faccia! Ha strillato qualcosa di incomprensibile e poi ha chiuso la chiamata!” sbraitò incredula, gesticolando come una matta.
Un trillo acuto si diffuse nel laboratorio e lei tornò a guardare lo schermo, ancora più sorpresa, prima di voltarsi brevemente verso Raphael.

Mi sta video-chiamando” gli spiegò confusa, ricevendo da lui un gesto che la esortava a rispondere.

Premette il pulsante giusto, portando l'apparecchio di fronte al viso, e la voce di Michelle strillò acuta e nervosa, ben udibile da tutti.
Isabel! Penso di non aver sentito bene, hai detto che hai perso i poteri?”
Michelle sembrava persino più nel panico di Isabel e la cosa mise il magone addosso a tutti, un'ansia che non sapevano spiegarsi. Il fatto poi che fosse passata a darle del tu e a chiamarla per nome faceva intuire quanto importante fosse la situazione.

Sì, mi stavo librando e all'improvviso mi sono sentita come rimescolare, comprimere, e ho iniziato a cadere.”
Oh cielo.”
Non sento più i miei poteri. Non sento più la magia!”
Zut!” imprecò Michelle nella sua lingua tra i denti, paonazza in volto.
Cosa mi sta succedendo? É mai successo che una strega abbia perso i poteri?” domandò affranta Isabel, che sentiva il panico minacciarla a ondate.
Raphael afferrò la mano libera e la strinse forte, cercando silenziosamente di ricordarle di respirare.

Sì, ah, avremmo dovuto dirtelo. Ci sono delle situazioni per cui una strega o un mago può perdere i poteri, alcune sono naturali, altre in seguito a traumi, ma penso di sapere perché tu li hai persi.”
Perché? Dimmi cosa mi sta succedendo!”
Voglio prima essere certa. E ho bisogno che tu ti calmi. Lo so che può spaventarti rimanere di colpo senza poteri, è una sensazione aliena, ma ti assicuro che andrà tutto bene. Sono qui con te, e ti guiderò passo passo e ti spiegherò tutto, ok?”

Isabel trasse un grosso respiro e esalò lentamente, poi annuì verso lo schermo.
Bene. Devi fare un incantesimo che ti dirò, per avere una conferma.”
Ma senza poteri come-”
Funzionerà comunque, se è come penso” la rassicurò Michelle con voce dolce, cercando di farle mantenere la calma. “Ti serve solo un gesso, un po' d'acqua e una goccia del tuo sangue.”
Sangue? Noi non usiamo sangue negli incantesimi!”
Questo è l'unico caso e ti assicuro che non è nulla di male. Traccia un cerchio in terra col gesso, un cerchio reale andrà bene. E ho bisogno di vederlo, puoi spostare lo schermo?”

Isabel scese dal lettino, sorretta da Raphael per i primi secondi, ancora troppo debole e nauseata, poi si diresse verso il centro del laboratorio per disegnare il cerchio di rune e simboli che nessuno capiva, mentre Donatello portava il telefonino lontano per poter riprendere tutta la scena.
Perfetto! Ora getta l'acqua al centro e mettiti sopra la pozza. Una volta lì, devi far cadere la goccia di sangue sull'acqua e ripetere le parole che ti dirò” la istruì Michelle, seguendo avidamente ogni suo gesto, in attesa della conferma del suo sospetto.
Raphael non sapeva cosa sospettasse, ma non gli sembrava qualcosa di buono.

Isabel compì ogni passo con meticolosità, portandosi sopra la pozza e bucando il dito con un ago con solo un lieve sussulto.
Quando la goccia cremisi si infranse sull'acqua, quella tremolò e si tinse di bianco.
Gli occhi di Michelle scintillarono, fugacemente, poi la donna iniziò a recitare una litania, che Isabel ripeté immediatamente, le parole incomprensibili e arcane, potenti, e il liquido iniziò a vorticare e spargersi intorno, arrivando al limite del cerchio, creando un intreccio che salì in spirali e poi scese con riverenza, sfiorando Isabel senza bagnarla davvero, gentile e tenue come una pioggerella estiva.
La luce si infranse sulle gocce e bagliori d'arcobaleno si sparsero sulla sua pelle, illuminandola.
Michelle sorrideva, mentre finiva l'incantesimo, e quando Isabel terminò la litania l'acqua si infranse ai suoi piedi.

Si voltarono tutti verso lo schermo, attendendo che la giovane strega parlasse, e quella cercò di riprendere il controllo, ma non riusciva a smettere di sorridere.
Lo sapevo! Oddio, lo sapevo! Isabel, non riesco a crederci!”
Allora, Michelle! Dimmi che cosa sapevi! Cosa mi succede?”
Sei incinta! Congratulazioni, Maestà!”
Nel silenzio attonito si sentì solo il cigolio della sedia mentre Raphael si alzava.

Io sono... COSA?” ripeté Isabel, cercando con lo sguardo proprio suo marito che a sua volta la guardava con un'espressione indecifrabile: ci vide speranza, paura, delusione e perfino una punta di rabbia.
Sei incinta! L'incantesimo non mente, aspetti un bambino!”
No, io non posso-”
Puoi non credermi, negare quanto vuoi. Ma una strega perde uso dei suoi poteri quando è incinta, perché quelli si concentrano nel ventre per proteggere il feto, e l'incantesimo mi ha confermato che è vero. Senti nella tua pancia, concentrati, i tuoi poteri sono ancora dentro di te, solo che per ora non puoi usarli.”

Isabel fletté le mani e le strinse a pugno un paio di volte, respirando a fondo, sempre più a fondo, come a cercare il coraggio: le avvicinò piano al ventre, con timore e riverenza, e sapeva anche senza guardarlo che Raphael stava seguendo ogni sua più piccola mossa.
Tutti stavano seguendo ogni suo movimento.
Poggiò le mani, ignorando il tremolio, e le mosse su e giù lentamente, come saggiando la consistenza; si sentiva incredibilmente sciocca, ma anche curiosa.
Un lieve tepore si spanse sotto i suoi palmi, un delizioso calore e poi un formicolio, più leggero e inconsistente, ma cosi familiare.
Trattenne il fiato, il respiro di nuovo corto, ma questa volta di emozione.
Sollevò lo sguardo su Raphael, incontrò il suo, e ci lesse la sua stessa realizzazione.

Sono incinta” mormorò incredula, mentre il sorriso si allargava sul suo viso.
Raphael allungò le braccia verso di lei, i suoi occhi rollarono al cielo e svenne.



Un debole chiacchiericcio lo scosse, ma aspettò ad aprire gli occhi perché si sentiva stordito. Rimase qualche istante fermo, riordinando i pensieri. Che diamine di sogno assurdo aveva fatto... una manifestazione inconscia di un assopito desiderio di paternità? Aveva rinunciato all'idea di avere dei figli, insomma era vero che per una vita aveva desiderato di avere una discendenza, qualcuno che fosse sangue del suo sangue, il passo successivo della loro specie, ma aveva accettato che non fosse possibile, che non sarebbe mai successo.
E come gli aveva detto Isabel, non era poi così importante. Stavano assieme e tanto bastava.
Allora perché diamine aveva fatto un sogno del genere?

Com'è possibile, Donnie?” sentì chiedere ad Isabel, da qualche parte intorno a sé, con una voce sottile, che tratteneva a stento l'emozione. Spalancò gli occhi all'istante: la luce improvvisa lo ferì e li richiuse con un mugugno, accorgendosi che qualcuno gli aveva tolto la bandana. Isabel, come al solito.
Si è svegliato! Tesoro, come stai?”
La mano di sua moglie afferrò la sua ed era incredibilmente fredda. Riaprì gli occhi, poggiando lo sguardo su di lei: era pallidissima e i suoi occhi erano lucidi, ma sorrideva.

Confuso” rispose provando a sollevarsi, passando una mano sulla testa: aveva un bernoccolo doloroso. Come diamine se l'era fatto?
Hai battuto la testa quando sei svenuto” rispose Isabel alla sua domanda mentale, come se gli avesse letto il pensiero.
Svenuto... allora non se l'era sognato? I suoi occhi passarono ansiosamente dalla moglie al fratello, ripetutamente, come se si fosse inceppato. Alla fine si fermarono su Isabel, spalancati come se fosse folle.

Sei... incinta?” domandò titubante, con una calma apparente che era ben lungi dal provare.

Isabel sussultò sorpresa, poi iniziò a gesticolare come sempre quando era nervosa.
Non lo so. Michelle dice che una strega non può più usare i poteri quando rimane incinta, perché questi si concentrano nell'addome, per proteggere il feto. È un meccanismo di difesa nato secoli fa, durante le guerre, magiche o meno. Ma non sono certa che...”
Samantha è andata a comprare dei test di gravidanza in farmacia” si intromise Don, per fermare la caterva di parole che la donna esalava a velocità esponenziale, sempre più nervosa.
Lei annuì, respirando a fondo.

Ma come- hai detto che non è possibile, che avete fatto test e non siamo compatibili! Come sarebbe possibile adesso?” sbottò nel panico, il fiato corto.
Calmati, o ti somministrerò un tranquillante” lo ammonì il genio, avvicinandosi per controllare i suoi parametri vitali.
Prima controlleremo se è vero, anche se Isabel crede all'incantesimo non fa male avere un parere scientifico. Dopo inizieremo a pensare a teorie. Abbiamo già eliminato la teoria che Isabel possa averti tradito con un umano e mi sono beccato due pugni per averlo anche solo domandato” rivelò con un ghigno imbarazzato Don, occhieggiando alle sue spalle.
Il viso di Isabel si tinse per un secondo di indignazione, mentre Angel stringeva un pugno in direzione del genio come monito.

Raphael rise sottovoce, pur nell'assurdità della situazione non gli era passato nemmeno nell'anticamera del cervello che Isabel potesse averlo tradito, sapeva che lei lo amasse infinitamente, credeva ciecamente nella sua fedeltà.
E ancora non riusciva ad afferrare bene la situazione: c'era un parte di lui che pregava con tutte le sue forze che fosse vero, ma l'altra parte gli diceva di non crederci, che fosse troppo bello per essere vero e avrebbe fatto più male la delusione dopo una scintilla di speranza.

Sam entrò nella stanza come un uragano, seguita a ruota da Michelangelo, e passò una busta di carta nelle mani di Isabel.
Non sapevo quale fosse il più affidabile, ne ho preso uno di ogni marca possibile, ne hai almeno cinque diversi da provare” le disse con un'alzata di spalle e un sorriso incoraggiante.
Isabel lesse nei suoi occhi anche una punta di paura e non seppe a cosa attribuirla, e al momento non le sembrò importante; si scusò e uscì dalla stanza, diretta verso il bagno, rifiutando le proposte di Angel e Raph di accompagnarla.

A loro non rimase che aspettare. E come prima, quando Raphael era svenuto e Isabel ascoltava Michelle prima di chiudere la chiamata, nessuno seppe davvero cosa fare.
Ogni chiacchiera sembrava vana e i mille pensieri che affollavano le menti di tutti sembravano troppo assurdi per essere condivisi con gli altri.
Aspettavano tutti la verità, il verdetto definitivo per poter finalmente dare una direzione a quei pensieri.
Passarono solo dieci minuti, ma sembrarono un'eternità.

Quando infine il rumore di passi echeggiò al di fuori della stanza, sempre più concitato, nessuno aspettò e uscirono tutti di fretta, andando incontro ad Isabel: la raggiunsero vicino al laghetto, Raphael la avvicinò con premura.
Il rossore delle sue guance faceva spiccare ancora di più il suo pallore.

Sono incinta” esalò di nuovo, con rinnovata emozione.
Cos-”
Ogni domanda venne soffocata dal grido di esultanza di Raphael, che presa Isabel per la vita la sollevò in aria, prima di stringerla in un abbraccio totale, e lei rideva, rideva di cuore, ma gli occhi di entrambi erano incredibilmente lucidi.
Per un po' non si capì nulla, tutti parlavano uno sull'altro, esclamazioni di giubilo, risate, domande e abbracci, mentre loro due erano ancora persi uno nell'altra.

Quanti test positivi, Isabel?” chiese Donatello alla fine, avvicinandosi quando Raph la rimise giù, controllando il battito del suo cuore con cipiglio clinico.
Tutti, Donnie. Tutti e cinque” ridacchiò lei, stringendo la sua mano con affetto.
Donatello prese un grande respiro, emozione trattenuta forse.

Congratulazioni, ragazzi. Congratulazioni!”
Li abbracciò entrambi, una pacca sul guscio di Raph di affetto che voleva dire così tanto.

Ok, dobbiamo scoprire cosa sia successo, non immediatamente, ovviamente. Ma dovremmo fare dei test, potrebbe essere stata la magia di Isabel a colmare la differenza tra i cromosomi, o potrebbe essere stato il mutageno ad evolversi in qualche modo, anche se non so perché proprio ora. E a questo proposito” il genio si era voltato nel suo monologo scientifico e i suoi occhi si erano posati su Mikey e Sam, lì accanto con espressioni confuse, “voi due dovreste stare attenti, per ora. Finché non ne sapremo di più.”

Samantha arrossì vistosamente e strinse le mani a pugno, forse desiderando di poter colpire anche lei Don, mentre Mikey produsse un verso che pareva uno pterodattilo ferito.
E adesso me lo dici?” urlò con le braccia al cielo. “Avevi detto che non c'era nessun pericolo, Donnie! È un po' tardi per metterti a fare il dottore scrupoloso, adesso!”
Poi afferrò Sam con attenzione, e le circondò il viso con le mani.

Mi prenderò la responsabilità di te e del nostro bambino, se fossi incinta, pasticcino.”
Samantha sembrava sul punto di scoppiare, forse di imbarazzo o rabbia, videro tutti il modo in cui la sua mascella si contraeva, come le pupille nei suoi occhi fossero due spilli neri nel grigio. Segno che non era poi così in controllo della sua parte coccodrillesca.

Leatherhead percepì qualcosa che gli altri non potevano e gorgogliò qualcosa per attirare la sua attenzione, avvicinandosi a sua figlia. Lei gli sorrise, quasi con gratitudine.
Vado a comprare altri test” disse Sam, allontanandosi da lì. Michelangelo fu nella sua scia in un secondo e i due sparirono dal rifugio in un attimo.
Anche Sam potrebbe essere...” esalò Angel sotto choc.
Non è incinta” disse Leatherhead, spezzando la tensione. Si accorse che tutti lo guardavano con curiosità e si affrettò a spiegare.
Emetterebbe delle frequenze diverse se lo fosse. E sarebbe un po' più aggressiva, almeno all'inizio: avrebbe colpito Donatello poco fa, per esempio.”
Allora i test?” domandò Steve confuso, che pensava fosse stato lui a suggerirlo alla figlia.
Le serviva tranquillità per parlare da sola con Michelangelo” rispose cortesemente il coccodrillo mutante, tornando a rivolgere l'attenzione sulla coppia di sposi che per davvero aspettavano un bambino.

Allora...” incominciò Isabel.
Sei incinta”concluse Donnie per lei.
Ed è magnifico, ragazzi, sono davvero contento per voi. Ma questa è la prima gravidanza intra-specie e non sappiamo come muoverci. Io posso studiare i manuali di ginecologia e gravidanza, ma non sappiamo comunque cosa aspettarci. Non sappiamo come si svilupperà, con che velocità, come sarà, cosa comporterà per il corpo di Isabel” spiegò con la massima delicatezza possibile, eppure fermo nelle sue parole. Dovevano comprendere la verità.
Vuoi dire... che Isabel potrebbe essere in pericolo?” ringhiò Raph spaventato, stringendola contro di sé con fare protettivo.
Non lo so. Potrebbe esserlo o potrebbe avere una gravidanza tranquilla. Dobbiamo procurarci l'attrezzatura giusta e dobbiamo fare controlli giornalieri. Mattina e sera. Analisi del sangue complete, pressione sanguigna, ecografia, peso e circonferenza. Dobbiamo sapere ogni minima variazione nel suo corpo, dobbiamo essere sempre pronti a tutto. Non può essere seguita da un medico normale, perciò dovrò occuparmene io. ”
Sembrava spaventato dalla prospettiva, come se non si sentisse all'altezza di un compito così delicato e importante.

Certo che te ne occuperai tu. Sei il medico migliore che io conosca! Non mi fiderei di nessun altro” esclamò fiduciosa Isabel, rivolgendogli un grande sorriso. “E farò tutto quello che c'è da fare per assicurarmi che tutto vada bene.”
Faremo” la corresse Raphael.
Donatello annuì con commozione nella loro direzione, lasciando andare un sospiro trattenuto inconsciamente.
Finalmente anche gli altri riuscirono a immettersi e ad abbracciarli, facendo le loro congratulazioni ai futuri genitori, con incredula felicità, solo una lieve punta di apprensione, con genuina partecipazione.
L'idea doveva ancora attecchire nelle menti di tutti, il pensiero che fosse vero, che realmente il primo bambino ibrido, metà umano e metà mutante, stesse crescendo nel ventre di Isabel.

Ok, ok, ragazzi, sono emozionato quanto voi, ma Isabel deve riposare!” li sgridò Donatello dopo che tutti ebbero fatto le loro congratulazioni, fermando le mille domande al minuto che facevano alla giovane.
Isabel, sei pallida e molto stanca. Voglio che tu vada a casa e che riposi; domani mattina, sul tardi, ci vedremo per iniziare a fare un piano e per decidere come agire.”
Per quanto tutti volessero festeggiare, si rendevano anche conto della stanchezza generale e si trovarono d'accordo con le raccomandazioni di Donnie.
Si salutarono con affetto e ancora qualche abbraccio, Isabel e Raphael andarono via per primi, lui che teneva lei in braccio con premura e apprensione.

Pensi che lo sapessero?” domandò d'un tratto Isabel, guardando verso l'alto, verso il cielo scuro nascosto dai grattacieli.
Raphael saltò il divario tra due palazzi, prima di risponderle.

Chi?”
Gli shisho. Pensi che sapessero del bambino? Mi hanno detto che non potevo venire anche io in missione, perché c'era 'qualcosa di più importante' di cui mi sarei dovuta occupare. All'inizio pensavo che fosse per il lavoro, ma i loro sorrisi quando l'hanno detto... credo che lo sapessero.”
Raph sbuffò con stizza, già solo al sentire il loro nome, ma alla teoria di Isabel ringhiò sottilmente, stringendo inconsciamente la presa su di lei, e lei percepì entrambi i suoi gesti.

Ci puoi scommettere. Certo che lo sapevano. E non voglio nemmeno sapere cosa ne pensano... ho perso fiducia in loro quando hanno cercato di portarti via da me.”
Non penso che abbiano piani malvagi sul nostro bambino. Mi hanno convinta a restare qui per non mettermi in pericolo, sono stati premurosi.”
Lui sbuffò di nuovo, ma non ribatté. 
La mano di Isabel si sollevò e gli sfiorò la guancia e l'inizio della cicatrice che saliva sull'occhio e Raphael abbassò per un secondo lo sguardo, incontrando il suo.
Era splendente e vivo, offuscato da una lieve paura.

Non ho più i miei poteri. Non posso più curarti, non posso più curare nessuno di voi e non posso lottare per ora. Ho paura che possa succedervi qualcosa e io non possa fare nulla per aiutarvi.”
Non ci succederà nulla. Né a me né agli altri. Stai tranquilla, ce la caveremo come abbiamo sempre fatto, e se proprio dovesse succederci qualcosa tu e dottor Donnie saprete come curarci anche senza magia. Non è per questo che tu e il secchione avete studiato come muli?”

Isabel sorrise con dolcezza alle sue rassicurazioni, poggiando la testa contro la sua spalla, lottando contro il rilassamento che la coglieva tra le braccia di suo marito.
Era così stanca che neppure la paura sottile che provava riusciva più a tenerla sveglia. Nemmeno l'eccitazione di ciò che stava succedendo.
Avrebbero affrontato tutto ciò che sarebbe successo assieme, passo dopo passo.
Con Raffaello al suo fianco era certa che sarebbe andato tutto bene.

Aspettiamo un bambino, Raffaello. Mio e tuo” mormorò con la voce impastata di sonno e meraviglia.
Nostro figlio, Isa” rispose lui con emozione, stringendosela contro con amore. Si accorse dal suo respiro ritmico che si era addormentata.
Fortunatamente erano già arrivati al villino.

Grazie per rendere la mia vita sempre più meravigliosa, streghetta” sussurrò, entrando nel perimetro magico.



Samantha aveva scoperto nei mesi d'allenamento ninja che adorava passeggiare sui tetti dei palazzi di notte, nascosta tra le ombre e l'oscurità, a guardare dall'alto in basso la gente e la città.
Era narcisistico, forse, ma adorava poter controllare tutto dall'alto, le dava la sensazione di libertà, di elevazione.
Lo faceva particolarmente quando era frustrata, correva e correva, saltava e compiva capriole, con naturalezza, e aveva scoperto che quando ci metteva tutta sé stessa nemmeno Isabel riusciva a starle dietro, a meno che non usasse la magia.
Ma non era mai riuscita a seminare Michelangelo, comunque.
Non che in quel momento stesse propriamente cercando di evitarlo, ma sentiva la sua presenza proprio pochi passi dietro e voleva solo un attimo per sé.

La farmacia non è da quella parte” disse il suo ragazzo, con innocenza.
Non devo andare in farmacia” rispose forse un po' troppo bruscamente.
Ma i test...”
Non mi servono!”
Sam, so che hai paura, ma-”
Non sono incinta, Mikey!” sbottò Samantha, fermandosi all'improvviso, le mani strette a pugno. Non si voltò a guardarlo, rimase immobile a dargli le spalle, lo sguardo perso nell'orizzonte di cemento.

Lui non le chiese come lo sapesse, non sembrò nemmeno dubitare della verità, rimase in silenzio, anche se lei sentiva la sua presenza lì con lei. Le stava lasciando tempo per pensare, silenzio per sé stessa.
A volte Michelangelo era così maturo e lei non si sentiva all'altezza.
Il vento gelido li accarezzò entrambi e lei tremò sottilmente, e dopo un secondo sentì le braccia di Mikey circondarla e avvolgerla con delicatezza, stringendola a sé senza soffocarla, ancora in silenzio.

Sam lasciò andare un sospiro e si voltò nell'abbraccio, fino a trovarsi faccia a faccia, sebbene dovesse sollevare il volto per guardare negli occhi di lui.
Tu non vuoi dei figli, vero?” le chiese Mikey, con tono incolore.
Non la stava giudicando, sembrava solo genuinamente curioso.

Adesso no, proprio no” replicò lei decisa e si accorse dello scintillio cupo nel suo viso perché si affrettò a spiegarsi.
Ho appena iniziato la mia carriera da poliziotta, se adesso rimanessi incinta non potrei più lavorare in pattuglia e dovrei lasciare il lavoro definitivamente, sarebbe difficile spiegare un bambino verde e col guscio, i colleghi lo noterebbero. E non so se sarei una brava madre, io nemmeno l'ho avuta una madre, potrei non essere capace. E poi è... presto. È troppo presto, maledizione. Stiamo insieme da quattro mesi e io-”

Ehy, ehy, tranquilla. Non mi devi spiegazioni, ok? Hai detto che non sei incinta e io ti credo e se lo fossi stata mi sarei preso le mie responsabilità. Volevo solo sapere cosa pensi dell'argomento figli, per il futuro, nel caso fosse possibile averne.
Io ho sempre desiderato diventare padre, non te lo nascondo, ma se tu sei contraria all'idea va bene, ma dobbiamo parlarne, adesso che la possibilità si è presentata. Non voglio che un giorno possiamo lasciarci o odiarci per non aver parlato abbastanza di una cosa così importante. Tu sei importante per me, Sam, lo sai. E io penso che saresti una madre meravigliosa, comunque, e non lo dico per convincerti o altro, so quanto amore hai dentro, qualunque bambino sarebbe fortunato ad averti come madre.”

Samantha circondò il suo viso con le mani e si sporse in punta di piedi per scoccargli un casto bacio sulle labbra. Poi si sporse ancora un poco per poggiare la sua fronte contro quella di Mikey.
Chiuse gli occhi, lasciò andare un sospiro.

Ti amo, lo sai, Michelangelo? Mi terrorizza pensare a quanto ti amo, a quanto in fretta e profondamente mi sono innamorata di te, mi spaventa l'ascendente che hai su di me, il pensiero che sarei capace di qualunque cosa pur di non perderti.
Non ho mai amato nessuno così. E ne sono terrorizzata.”
Lo sentì ridacchiare della sua confessione, non di derisione, ma di genuino imbarazzo. Di emozione al sentirla dire che lo amava, come ogni volta da quando a natale glielo aveva detto per la prima volta.
E sembrava pensare che le sue fossero solo esagerazioni, non riusciva a capire come quell'amore la spaventasse, il pensiero di non meritarlo, di non meritare quella felicità, di non meritare Michelangelo.
Il pensiero che avrebbe potuto perderlo, un giorno. Che lui potesse smettere di amarla.

Lui le depositò piccoli baci, sul naso e sulle guance, sulla fronte e nei capelli, lungo la mandibola e nel collo.
Sam piegò la testa per permettergli libero accesso, gli occhi chiusi di piacere.

Un giorno” iniziò a dire, ma un brivido la interruppe, un bacio dietro l'orecchio un po' troppo ardito.
Voleva rispondere ai baci di Mikey e stuzzicarlo come lui faceva con lei, ma voleva ancora dirgli una cosa e mettere fine al discorso, prima.
Lo fermò a malincuore e riportò l'attenzione sul suo viso, per quanto il ghigno canzonatorio e poco pulito di Mikey la distraesse.

Un giorno avremo uno splendido bambino verde, col guscio e dannatamente bravo a prendere a calci in culo chiunque col ninijitsu. Adesso è presto, ma un giorno, tra due o tre anni... vorrei avere un bambino con te, Michelangelo.”
Il sorriso che spuntò sul viso di Mikey era così splendente che avrebbe potuto illuminare la notte. C'erano pura gioia e pura emozione sul suo volto e il petto di Samantha bruciò di felicità, consumando la sua anima.
Mikey era la sua dannazione. Una dolcissima dannazione.

Se prenderà anche solo la metà della tua bellezza sarà il bambino più splendido del mondo.”
Ah sì? Sarà più bello anche di quello di Isabel e Raphael? Sai, dici sempre che la tua sorellina è così bella e magnifica” lo punzecchiò Sam con un ghigno e un sopracciglio alzato.
Certo che sì. Il figlio di Isa e Raph sarà bello, ma diciamoci la verità: avrà sempre la metà dei geni di mio fratello. Il nostro sarà più bello: sarà per metà tuo, che sei stupenda e meravigliosa, e metà mio, e io sono il più bello dei miei fratelli, non puoi averlo dimenticato!”
Sam ridacchiò e gli gettò le braccia al collo, costringendolo a chinarsi un po'.

Non l'ho dimenticato. È per quello che sto con te, coso. Per la tua bellezza” soffiò ironica sulle sue labbra, prima di baciarlo con passione.



Note:

Tadaaan!
Sì, l'avevate capito tutti perché Isabel ha perso i poteri. È incinta!
Com'è possibile? Donnie lo scoprirà di sicuro, non c'è da dubitarne.
Comunque ora non può più usare i suoi poteri, per molto tempo, speriamo che non accadano cose catastrofiche... ma a chi voglio darla a bere? Capiteranno un sacco di cose!

Sam e Mikey sono dolcissimi, li adoro. Mikey sarebbe un padre magnifico, beh tutti loro lo sarebbero, e Sam sta imparando a superare le sue paure assieme a lui. La sua presenza e i suo amore le fanno decisamente bene.

Grazie per aver letto,
Vi abbraccio fortissimo

  
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