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Autore: shana8998    11/04/2020    1 recensioni
Hannah è una studentessa modello. Una di quelle ragazze super intelligenti che non gode di alcuna popolarità nella sua scuola.
E' terribilmente infatuata di Justin Kohl uno dei ragazzi più ambiti della scuola che però la ignora totalmente.
Ma Justin non è l'unico ad essere popolare ed ambito alla Briar. Garret Graham un altro sportivo della Briar , è quel tipo di ragazzo senza nessun ritegno morale , uno sciupa donne viziato ed arrogante capitano della squadra di Hockey.
Dopo l'ultimo esame andato pessimamente per lui, Garret si troverà costretto a chiedere aiuto alla "secchiona" non che sconosciuta Hannah. Così stabiliscono una sorta di patto. Lei sarà la sua tutor per tutto l'anno mentre lui fingerà di essere il suo ragazzo , così da attirare l'attenzione di Justin. Ma qualcosa va storto e quella finzione fra i due non sembra più così falsa.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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                               Hannah
Ore 11:00am. La mattina della sentenza.
-Hannah. Dove sei?-. Brown mi parla attraverso la cornetta di un telefono fisso, dentro il tribunale.
-Sto arrivando...-.
In realtà sono proprio ai piedi della gradinata che mi separa dall'interno della palazzina.
Pietrificata, al cospetto di una massa informe di gente strepitante che stringe cartelloni fra le dita ed urla "mostro" a Garret.
Sono circondata , mi soffocano. Sembrano vorticarmi attorno tutte le loro voci. Vedo la polizia cercare di rimettere ordine nel caos e so, che quando uscirò da li sarà persino peggio.
C'è una mandria inferocita di giornalisti pronta a mettere la faccia di Garret in prima pagina trascinandolo in una gogna mediatica che non merita.
No, Garret non merita tutta quella gente che lo accusa ingiustamente.
Abbasso il cellulare e sento Brown parlarci dentro ancora per qualche istante.
C'è una donna con un megafono che albeggia sulla gradinata e sta chiaramente urlando che quelli come Garret sono dei poco di buono. Che meritava lui di essere steso a terra , nel brecciato del porto.
Ho i capillari nelle sclere che mi tirano dolorosamente.
Vorrei strappargli la faccia. 
Marcio verso di lei , pronta ad intervenire. Pronta a fare macello.
Ma ad un passo dalla donna la mano forte di Brown mi placca , stringendomi il braccio.
Mi volto di colpo.
-Siamo tutti dentro...Manchi solo tu.-.
Sciolgo i muscoli, cancello la rabbia , cambio dal giorno alla notte, pensando che quella mattina sarebbe successo di tutto.
Mi sento come se stessi salendo al patibolo. Come se la tuta arancione che indossa Garret , adesso , la stessi indossando anche io.
Quando l'anta dell'aula 27 si è aperta davanti ai miei occhi , mi è sembrato un miracolo vedere la sagoma di Garret.
Lo fanno mettere sul lato opposto, proprio alla fine della sala , accanto alla cattedra del giudice Willow. Siede su una sedia , con le manette strette su polsi e caviglie. Ha ancora i lividi sul viso, anche se sono lievemente coperti dalla barba. Ma ora è leggermente più lunga ed incolta. Due millimetri o forse tre , ma so che si sta dannando per quei pochi microscopici peli invadenti.
Provo a non pensare che dentro la sua testa ci sia ben altro, perché mi distrugge. Allora, meglio pensare che si stia dannando per l'estetica che non per l'omicidio di suo padre.
-In piedi, grazie.-. Un agente in divisa fa un cenno con la mano e tutti nella sala , ci solleviamo  dai nostri posti.

-Presiede il Giudice Leonard Willow.-. 

Quando l'uomo con la classica toga nera , si fa strada verso il suo posto , vedo Garret irrigidire i muscoli delle braccia.
Volta lo sguardo a me. Un misto di ansia, paura , amore , sollievo e poi ancora disperata rassegnazione.
-Seduti prego..-. Dice l'uomo sulla sessantina, mentre si accomoda sulla poltrona.
-Oggi, ascolteremo tre nuovi teste...-.
A quel punto gli occhi di Melania Graham e Jodie Stendall, rispettivamente la sorella e l'avvocato di Phil Graham, si allargano a dismisura.
Si, perché c'erano stati ben tre dibattimenti sino ad allora: uno per le accuse a carico di Graham, uno per la difesa e l'ultimo , quello di oggi per la sentenza.
Peccato che i tre nuovi teste non avevano mai parlato prima  e tutti in quell'aula sanno che la loro testimonianza avrebbe cambiato ogni carta di quella maledetta partita di Poker.
Sedute, dietro la chioma scura di Melania , le sue due nuove pupille, Brittany Fontana e Tessa Andres. 
Le due grandi ,vere, colpevoli in tutta questa storia.
So tramite Brown , che era stato avvocato di Phil per anni, che sua sorella è più subdola e spietata di lui. Che è qui solo a rivendicare il suo denaro e quello nei conti bloccati di Garret, non per Phil.
Per lei doveva essere stata persino una grande liberazione la sua tragica morte.
Adesso tutto quel po' po', di patrimonio sarebbe stato suo...
-Giudice Willow...-. Jodie , con il suo fare da papessa, si solleva dalla sedia sorreggendosi con le braccia tese al suo tavolo. E' smaniosa , nell'espressione, nel modo di muoversi...
-Non credo che sia politicamente corretto , inserire nuovi teste il giorno della sentenza...-.
-Signorina Stendall. Lei ha ragione, ma questi teste hanno avuto un ritardo burocratico in questi giorni...Perciò, per quello che riguarda questo giudice, le tre nuove teste , possono intervenire.-.
Jodie serra la bocca tinta di rosso e torna stizzita a sedersi.
-Signor Brown , vogliamo far intervenire la prima teste?-. Domanda lo stesso, rivolgendosi un attimo dopo , all'avvocato di Garret.

E' il mio momento. 

Ricordati che loro sono qui per farti affondare. Faranno in modo che tu ti confonda. 

Jodie Stendall , è li, seduta a quella sedia solo per buttare giù ogni teste come un birillo e per sparare nel disegno immaginario di un centro al bersaglio, sulla testa di Garret. Perciò si, Brown mi aveva spiegato un po' come sarebbe stato il suo "terzo grado" e si , io ero pronta a sostenerlo.

Mi sollevo dalla sedia , mandandola un centimetro indietro con la gamba. Il cuore che mi pulsa come un tamburo nella carotide. Sto dritta per miracolo poiché ho la tremarella ed anche muovere un passo sembra costarmi caro.
Percorro lentamente il metro che mi separa dal banchetto alla destra del giudice.
-Giura di dire la verità, soltanto la verità...-.
Mentre mi fanno fare giuramento , il mio sguardo vola li. A Garret. Mi fissa come se fosse stato malmenato a turno da tutti.
-Si sieda...-. Willow mi sorride leggermente.
Abbasso lo sguardo sul banchetto rialzato dalla stessa pedana dove troneggia lui, e vedo una bottiglietta d'acqua ed una pila di bicchieri, tre o quattro uno dentro l'altro per l'esattezza, che vengono cambiati ogni qualvolta , si siede un nuovo teste.
-Signorina Stendall...Se vuole procedere...-. Dice poi l'uomo.
Ed eccola, venefica che mi raggiunge ondeggiando i fianchi nel suo tubino nero, mentre la coda rossa le svolazza da un lato all'altro delle spalle.
 Jodie Stendall. La mia carnefice.
All'incirca 35 anni, una carriera degna del miglior avvocato di una serie tv come Law and Order.
Insomma , una che tira fuori vittorie dal nulla.
-Signorina Welss...-.
Sa che sono un pesce piccolo in una vasca di squali e glielo posso leggere negli occhi.
Lei si accanirà su di me e troverà sollazzo nel farlo.
A vederla bene , mentre si muove , mentre racconta in modo plateale i fatti, mentre allarga le braccia esili alla giuria , avrei messo la mano sul fuoco che quella donna, forse, aveva fatto un patto con il diavolo.
Perché è realmente l'emblema del male.
-Può raccontarci del suo rapporto con Garret? Cosa è per lei, Graham Garret?-. Marca le ultime parole come se le stesse sottolineando con la penna mille volte.
-Garret è il mio ragazzo.-. Rispondo piatta.

Cercherà di metterti in cattiva luce. Farà di te carne da macello. Ma tu non devi mollare.

Jodie ha dei fogli fra le dita laccate di rosso, che non mi fanno presagire nulla di buono.
So già che quelle domande ,sono solo la prima cucchiaiata di una minestra che mi andrà per storto.

-E in che circostanza , siete diventati una coppia?-. 

-So che ci siamo persi di vista , che questa storia è assurda. E che se non fosse stato per me a quest'ora forse non saresti qui a sbatterti con quel capo d'accusa...Ma io credo che se è successo tutto questo, un motivo c'è.-.
-E sarebbe?.-.
-Ecco...Ci ho riflettuto molto e vorrei ...Insomma , vorrei provarci. Vorrei provare a frequentarmi con te .-.



-Ci siamo conosciuti alla Briar. E ci siamo messi insieme li.-. Dico mentre l'immagine di lui , dentro questo stesso tribunale che mi chiede di frequentarci , si fa spazio fra i miei ricordi.

-Alla Briar...-.
Sogghigna velenosamente.
-Perché non ci parli dell'incidente di settembre scorso...Della causa contro i Kohl...Cos'era per te quella causa?-.

Capisco subito che la Stendall, punta ad andare dritta al sodo. E lentamente mi rendo conto anche dove tutto questo discorso insensato mi stia portando.

-Justin aveva provato a violentarmi.-. Dico. Sto tremando, ogni parola per di più,potrebbe giocare a mio sfavore.
-Justin Kohl..Se non sbaglio anche l'uomo che ti ha stuprata a 15 anni era un Kohl...-. Sposta il peso sull'anca destra , mentre si piazza al centro delle due grandi file , che separano i "pro" ed i "contro", Garret.
La fisso nelle iridi castane. 
-Si è esatto.-. Abbasso lo sguardo di riflesso quando lei concentra il suo, dritto alle mie iridi.
-Cosa ne pensate?-. Si volta verso la giuria ed alle persone presenti in aula.
-Anche in quel caso Hannah Welss era co-protagonista di fatti che vedevano il qui presente Graham Garret abusare della sua forza fisica.-.
Jodie incomincia ad avanzare fra le sedie occupate al centro della stanza, passando le dita libere dal fascicolo che stringe in una mano, sugli schienali, come un' ammaliatrice.
-E vediamo , come mai Garret ha picchiato Justin? Insomma eri tu quella ubriaca e drogata quella sera, eri tu quella che si è lasciata toccare....-. Ho un tonfo al petto.
-No, non è andata così...E lei lo sa.-. Ho i pugni nascosti sotto il mio banco, sulle mie cosce, e li stringo così tanto da ferirmi i palmi con le mie stesse unghie.
Lei solleva un sopracciglio accennando una smorfia sardonica - No Hannah, io so, che c'è un ragazzo che è stato aggredito da Garret. Lo stesso ragazzo che porta il cognome dell'uomo che ti ha stuprata. E so che ci sono i soldi che hai ricevuto da quest'ultimo e la sua condanna a 9 mesi nel penitenziario di Wedminghton...-.
-Obiezione!-. Si alza Brown , nel tentativo disperato di salvare me, da quel massacro firmato Jodie Stendall.
-Respinta.-.
-Grazie Signor giudice...-. Ruota sui tacchi e guarda una ad una tutte le persone che le sono nel raggio di un metro.
-Come dicevo , in quella prima condanna Hannah ha ricevuto 6000 dollari dai Kohl. E si sa, che le sue umili origini non le avrebbero mai permesso di ottenere in alcun modo , quella cifra...Ma forse per la nostra Hannah...-. Mi indica alzando un braccio e lasciandolo ricadere lungo il suo fianco un attimo a seguire-... tutti quei soldi erano solo una piccola parte di quello che avrebbe potuto avere e, perché no, il padre di Graham era un'ottima preda.-.

Ora mi è chiara la sua logica. Sciacqua cervelli. L'avevo letta in un poliziesco, uno di quei generi che tanto mi piaceva ma che ho sempre catalogato come "cose che non accadono realmente". Perché non potevo credere che un avvocatessa in carne ed ossa, adottasse quel tipo di confronto con la giuria. Denigrare i teste, farli passare per colpevoli ed avere una sentenza "pulita", ed una vittoria facile.

-Una volta circuito Garret che si sa...ama le ragazze...-. La Stendall, estrae dalla pila di fogli che mantiene appoggiata ora, al suo avambraccio, una foto stampata su un foglio F4. Ritrae Kendall mezza nuda dentro l'idromassaggio in un giardino di chissà chi, in chissà quale anno. Ma c'è Garret con lei e questo mi fa pensare che sia recente , del tipo che io l'ho conosciuto nel mentre o qualche mese dopo.

Garret mi guarda confuso e fa spallucce. 

-...non deve essere stato difficile per lei architettare tutto questo...Prima l'aggressione a  Kohl, poi a suo padre...Perché i soldi fanno gola, no , Hannah?-.

-Obiezione! Sta divagando.-. Tuona Brown.
-Accolta. Signorina Stendall, l'imputata non è sotto accusa è una teste. La tratti come tale...-.
Respiro per un attimo.
A Jodie piace tutto quello che sta succedendo, lo vedo dalla sua aria soddisfatta.
-Riformulo...Signorina Welss, è vero o no , che grazie a Graham Garret lei può sostentarsi tramite il suo alloggio?-.
Non posso distogliere lo sguardo da lei. Vorrei bruciarla viva.
Si, se potessi avere un super potere adesso vorrei che fosse una vista laser. Una di quelle che ti fa prendere fuoco ovunque.
-Si.-. Mi limito a dire.
-Signorina Welss, in che rapporti era con Phil Graham? So che avete passato assieme il ringraziamento...-.

-Da quanto è che frequenti mio figlio?-.
-Poco più di due mesi.-.
-Allora non è una cosa seria.-


-Non avevo nessun tipo di rapporto con lui. Ho presenziato solo a quel pranzo e non ci siamo rivolti parola..-.

-Bene. E come lo avete trascorso? E' stato un pranzo tranquillo oppure i due Graham hanno avuto qualche discussione?-.

-No nessuna.-.

-E lei signorina Welss ne aveva avute? So per certo che a Phil non piaceva la vostra frequentazione.-. Spagina la piccola pila di fogli fra le dita.
-Ho qui , Signor giudice , una serie di sms mandati da Phil a Melania dove l'uomo sostiene che la frequentazione di Hannah sia dannosa per Garret.-. Avanza verso il giudice porgendogli la copia degli sms, stampata in maiuscolo. Potevo vederne il calco da dietro.

Nel frattempo, non mi sono vietata di gettare un'occhiata al di la di Jodie , proprio alla sua cliente. Melania Graham. Che se ne sta seduta con un fazzolettino di seta chiaro , mentre fa finta di asciugare quelle quattro lacrime di coccodrillo , facendo ben attenzione a non strofinare troppo il tessuto, perché ovvio, al make-up , si deve prestare attenzione...
Mi ribolle il sangue.

-Possiamo dedurre , che Phil aveva capito che Hannah era un soggetto pericoloso per Garret. Una lavata di testa e qualche seratina spinta avevano già combinato un bel poi di guai a casa Graham...no Hannah? Non è accaduto poco prima del ringraziamento che Kohl e Garret sono finiti a mani?Non sei stata tu la causa? Non è per colpa tua, che i voti di Garret abbiano zigzagato su e giù fra sufficienze ed insufficienze? Non è per colpa tua che il suo umore nell'ultimo periodo cambiava spesso?-. Aggredisce come una iena.

Mi fa schifo il tono che usa e le parole che adotta per descrivere la mia storia con Garret. Perché fra noi c'è amore , quello vero. Quello che forse nemmeno lei avrebbe mai potuto provare.

-Obiezione! Non è relativo all'accusa a carico di Graham Garret-.
-Respinta è un buon movente.-.
La Stendall fa un bel sospiro soddisfatto come se le stessero piovendo addosso applausi.
-Signori...-. Dice guardando la giuria :-Non è per amore che si fanno le più grandi pazzie? Non è per amore che si arriva a tirar fuori tutto di noi? Io dico che per amore si può anche arrivare ad uccidere.-.
Mi raggiunge poi, lenta, come una lama che ti si conficca centimetro per centimetro, nel petto. Appoggia gli avambracci al mio banco, si sporge e copre il microfono davanti alla mia bocca con il palmo della mano:-Perché ti ostini a difendere un assassino?-. Sibila pungente.
Mi avvicino a lei con il busto , guardandola dritta negli occhi.
-Perché lo amo.-.
Mi trafigge con l'ennesima occhiata derisoria.
-Sei una pazza suicida, Welss.-. Spara l'ultimo colpo di pistola che mi arriva dritto in petto.
 Si tira su con la schiena e fa tintinnare il microfono davanti a me , lasciandolo di colpo.
-Ho finito signor giudice.-.
Si allontana fiera di ciò che è riuscita a fare. Dei dubbi che è riuscita ad insinuare persino dentro la mia testa.
Se in cuor mio so che Garret non è un assassino , adesso quel tarlo che potessi essere io la causa si era artigliato alle mie fibre ed aveva fatto si che io incominciassi a sudare freddo.
-Procediamo con il secondo teste della difesa.-. Il giudice Willow fa cenno alla guardia giurata di aprire la porta alle spalle dei presenti per far entrare i vari teste.
Tutti si aspettavano qualche amico raccattato qua e la , qualche sua ex ancora presa che avrebbe parlato meravigliosamente di lui e invece...
C'è Dean , la sua squadra e poi ancora , finalmente le mie due teste. Le due donne che avevo pregato in ginocchio, purché venissero a testimoniare.
Rosalie Guire e Marie Lits Graham, la mamma di Garret.
C'è poco da dire . Io ho trovato il modo di far uscire Garret illeso da quel combattimento ed ora, sia io che Brown , che lui , non potevamo che rimetterci a loro. 

Jodie e Melania si guardano confuse ed angosciate al tempo stesso.
-Signor giudice...Le mie due teste...-. Si alza Brown.

Incominciavo a vedere la luce infondo al tunnel. Un secondo finale per una storia che stava ruzzolando verso una fine atroce. E la speranza negli occhi di Garret.
Vedo tutto insieme allo stesso tempo ed è meraviglioso.

Torno al mio posto e noto che l'intera squadra di Garret è seduta dietro me e Brown. Sorrido appena a tutti e poi riaffondo nella mia sedia.
-Sei stata bravissima..-. Mormora Brown con un ampio sorriso stampato in faccia.
-Mi ha massacrata, ha fatto il lavaggio del cervello a tutti.-. 
Scuote la testa. -Il pezzo forte viene ora...-.
Ci mettiamo dritti sulle sedie.
Nessuno sa ancora cosa può capitare da questo momento in poi, nemmeno io. Chi mi avrebbe assicurato che entrambe avrebbero testimoniato a favore? Infondo loro avevano solo accettato.
-Prego che venga interrogata la seconda teste...Marie Lits Graham.-.
La mamma di Garret, una donna di mezz'età dai capelli biondissimi e gli occhi castani , avanza lungo la sala nel suo tajer blu.
Jodie è pronta a mettere sotto torchio anche lei.
-Signorina Stendall, queste sono le domande.-. La intercetta Willow, scrutando la donna in volto, serio.
Sul viso di Jodie svanisce ogni entusiasmo. Cammina spedita verso un banco vuoto a testa bassa.

Nessuno ha saputo , nemmeno alla fine perché il giudice aveva stilato quelle liste di domande come se volesse mettere a tacere Jodie e Melania.

Afferra un microfono e si porta il foglio davanti. Non c'è grinta quando la sua voce supera la barriera delle sue labbra.
-Signora Graham. Può parlarci del suo rapporto con Phil?-.
La mamma di Garret si sistema la giacca addosso drizzando la schiena e parlando decisa :- Io e Phil siamo stati marito e moglie per più di dieci anni. Se mi sta per chiedere se io e lui eravamo in sintonia, le dico subito di no.-. Svita la bottiglietta d'acqua che ha alla sua destra e versa un sorso nel bicchiere alla sua sinistra, lo porta alla bocca , manda giù e riparte: -I primi anni, lui era sempre via per le partite, il che andava più che bene dato che non ne potevo più della sua presenza impositiva...-.
Mentre la mamma di Graham parla , una luce chiara , un piccolo spiraglio, si allarga in quella storia, facendo emergere la verità di Phil Graham.
-Phil Graham, era un uomo violento che alzava le mani a me , e a suo figlio. Phil non ci amava, non lo ha mai fatto e per questo sarò sincera , non sto male, ora che non c'è più.-.  

E più le parole di Marie , erano crude e le sue espressioni mutavano storcendole i lineamenti del viso, più la giuria sembrava immolarsi in quella che era la sua vita.

-Quando Garret ha compiuto 16 anni, sono andata via. Volevo portarlo con me , ma i soldi di Phil erano la sua garanzia, il suo futuro. Perciò è rimasto qui.-.

La storia di Garret fa spaccare il petto.

-Qui c'è la sua deposizione contro Phil Graham , redatta dall'ispettore Kennet.-. Jodie con la voce che le dondola su una liana di sconforto , solleva il foglio con la deposizione. 

-Si, ho denunciato mio marito a Dicembre scorso per le violenze che ho ricevuto in passato e le vessazioni che lui ha continuato a farmi negli anni , telefonicamente. So di averlo fatto tardi...-.

Il viso di Jodie mutò di espressione per ben due volte consecutive. La prima quando Marie aveva affermato di aver denunciato in ritardo, e non ci sarebbe voluto un genio per capire che quel documento non aveva valenza e la seconda quando si era rabbuiata del tutto , leggendo un secondo esposto.

-Per me può bastare, che salga la terza ed ultima teste...-. Sentenzia Willow.
In quel momento, l'intera carriera della Stendall le stava passando davanti e lei non riusciva a capacitarsi del come, le cose avessero preso quella piega.

-Prego...-.
Jodie guarda l'uomo in toga e poi sbuffa amaramente.

-Lei sa che questo non è professionale signor giudice....-.

L'uomo la guarda dall'alto della sua posizione.
-Questo lo lasci stabilire al sottoscritto.-.

C'è della tensione nell'aria ed è palpabile, fra i due.
-Può proseguire, Stendall.-. Dice secco, Willow.

Il viso della Stendall si tende , indurendo ogni suo lineamento.
All'improvviso batte i fogli sul banco alle sue spalle.
-Io mi rifiuto.-. 
Sbotta sotto lo sguardo smarrito di tutti.

Brown si solleva:-Posso terminare io se vuole.-. 
Il giudice fa un cenno con il capo, così Brown , si muove dalla sua postazione , senza alcuna recita fra le mani e lascia parlare Rosalie che ammette ogni violenza fisica, verbale, morale a cui Phil l'ha sottoposta.
 Una volta preso il coraggio, quando la voce non le tremava più , si era alzata in piedi indicando Tessa e Brittany e le ragazze alle loro spalle,gridando che dovevano dire la verità.
Così ha fatto anche Marie in lacrime , giurando che l'unica circostanza in cui Garret avesse potuto uccidere il padre era : difendere se stesso.

In aula a breve si sollevò il caos. Era esplosa quella bolla di bugie che per tanto tempo aveva soppresso ognuno di noi. Uccidendo le nostre dignità.
Il regime di terrore di Phil Graham doveva finire e doveva farlo subito.

-Silenzio!-. Willow incomincia a spazientirsi , battendo il suo martelletto una decina di volte per calmare gli animi accesi in aula.

-Non siete voi a stabilire la sentenza, ma io.-. Sottolinea aspramente.
-Dovrebbe essere la verità a stabilire la sentenza!-. Risponde qualcuno dalla giuria.
Willow batte ancora il martelletto.
Poi accade in fretta. Scende il silenzio, Willow incomincia a parlare . Sta già dicendo gli anni da scontare quando Brittney si alza facendo rumore con le gambe della sedia sul pavimento.
Si voltano tutti a fissarla, me compresa.
Perché mi sarei aspettata di tutto ma non questo , non lei...
-Sono stata io.-. E' paonazza mentre le mani le tremano.
Tessa la tira per un braccio cercando di farla tornare a sedere.
-Sono stata io.-. Continua a dire.
-Signorina Fontana lei è già stata interrogata...-. Le fa presente il giudice mandando giù un sordo d'acqua.
-Si è vero ma...-. Prende fiato con la voce che le trema sempre meno -...Ho detto di avergli scritto e di essere andata via poco dopo averlo visto. Non è così. Come me c'era Phil e Tessa...-.
La stessa balza in piedi. 
-Si può sapere che cazzo stai dicendo?-. Ringhia.
Brittney trova il coraggio di guardarla in viso :-Quello che avremmo dovuto dire molto tempo fa...-. Poi si fa spazio fra le sedie , posizionandosi al centro dello spazio libero fra la moltitudine di sedie.
-Quel giorno Tessa Andres , mi ha chiesto di scrivere a Garret. Voleva che ci incontrassimo per un chiarimento dato che vivevo da lei e c'erano stati precedenti...Fra tutti noi...-. Stringe le mani fra di loro e ci getta lo sguardo.
-Ho pensato "wow, vuole gettare l'ascia di guerra"...Per questo ho accettato. Ma solo quando quel pomeriggio ho visto Phil a casa ho capito cosa aveva intenzione di fare. Garret mi ha parlato di suo padre ed io ho sbagliato a raccontare cos'era quell'uomo a Tessa. Poiché lo ha sfruttato per far finire Garret qui...-. Lo indica con il gesto di una mano, che rigetta subito lungo la gonna.
-Tessa aveva calcolato tutto...Perciò se c'è qualcuno che deve essere arrestato qui...Siamo noi due non Garret. Io c'ero , lei anche...-. Scoppia a piangere:-Lui si è solo difeso perché Phil , con ferocia lo aveva assalito e picchiato , fino a farlo sanguinare...-.

Torniamo a respirare tutti quanti, solo quando quel racconto termina.
Era stato agghiacciante sentire tutta la storia, momento per momento. Tanto che ora , nell'aula , erano più di due le persone in lacrime.
Willow si schiarisce la voce :-Questo cambia tutto...-. Poi getta lo sguardo sulla pila dei capi d'accusa. Guarda Garret, me, Brown , Melania , Jodie e Tessa che vorrebbe morire, piuttosto che essere qui in questo momento.
-Mi ritiro per deliberare.-. Proferisce all'improvviso.

Ci alziamo tutti e la sala si svuota velocemente.
Brittany resta seduta in disparte, decido di avvicinarmi.

-Hai fatto qualcosa di veramente eccezionale...-.
I suoi occhi gonfi rimbalzano sul mio viso.
-No...Ho detto solo la verità.-. Sorride amaramente.
-Già...-.
Sento le guardie carcerarie togliere le manette ai piedi ed alle mani di Garret e poco dopo, me lo ritrovo accanto.
-Britt..-. 
La bionda si solleva , poi in uno scatto maldestro gli si getta al collo, facendo spostare qualche sedia intorno a lei.
-Mi dispiace. Mi dispiace per tutto...-.
Garret non dice più nulla.
In quel momento una parte di me muore. Conosco Garret , meglio di chiunque altro e so, che lui teneva realmente a Britt. So per certo che le abbia raccontato tanto della sua vita e che per quel periodo era stata me , ma in biondo. Ed ora , mi ferisce vederlo accarezzarle i capelli in quel silenzio che nasconde mille parole.
-Vi ..lascio un po' soli.-. Dico facendo un passo indietro.
-No, non c'è bisogno...-. Dice lei allontanandosi dal petto di Garret. -Volevo dirgli solo questo...-. 
Mi sorride come farebbe una qualsiasi persona conosciuta casualmente.
Poi torna a guardare lui e gli accarezza il viso :-Ti auguro il meglio...-.

-Procediamo con l'ultima parte di dibattimento. Causa 0095 , imputati Garret Graham, Melania Graham. Omicidio di Phil Graham.-.

E' il momento. Si infrange tutto, si spezza ogni momento , ogni pensiero , ogni paura, lasciando spazio alla tensione palpabile che tutti stiamo soffrendo nell'aula.
Torniamo ai nostri posti, questa volta Garret è in piedi , accanto a me e Brawn. Mi tiene per mano ed un attimo prima che Willow torni a parlare , mi bacia sulla testa. 

-Presa visione dei capi d'accusa , delle varie dichiarazioni dei teste ed appresa la nuova circostanza per cui i fatti si sono poi svolti, questo giudice dichiara Andres Tessa colpevole di omicidio di primo grado in quanto seppur non artefice manuale dello stesso, ha contribuito alla premeditazione alla messa in atto ed in loco dell'accaduto, stabilendo come unica pena plausibile anni 25 nel penitenziario di Wedminghton. Condanna Fontana Britney ad anni 15 nel medesimo penitenziario per concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione. Dichiara Garret Graham assolto da ogni capo d'accusa poiché agli atti , la sua è stata solo una forma violenta di auto-difesa. Stabilisce in oltre l'affido parentale ed esclusivo di sua figlia Camila Graham come unico tutore legale e lo definisce detentore di tutti i suoi fondi bancari al fine del sostentamento della suddetta. Nega l'appropriamento dei fondi bancari Graham , alla Signora Melania Graham. Nega ogni addebito della causa al suo avvocato tale Brown .-. Poi fa una pausa , ci guarda tutti e sospira :- L'udienza è tolta.-.
Un grande applauso invade l'aula. E' finita . E' tutto finito.

Quella sentenza segnò per sempre ben nove vite:
La mia con Garret.
La sua , senza l'ombra di suo padre.
Quella di sua madre e di Rosalie che finalmente erano libere dai ricatti dell'uomo che aveva rovinato loro le vite.
Quella di Tessa che si era ritrovata , senza niente in un battito di ciglia e di suo fratello Jason a cui avevano strappato sia lei che Britt.
Quella di Brittany che dopo anni di errori, aveva saputo rimediare.
Quella di sua zia Melania , a cui era stato tolto praticamente anche l'ultimo centesimo di suo fratello.
Ed infine quella di Camila, che avrebbe segnato un po' tutte queste vite...


Perché le cose belle devono accadere anche se sembrano metterci un eternità, prima o poi, accadono.



   
 
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