Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: rosy03    11/04/2020    0 recensioni
*Alcune storie partecipano alla Challenge 'Hugs&Kisses' di carlotta.97 sul Forum di EFP*
*Altre storie partecipano alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" di Soly Dea sul forum di EFP*
| Raccolta | Flashfic & One Shot |
Racconterò della mirabolante ciurma di Cappello di Paglia e dei suoi stravaganti componenti, seguendo le tracce fornite dalla Challenge in questione: tanti Baci e tanti Abbracci ^^ Momenti fluff, drammatici e comici!
O... in alternativa, utilizzando parole che non hanno un vero e proprio corrispettivo in italiano ^^
P.S. Potrebbe sopraggiungere qualche Law selvatico o, peggio, un utilizzatore a caso del frutto Mera Mera.
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Pirati Heart, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro, Rufy/Nami
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Abbraccio assonnato




– Che bello... – sbadigliò senza ritegno – ...il campeggio! –
Robin sorrise intenerita.
Dopo quasi sei ore di festa ininterrotta, alla fine, perfino il capitano dovette arrendersi alla stanchezza e cadde come un sacco di patate addosso a un Usop stremato. Accanto a lei Chopper si era accucciato e ogni tanto parlava nel sonno.
– Finalmente è crollato – sospirò Sanji, per poi spegnere la sigaretta su di una pietra.
Il cuoco si alzò dal tronco su cui era seduto, aveva in mente di condurre la bellissima navigatrice nella propria tenda in braccio come una sposa, dato che si era appisolata con la testa appoggiata alla spalla dello zuccone coi capelli d’alga.
Grugnì un insulto a mezza bocca e fece per avvicinarsi ma un calcio allo stinco lo fece cadere di faccia, di conseguenza Franky scoppiò a ridere e Chopper si svegliò di soprassalto, guardandosi attorno come un cucciolo spaventato.
Era stato Rufy a mollargli quel colpo mentre dormiva e farfugliando parole alle rinfusa e che insieme non sembravano avere un senso preciso.
– Sanji, che fai a terra? – gli chiese Nami, ormai sveglia anche lei mentre si stropicciava un occhio.
Il biondo ingoiò le imprecazioni e si tirò sù fingendo un sorriso e offrendosi di prepararle una tisana prima di andare a dormire, ma la ragazza rifiutò. Era talmente stanca che si sarebbe riaddormentata se non fosse subito tornata in tenda.
In meno di dieci minuti le ragazze si rintanarono nei propri sacchi a pelo, imitate dai restanti pirati ancora svegli.
 

Sarebbe potuta essere una nottata come le altre se non fosse stato per Nico Robin che si alzò per dare il cambio di guardia allo spadaccino, approfittandone anche per osservare la coltre di alberi immersi nel buio.
Le scappò un risolino quando adocchiò Usop mentre veniva stritolato dal suo capitano. Poco più in là Zoro aprì un occhio – Puoi anche tornare a dormire se vuoi –
– Non preoccuparti, resto io. E poi non ho tanto sonno –
Lo spadaccino alzò le spalle e subito dopo si addormentò profondamente.
Nico Robin andò a sedersi sul tronco e gettò l’ennesima occhiata verso il suo capitano.
Allosa si decise e attivò il Fior Fior facendo sbocciare un braccio accanto al viso del ragazzo, subito dopo gli mollò un ceffone.
– Eh? Che succede? – bofonchiò lui, la voce impastata.
Robin gli sorrise cordialmente – Perché non vai a dormire nella tenda? Starai più comodo nel sacco a pelo e non rischierai un raffreddore –
– Mh? Ma io sto bene anche qua – disse e sarebbe tornato a dormire se l’archeologa non gli avesse tirato la guancia fino all’inverosimile – Mmh... Robin, che c’è? Perché non vuoi farmi dormire? –
Il silenzio della notte era interrotto dalle sole lamentele del capitano e dal lieve russare di Usop che, nonostante il parlottare, non sembrava volersi svegliare.
– E se ti dicessi che Nami sta gelando da sola in quella tenda? –
Doveva essere più precisa, Robin, se voleva che il suo capitano capisse dove voleva andare a parare e infatti subito dopo lo vide ciondolare nella direzione giusta.
A quel punto l’archeologa poté tirare un sospiro di sollievo.


Rufy entrò nella tenda e quasi incespicò nei suoi stessi piedi. Nami era lì a pochi passi da lui profondamente addormentata, gli dava la schiena ed era avvolta nella coperta dalla testa ai piedi.
Il pensiero che fosse bella anche conciata in quel modo, come un fagotto, gli attraverò la mente come un flash e, troppo stanco per fare qualsiasi cosa, crollò al suo fianco.
Sbadigliò forse troppo forte perché Nami schiuse le palpebre e si leccò le labbra – Mh? Rufy, sei tu? – chiese alzando un poco la testa nella sua direzione per accertarsene.
Il capitano mugugnò un sì e la ragazza sentì il cuore esplodere nel suo petto.
Ma la stanchezza per aver passato la giornata a scappare da cinghiali inferociti era tanta, così Nami si girò e involontariamente, quasi come fosse un’azione abituale, allungò un braccio per allacciarlo attorno al suo busto. Rimase in silenzio.
Prima di cadere nuovamente tra le braccia di morfeo, sentì il peso di un altro braccio, quello di Rufy, stringerle le spalle.
Il suo naso sfiorò il petto del suo capitano e, forse, gli lasciò anche un piccolo bacio.
Chissà. Era troppo stanca per poterselo ricordare.











# Altro fluff... wow. Sono tornata con la coppia Rufy/Nami, la mia preferita.
Forse perché Rufy, di fatto, è il mio personaggio preferito...! Spero possa piacervi la storia ^^
Alla prossima con, forse, una nuova coppia ^^ Ciau

rosy


 
  
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