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Autore: Il corsaro nero    12/04/2020    1 recensioni
La scuola di Hogwarts è famosa in tutta l'Inghilterra, soprattutto per le sue quattro Case, da cui sono usciti streghe e maghi famosi in tutto il mondo... ma ciò che molti non sanno, è che tra quelle mura, sono nascosti incredibili e affascinanti segreti che solo quattro prescelti hanno la possibilità e il dovere di conoscerli tutti... quattro prescelti legati in maniera indissolubile fin dalla nascita...
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Delphini Riddle, Harry Potter, Minerva McGranitt, Nuova generazione di streghe e maghi, Teddy Lupin
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo 8: Una disastrosa lezione di volo


Ragazzi! Ragazzi!” urlò, entusiasta, Gal, il quale correva, come una furia nei corridoi della scuola.

Ad un tratto, notò alcuni studenti con la divisa con strisce blu e con lo stemma di Corvonero.

Athena, Elizabeth! Siete lì, vero? Vi prego, rispondetemi!” le chiamò il giovane Grifondoro, sbracciandosi.

Immediatamente, due ragazze, una con l'espressione insicura e l'altra seccata, si voltarono per vedere chi fosse il tipo che stava strillando per i corridoi.

Gal le raggiunse e, ansimando, disse: “Ragazze... non ci crederete mai a cosa che notizia ho trovato in bacheca stamattina...”

Se ti riferisci al fatto che mercoledì tutti noi del primo anno abbiamo la nostra prima lezione di volo, ho visto l'avviso.” dichiarò, seccata, Athena, risistemandosi gli occhiali.

Per tutta risposta, Gal fece una faccia seccata, per poi commentare: “Certe volte sei più acida di Delphi...”

Proprio in quel momento, sentì un colpo sulla testa.

Mentre si voltava, massaggiandosi la testa, vide Delphini con in mano un grosso volume, che dichiarava, seccata: “Ti ho già detto che il mio nome è Delphini, stupido.”

Antipatica...” borbottò Gal, guardandola allontanarsi.

Ciao, Gal.” lo salutò Kevin, avvicinandosi all'amico “Come va?”

Bene... ma tu stai bene? Hai una faccia...”

Sto bene, sto bene...” lo rassicurò il ragazzino, cercando di nascondere una smorfia di dolore.

I ragazzi di Serpeverde, infatti, avevano l'abitudine di cominciare la giornata prendendosi a pugni e spintoni, secondo loro un ottimo modo per farsi i muscoli e per creare un legame coi membri... ma Kevin sospettavano che volevano solo una scusa per picchiarlo.

Ma ci pensi?! Mercoledì abbiamo la nostra prima lezione di volo! Oh, non sto più nella pelle!” esclamò, eccitato, Gal e Kevin borbottò: “Spero di non cadere dalla scopa... già sono l'oggetto di scherno di tutti i Serpeverde...”

Ma sì, vedrai che andrai alla grande! Ci sono così tanti nati babbani al primo anno... non sarai certo tu il peggiore.” lo rincuorò Gal, passandogli un braccio attorno alle spalle.

Il ragazzino fece un sorriso.

Gal era proprio un ragazzo simpatico e pieno d'energia... quanto avrebbe voluto che i suoi compagni Serpeverde fossero gentili nei suoi confronti...


Tutte le ragazze hanno i capelli legati? Chi ce li ha ancora sciolti, è pregata di legarseli subito, non importa in che modo. Non voglio capelli sciolti nella mia lezione. Quando si vola, i capelli possono essere più pericolosi di un qualsiasi incantesimo!” dichiarò la strega coi capelli corti grigi, per poi aggiungere, battendo le mani “Ciascuno prenda posto accanto ad una scopa. Muoversi, non abbiamo tutto il giorno!”

Subito, tutti i ragazzi si avvicinarono alle scope e la donna dichiarò: “Stendete la mano destra sopra la vostra scopa e dite su.” ordinò la donna e tutti ordinarono ai propri manici: “Su!”

Quella di Gal si alzò immediatamente, ma fu così veloce che lo colpì violentemente al naso.

Che razza d'idiota.” commentò, esasperata, Delphini.

Anche la sua scopa si era alzata immediatamente al suo ordine, ma, a differenza del compagno, l'aveva presa al volo prima che la colpisse.

Tutto bene, Gal?” domandò, preoccupato, Oliver e il giovane Grifondoro rispose, mentre si massaggiava il naso dolorante: “Sì, sì... almeno si è alzata subito al mio ordine... come va con la scopa?”

Male... non riesco ancora a sollevarla... ma almeno non sono l'unico...”

Gli altri studenti, infatti, avevano non poche difficoltà a sollevare la scopa.

Quella di Athena, infatti, si contorceva per terra, mentre quella di Kevin ed Elizabeth non si muoveva per niente.

Teddy e Christian, invece, erano riusciti a farla sollevare dopo qualche minuto d'incitamento.

Proprio in quel momento, Abel Nott riuscì a farla sollevare.

Ce ne hai messo di tempo, eh? La scopa non voleva obbedirti?” lo provocò, divertito, Gal e il ragazzino, con un sorrisetto divertito, ribatté: “Almeno non mi è finita in faccia come con l'idiota che ho davanti agli occhi.”

Tu, brutto...!” lo fulminò il rosso, sollevando la scopa con l'obiettivo di tirarla in testa a quell'odioso biondino, ma venne immediatamente fermato dalla professoressa: “Sandlers, quello non è per niente il modo di tenere una scopa! Le consiglio di metterla giù, se non vuole che tolga dieci punti a Grifondoro! E si tolga una volta per tutte quel ridicolo cappello!”

Borbottando e ignorando la risatina divertita di Abel, Gal mise giù la scopa.

Gliela avrebbe fatta vedere a quell'antipatico non appena avrebbero volato...

Senti, Gal... ma non ti sembra che Abel abbia una bruttissima cera?” domandò, ad un tratto, Oliver e il compagno rispose con un seccato: “Non me ne frega niente di quell'odioso!”

Dopo mezz'ora, tutti riuscirono a sollevare la propria scopa e a montare su di essa.

A quel punto, Madama Bumb dichiarò: “Quando suonerò il fischietto, datevi una spinta coi piedi. Tenetevi ben saldi sulle scope e sollevatevi di un metro circa. Al mio fischio. Tre... due... uno!”

Non appena la professoressa ebbe fischiato, tutti gli studenti cominciarono a levarsi in aria e a fare acrobazie.

Bravi, ragazzi. Cominciamo il riscaldamento. Fate dieci giri del parco. Forza, muoversi.” disse Madama Bumb, battendo le mani, per poi urlare, ad uno studente di Corvonero: “Signor Walker, cosa sta aspettando a far partire la sua scopa, che arrivi l'anno del G.U.F.O?!”

Scusi, professoressa! Parto immediatamente!” balbettò, imbarazzato, il ragazzino di Corvonero con la pelle pallida e i capelli neri, obbedendo subito.

Ehi, biondino. Che ne diresti di fare una gara? Il primo che completa i dieci giri.” propose, con un sorriso di sfida, Gal e Abel annuì: “Comincia a mangiarmi la polvere, rosso.”

I due cominciarono a volare a tutta velocità, ignorando le urla della professoressa: “Sandlers, Nott! Siamo a lezione! Vedete di darci un taglio con le vostre sfide!”

I due continuarono a volare a tutta velocità e, suo malgrado, Gal dovette ammettere che Abel era bravo.

Gli teneva testa e stavano pareggiando.

Ad un tratto, voltandosi a guardare l'avversario, si accorse di una strana cosa.

Abel sembrava, improvvisamente, molto provato, tanto che si sfregava in continuazione gli occhi.

Prima che Gal potesse dirgli qualcosa, La scopa di Abel deragliò e si diresse a tutta velocità verso gli altri studenti.

Ragazzi, fate attenzione!” urlò il rosso e, subito, tutti i ragazzi si voltarono per vedere cosa stesse succedendo.

Non appena si resero conto della situazione, tutti si spostarono per dare spazio ad Abel ed evitare lo scontro, ma, sfortunatamente, ciò non impedì numerosi scontri tra i ragazzi.

Infatti, uno studente di Tassorosso urtò Athena, ma la ragazzina riuscì a rimanere a cavallo della scopa.

Lo stesso non poteva dirsi di Kevin, il quale sarebbe stato disarcionato e sarebbe caduto per terra, se non avesse la prontezza di riflessi di prendere il manico da scopa con la mano.

Arrivo, Kevin!” cercò di aiutarlo Oliver, ma, non essendo per niente pratico di scope e di volo, non riusciva a controllarla bene.

Abel Nott, si può sapere che ti prende?!” urlò Madama Bumb e anche Gal, il quale cominciava ad essere seriamente preoccupato: “Ehi... ehi, Abel! Forse faresti meglio a guardare dove stai andando...”

Il ragazzino, infatti, stava facendo un sacco di acrobazie, una più azzardata dell'altra... ma la cosa strana era che non sembrava che volesse farsi notare.

Dannazione, ha perso il controllo...” borbottò Madama Bumb, per poi dire: “Accio scopa!”

Immediatamente, una scopa volò davanti alla prof a tutta velocità.

Con destrezza, la donna saltò in sella e si alzò in aria.

Ragazzi, scendete immediatamente! Il signor Nott ha perso il controllo della sua scopa e la cosa può diventare pericolosa! Chi è perfettamente in grado di controllare la scopa, aiuti chi ha delle difficoltà a scendere e poi resti a terra. Del signor Nott e della sua scopa me ne occupo io.” ordinò la donna.

Gal annuì, per poi volare verso Kevin, il quale stava disperatamente tentando di risalire.

Lo afferrò per la giacca e gli disse: “Ok, ti tengo stretto, non temere.”

Un po' più tranquillo, il ragazzino con gli occhiali, provò a risalire sulla scopa e, dopo qualche minuto, ce la fece.

Ce l'ho fatta...” sussurrò, scosso, Kevin.

Quella stata una delle esperienze più spaventose della sua vita... non vedeva l'ora di scendere...

Adesso prova a scendere. Ce la fai?” domandò, preoccupato, il giovane e il ragazzino annuì.

Bene. Vado a dare una mano agli altri.” dichiarò il rosso.

Contemporaneamente, Athena fece decollare la sua scopa.

Doveva assolutamente avvisare la McGranitt di quello che stava succedendo!

Dopotutto, era la preside...

Nel frattempo, Abel cercava di riprendere il controllo della scopa, mentre Madama Bumb continuava a seguirlo.

Senza nemmeno accorgersene, il giovane Serpeverde urtò il Corvonero Mopsus Walker, il quale, invece, andò a sbattere violentemente contro Delphini.

La ragazzina, a causa della sorpresa e del colpo, cadde dalla scopa, nonostante il Corvonero avesse provato a prenderla con la mano, urlandole: “Attenta!!!”

Delphini cominciò a cadere velocemente, urlando dalla paura, ma, all'improvviso una mano le afferrò saldamente il polso.

La ragazzina alzò lo sguardo e vide un suo coetaneo con indosso la i colori di Tassorosso e i capelli blu.

N-non mi lasciare! Ti prego, non mi lasciare!” strillò, spaventata, Delphini, ma Teddy, la rassicurò, cercando di tenerla: “Sta tranquilla, non ti mollo!”

Sfortunatamente, per tenere Delphini ed evitare che cadesse, Teddy non poté più controllare la scopa, la quale cominciò ad allontanarsi velocemente dal gruppo e da Madama Bumb.


La professoressa McGranitt era chiusa nel suo ufficio e stava finendo di leggere le lettere giornaliere.

Come al solito, le era arrivata una lettera in cui si protestava per il modo in cui gestiva la scuola... e, come al solito, l'aveva gettata nel camino senza nemmeno finire di leggerla.

Detestava con tutta sé stessa le persone che osavano contestare come dirigeva la scuola.

Se avevano qualcosa da obiettare, perché non glielo dicevano di persona e, soprattutto, non le davano qualche consiglio su come sistemare la cosa?

Ad un tratto, sentì uno strano ticchettio dietro di lei.

Incredula, la donna si voltò e per poco non cadde dalla sedia.

Dall'altra parte della finestra, c'era una ragazzina coi lunghi capelli lisci neri e gli occhiali, con addosso lo stemma di Corvonero.

Cosa diamine...?” borbottò, incredula, la donna, prima che uno dei quadri alle pareti, il quale rappresentava un uomo coi capelli neri lisci e unti, protestasse: “Ragazzini di oggi, sempre a cercare la fama e i riflettori, infrangendo ovviamente le regole... si devono sempre mettere in mostra nelle maniere più assurde, proprio come Potter!”

Ignorando il quadro, la preside corse ad aprire la finestre e domandò, allibita: “Signorina Doyle, mi auguro che abbia una giustificazione valida per questo suo gesto!”

Sì, signora preside. Un mio coetaneo di Serpeverde, Abel Nott, ha perso il controllo della sua scopa. Madama Bumb sta cercando di aiutarlo a riprendere il controllo, ma ci sono molti ragazzi che non sanno ancora controllare le loro scope e che rischiano di cadere da un momento all'altro.” le raccontò, preoccupata, Athena

Il quadro di un vecchio mago con la barba lunga e gli occhiali a mezzaluna, sorrise: “Un metodo per avvisare la preside poco comune, ma di certo molto efficace e rapido. Complimenti per l'arguzia, signorina Doyle.”

Signor preside, tutto ciò è assolutamente sconveniente e ridicolo. Se solo fossi ancora io il preside di questa scuola...” sibilò, l'uomo coi capelli unti, mentre un altro quadro, il quale rappresentava un mago dall'aspetto intelligente, coi capelli e gli occhi neri e la barba dello stesso colore, dichiarava: “Questi giovani d'oggi non hanno il minimo concetto di rispetto verso il preside! Ecco cosa succede a permettere ai figli dei babbani di venire qui! Bisognerebbe dargli una lezione di quelle...”

Severus, Phineas, smettetela!” li interruppe, seccata, la McGranitt, per poi rivolgersi di nuovo ad Athena: “Grazie dell'avvertimento, signorina Doyle. Riesce ad entrare nel mio ufficio?”

Posso provare...”

Mi raccomando, faccia attenzione.”

Lentamente, la ragazzina oltrepassò dalla finestra e, dopo aver fatto un sospiro di sollievo, scese dalla scopa.

Ottimo. Adesso corra a chiamare Gazza e gli dica quello che sta succedendo. Io vado a raggiungere Madama Bumb.” dichiarò la professoressa, prendendo la scopa della ragazzina e salendoci in groppa, per poi sfrecciare fuori dalla stanza a tutta velocità.


Non così, Oliver... cerca di calmarti... devi mantenere la calma.” disse Gal all'amico Tassorosso, il quale, per la paura, aveva chiuso gli occhi e si teneva fortemente aggrappato alla scopa con le braccia e i piedi.

Oh, mamma... qualcuno faccia qualcosa... non ho mai volato... inoltre soffro di vertigini!!!” borbottò, terrorizzato, il ragazzino.

Vedendo che il compagno era troppo spaventato per riprendere il controllo, Gal prese il manico con la mano e cominciò delicatamente a scendere.

Gal, la mia scopa si sta muovendo da sola!!!!” strillò Oliver e il compagno rivelò: “Non urlare, sono di fianco a te. Ti sto aiutando a scendere.”

Ah, ok... grazie...”

Dopo qualche minuto, Gal atterrò sul terreno e disse al compagno: “Siamo arrivati, Oliver. Adesso puoi aprire gli occhi.”

Il ragazzino aprì lentamente un occhio, ma, quando capì che Gal non stava mentendo, aprì in fretta l'altro e scese velocemente per terra.

Ragazzi, che spavento... e io che speravo in una lezione tranquilla...” commentò il ragazzino, ancora un po' scosso, e Kevin, il quale, nel frattempo, li aveva raggiunti: “A chi lo dici... stava per avverarsi quello che mi avevano detto i miei compagni di Serpeverde... comincio a pensare che fossero dei veggenti... essere un mago richiede fin troppe emozioni forti...”

Beh, ragazzi, scusate se volo via, ma vado ad aiutare gli altri a scendere.” l'interruppe, leggermente imbarazzato, Gal, ma i suoi due compagni gli dissero: “Va' pure, non preoccuparti.”

Gal fece per decollare e, proprio in quel momento, un ragazzino di Grifondoro cadde dalla scopa e cominciò a cadere per terra.

Mentre scendeva, Gal lo riconobbe e sbiancò.

Quel ragazzo era suo cugino Christian.

Gal fece per far partire la scopa, ma, proprio in quel momento, una voce femminile urlò: “Arresto Momentum!”

Il ragazzino notò, incredulo, che Christian stava rallentando e, prima che se ne rendesse bene conto, il cugino atterrò delicatamente sull'erba.

Christian, stai bene?!” gli domandò, preoccupato, Gal, avvicinandosi a lui.

Oliver lo guardò un attimo, poi dichiarò: “Tranquillo. E' solo svenuto per la paura, ma sta bene.”

Vi consiglio di portare comunque il signor Brown in infermeria.” dichiarò la stessa voce di prima, sopra alle loro teste.

Il gruppo alzò lo sguardo e vide la professoressa McGranitt a cavallo di una scopa, la quale aggiunse: “Ci penso io ad aiutare gli altri a scendere. Voi restate a terra e andate tutti in infermeria, svelti!”

Dopo aver detto ciò, la preside cominciò a volare con grazia e naturalezza, aiutando gli altri e mantenendo perfettamente il controllo della scopa.

Accidenti, è proprio brava sulla scopa...” commentò, senza parole, Gal, mentre una voce femminile alle sue spalle, annuiva: “Non mi sorprende. Dopotutto, la McGranitt faceva parte della squadra di Quidditch di Grifondoro.”

Il gruppo si voltò e vide Athena, la quale era appena uscita dal portone, seguita da Gazza e da Mrs Purr.

E perché diavolo non è diventata una giocatrice professionista? E' dannatamente brava...” le domandò, incredulo, Gal e la ragazzina rivelò: “Durante una partita contro i Serpeverde, uno di loro la ferì e dovette rinunciare alla carriera.”

Il Quidditch ha perso molto...” commentò Gal, mentre Oliver gli ricordava: “Se avesse intrapreso la carriera del Quidditch, non avrebbe potuto partecipare alla Battaglia di Hogwarts...”

Contemporaneamente, la McGranitt fece scendere Elizabeth e Mopsus Walker, dicendo: “Su, forza, andate in infermeria. Soprattutto lei, signor Walker. E' pallido come un lenzuolo.”

D'accordo, professoressa...” balbettò il ragazzino, ma, invece di andare in infermeria come la maggior parte degli studenti, seguì Elizabeth e, non appena raggiunse il gruppo, domandò, senza mezzi termini: “Dov'è la ragazzina coi capelli d'argento?”

Intendi Delphini?” domandò, incredulo, Kevin e Mopsus annuì: “Sì, lei. Devo dirle una cosa.”

Io non l'ho vista... e voi?” domandò, dubbioso, Kevin, ma Gal rispose: “Io no... scommetto che appena è scesa se n'è andata subito.”

Beh, io quando l'ho vista l'ultima volta, stava cadendo dalla scopa, ma il ragazzino coi capelli blu l'ha presa al volo.” raccontò Mopsus.

I ragazzi si guardarono negli occhi, leggermente preoccupati.

Il ragazzo della descrizione era, senza ombra di dubbio, Teddy... ma, a differenza di Delphini, lui si sarebbe immediatamente ricongiunto a loro una volta sceso a terra... se non era ancora arrivato, significava soltanto una cosa: era ancora in volo.

Ma la cosa preoccupante era che non si vedeva nel gruppo degli studenti ancora in aria che stavano cercando di scendere.

Doveva essersi allontanato assieme a Delphini... pertanto, poteva trovarsi in grave pericolo!


Toglimi una curiosità, Teddy... hai intenzione di farmi scendere o dovrò restare in questa situazione per tutto l'anno scolastico?!” domandò Delphini, cercando di nascondere il panico nella sua voce.

Sto provando ad atterrare, ma la scopa non mi ascolta...” tentò di spiegarle il ragazzino, ma, proprio in quel momento, un colpo di vento fece ondeggiare la scopa e, per lo spavento, Delphini non poté trattenere un urlo di paura e artigliò con la mano libera il polso del coetaneo.

Cercando di trattenere una smorfia di dolore, Teddy cercò di governare la scopa, finché non notò un albero.

Proverò ad avvicinarmi a quell'albero, resisti ancora un po'...” tentò di rassicurarla il Metamorfomagus e la giovane rispose, nervosa: “Basta che ti sbrighi a farmi scendere...”

Lentamente, Teddy mosse la scopa verso l'albero e, dopo un tempo che per tutti e due parve lunghissimo, Delphini poté appoggiare i piedi su un ramo.

Ecco fatto. Riesci a scendere dall'albero?” le domandò Teddy, ma la ragazzina negò: “Purtroppo no... non so salire sugli alberi, figuriamoci scendere.”

Allora aspetta lì un attimo, torno dalla professoressa e...” disse Teddy, ma, prima che potesse finire la frase, che qualcosa d'improvviso e violento lo colpì facendolo cadere dalla scopa, ma, fortunatamente, il ragazzino afferrò un ramo dell'albero.

Ehi, sei ancora tutto intero?” domandò Delphini e Teddy, salendo sul ramo, dichiarò: “Sì, almeno credo... ragazzi, che botta... vorrei proprio sapere cosa mi ha colpito...”

Mi credi se ti dico che è stato un ramo?”

Sentendo quelle parole, il ragazzino rimase un attimo in silenzio, per poi sbiancare e sussurrare: “Oh, cavolo...”

Quella tua frase non mi piace per niente... su quale albero ci troviamo esattamente?” gli domandò, senza mezzi termini, la ragazzina e il compagno, con un sorriso imbarazzato, rivelò: “Ehm... lo zio Harry mi ha raccontato una volta che c'è un Platano Picchiatore ad Hogwarts...”

Un Platano Picchiatore? Stai dicendo che mi hai fatta atterrare su un Platano Picchiatore?!” strillò, senza parole, Delphini e, proprio in quel momento, il ramo su cui stava, cominciò a muoversi.

D'istinto, la ragazzina si aggrappò saldamente al ramo usando le braccia e i piedi.

Il ramo cominciò a muoversi selvaggiamente e a tutta velocità, cercando di farla cadere.

Anche il ramo in cui c'era Teddy, cominciò a muoversi.

Edward Remus Lupin, io ti uccido!!! Con tutti gli alberi di Hogwarts dovevi scegliere proprio un Platano Picchiatore dove farmi atterrare?!?!” lo minacciò con un urlo Delphini, mentre il ragazzino rispondeva, parecchio imbarazzato: “E' stato un incidente...”

Bel salvataggio, i miei complimenti... ma perché diavolo tengono un albero del genere in questa scuola?! Rischia di ammazzare qualcuno!”

In un certo senso per via della mia famiglia... vedi, quest'albero venne piantato dal preside che c'era prima per permettere a mio padre di trasformarsi senza mettere in pericolo nessuno... inoltre, secondo mia nonna, mia madre ci andava sempre a sbattere durante le lezioni di volo... evidentemente sono legato a quest'albero...”

Non me ne frega niente della storia della tua famiglia! Fammi scendere da qui immediatamente e, forse, non ti spezzerò tutti e quattro gli arti!”

Dai, sta tranquilla... basta solo tenersi ben aggrappati al ramo... è come essere sulle montagne russe del Luna Park...”

Eccoti la notizia del giorno, bello: non sono mai andata al Luna Park!!!”

Davvero? Beh... resta comunque aggrappata.”

E cosa credi che stia facendo da un quarto d'ora?! Fa fermare questo stupido albero, cretino!”

Secondo lo zio Harry, se premo una determinata radice, posso farlo smettere di funzionare...”

E cosa aspetti a premerla?! Guarda che qui, rischio di lasciarci la pelle!”

Ci provo... aspetta un attimo...”

E chi si muove?”

Teddy rimase un attimo un silenzio, per poi buttarsi dal ramo.

Sfortunatamente, la sua caduta venne bloccata da un altro ramo che si mise in mezzo all'improvviso, provocandogli un atroce dolore.

Non appena l'ebbe preso, il ramo si alzò e fece salire Teddy di parecchi metri d'altezza.

Il ramo si piegò il più possibile per poi lanciare via Teddy a causa della forza d'urto.

Contemporaneamente, anche il ramo su cui era aggrappata Delphini si piegò e accade la stessa cosa.

I due ragazzini si scontrano violentemente sulla schiena e caddero sul Platano, rompendo qualche ramo durante la caduta e sparpagliando le foglie.

Solo quando finirono su un ramo più robusto degli altri, la folle discesa dei due si fermò.

Stai bene?” domandò, preoccupato, Teddy e Delphini, ansimando, ammise: “Credo di sì... sono un po' ammaccata, ma sono ancora intera... scendiamo di qui, prima che l'albero decida di finire il lavoro con noi due.”

Non me lo faccio ripetere due volte...”

La prossima volta che cado dalla scopa, fammi un grosso favore... non cercare di salvarmi. Dopo quest'esperienza, l'idea di cadere da dieci metri d'altezza mi spaventa molto meno...”

Proprio in quel momento, il ramo si spostò e i due studenti finirono con un tonfo sull'erba morbida del prato.

Finalmente siamo scesi...” sussurrò Teddy, restando sdraiato per terra, e Delphini, la quale, invece, si era leggermente alzata da terra e si stava massaggiando i capelli bianchi sudati, commentò: “Ma con tutti gli alberi normali di Hogwarts, proprio uno specializzato in sberle e botte dovevi scegliere?”

Proprio in quel momento, si sentì un rombo e i due, alzando la testa, videro il tronco del Platano che si stava abbassando a tutta velocità verso di loro.

Immediatamente, i due si alzarono in piedi e corsero il più lontano possibile da esso.

Quando il tronco colpì con violenza il terreno, esso tremò leggermente.

Teddy e Delphini rimasero, ansimanti e in silenzio, a fissare l'albero, il quale, si rimise a posto da solo.

Oh, io le odio le piante...” sussurrò, all'improvviso, Delphini.


Ho parlato con Madama Chips. Christian sta bene, ha solo preso un grosso spavento. Un po' di riposo e di calma, e tornerà come nuovo. Oliver è rimasto in infermeria per aiutare lei e gli altri ragazzi.” rivelò Gal mentre rientrava affannosamente in cortile.

Aveva corso come un matto in quei dieci minuti, per un viaggio di andata e ritorno dall'infermeria, dato che era preoccupato per il cugino.

Allora? Come va?” domandò il ragazzino coi capelli rossi ad Athena e la ragazzina rispose: “Per il momento siamo in una situazione di stallo... la McGranitt sta aiutando gli altri a scendere e Madama Bumb sta cercando, senza risultato, di fermare Abel o, quantomeno, fargli riuscire a controllare di nuovo la scopa.”

E Delphi e Teddy? Li avete visti per caso?” domandò Gal e, subito, Kevin scosse la testa: “No, non si vedono da nessuna parte.”

Non erano neanche in infermeria... accidenti, spero che stiano bene...”

Staranno bene, Gal, vedrai... Delphini è una che sa badare a sé stessa.” rispose, con calma, Athena “Comunque, spero che la professoressa riesca a togliere Abel da quella situazione al più presto... la sua scopa ha iniziato a fare delle manovre pericolose come i giri...”

Aveva appena finito di parlare, che la scopa di Abel fece un giro della morte e il ragazzino cadde da essa.

Era come vedere un sacco cadere da un grattacielo... scendeva velocemente, ma, allo stesso tempo, la scena sembrava al rallentatore.

Tuttavia, all'improvviso, qualcosa di grosso e scuro si frappose tra il ragazzo e il suolo.

Non appena l'ebbe preso, l'oggetto volante, che, in realtà era Madama Bumb, raggiunse la McGranitt e disse: “L'ho preso, professoressa McGranitt.”

Come sta?”

E' svenuto, per questo è caduto, comunque respira ancora... temo che sia anemico, professoressa, perché questo spiegherebbe come mai ha perso in quel modo il controllo della scopa. Lo porto subito in infermeria.”

Dopo essere scesa a terra, Madama Bumb si fece largo tra la folla, con Abel ancora svenuto in braccio, urlando: “Fatemi passare! Qualcuno vada a dire a Madama Chips di preparare un letto in infermeria, svelti!”

S-sì, professoressa...”

Mentre la donna e la preside se ne andavano in fretta e furia, tra i vari studenti ci furono numerosi mormorii: “Che cosa sarà successo ad Abel?”

A pensarci bene, in questi giorni aveva qualcosa di strano...”

Anche Athena si mise a riflettere, mentalmente: Aveva un pessimo colorito... in effetti è la prima cosa che ho notato in lui da quando sono qui. Quel ragazzino è sempre stato incredibilmente pallido...

Beh, e adesso che si fa?” domandò, a quel punto, Gal, dando un calcio ad un sassolino per terra.

Forse potremmo cercare Teddy e Delphini... non si vedono da nessuna parte...” propose, Kevin e Gal sbuffò: “Io mi metterei a cercare solo Teddy... quell'antipatica di Delphi ci direbbe solo: 'Me la cavo da sola, addio.'”

Certo, perché ad aspettare voi...” dichiarò, scocciata, una voce femminile alle loro spalle.

Il gruppo si voltò e vide Teddy e Delphini dirigersi verso di loro.

Entrambi avevano i capelli arruffati e spettinati, il viso sporco, piccole ferite e gli abiti strappati in parecchi punti.

Immediatamente, tutto il gruppo domandò, preoccupato: “Teddy, Delphini! Che cosa vi è successo?!”

Niente che un tir di camomilla possa risolvere...” rispose, con un sussurro, Teddy.

Gal si avvicinò all'amico e, mettendogli un braccio attorno al collo, ribatté: “Mi sa che ci vuole anche un po' di fondotinta... siete sbiancati!”

Lo credo bene. Siamo finiti sul Platano Picchiatore e quello, ovviamente, si è messo a darcele di santa ragione.” fu la risposta di Teddy.


Che cosa?! E'... è malnutrizione?!”

La professoressa McGranitt si trovava nell'ufficio di Madama Chips assieme alla vecchia infermiera e a Madama Bumb collegato all'infermeria, il luogo dove visitava i pazienti con malattie che era meglio non far sapere in giro o per discutere senza farsi sentire da nessuno.

N... non è possibile, Madama Chips... tutti gli studenti ricevono tre razioni complete al giorno! Per di più, il menù è concepito appositamente per fornire loro un'alimentazione adeguata...” balbettò, senza parole, la preside, ma venne interrotta da Madama Chips, la quale rispose: “Mi perdoni, professoressa McGranitt, ma la sua anemia è senz'altro dovuta a malnutrizione. Inoltre, professoressa, ho visto che era molto magro, anzi, scheletrico. Non ho mai visto uno studente più magro e pallido di lui.”

In effetti, signora preside, il signor Nott era parecchio leggero quando l'ho sollevato. Se è malnutrito, questo spiegherebbe il motivo.” s'intromise Madama Bumb e l'infermiera aggiunse: “Inoltre, sospetto che abbia smesso di nutrirsi in maniera adeguata qualche mese prima di arrivare ad Hogwarts. Se non ci fosse stata la lezione di volo, probabilmente sarebbe riuscito a nascondere la sua malnutrizione per qualche altra settimana. Lo sforzo fisico ha esaurito le poche energie che aveva in corpo, per questo ha perso il controllo della scopa.”

La preside rimase in completo silenzio, non appena sentì quelle parole.

Uno studente malnutrito... le sembrava così assurdo... ma sapeva benissimo che Madama Chips era un ottima infermiera e se diceva che il paziente aveva quella patologia, significava che ce l'aveva.

Quello che la preside non poteva neanche solo immaginare era che due persone avevano sentito tutto.

Una era Oliver, dato che voleva chiedere a Madama Chips in quale armadietto si trovassero le medicine contro il mal di testa e aveva, per errore, finito per ascoltare la conversazione.

Imbarazzato, il ragazzino si allontanò in fretta e furia dalla porta, non accorgendosi che, dietro ad una tenda, c'era nascosta una ragazzina coi capelli rossi e le lentiggini con indosso la divisa di Serpeverde e che stava scrivendo tutto quello che aveva udito la conversazione delle tre donne su un'agenda violetta con su disegnati dei cuori rilegato in pelle.


Sul serio?! Abel Nott era denutrito da mesi?!” domandò, incredulo, Gal ad Oliver, il quale era rosso come un peperone.

Aveva cercato di mantenere il segreto, ma, purtroppo, era un libro aperto.

Pertanto, i suoi amici, l'avevano smascherato subito e aveva dovuto vuotare il sacco.

In effetti, quel ragazzo aveva un pessimo colorito e avevo notato che mangiava sempre pochissimo.” confermò Kevin e Teddy si mise a chiedersi, sospettoso: “Mi domando perché abbia preso questa decisione...”

Perché è un idiota, questa è la verità! Ma come diavolo si fa a smettere di mangiare?! Bisogna proprio essere senza cervello per prendere una decisione del genere!” sbuffò Gal, mentre Athena aggiungeva: “Beh, mi sa che si sia altamente pentito di aver fatto una cosa simile... non solo ha ricevuto una lavata di capo di quelle toste dalla preside, ma ha anche fatto perdere cento punti a Serpeverde per questo.”

E non si è limitata a questo... ha anche ordinato ai Prefetti e Capiscuola di Serpeverde di tenerlo d'occhio durante i pasti e assicurarsi che mangi sempre tutto.” rivelò Kevin “Comunque, temo che presto lo saprà tutta la scuola dei motivi per cui ha perso il controllo della scopa ieri...”

E come fai a dirlo?” domandò Oliver e Kevin rivelò: “Per via di Mafalda Prewett, meglio conosciuta come 'Radio Hogwarts'. Basta salutarla e quella comincia a raccontarti tutto di tutti.”

Ti riferisci a quella rossa con le lentiggini di Serpeverde che se ne va sempre in giro ad osservare e a fare domande, scribacchiando tutto su quel suo quaderno?” descrisse, incuriosito, Christian e Kevin annuì: “Sì, lo ha intitolato 'Gossip da corridoio' e dice che ci annota tutto quello che succede e i segreti che riesce a scovare giorno per giorno... più di una volta ha anche detto che un giorno il suo contenuto verrà reso pubblico.”

Mi auguro di no o tutti sapranno che spesso metto le mutande al contrario!” dichiarò, imbarazzato, Gal e, proprio in quel momento, Delphini lo superò e lo avvertì, con un ghigno: “Qualcosa mi dice che tutta la scuola lo saprà molto prima, grazie a te e alla tua vocina...”

Odiosa...” sibilò Gal, mentre la ragazzina, aggiungeva, senza voltarsi: “L'unica cosa odiosa e indecente in questa scuola è il tuo casco babbano.”

Per tutta risposta, Gal le fece una linguaccia.

Lui era un tipo molto tollerante e gentile... ma quando parlava con Delphini, finivano sempre per litigare o lanciarsi a vicenda delle frecciatine.

Non riusciva a capire il motivo di tutto ciò... era come se non potessero farne a meno... come se si trattasse di un loro istinto primordiale...

Ehi, Delphini! Aspetta!” tentò di chiamarla Athena, ma la ragazzina si era già allontanata saltellando come al solito.

Accidenti...” borbottò, seccata, la Corvonero e Oliver le domandò: “Qualche problema?”

No, volevo solo dirle che un mio compagno di Casa, Mopsus Walker, le voleva parlare ieri...”

Ah, lascia perdere...” le disse una voce maschile alle sue spalle.

Il gruppo si voltò e vide il ragazzino, il quale, grattandosi la testa come se fosse imbarazzato, disse: “Era una stupidaggine, non preoccuparti... volevo solo chiederle se stava bene e scusarmi per non averla presa al volo...”

Veramente non mi hai dato quell'impressione, ieri... anzi, sembravi veramente preoccupato...” fece notare Athena, ma Mopsus ribatté, prima di allontanarsi: “Ero molto nervoso, dopo quella disavventura volante... ma ti assicuro, non è niente di che. Non pensarci.”

Mentre se ne andava, fece finta di non notare l'occhiata dubbiosa e poco convinta di Athena.

   
 
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