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Autore: always_strong28    11/04/2020    1 recensioni
“A causa di imprevedibili circostanze, è richiesto aiuto qui al al frutteto per la stagione delle mele. Cercasi qualcuno che possa iniziare la prossima settimana o al massimo tra due, e che sia disposto a svolgere mansioni varie se necessario, come raccogliere e impacchettare le mele, gestire la cassa, e altri lavori manuali che potrebbero servire. Deve essere bravo con i clienti, e capace di sollevare fino a venti chili. Cercasi qualcuno disponibile almeno fino alla fine di Ottobre. Per favore contattate il numero su questa pagina o venite in loco e chiedete di Harry. Con amore xx”
_____
Louis sta nella fattoria di sua zia, in una piccola città del Minnesota, per quattro mesi. Per far fronte alla noia della sua permanenza, inizia a lavorare al frutteto locale, di proprietà del ventiseienne Harry Styles.
Louis si trova presto ad innamorarsi di quel luogo, e trova una famiglia in Niall, Liam e Zayn, gli amici di Harry.
Inizia anche ad innamorarsi di Harry stesso.
E forse innamorarsi di lui è stata la parte più semplice dell’intera faccenda.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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In qualche modo, il tempo passa anche senza Harry o gli altri ragazzi.

 

È più dura di quanto dovrebbe essere, visto che li conosce solo da tre mesi. Quando la settimana inizia, e con essa iniziano i preparativi per il Ringraziamento è ancora più difficile.

 

Un paio di giorni prima del Ringraziamento, Liam gli manda un messaggio e gli dice che è invitato ad andare da loro per cena. Louis lo ringrazia, ma gli dice che trascorrerà la giornata con la sua famiglia. Rifiutare è stata una delle cose più difficili che Louis abbia mai fatto.

 

Non sente più Ayn o Harry, e mentre da Harry se lo aspettava, la reazione di Zayn è una doccia fredda. Odia che sia zia, lo zio e perfino i cugini camminino sui gusci d’uova ogni volta che provano a parlare con lui.

 

Il 26 Novembre, riceve un messaggio di Niall chiedendogli di incontrarsi ad un bar in città.

 

Louis accetta, ed è grato di poter andare.

 

Quando parcheggia davanti al café, è appena sceso dall’auto quando Niall lo stringe forte in un abbraccio. E Louis deve trattenere lacrime di gioia, rimangono in piedi nel bel mezzo del parcheggio abbracciati e commossi per circa dieci minuti prima di avviarsi dentro il locale.

 

Niall, perché è una persona fantastica, non dice niente di Harry, parla di tutto e di niente. Quando si salutano un paio di ore dopo, Niall lo stringe di nuovo in un abbraccio stritolante, e gli dice che manca a tutti. Louis sente di nuovo le lacrime minacciare di scappare, mentre risponde che anche a lui mancano tutti, e che forse potrebbe passare qualche volta.

 

Non lo farà probabilmente, le possibilità che Harry sia con loro sono troppo alte.

 

Niall sembra vampiro, perché inizia ad invitare Louis in altri posti. Vanno a prendere un caffè un altro paio di volte, una volta con Liam. Escono a cena insieme, e in un’altra occasione Louis si unisce a Niall per fare shopping.

 

Prima di saperlo, Louis si sveglia il 3 Dicembre, e si rende conto che tra dodici giorni lascerà il Minnesota.

 

Quello stesso. Giorno, Niall lo invita ad andare ad acquistare dei regali. Louis lo prende in giro fino alla morte per il fatto che vada a fare i regali di Natale così in anticipo invece di aspettare l’ultimo minuto come fanno tutti, poi accetta l’invito.

 

Niall lo passa a prendere a casa della zia, e vanno nel centro commerciale in città.

 

Quando è passata poco più di un’ora, e Niall ancora non ha comprato niente, Louis borbotta e gli lancia una camicia. “Oh mio Dio, Niall! Sei peggio di mia madre. Hai almeno una vaga idea di cosa regalare?”

 

Niall borbotta in risposta, e piega la camicia prima di rimetterla sull’espositore. “Sta’ zitto, palloso che non sei altro, sto facendo del mio meglio.”

 

Louis ridacchia, e prende un vestito da un mucchio di fianco a lui. Ha una renna con il naso che suona ‘Jingle Bells’ quando lo premi. “Dovresti prendere questo per Zayn. Probabilmente ti ucciderebbe.”

 

Ridendo, Niall ne indica uno rosso decorato con delle campanelle. “Nah, meglio questo, il tintinnio lo farà impazzire.”

 

Scuotendo la testa, Louis rimette a posto l’abito, poi appoggia un braccio sulla spalla di Niall mentre continuano a camminare. “Beh, penso siamo meglio andare, che so…in un negozio per contadini. Comprare a tutti un paio di stivali brutti. O comprarmi un maglione. È dannatamente freddo e non c’è ancora nemmeno la neve.”

 

“Sono funzionali Lou, non indossiamo quegli stivali perché sono belli. Che colore di piace?”

 

Louis gli accarezza la testa, poi prova a schivare il colpo proveniente da Niall. Fallisce, e fa una smorfia esagerata mentre se ne vano e continuano a scherzare lungo il corridoio centrale. “Continua a pensarlo Neil, ma penso che agli altri piacciano. E mi piace il verde, tanto per la cronaca.”

 

Niall lo trascina in un altro negozio. “Lo dici adesso, ma dovresti vederci quando ci eravamo trasferiti qui per la prima volta. Harry non se ne è comprato un paio prima di sei mesi, quel dannato testardo.”

 

Si rende conto un secondo troppo tardi di ciò che ha detto, Niall guarda Louis con cautela. Nessuno dei due dice niente per un minuto, prima che Louis tossisca a disagio.

 

“Uh. A proposito degli altri. Come sta…Harry? E Zayn?”

 

Niall alza le spalle, cercando di mantenere la voce rilassata. “Bene, credo. Io eh, machi a Zayn, ma è testato e non vuole parlare con te per primo.” SI ferma e osserva Louis, cercando di identificare la sua espressione. “Ascolta non so esattamente cosa sia successo tra te ed Harry per farti mollare-“ Louis apre la bocca per parlare, e Niall non lo lascia interrompere. “-oh chiudi la bocca, sappiamo tutti che qualcosa è successo. Nessuno crede che tu vuoi veramente star seduto a casa di Jenna e piagnucolare per il tuo ultimo mese qui.”

 

Ha uno sguardo come se stesse sfidando Louis a dire il contrario, e Louis è intelligente, quindi sospira. “Vedi Ni-“

 

“Non devi dirmelo se non vuoi Lou, non voglio obbligarti.” Allo sguardo sorpreso e grato del ragazzo, alza le spalle, e continua. “Penso che dovresti parlare con lui, o mandargli un messaggio? Ultimamente è…non è se stesso. Sono onesto. Siete entrambi diversi. Come una coppia di fantasmi.”

 

Poi cambia argomento, ma Louis non può fare altro che rimuginare su quelle parole.

 

Ci pensa e ripensa per tutto il resto del pomeriggio, e anche quando torna dalla zia. Ci sta ancora pensando quando si mette a letto, e sente un opprimente senso di mancanza che fa quasi male.

 

Se Harry è ferito, il solo pensiero fa stare Louis altrettanto male, perché Harry è Harry. L’unica volta in cui Louis l’ha visto provare con un’emozione diversa dalla gioia o allegria, è stato…beh, quando Louis se ne è andato. Inoltre, se Harry non è stato se stesso da quando Louis ha mollato, allora forse significa che sta male a causa di Louis.

 

È una cosa crudele sperarci, ma Louis lo fa lo stesso.

 

Realizza che non può tornare a Londra senza aver parlato con Harry. È stato uno straccio nelle ultime settimane, se deve essere onesto con se stesso.

 

Ha iniziato ad indossare i vestiti che Harry gli aveva prestato Quel Giorno a casa. Non riesce nemmeno a lavarli, perché non vuole togliere il profumo del ragazzo. Gli manca Harry, non vuole stare senza di lui. L’idea di tornare a Londra (non riesce nemmeno più a definirla come casa) senza avere Harry nella sua vita è la cosa più brutta al mondo, anche se non riesce ancora a capacitarsi come il suo Harry sia lo stesso Harry che ha parlato con Nick.

 

Non lo spaventa tanto quanto dovrebbe, rendendosi conto che abbandonerebbe tutto per Harry, non importa cosa succederebbe.

 

Decide che deve parlare con Harry.

_______

 

4 Dicembre

 

Il giorno dopo è anche più freddo della giornata precedente, e sulla via per casa di Harry, Louis accede la radio. Spera che nevicherà prima di doversene andare, ma al momento il meteo non sembra averne l’intenzione.

 

Il meteorologo sta dicendo che forse nevicherà domani, ma lo sta anche dicendo da due settimane, quindi Louis inizia a credere che gli esperti del Minnesota non ne sanno molto di meteo. Quando il frutteto è nelle vicinanze, spegne la radio. Il nervosismo alla bocca dello stomaco, che ha cercato di ignorare tutta la mattina, non può più essere ignorato, e un’enorme parte di lui vuole fare marcia indietro.

 

Non è sicuro di come andranno le cose. Harry probabilmente gli urlerà per prima cosa, e Louis lo lascerà fare. Dopo il modo in cui ha parlato ad Harry l’ultima volta - rabbrividisce al pensiero - si merita di ricevere un po’ di insulti.

 

Ha un piccolo discorso in mente, uno che è pieno di ‘come hai osato’ e ‘ti amo deficiente’, ma quando arriva, è completamente bloccato.

 

Ovviamente, dal momento che l’attività è chiusa da fine Novembre, il negozio è buio e chiuso. Anche la casa di Harry è buia. Non c’è niente di aperto, e Louis sa che è una cosa che Harry fa solo quando sta via più di un giorno.

 

Poi si ricorda il giorno.

 

Il quattro Dicembre, il che significa che Harry è a New York con la sua famiglia per celebrare il compleanno di sua sorella e un Natale anticipato.

 

Grugnisce per la frustrazione, e si siede di peso sui gradini.

 

“Cazzo.”

 

Louis si avvolge le bracci intorno alle ginocchia, e fissa gli alberi di mele. Rimane lì alcuni minuti, prima di prendere il cellulare e selezionare il nome di Zayn.

 

Con un sospiro, inghiotte il suo orgoglio e scrive ‘hey posso venire da te? Mi manchi :(‘

 

È sollevato quando Zayn gli risponde quasi subito con un ‘certo, mi manchi anche tu’.

 

Rimane lì seduto qualche altro minuto, poi sospira e si alza. Meglio togliersi il pensiero.

_________

 

Quando bussa alla porta di Zayn e Liam - è strano dover bussare - si aspetta che Zayn abbia un’aria furiosa, o di non essere lui ad aprire ma Liam. Invece, Zayn apre la porta, e invece di essere incazzato, sembra solo riservato.

 

Forse è peggio.

 

“Hey, entra pure, ok? Si gela fuori.”

 

Louis annuisce e lo segue. Si toglie la giacca e si dirige in cucina, e la appende dietro una sedia prima di…rimanere lì impalato. Normalmente, si sederebbe su uno degli sgabelli mentre Zayn fa le faccende, ma ora si sente a disagio e fuori posto. Zayn si occupa di preparare il te’, e quando si volta per prendere qualcosa, vede Louis, e sospira.

 

“Lou, siediti, non ti prenderò a morsi, amico.” Louis ridacchia nervoso e si siede. È un po’ teso, ma nessuno dei due parla finché Zayn non prepara le tazze per entrambi, e le appoggia sul bancone. Il cuore di Louis si stringe quando viene colpito da quanto Zayn gli sia mancato. Deglutisce, e fissa il ripiano.

 

“Mi dispiace.”

 

Le sopracciglia di Zayn si arcuano. Louis non lo deve nemmeno guardare per saperlo. “Per cosa?”

 

Louis rabbrividisce, e gira il cucchiaino prima di continuare. “Per essere stato un amico di merda?”

 

Zayn emette un altro sospiro. “Lou, ti ho ignorato tanto quanto tu hai ignorato me. Siamo stati due idioti, e mi scuso anche io. Non è per questo che sono arrabbiato.”

 

Ecco, Louis se lo immaginava.

 

Trattiene il respiro, e giocherella con il bordo del ripiano in legno, mentre si fissa le mani. “Allora, per cosa sei arrabbiato?” Fa l’ottuso, lo sa bene, ma lo chiede lo stesso.

 

Con uno sbuffo, Zayn prende un sorso di te’ prima di rispondere. “Sono arrabbiato perché chiaramente qualcosa è successo, e per qualche ragione sei scappato invece di parlarmi. Te ne sei semplicemente andato, quando ho pensato-davvero - che la nostra amicizia significasse qualcosa. E non hai mollato solo me.”

 

Louis può sentire tutta l’ansia andarsene, rimpiazzata dal senso di colpa. “Zayn io-“ Si ferma, e quando non continua, Zayn prende di nuovo parola.

 

“Ascolta, mi sei mancato. Anche a Niall e Liam manchi, anche se non pensare che io non sappia che hai continuato a parlare con loro, ma…”

 

“Harry.”

 

Zayn annuisce. “Sì, l’hai abbandonato.” La sua mandibola si tende, è furioso, e Louis è spaventato.

 

Louis si cruccia, e scuote la testa, sentendo la rabbia prendere il sopravvento. “Non ho-“

 

“Beh, come cazzo dovevo saperlo?” Zayn non alza la voce, non si muove, ma solo con quel tono, Louis sente tutta la rabbia abbandonarlo. Zayn aspetta un minuto, poi continua. “Te ne sei andato Lou. Io- un minuto prima Harry era più felice di come io l’abbia mai visto, e il minuto dopo eri sparito senza una parola, e hai lasciato me a raccogliere i cocci.”

 

Ogni tentativo di replica ha abbandonato Louis, e guarda finalmente Zayn meglio occhi. “Non ho mai-“ La sua voce si spezza, si schiarisce la voce prima di continuare. “Non volevo ferire nessuno Z, specialmente non Harry, giuro, è solo che…dovevo-.” Si ferma ancora, con gli occhi pieni di lacrime per quella che sembra la milionesima volta in solo un paio di settimane; Zayn è preoccupato, e forse è peggio di vederlo arrabbiato.

 

Cosa c’è Lou? Cosa è successo? Puoi parlare con me, tesoro.”

 

Louis ingoia il groppo in gola, e annuisce. “Sai che umh…io ed Harry siamo rimasti all’hotel, quella notte, giusto?” Zayn annuisce, e Louis prende fiato. “È stato- bellissimo. Non mi sono mai, mai, sentito così e Harry era-era perf-“ tira su con il naso, e sente la prima lacrima scorrergli lungo la guancia. “L-la mattina seguente eravamo ancora a letto, e Nick è passato da noi.” Vede gli occhi di Zayn spalancarsi.

 

“Lou.”

 

Louis fa una risata al sapore di lacrime e annuisce. “S-sì. Lui ha detto un po’ di cose, non pensava fossi lì all’inizio, credo, e poi Harry gli ha detto che ero lì, e Nick ha aggiunto altro, in merito a fare una cosa a tre e- Harry ha solo….” Si sfrega gli occhi. “Harry non ha detto niente, l’ha trascinato fuori dalla stanza.” Gli trema il labbro, e la frase seguente esce come un rantolo patetico, si odia. “Non m-mi sono mai sentito così usato in tutta la mia vita Zayn.”

 

Zayn si alza e va da lui per stringerlo in un abbraccio non appena finisce di parlare, e Louis si abbandona. Zayn gli accarezza la schiena, e lo stringe. Per la prima piangere è veramente un sollievo.

 

Dopo alcuni minuti in cui Louis singhiozza sulla maglietta di Zayn, finalmente si calma abbastanza per staccarsi. Sta ancora tirando su con il naso, e asciugandosi gli occhi quando Zayn inizia a parlare.

 

“Mi dispiace che hai avuto a che fare con tutto ciò da solo. Conoscendo Nick posso immaginare che cosa tu debba aver sentito e…mi dispiace Lou.”

 

Louis scuote la testa, e stringe il braccio di Zayn. “Non è stata colpa tua, inoltre quello che ha detto non mi ha infastidito mano quanto il fatto che Harry…” Sospira, non riesce nemmeno a dirlo di nuovo, e Zayn fa di no con la testa.

 

Si allontana appena, così può guardare Louis in faccia. “No, no no, Louis tu significhi tantissimo per Harry, te lo prometto Harry non era d’accordo con niente di tutto ciò.”

 

“Nick gli ha chiesto se Harry mi volesse condividere.” Zayn rabbrividisce, e Louis ride secco. “Harry ha semplicemente riso. Come cazzo faccio a passarci sopra?”

 

Zayn si sfrega la faccia con le mani. “Cazzo. Nick è uno stronzo.” Louis ride, e beve un sorso di te’.

 

“È quello che ho detto quando Harry mi aveva chiesto se sapessi chi fosse.”

 

Zayn ride piano. “Beh, lo è. È, però, anche un buon amico di Harry. Conosce Harry quando le cose erano…diverse. Harry non è chi era solito essere.” Louis lo guarda confuso, e Zayn continua.

 

“Io ed Harry ci siamo trasferiti a Londra quando avevamo sedici anni. Era un genio, è entrato all’università con tutti i crismi, e quando si è laureato a diciotto anni aveva una marea di lavori che lo aspettavano già. Aveva incontrato un po’ di gente il primo anno, e andava sempre ad un sacco di feste. Voglio dire, c’eravamo tutti, è lì che abbiamo conosciuto Liam e Niall, eravamo tutti giovani, e il lavoro pagava bene, era tutto dovuto. Ma, Harry era così giovane, un genio e adorabile.” Sorride. “Pensi che sia bello adesso? Avresti dovuto vederlo a diciassette anni, era un cherubino, con le fossette, i capelli e tutto il resto.” Louis ridacchia, l’immagine è stupenda.

 

Zayn beve ancora un po’ prima di continuare. “Il primo anno non era così male, ma…tutti volevano un pezzo di lui, e credo fosse rimasto invischiato. È un animale sociale, fa sentire tutti come se fossero i suoi migliori amici, quindi dalle feste si è passato alla droga, al bere, al sesso, insomma tutto quanto.” Si morde le labbra, sembrando come se stesse ponderando se dire quello che stava pensando. “Le cose sono…degenerate per un po’. Non voglio entrare nel dettaglio, non è compito mio, ma…” Sospira.

 

“Quello che voglio dire è che Nick non conosce più Harry. Conosce il ragazzo che usciva tutte le notti e si ubriacava così tanto da non camminare, e conosceva il ragazzo che indossava sempre vestiti firmati, e quello che aveva una nuova conquista con sé ogni notte perché pensava che era ciò che doveva fare, ma non sa altro.” Zayn appoggia il proprio ginocchio su quello di Louis, e il suo volto si ammorbidisce.

 

“Tu conosci Harry, e tiri fuori il meglio di lui. L’hai visto raccontare le sue battute orrende, conosci la sua mela preferita e che piange come un bambino guardando Oceania.” Louis ride, e si asciuga le lacrime che continuano a cadere.

 

“Sa a memoria quel dannato film e comunque ogni volta piange.”

 

Anche Zayn ride, e annuisce. “Esattamente, Quello è Harry, Lou. Quello che piange durante i film Disney, che cade dal trattore dal troppo ridere. Non il dongiovanni ubriacone che tutte quelle persone dell’altra notte pensano che sia. Non voglio scusarlo, ma non ti dirò di chiudere il tuo cuore. È il mio migliore amico, e non potrei essere qui senza di lui. Gli parlerai?”

 

Louis singhiozza e annuisce. “Okay. Ci parlerò.” Alza le spalle e sorride e a Zayn. “Mi manca, e tutta questa storia sta diventando patetica.” Zayn ride, e indica i pantaloni che Louis sta indossando, che appartengono ad Harry.

 

“Sì, sono d’accordo.”

 

Louis ridacchia poi entrambi rimangono in silenzio. Finiscono il te’ senza dire altro, e Cristo, a Louis era mancato Zayn.

 

“Mi sei mancato Z.” Zayn ghigna.

 

“Mi sei mancato anche tu, Lou, sono felice che tu sia tornato.” Louis annuisce, poi lo guada serio.

 

“Zayn, amico, dovremmo fuggire insieme.”

 

Zayn alza le sopracciglia, fingendo di pensarci su, poi annuisce. “Va bene. Fanculo Liam e Gooseberry, fuggiamo a Las Vegas. Avremo dei bambini adorabili.” Riesco ad rimanere seri per qualche secondo, prima di scoppiare a ridere.

 

Quando finalmente si calmano, Zayn beve l’ultimo sorso di te’, poi si alza. “Dai Lou, andiamo a guardarci qualcosa e a coccolarci un po’. Mi mancano i tuoi abbracci.” Louis adora l’idea e la esprime con dei versetti ridicoli, e lo segue in salotto, ridacchiando mentre Zayn alza gli occhi al cielo.

 

Mettono Rambo, e a metà del film, Liam entra in casa chiamando Zayn. Quando arriva in salotto e vede lì Louis, i suoi occhi si spalancano, poi fissa Zayn per alcuni secondi, quasi come se stessero avendo una qualche conversazione silenziosa, prima di sorridere e gettarsi tra i due.

 

Dopo alcuni minuti in cui sono tutti schiacciati uno all’altro, ridendo e sistemandosi, Louis finisce in mezzo ai due amici, più felice di quanto fosse stato nelle due settimane precedenti.

 

Quando nel film iniziano ad esserci un caos di esplosioni, Zayn punzecchia Louis con un dito per richiamare la sua attenzione, poi sussurra, “Per la cronaca, Lou, sarai sempre parte della famiglia. Anche se le cose non funzioneranno tra te e H. Sei parte di noi, e avrai sempre un posto qui.”

 

Louis si sente sull’orlo del piano, di nuovo, quindi non dice niente; si accoccola su Zayn e lo abbraccia più stretto possibile.

 

Spera che sia abbastanza come ringraziamento.

________

Louis viene a sapere da Zayn che Harry se ne è andato a New York più tardi del solito, quindi aveva in mente di rimanere là fino al diciotto.

 

Tre giorni dopo la partenza di Louis.

 

Quando se ne rendono conto, rimangono tutti in silenzio, prima di accordarsi nell’ignorare la cosa.

 

Trascorrono la settimana seguente insieme. Louis fa altro shopping con i ragazzi, e compra i regali per ciascuno di loro, insieme ad alcune cose per i suoi fratelli e genitori.

 

Il sei dicembre Louis manda un messaggio ad Harry, chiedendogli di parlare.

 

Harry non risponde.

 

Zayn porta Louis a fare una scampagnata l’otto per vedere la più grande palla di filo mai creata da un solo uomo. Il tragitto in auto è la parte migliore perché mangiano schifezze e cantano l’assurda canzone che hanno scritto su questa palla. Senza offesa.

 

Il nove viene trascorso da Louis a casa degli zii.

 

Il dieci Louis prova di nuovo a mandare un messaggio ad Harry, poi si obbliga a non fissare il cellulare per le successive quattro ore.

 

Quando alla fine lo fa, vede che Harry ha attivato le spunte blu, e Louis riesce finalmente a vedere che Harry ha letto il suo messaggio. Nessuna risposta ancora.

 

Louis non piange di nuovo, si rifiuta di farlo, ma la nuova consapevolezza quasi lo fa crollare.

_______

 

14 Dicembre. 3:00 PM

 

Louis trema mentre indossa una felpa, una pesante giacca invernale, cappello, guanti e finalmente, stivali caldi.

 

Il Minnesota è dannatamente freddo al momento, e ancora niente neve. Louis è un po’ triste, perché sarebbe partito esattamente il giorno seguente, e ancora non aveva visto la neve.

 

Si sente tradito, davvero.

 

Corre fuori per salire sull’auto calda - perché il suo adorabile zio l’ha accesa per lui - e maledice Niall per avergli fatto lasciare casa. Tutto per cenare insieme prima che Louis se ne vada.

 

Non è davvero arrabbiato. Non lo sarebbe mai con Niall.

 

Il meteorologo continua a parlare di neve (ancora!) e Louis alza gli occhi al cielo prima di cambiare stazione. L’altro canale sta riproducendo Leather and Lace, e Louis spegne la radio di botto.

 

Quando arriva sulla stradina ormai familiare dove ci sono tutte le case dei ragazzi, passa davanti al frutteto, e vede un luce nel negozio. È confuso, e gira per andare a controllare.

 

Probabilmente è Liam che controlla tutto, e se Louis è abbastanza fortunato potrebbe anche fargli prendere un colpo visto che l’allarme che suona di solito ad ogni nuovo arrivo è stato disattivato quando Harry è partito.

 

Quando arriva davanti all’edificio, non vede né la macchina di Liam né di Zayn, e forse pensa che abbiano parcheggiato nel garage. Si dirige al negozio, e non vedendo nessuno, controlla nell’ufficio e nella sala dell’impacchettatrice. Ma niente, quindi sbuffa e va verso il garage. Stranamente, lì ci sono solo il pick-up di Harry e i due trattori, come nelle scorse settimane.

 

Louis sbuffa di nuovo. Uno dei ragazzi deve essersi dimenticato la luce accesa e poi di chiudere a chiave.

 

Scuotendo la testa, fa marcia indietro e si dirige verso il davanti dell’edificio. Dal momento che è lì, è meglio che chiuda tutto, perché è ovviamente il migliore. Quindi spegne le luci, e si volta per tornare alla macchina a prendere lerciavi, quando lo vede.

 

O meglio, vede una persona.

 

Il cuore di Louis si blocca in gola, con la bocca spalancata, perché Harry si sta dirigendo verso di lui.

 

E più si avvicina, più Louis si bea della visione.

 

Indossa dei bei vestiti, deve essere appena tornato. Ha un paio di Chelsea Boots mrroni, un paio di jeans attillati un po’ strappati, e una morbida felpa viola. Indossa anche un cappello e spuntano appena alcuni ciuffetti ricci. Con l’esattezza dei corti ciuffetti.

 

“Louis?”

 

Louis è in shock, e arrossisce. “H-Harry…sei tornato?”

 

Doveva essere un’affermazione, ma gli esce come una domanda, e Louis si sente stupido. Harry alza le spalle e si ferma un metro lontano di fronte a Louis; Dio, sembra così stanco. Il cuore di Louis si stringe.

 

“Sì, mia sorella mia ha rispedito a casa prima perc-beh. Mi ha mandato via prima.”

 

Louis annuisce. “Hai tagliato i capelli?”

 

Harry arrossisce e si porta una mano alla testa per sistemare il cappello. “Sì, avevo bisogno di un cambiamento.”

 

Rimangono in silenzio, poi Louis inizia, “Harry, i-“

 

Nello stesso momento, Harry dice, “Cosa ti-“

 

Si ferma, e ridacchiano a disagio. Quando smettono, Harry indica a Louis di continuare. “Uh, prima tu.”

 

Louis fa un profondo respiro. “Harry, vorrei scusarmi.”

 

Harry lo guarda indifferente. “Non c’è niente di cui tu debba scusarti.”

 

Scuotendo la testa furiosamente, Louis si avvicina impercettibilmente. “ c’è. Sono stato uno stronzo Harry. Non me ne sarei dovuto andare in quel modo ma io-“

 

Perché te ne sei andato?” Il modo in cui Harry lo chiede, calmo, quasi sussurrando, è distruttivo; è così vulnerabile che Louis quasi scoppia in lacrime. Deglutisce, e fissa il pavimento, prima di sforzarsi a guardare di nuovo il ragazzo. Deve guardarlo in faccia.

 

“Ecco-“ sospira. “La mattina dopo…um, l’hotel?” Harry non reagisce, fa a malapena una smorfia e Louis è sorpreso che Harry stia così calmo. Si schiarisce la voce, e continua. “Allora, ero sveglio, quella mattina. Ti ho sentito parlare con Nick.”

 

Harry sembra confuso per un istante, poi la sua bocca si spalanca e un’espressione devastata prende il posto dell’apatia.

 

Cazzo. Non è ciò che Louis voleva.

 

“Louis, non volevo…mi disp-“

 

“No Harry, fammi finire. Per favore?” Harry è esitante, ancora sconvolto, ma annuisce.

 

“Ti ho sentito parlare con lui, e quello che ha detto, ed ero ferito. Perché ha detto quello cose, certo, ma…tu non hai detto niente? Hai solo riso. Ed ero…” deglutisce poi continua, perché lo sguardo di Harry è terribile e vuole farla finita il prima possibile. “Mi sono sentito così usato, Harry. Hp pensato che tu pensassi quelle cose di me, che ero solo un pezzo di carne con cui giocare, con cui divertirsi per qualche mese, e poi me ne sarei andato e non avresti dovuto più avere niente a che fare con me.”

 

Sembra che per Harry l’intero mondo sia stato distrutto, e Louis conosce quella sensazione.

 

“Ecco perché ho mollato il lavoro. Perché me ne sono andato, e perché ti ho detto tutte quelle cose terribili, e mi dispiace davvero, non hai idea quanto. Ho parlato con Zayn e mi ha detto alcune cose e-“

 

“Ma te ne stai andando comunque.”

 

Louis si ferma, e fissa Harry. “Cosa?”

 

Harry si morde il labbro, poi alza le spalle rassegnato. “Ma te ne vai lo stesso, vero?”

 

Louis annuisce, esitante. “Beh. Sì, i-io ho un volo da prendere domani e io-“

 

“Allora perché disturbarti?” Louis capisce. Oh.

 

“Perché mi sono disturbato di fare cosa, Harry?” Lo sa. Sa cosa Harry gli sta chiedendo.

 

Harry sbuffa, frustrato. “Perché disturbarti quando pensavi che per me fosse solo una cosa passeggera? Perché quel pensiero ti ha fatto scappare dopo la nostra notte insieme? Perché sei qui adesso?”

 

Louis lo fissa e Harry sembra veramente disperato.

 

Dimmi perché cazzo lo stai facendo Lou, o me ne vado a casa, e giuro su Dio non parlerai con me mai più.”

 

Ed eccolo lì, il tono a metà tra supplica e accusa nella voce di Harry, unito al bisogno che Louis ha di stringerlo. Louis borbotta per la rabbia, e urla, “Perché sono innamorato di te, imbecille!”

 

Silenzio. Si fissano. Gli occhi di Harry spalancati, Louis ansimante, i secondi passano infiniti.

 

Louis apre la bocca per dire qualcos’altro, quando qualcosa di freddo gli cade sulla guancia. Alza gli occhi, e per la prima volta nota qualcosa di diverso da Harry.

 

Sta nevicando. Finalmente.

 

Quando fissa di nuovo il ragazzo, ci sono lacrime agli angoli degli occhi di Harry. Louis fa un profondo respiro, e quando parla di nuovo è calmo e stabile.

 

“Ti amo così tanto Harry. In qualche modo, da qualche parte tra le tue battute, e tra il farmi sentire parte della famiglia, mi sono innamorato di te.”

 

Harry ride piangendo, un sorriso esitante sulle labbra. “Quindi-quindi quando hai detto che non volevi restare…”

 

Louis si ammorbidisce mentre si avvicina ad Harry. “Avevi ragione, erano cazzate colossali.” Harry annuisce, ancora sconvolto, e Louis gli prende la mano sinistra e la porta al suo petto, stretta tra i loro corpi. “Voglio l’Harry del frutteto. Voglio svegliarmi presto, indossare vestiti sporchi, sudare per la fatica, e lavorare così tanto che sembra non debba mai finire.” Harry tira su con il naso, ma ha un’aria divertita, e Louis continua.

 

“Voglio guidare il trattore per te, e voglio raccogliere le mele anche se devo usare quella stupida scala. E voglio stringerti nei giorni in cui tutto va male, e voglio ridere con te nelle giornate perfette. Voglio venire ad ogni incontro di lavoro che hai, e voglio avere tutti gli appuntamenti che riusciamo ad incastrare nei giorni interminabili.”

 

Singhiozza, e realizza che anche lui sta piangendo. Le mani di Harry strette tra le sue, e Louis ride senza fiato. “Voglio le domeniche trascorse con te e i ragazzi, voglio andare a quelle stupide partite di football. Voglio qualcosa tra cinque e trenta figli e-“

 

Harry ride, ma esce un singhiozzo. “Lou-“

 

Louis ridacchia trattenendo i propri. “-e voglio te, Harry. Voglio tutto ciò per te. Con te. Perché ti amo, Harry Styles. Per favore, ti prego, dimmi che posso averti.”

 

Entrambi piangono, in piedi nella fredda notte mentre la neve cade intorno a loro, ed è perfetto.

 

Harry annuisce, le lacrime che corrono libere lungo le guance mentre porta una mano al volto di Louis. “Dio, puoi avermi Louis. Per tutto il tempo che vuoi, ovunque tu voglia. S-se vuoi tornare a casa, se decidessi che non vuoi-“ indica intorno a sé, “-questo, sarò con te. Mollerei tutto. Se me lo chiedessi. Ti amo così tanto, non posso credere che tu abbia pensato che fosse diverso, e mi dispiace per tutto. Non succederà mai più, mentre sono ancora in vita.”

 

Tutto ciò che Louis riesce a fare è ridere, e così Harry, poi si sposta una mano sulla vita di Louis, e le bracci di Louis salgono intorno alle sue spalle, e si baciano.

 

È il miglior bacio di sempre. In piedi nella neve, in un frutteto, con l’amore della sua vita, e sa che non c’è nessun altro posto al mondo in cui vorrebbe essere.

 

Alla fine, si staccano ridacchiando, e Harry mordicchia il labbro di Louis. “Casa?”

 

Louis ghigna, e scuote la testa. Harry lo guarda confuso, e Louis lo bacia sulla guancia, e sussurra, “La nostra casa.”

_______

 

Quando attraversano la porta di casa di Harry e il corridoio, staccandosi a malapena dal bacio, Louis non è in grado di dire cosa ha ancora addosso e cosa no. Sa con certezza che deve togliersi la giacca e che anche la felpa di Harry deve sparire.

 

Per fortuna, Harry sembra essere disperato quanto lui, e praticamente strappa la giacca di Louis, prima di fare lo stesso con i suoi vestiti, mentre si dirigono verso le scale che conducono alla stanza di Harry.

 

Louis geme, e tira la t-shirt di Harry facendo ridacchiare l’altro. Louis si stacca da dove stava baciando Harry sulla clavicola e mette il broncio. Harry ghigna soddisfatto.

 

“Ti ho appena fatto entrare a casa mia e sei già disperato, baby?”

 

Louis sbuffa, e mordicchia la mandibola di Harry, poi batte seducente le palpebre mentre si succhia il labbro inferiore. “Non poso farci niente, ho bisogno di te.”

 

Harry grugnisce e dà una pacca sul culo di Louis. “Cazzo, principessa, va’ di sopra, prima che ti scopi sul pavimento.”

 

Con un sorrisetto contento, Louis esegue gli ordini, togliendosi la maglia mentre entra in camera di Harry. Quest’ultimo lo segue da vicino, e quando Louis si slaccia i pantaloni e li fa scivolare lentamente lungo le cosce, viene premiato dal grugnito animalesco dietro di lui. Poi, Harry lo prende e lo fa sdraiare, tirandogli via il resto dei jeans.

 

Harry è a petto nudo, in piedi davanti a lui con solo i pantaloni. Quando Louis lo osserva, Harry sorride ancora, e si inclina in avanti per baciare i fianchi di Louis.

 

“Mi sei mancato così tanto, principessa, vuoi davvero provocarmi così tanto?” Louis geme disperato, e porta una mano ai capelli -corti, cazzo si deve abituare, e li tira. Harry geme a sua volta e lascia un marchio sull’osso del bacino, poi continua verso il basso baciando le cosce. Si avvicina al suo membro, sempre di più, poi di botto si alza.

 

Louis si lamenta e mette il broncio. “Adesso chi cazzo è che provoca?”

 

Harry ride, e si toglie i jeans prima di gattonare sul etto e sistemarsi sopra Louis. “Lo adori principessa, non mentire.” Bacia dolcemente Louis dietro l’orecchio e Louis rotea gli occhi cercando di spingere i fianchi contro il ragazzo. Quando Harry appoggia una mano sull’anca, lo blocca facilmente. Harry sorride, poi sussurra. “Pregami, angelo.”

 

Louis trattiene il fiato. “Ti prego, Harry i-“

 

Harry lo guarda con disapprovazione, e scuote la testa. “No no baby, come si dice?”

 

Louis è confuso, e prova a spingersi verso Harry. “H-ho detto per favore Harr-“

 

Harry gli dà un leggero colpetto sulla coscia. “No, come mi chiami tesoro? Chi sono, baby?”

 

Louis lo fissa, con il cuore che batte all’impazzata, perché non è assolutamente possibile.

 

C’è un sorriso sornione sul volto di Harry, mentre bacia con fare rassicurante le labbra di Louis. “Va tutto bene Lou, posso darti quello di cui hai bisogno? Per favore, tesoro?”

 

Louis deglutisce, con le guance in fiamme mentre chiude gli occhi. I baci di Harry si sono spostati sul collo, e Louis spinge la testa all’indietro. Rimane in silenzio per alcuni secondi, prima che Harry inizi a succhiare un marchio, Louis geme.

 

“Daddy ti prego.”

 

Harry mugugna, e tuto ciò che Louis conosce dopo quel momento sono le mani di Harry, le sue labbra che lo toccano, lo sfiorano, lo fanno impazzire facendolo sentire desiderato e amato.

 

Viene con il sapore di Harry sulle labbra, la sensazione di avere Harry dentro di sé, nel suo letto, e la consapevolezza di essere a casa per prima volta in vita sua

 

_______

 

Più tardi, quando entrambi sono soddisfatti, puliti e comodi sotto le coperte, Harry studia i tatuaggi di Louis.

 

Indossano entrambi dei pantaloni della tuta - perché la casa di Harry era un gelo dal momento in cui nessuno aveva riacceso il riscaldamento - e Harry è seduto tra le gambe di Louis. Gli accarezza gentilmente la caglia, prima di lasciarci un bacio. “Adoro questo tatuaggi, il triangolo.”

 

Louis sorride tenero. “Anche io, me lo sono fatto un mese dopo il coming out. Probabilmente è il mio preferito, non che io ne abbia tantissimi se paragonato a te.”

 

Harry sorride fiero mostrando il suo bicipite. Le parole ‘Love Wins’ tatuate lì, con un corsivo marcato e i colori dell’arcobaleno. “Questo è il mio preferito, è il mio unico tatuaggio colorato.”

 

Louis si allunga per toccarlo, e ci passa sopra il pollice. “È bellissimo, e sono quasi sorpreso che tu abbia ‘rovinato’ lo schema bianco e nero, se devo essere onesto.”

 

Harry ride di gusto. “Gemma mi ha detto la stessa cosa in realtà. È l’unico che ho voluto a colori.” Poi fa una pausa, e alza le spalle. “Anche se ultimamente il colore blu non sembra così male.” Gli occhi di Louis scattano in sù e fissano Harry mordicchiarsi un labbro.

 

Lo sguardo del ragazzo è così vulnerabile, che fa desiderare Louis di abbracciarlo e non lasciarlo andare mai più. La sua espressione si ammorbidisce, e immerge le mani nei ricci corti di Harry, mentre con l’altra stringe la mano del ragazzo.

 

“Il blu è un bel colore, anche se probabilmente mi farò qualcosa di verde.”

 

Tutta la tensione lascia il corpo di Harry, il quale sorride e appoggia la testa sulla pancia di Louis. “Ottima idea, Lou.”

 

Louis sorride e pettina i capelli di Harry con le dita, mentre lo fa Harry inizia a canticchiare. Louis ad un certo punto si addormenta, come se fosse la cosa più naturale che abbia mai fatto.

_______

 

15 Dicembre. 6:00 AM

 

Louis si sveglia lentamente, percependo le gambe di qualcuno intrecciate con le sue, e un braccio avvolto intorno ai fianchi.

 

Si ricorda di essersi addormentato che era lui ad abbracciare Harry, ma in qualche modo, si erano rovesciati e ora lui usava il petto di Harry come cuscino, e il braccio dell’altro lo stringeva. È bello, e Louis sospira contento. Si muove appena sopra di lui, e Louis sposta la testa, e semi addormentato guarda Harry che lo fissa. Ha un piccolo ma felice sorriso sul volto, e alza una mano per scostare la frangia dagli occhi di Louis.

 

“Buongiorno amore, hai dormito bene?”

 

Louis grugnisce, si stiracchia e sbadiglia. Poi si ri-accoccola su Harry e annuisce. “Mm, mh, la miglior dormita che mi sono fatto da un po’.”

 

Harry mormora ed è d’accordo anche lui. “Anche io. Il miglior sonno da…” non dice altro, e Louis si sente stringere il petto. Lascia un tenero bacio sullo stomaco di Harry, proprio di fianco al tatuaggio della falena.

 

“Non dormirai mai più da solo amore, non finché posso evitarlo.” Harry ghigna e apre la bocca per dire qualcosa, quando c’è un urlo dal piano inferiore.

 

“Harold!”

 

È Niall, e Harry sospira con affetto, prima di rispondere. “Oi, Oi!”

 

Louis ridacchia perché sa che è stato lui il primo ad iniziare quel tipo di risposta, e il suo cuore è così pieno. Un momento dopo, ci sono dei passi su per le scale, lungo il corridoio e poi Niall apre di colpo la porta.

 

“-quando non ti sei presentato la sera scorsa, Liam non voleva credermi, cazzo. Poi ho visto la macchina nel vialetto e sap-“ Entra nella stanza, poi vede Harry e Louis, abbracciati uno all’altro e sorride da guancia a guancia. Si appoggia, con aria soddisfatta, allo stipite della porta. “Bene, bene, bene.” Si volta verso le scale e grida di nuovo. “Portate quassù i vostri culi!”

 

Harry ride. “Hai davvero trascinato Liam e Zayn qui alle sei del mattino solo perché hai visto l’auto di Louis parcheggiata qui fuori?” Niall fa le spallucce, ancora sorridente.

 

“Siete un po’ vestiti lì sotto?” Entrambi annuiscono, e Niall si getta a pesce su di loro. Dopo un po’, arrivano Liam e Zayn, e vedendo la pila di corpi sul letto, non esitano ad unirsi.

 

Da lì, è un caos di risate, solletico e prese in giro rivolte ad Harry e Louis per essere stati due assoluti idioti. Poi, tutti si calmano abbastanza per parlare.

 

Zayn richiama l’attenzione di Louis. “Allora, non hai un volo da prendere…” Guarda il cellulare di Harry, per vedere l’ora, e poi si volta di nuovo verso Louis. “…in due ore?”

 

Louis sente Niall e Liam tendersi, mentre Harry rimane impassibile. Louis sorride, e dà un colpetto a Zayn. “Penso che ci sia qualcosa di strano in Harry che fa desiderare le persone di perdere i voli per lui.”

 

Tutti ridono di nuovo, poi qualcuno accende la TV, mentre Liam scende di sotto per recuperare qualcosa da mangiare.

 

È assurdo, e forse un po’ da irresponsabili che quattro adulti trascorrano la mattina a letto guardando la TV; ma è perfetto ed è casa.

 

Louis osserva le risate e l’assoluta pazzia che scorre intorno a lui. La mano di Harry intrecciata con la sua; è felice, ed è proprio dove dovrebbe essere.
__________

Manca solo l’epilogo <3 Grazie a tutti quelli che hanno letto e commentato, a chi lo farà in futuro. Spero che questa storia vi sia piaciuta tanto quanto era piaciuta a me la prima volta che la lessi. E che abbia aiutato qualcuno a non pensare per un po’ a ciò che stiamo vivendo.

   
 
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